Gangbang di mia moglie in spiaggia

0 views
|

Avevamo trovato quel meraviglioso angolino di spiaggia dove, solo noi due, potevamo starcene tranquilli a goderci una dolce brezza ed un sole caldo.
La spiaggetta era circondata da alcune dune che ci nascondevano da altre piccole isole di sabbia e ci permetteva, ma sì, di coccolarci un pochino.
Per la verità era un po’ pericoloso, avevi notato parecchi uomini nelle due isole di sabbia limitrofe, e sicuramente loro avevano notato moi.
Non senza piacere avevo notato che, mentre raggiungevamo la nostra zona segreta, molti sguardi avevano spiato mia moglie.

Mie moglie si distese e quasi subito approfittai per toccarle la figa da sopra il costume che poi scostai leggermente per esporla al mio tocco.
Mi resi conto che un uomo seminascosto da una duna ci stava osservando. Avrei dovuto fermarmi e aspettare che se ne andasse.
Ma lui sembrava deciso a non andare e sapeva che l’avevo visto. Così continuai. Mia moglie non se n’era accorta e aveva messo la mano sul mio cazzo.
Me lo tirò fuori e cominciò un delicato pompino. Nel frattempo io avevo esposto un po’ la figa scostando il costume in modo che l’estraneo vedesse qualcosa.

Quando riguardai verso l’estraneo, ebbi un attimo di tensione e paura. Quattro uomini in piedi a circa dieci metri ci stavano guardando.
Nonostante questo, forse invece proprio per questo, il mio cazzo da semiduro divenne bello duro in bocca a mia moglie.
I quattro uomini erano nudi e si stavano palesemente masturbando.
Trafficai con la mano per esporre un po’ di più la figa, mia moglie era bagnata e aveva aperto un po’ le gambe.
Ero conscio dello spettacolo che stavo offrendo a totali estranei, la figa intonsa, fino a quel momento almeno, di mia moglie
Mi concentrai di nuovo sulle sensazioni che mia moglie mi stava regalando e chiusi gli occhi per lunghi secondi.

Quando riaprii gli occhi vidi di nuovo verso i guardoni… erano ormai una decina.
Tutti si stavano menando il cazzo guardando la figa bagnata di mia moglie. Tolsi il cazzo dalla bocca sua bocca affinché lei si guardasse intorno.
La mia donna non sembrava preoccupata, anzi. Aveva l’aspetto di una cagna in calore che voleva essere ammirata.
Senza essere mascherato dalla bocca di mia moglie, il mio uccello oscillava approvando la situazione.

Tolsi dolcemente il reggiseno a mia moglie liberando le tette desiderose d’essere ammirate, poi le sfilai le mutandine svelando a tutti la sua figa pelosa.
Fu nuda con un quindicina di sguardi affamati su di lei.
Tolsi definitivamente la mano dalla sua figa, lasciandola libera, concessa, disponibile e bene in vista fra le cosce ormai spalancate.
Il mio cazzo oscillava &#034ssssssssssssssììììììììììì&#034 colando sulla sabbia mentre lei si accarezzata la figa allargando le labbra succose.

Una quindicina di segaioli stava ormai a pochi metri, ma sembravano indecisi, si menavano il cazzo puntato su mia moglie, chi piano, chi con foga.
Finalmente un signore di mezza età, con un bel pancione ed un cazzo nodoso, si avvicinò.
Mia moglie si fece capire bene e lui, non più timidamente, le offerse il cazzo.
Mia moglie prese il cazzo sconosciuto in bocca e comincio a succhiarlo con gusto sotto lo sguardo famelico ed eccitato degli altri &#034cani&#034.
Poi smise un attimo e fece un cenno ad ragazzo mettendosi lascivamente alla pecorina.
Il ragazzo si avvicinò rapidamente e con il cazzo svettante e gocciolante palpò bene il culo di mia moglie, poi finalmente la penetrò.
I guardoni rumoreggiarono e si avvicinarono senza freni e timori.
Mi resi conto che mia moglie sarebbe diventata la &#034cagna&#034 del branco e cominciai a masturbarmi con gusto gustandomi il suo comportamento da troia.

La scena di mia moglie vacca e del marito cornuto che se lo menava fu un chiaro segnale per tutti i presenti.
Quando il ragazzo finì, sborrando copisamente nella sua figa, un altro estraneo si mise fra le sue cosce e la tacconò rapidamente sborrando subito.
Un terzo cazzo entrò in lei, poi un quarto, un quinto… finché i rimanenti guardoni non vollero più mettere più il cazzo su una figa così laida e sbrodolata e se lo stavano solo menando.
Così finalmente mi feci avanti e mi inginocchiai fra le cosce aperte di mia moglie, la sua figa era oscenamente aperta e colava sborra.

Misi il mio cazzo cornutissimo dentro la sua figa fradicia e cominciai a percorre le sue pareti sputtanate e possedute da cani e porci.
Fu il punto più alto ma anche più basso dei nostri desideri. Lei era felice di essere un puttanone, per sempre.
Io pubblicamente vantavo un palco di corna enorme e con questa consapevolezza finalmente sborrai per ultimo dentro di lei.

[storia di fantasia]

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.