Mamma

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……………… Mamma” ho parlato con la Ferrari ha detto di fare del Dicloreum e Muscoril non insieme” ….io… “Vado in farmacia”—Lei—“No, per il momento mi da dei campioni”———————-

Arriva l’ora di pranzare decido di aspettare. Mamma dovrebbe rientrare a momenti, Luisa viene oggi è la sua penultima iniezione, forse passa Anna “bella figura dello scemo che devo fare”.Puntuale come un orologio svizzero alle tredici suona il citofono senza alzare la cornetta apro, ed apro anche la porta, sento una voce conosciuta “posso entrare” …io.. entra pure, Anna che ha finito di lavorare. Dopo nemmeno un paio di minuti, sento infilare la chiave nella porta, mamma che tra borse e borsine non riesce a stare in piedi, Anna va incontro e l’aiuta (mi sembrava l’incontro di Teano), la mamma [ne aveva sentito parlare dalla Giò] “io sono Teresa” e lei “piacere, io Anna” ed iniziamo a dialogare del più e del meno. Mentre io sistemo la spesa, la mamma “ nella mia borsa ci sono i campioni, mettili in camera” Anna vedendomi con cosa stavo trafficando “quante bandierine”..io.. “ sono campioni e non sempre sono intere” mamma che non segue il discorso “bandierine che” Anna “iniezioni, quando suo figlio me le fa e passa Marco dice sempre altra bandierina” mamma “ho capito” Anna “sono 29 le mie …Caspita fa la mamma, un bel colpo. La terza incomoda, suonano alla porta, apre “entra Luisa, mancavi solo te” con Anna si salutano, mamma come al solito suo anche se stanca, non ha mai lasciato andar via i suoi ospiti offrendo cosa aveva in casa, Luisa è di famiglia, Anna forse lo diventa. Lei”Ragazze vi fermate a mangiare un boccone?” Luisa non se lo fece ripetere due volte, Anna acconsentì anche per rompere il ghiaccio. Mamma, dice a Luisa, la carne l’ho potata adesso l’insalata e nel frigo, aggiungi i posti per Voi; io,mi cambio e Piero mi buca. Mentre va in camera; preparo il medicinale e la raggiungo, mi aspetta appoggiata al comò, la buco e massaggio, Luisa cogliendo l’occasione “me la fai anche a me” “certo”, Arriva si mette sul letto con i pantaloni calati fin ai polpacci e il sedere coperto da un paio di culottes bianche di pizzo, che lo fasciano stretto, meno eccitanti del perizoma, mi siedo sul letto. — Devi abbassarle altrimenti non riesco,–..—Va bene– dalla cucina Anna segue tutti i movimenti, Luisa senza pudori con sedere all’aria riceve la puntura come se nulla fosse la massaggio, si riveste ed andiamo a pranzo. Quando abbiamo finito, Luisa va a lavorare, io ed Anna con lo scooter andiamo a casa sua, nell’andar via Anna dice se ha bisogno di chiamarci, prima di uscire mamma si rivolge ad Anna questa sera vi aspetto per la pizza. Scendendo nel box incontriamo Enza, (la parrucchiera che abita sotto .”ti devo chiedere una cortesia, posso” ero mano nella mano con Anna,“certo, chiedi pure”—“ mi ha detto una mia cliente che sei stato da lei, e che sei bravo”— “Grazie, chi è ?” –“Laura” —“si” —-Enza “ io giovedì mattina dovrei fare un …….opaco” —-“Va bene, ci vediamo mercoledì pomeriggio” Lei “ io, non ho nulla” —io “ci penso io”. La saluto e ci avviamo al box.

Prendiamo lo scooter, nel tragitto pensiamo di andarci a fare un giro nel paese vicino. Entrando, io mi metto sul divano a giocare con il telefonino, Anna si fa una doccia, e mi passa davanti con la roba sporca che mette in lavatrice, la guardo mi vien voglia di fermarla e morderla come un anguilla scappa in camera a vestirsi. Poi siamo usciti per fare una passeggiata, arrivati in paese, ci inoltriamo in caruggio, osserviamo vestiti, scarpe nelle varie vetrine.In uno dei tanti negozi, Anna decide di provare delle gonne e magliette ed alla fine decidiamo di acquistare. Sedendoci in un bar per un caffè dopo di noi è entrata una coppia non più giovane,Lei una camiciola che a mala pena gli copriva il lato “B”, guardandoli scommettemmo se aveva o non aveva qualcosa sotto, al fine che la donna ci accontentò entrambi abbassandosi lasciando intravvedere un minuscolo costume da bagno infilato in mezzo alle natiche. Rientrando, abbiamo decidiamo di passare prima a casa a depositare gli acquisti fatti, lei esclama”La macchina di papà”,in casa Caterina ed il marito, io mi sono fatto piccolo come un granello di sabbia, non per paura per soggezione, invece è stato un Signore,mi ha chiesto se….e che intenzioni ….avevo con sua figlia anche perché la differenza di età c’è, Anna si è infilata in bagno di corsa a cambiarsi, Caterina..”Piero,la prepari” Anna, sul bidè che si lava, ed io preparo il medicinale, Lei in cucina si alza la gonna e si abbassa le mutande sulla parte sinistra ed in un paio di minuti tutto finì. Il papà di Anna guarda, come se non avesse mai visto la moglie con la gonna alzata. Mentre si riveste butto via la siringa ed il cotone, ed arriva Anna “quando tocca a me?” Io “sei gelosa, dopo” mentre sistema la borsa piena di verdura ci salutano e Caterina ringrazia.
Seguiamo i suoi genitori ed andiamo a casa dove la mamma aveva già pronte le pizze solo da infornare. Mamma “mentre si cuociono prepari il Muscoril”–io– “va bene”, Anna pronta “allora dopo tocca a me” certamente nella mia camera c’è il tuo Samyr se lo prendi la preparo. Mamma si appoggia al tavolo, alza la gonna e scende le mutandine a metà coscia ed in attimo è fatta. Neanche il tempo di fiatare ed è fatta, Anna arriva con la sua fiala e siringa, preparando il medicinale, mentre sto per bucarla sentiamo suonare il campanello di casa, mamma va ad aprire, è Paolo, che è venuto per chiedere se domani mattina posso salire a fare la puntura alla moglie che devono andar via, mamma chiede a che ora posso salire, mamma “chiede come va” lui:“a sempre dei conati” Lei: “che sia incinta?”, rifinisco con Anna e vedendomi Paolo:”ci vediamo alle 8”. Io, “va bene”. Così che Anna, è rimasta a dormire a casa mia, Marco il figlio era con il papà.

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