quando il gioco i fa duro (interludio)

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E già ammaestrata Mara quegli ultimi dieci giorni potevano essere davvero divertenti. E preso il vizio il gioco era osare qualcosa sempre di più. I Maschi italici era no ormai presi dai mondiali e dalle loro folli disquisizioni, in Italia ci sono molti milioni di commissari tecnici, e voi direte e milioni di puttane, e che ci vuoi fare ad ognuno le sue mansioni, se non mi dai quello che voglio ci sarà ben qualcun’ altro no?. Ma basta fare i bacchettoni moralisti. senza fare una elenco cronologico parliamo solo dei fatti. Il fatto essenziale e che H & C avevano capito benissimo il gioco, sarà stato che parlavamo idiomi diversissimi quindi, poche parole azioni rapide e furtive a sorpresa, magari nel dopopranzo mentre il mio beccaccione dormiva sull’amaca io scappavo da lui e via quel che succedeva succedeva e una volta sono dovuta rientrare di corsa con alcune palline infilate. O magari come successo mentre visitavamo io e Mara il torrione di avvistamento del isolotto mentre tutt’intorno era silenzio ci ha raggiunte il magico duo mentre una coppia faceva la guardia gli altri trombavano.

E in tema di sorprese seguitemi. Una sera eravamo tutti al mio camper Io e Mara ci siamo spostate verso il muso del camper, segnalo ad H & C di stare pronti in silenzio, spengono la veranda riparata del loro camper che sprofonda nel buio. Io ero già pronta, solo il camicione nero, metto agli uomini una bottiglia di vino e: “Vado a fare due passi con Mara”, la risposta Un “ Va bene “ molto distratto. Mara fa il palo ed mi fiondo nel buio, non vedo nulla “Hans” bisbiglio, lui mi guida con un sussuratissimo “Com com commm” e come centro il bersaglio prima con le mani poi con le labbra “jaaaa mmmm Ik hou van verrassingen” “non capisco cosa dici” “du you like surprises” “i like toooo”, Va bene solite palline in culo e due mani che mi afferrano i fianchi e spingono, poi ecco la sorpresa qualcuno mi prende la testa e mi ritrovo una cappella in bocca, chiunque fosse sapeva fare il suo mestiere, e credetemi tre sono veramente il numero perfetto , mi faccio fare per dieci minuti poi mi rialzo e in inglese “Hans fagli la stessa sorpresa a Mara”, esco quasi ridendo, Mara mi guarda “che hai sei più allegra del solito” “Entra entra vedrai che bello”, apetto qualche minuto è rientro, vedevo solo nella penombra, ma la troiona godeva come una cinghialessa, poi ci siamo spartite gli uomini, ci hanno inondate di sborra calda, tanto che abbiamo optato per una doccia calda. non ho voluto nemmeno sapere chi era l’intruso tanto cazzo è cazzo non importa chi ma che lo sappia usare bene. Fnito il numero ci siamo fatte prestare sapone e asciugamani siamo corse alle docce stando attente a non accendere la luce, gia ma quel buio ha ispirato Hans il nostro palo, che senza parlare sotto l’acqua mi ha riinculata alla grande. Vaooo che serata, asciutte e profumate siamo rientrate dai beccaccioni, volete ridere appena a letto il mio lui dopo avermi scopata con una prestazione minima, “Sai mi sa che i ragazzi qui di fianco si siano divertiti ho persino sentito una che diceva “più forte inculami più forte” indovinate a chi è scappata la frase.

Meno imprevisto ma non meno divertente etrasgressivo per me e quando abbiamo lasciato il campeggio.
Dico al Becco “Io e Mara vorremmo fare un giretto a Bonifacio sempre qui sole nel silenzio …” solita risposta, “No non mi va sto qui con Paolo” si a vedere i porno sul IPad, lo conoscevo bene il pollo, quando il porno potresti viverlo con me, ma no lo stronzo con la moglie no, ma che cazzo non siamo donne come le pornostar.
Vabbe quella cosa mi ha caricata di proibito, usciamo tranquille e alla porta del campeggio cerchiamo H & C, avevamo detto che andavamo con il pulmino del campeggio ma Cristian aveva un propio pulmino . Arrivati per sviare sospetti faccio qualche foto al “Cammino della ronda”, e faccio s**ttare la sorpresa prendo dalla borsa una parrucca bionda occhialoni scuri montatura rosa cappellone di paglia e sandali da urlo, mi piazzo sulle tette un paio di tatuaggi finti e uno sul pube, lascio cadere il vestitone e chiedo di fare delle foto nuda li sulla rocca. Cristian non si fa pregare, il bello era che camminavo tranquillamente nuda mentre altri curiosi mi fotografavano, forse son finita su qualche sito ma truccata così ero davvero irriconoscibile, sentivo il calore degli sguardi era una sensazione fantastica. sono tornata nuda fino al parcheggio, ero eccitatissima ora bisognava trovare un posticino dove sfogare la perversione.
Mentre Cristian guidava e faceva gemere Mara Facendogli un ditalino, io non ho resistito ho iniziato un pompino ad Hans, visto lo spazio libero, di solito ingombro di bombole e attrezzi da sub, mi ha ribaltata sul pianale e ha incominciato a infilarmelo in ogni buco, trovata la spiaggetta libera e solitaria, priva di ogni remora e vergogna sono scesa, se sapeste come è bello essere prese li sulla spiaggia vicino al mare, io per gioco tentavo di fuggire e quando mi raggiungeva in quella posizione mi faceva, davanti o dietro, e poi all’ ultimo li con l’onda che mi lambiva, quel amante favoloso mi inculava fortissimo facendo sbattere le sue palle finchè è venuto ululando. Torniamo al pulmino Mara era positivamente sconvolta, “Madonna mia ma è una macchina… io sono venuta quattro volte, lui una e voleva fare il bis, ma mi tremano le gambe”.
In effetti La lancetta di Cristian segnava le ore nove non le sei, ero passata sicuramente per troia quindi troia al quadrato, tre belle menate a quel uccello che subito si è ripreso, e via di bis, mentre si a Hans che Mara mi guardavano, quello mi eccitava e che mi autoinpalavo sul cazzone di Cristian mentre Hans mi allargava le labbra Guardava l’interno della sala giochi anteriore, quella prima visione ha rieccitato anche Hans che non ha fatto altro che mettermelo in bocca, la situazione che io preferivo. Ci è voluta un altra mezz’oretta ma mi hanno fatta felice, questa volta sono stata io a saltare sui loro uccelli, e uno dopo l’altro farli venire nel mio culo. Mara nel frattempo si era sgrillettata per bene venendo ancora una volta. sinceramente avevo anch’io le gambe molli, ma al rientro mi sono data un tono “Come è stata la gita hai un sorriso smagliante tesoro” domanda banale “Di grandissima soddisfazione” volevo chiedergli, e tu ti sei masturbato per bene? imbecille potresti mettermelo in culo e in bocca tu e invece bisogna tirarti per i capelli solo per fare una scopatina.

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