IN SE E’ MEGLIO

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Era diverso tempo che avevo una fantasia in mente, e dopo tanto arrovellarmi sul farlo o non farlo mi ero detta, Titti buttati è ora che tu lo faccia.
E così mi ero iscritta su un sito internet di incontri sessuali con la seria intenzione di lasciarmi andare e di fare la mia prima gang bang.
Ero emozionata e impaurita ma volevo arrivare fino in fondo. Avevo le idee molto chiare su chi cercare, un gruppo di ragazzi belli e ben dotati, con esperienza in questo tipo di cose che mi mettessero al centro della loro attenzione e non solo.
Per molti giorni avevo selezionato quelli che più mi facevano eccitare anche solo per le cose mi scrivevano e per le foto o video di sborrate che mi inviavano via mail o per tutte le volte che avevamo fatto sesso in cam godendo come maiali.
Avevo formato un gruppo formato da sei elementi, tutti molto carini, giovani e simpatici, con dei corpi scolpiti e dotati al punto giusto, e soprattutto ai quali piacevo io, una donna cinquantenne mediterranea con le forme ancora al punto giusto, moglie fedele ma con la voglia di fare una nuova esperienza.
Insomma la classica milf che qualsiasi trentenne vorrebbe scopare.
Ora dovevo dirlo a loro ai miei eletti per questa avventura e vedere quanti di loro avrebbero voluto partecipare.
Decisi che avremmo fatto un primo incontro conoscitivo, in un bar, per parlare e vedere se ci piacevamo anche dal vivo, senza restarne stupita tutti accettarono di partecipare. Per l’occasione avevo indossato una camicetta bianca, dei pantaloni gessati grigi e francesine nere. Ero nervosa ed eccitata allo stesso tempo. Arrivai per prima e mi sedetti ad un tavolino del bar, li vidi arrivare e per poco non rimasi senza fiato, erano ancora più belli che in foto, avevano dei corpi da sballo, certo io già lo sapevo, avevo visionato le loro fotografie ma vederli dal vivo, wow era tutta un’altra cosa. Cercai di ricompormi, e mi alzai dalla sedia facendo segno di avvicinarsi. Quando mi videro vidi sui loro bellissimi visi un sorriso di compiacimento.
Arrivati al tavolino si presentarono, il primo a farlo fu Roberto, un ragazzo molto alto e moro con due bellissimi occhi verdi, poi Luca, biondo con i capelli corti corti e occhi marroni, Federico un po’ pelato ma molto interessante, Francesco, moro, occhi marroni e lineamenti da favola, Arturo anche lui moro e Andrea capelli sale e pepe era con lui che avevo chattato per primo, ed era quello con cui avevo sicuramente più confidenza. Cavolo ancora non era successo nulla, ma io ero già su di giri, e sentivo una certa umidità dentro le mutandine. Dopo aver ordinato qualche caffè incominciammo a conversare del più e del meno, e pian piano la tensione iniziale svanì.
Decidemmo quindi di spostarci da lì, ci serviva un luogo più tranquillo dove poter parlare di cose un po’ più piccanti, quindi decidemmo di andare in macchina in un posticino più appartato. Salimmo tutti sulla macchina di Luca che aveva giusto una monovolume con sette posti, Lui si mise al volante e accanto a lui si mise Federico.

Mentre io ero sul sedile posteriore in mezzo a Francesco e Roberto. Ci fermammo in un parcheggio isolato. La mia fantasia incominciò a galoppare, sentire quei due corpi accanto a me mi eccitava da pazzi, ero un lago lo sapevo. Inoltre avevo visto le foto dei loro membri e mentalmente posizionavo ogni foto al legittimo proprietario e li immaginavo, eretti, turgidi che aspettavano solamente le mie amorevoli attenzioni. Ma ero stata chiara, non volevo fare nulla il primo incontro. Volevo solo parlare dei particolari del nostro incontro sessuale, di quello che mi sarebbe piaciuto fare e ricevere ma il mio corpo sembrava avere un’idea tutta sua e loro la percepivano.
Vedevo i loro jeans che tiravano nella parte del cavallo, e se solo avessi allungato la mano sicuramente loro non si sarebbero tirati indietro. Ma non volevo, non era così che doveva succedere, quindi cercai mentalmente di darmi una calmata e illustrai anche se con un leggero imbarazzo quello che mi aspettavo dal nostro incontro.
In realtà loro lo sapevano già, ne avevamo già parlato sul sito, ma volevano sentirlo dire da me, dalla mia voce, questo per rendere la cosa ancora più eccitante, lo vedevo dai loro sguardi, dai loro pacchi che si ingrossavano sempre di più.
Francesco, allungò una mano sul mio seno, avrei voluto scansarla, ma non ce la feci, avevo troppa voglia. Mi slacciò pian piano i bottoni della camicetta.
Sotto avevo messo un reggiseno color vinaccia ricamato. Sentii la mano di Roberto allungarsi, anche lui voleva toccarmi, io ero combattuta tra il lasciarmi andare e fermarli, Francesco quasi leggendomi nella mente disse: “tranquilla Titti, sappiamo che non vuoi fare nulla oggi, ma è come metterci un lecca lecca davanti agli occhi, vogliamo dare solo un’assaggiatina. Noi abbiamo esperienza di queste cose, lo abbiamo fatto insieme già diverse volte, per te è la prima volta, e vogliamo soddisfare appieno tutte le tue voglie” …… non vi ho detto che in realtà Francesco e Roberto sono amici e che spesso fanno coppia nelle loro avventure sessuali.
Cavolo ero stata fortunata a scegliere loro. Mi rilassai e mi godetti appieno le sensazioni delle loro mani sui miei seni, sui miei capezzoli, e quando alla fine si allontanarono da me sentii quasi un dolore fisico, la voglia che avevo in corpo era troppa, cercai di ricompormi ed anche loro. Mi riaccompagnarono alla mia macchina e rimanemmo d’accordo che ci saremmo rivisti dopo due giorni di mattina a casa di uno di loro e che finalmente avremmo esaudito ogni mio capriccio.
Quando tornai a casa e mi spogliai, ero tutta un fremito, mi adagiai sul letto nuda allargai le gambi e mi toccai, dire che ero bagnata era un eufemismo, il clitoride quasi mi scoppiava da quanto era voglioso, non ce la facevo più dovevo sfogarmi. Allungai la mano e estrassi dal cassetto il mio amichetto vibratore che mi aiutava nei momenti di calma piatta di sesso, lo accesi alla potenza e lo passai delicatamente sul clitoride. Il piacere che provai fu intensissimo, mai provato nulla di simile, iniziai a mugolare prima piano poi sempre più forte, se fosse passato un vicino avrebbe pensato che ci stavo dando dentro alla grande. Ci vollero solo pochi minuti e raggiunsi l’orgasmo, un orgasmo potente che mi fece ansimare e battere il cuore all’impazzata. Rimasi ferma nel letto senza poter muovere un muscolo, continuando a immaginare me, circondata da tutti quei bellissimi cazzi.

Era il giorno fatidico, una parte del mio cervello mi diceva di scappare, di non suonare al campanello e di tornarmene dritta a casa, ma non lo feci, era quella la cosa che desideravo e questa volta sarei andata fino in fondo. Presi coraggio e suonai. Mi aprirono il portone ed entrai. Francesco era lì per le scale che mi aspettava davanti ad una porta aperta che mi faceva cenno di entrare, ed io ubbidii. Così facendo mi ritrovai in un soggiorno ampissimo dove c’era posizionato un divano angolare blu scuro sul quale c’erano seduti gli altri cinque ragazzi.
Per prima cosa prendemmo tutti un buon caffè e per rilassarci chiacchierammo un pò, poi con molta dolcezza Francesco si avvicino a me, e iniziò a baciarmi in bocca e ad accarezzarmi il seno; per l’occasione mi ero messa un vestito nero lungo al ginocchio, scarpe con i tacchi e sotto un body nero che io adoravo. Come d’accordo mi prese per mano e mi fece entrare in una camera nella quale c’era un grandissimo letto matrimoniale, ricoperto di un lenzuolo di raso nero.
“Tutto ok, vuoi continuare?” mi chiese.
“Naturalmente” gli risposi. Ero nervosa certo ma molto eccitata, e volevo sicuramente andare avanti.
Presi la mia borsa e ne estrassi una mascherina di pizzo nera, Francesco mi fece sedere sul letto, me la mise e incominciò a spogliarmi. Il fatto di non vedere non mi spaventò, anzi, come immaginavo mi allentò la tensione. Ero tutta un fremito, lui mi baciava e spogliava ed io cercavo di fare lo stesso e tutto mi sembrava così sexy.
Eravamo solo all’inizio.
Mi lasciò sul letto con indosso solo il body, sentii aprire la porta e lui uscire.
Stare da sola non mi aiutava, la paura ricresceva ma non mi mossi e aspettai.
Dopo poco la porta si riaprì, sentii più voci che parlavano piano, poi nulla fino a quando molte mani non mi toccarono. Chi sul mio seno quarta misura, chi sulle cosce, chi sul viso. Qualcuno mi sfilava il seno da sopra e qualcun altro mi sbottonava il sotto del body, mi baciavano sulle labbra e sul collo e il non sapere chi faceva cosa era come il viagra per gli uomini, mi rendeva febbrile di voglia. Cercavo di allungare le mani ma non riuscivo quasi mai a toccare nulla fino a quando un membro duro e caldo non mi fu infilato in bocca, incominciai a succhiarlo con vigore mentre me ne mettevano uno in una mano ed uno nell’altra. Erano enormi, quello in bocca non riuscivo quasi a contenerlo, le mie mani un po’ piccoline non riuscivano a tenerli tutti. Sentivo uno dei ragazzi armeggiare con il letto e sapevo bene cosa stava facendo.
Una voce mi disse di sdraiarmi ed io lo feci. Mi misero le braccia in alto e le gambe larghe e mi sentii legare in quella posizione. Ero ben ferma, non riuscivo a muovermi e questo mi fece inondare la fica, ero talmente bagnata che colavo. Qualcuno si mise sul letto in mezzo alle mie gambe e allargò con forza le labbra lasciando intravedere il clitoride, per fortuna mi ero completamente depilata questo aiutava a sentire il massimo del piacere. Una bocca calda si getto sulla mia fica leccandola e succhiando il clitoride, io non resistevo più, mugolavo di piacere, stava facendo esattamente come avevo detto che mi piaceva, allargandola con forza; io cercavo di muovermi ma non ci riuscivo così legata, e questo non faceva che accrescere il mio piacere. Volevo urlare dal piacere, ma non potevo farlo, avevo sempre un cazzo nuovo in bocca non avevo un attimo di pace e i miei capezzoli erano durissimi chi li succhiava da una parte e chi dall’altra, ero talmente eccitata che alla fine non riuscii più a trattenermi e venni in un fragoroso orgasmo. Quello che avevo avuto il giorno del nostro incontro al bar che avevo reputato il migliore in assoluto era nulla in confronto a quello che avevo avuto in quel momento. Chiunque fosse lì sotto staccò immediatamente la bocca, quando parlavamo in chat avevo detto che dopo che ero venuta non mi piaceva che si continuasse a toccarmi il clitoride perché troppo sensibile e così incominciò a mettere le dita dentro la fica, ne entrarono tre, ero così bagnata che scivolarono dentro senza fatica, mi allargava sempre di più e mi preparava a tutti i loro membri che a turno sarebbero entrati.
Qualcuno mi slacciò le gambe e le posizionò sopra le sue spalle e mi penetrò, io avevo pensato che fossi abbastanza allargata lì ma non era così, mi sentii riempire tutta, all’inizio ci andò piano, ma poi incominciò a spingere sempre più forte ed io cercavo di seguire il ritmo muovendo il bacino e andandogli incontro. Non venne, si sfilò e fece accomodare un altro che si mise nelle stessa posizione e mi prese con foga, e dopo lui ce ne furono altri che mi prendevano e spingevano dentro i loro cazzi, io non facevo altro che fare pompini e venire, avevo avuto talmente tanti orgasmi che avevo perso il conto. Quando ormai tutti mi aveva posseduta in quella posizione ci prendemmo un attimo di pausa. Mi sciolsero anche le braccia e ci facemmo un po’ di coccole baciandoci e accarezzandoci, ma la voglia per tutti c’era ancora, quindi mi misero a pecorina e mi ritrovai con qualcuno che me lo infilava da dietro e pompava come un pazzo e un bel cazzone in bocca che mi scopava davanti ed anche in quella posizione c’era sempre un cambio di persone, appena qualcuno stava per venire si toglieva e faceva entrare qualcun altro, questo perché volevano venire tutti insieme alla fine. Quando ormai eravamo tutti sfiniti, ci fermammo.
Mi tolsero la mascherina, era bello finalmente vederci e mi fecero sedere alla fine del letto, si posizionarono davanti a me con i piselli dritti e vogliosi, ed io, finalmente vedendoli iniziai a leccarli e succhiarli uno alla volta mentre con le mani segavo gli altri e quando alla fine non ce la fecero più vennero copiosamente chi sul mio viso chi nella bocca e chi sul seno. Ero stata inondata, ero sporca ovunque, avevo bevuto anche tanta sborra e mi leccavo quella sulle mani e sui seni. Li guardavo soddisfatta.
Guardandomi intorno notai che c’era posizionata una piccola cam al soffitto con la lucina rossa lampeggiante, capii subito che tutta la scena era stata ripresa e chiesi subito di poterne avere una copia che mi fu concessa.
Poi andammo in bagno a farci una doccia ci rivestimmo e decidemmo di rimanere un altro po’ insieme, parlammo di questa esperienza, che ci era piaciuta tantissimo. Dopo un po’ decisi di ritornare a casa. Avevo le gambe indolenzite ma mi sentivo leggera come se volassi, ero felice ed appagata. Era stata la miglior mattinata della mia vita. E non ero l’unica a pensarlo, infatti, trovai sul mio cellulare un sms di Francesco con su scritto. Siamo stati benissimo, sei fantastica, ti aspettiamo la prossima settimana, dobbiamo rifarlo. Si l’avrei rifatto con loro, la mia mente stava già escogitando cosa avremmo potuto fare per godere nel nostro prossimo incontro, magari avremmo potuto vedere il video della prima volta e poi….

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