2La mia prima sega

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… Tutto questo per arrivare al racconto della mia prima sega. Poco tempo dopo la mia prima eiaculazione durante il sonno, mi feci la mia prima sega. Posso affermare che capitò quasi per caso sebbene possa sembrare impossibile. La colpa fu della mia vicina di casa. Aveva più o meno l’età di mia madre, bruna, non molto alta, fisico asciutto, di bell’aspetto anche se non molto prosperosa. A quei tempi andavo a trovare spesso i miei vicini per giocare con loro figlio che era mio coetaneo. Anche lui come me stava scoprendo la sua sessualità. Una volta ci siamo calati entrambi i pantaloni per confrontarci i cazzi e ce li siamo presi in mano a vicenda per controllare quanto si assomigliavano anche al tatto. E non posso nascondere che il gusto di spogliarmi davanti a lui per confrontare i nostri cazzi mi ha un po’ eccitato, ma probabilmente molto era dovuto al fatto che mi ero spogliato in una casa che non era la mia e sapevo che sua madre era nella stanza accanto che preparava la cena. Infatti, quella donna mi attizzava parecchio, ogni tanto prima di andare a dormire me la immaginavo nuda mentre si lavava e mi chiedeva se potevo insaponarle la schiena. Molte volte mi era venuto duro grazie a lei, ma quel giorno fu diverso. Arrivai come al solito davanti la loro porta e controllai se la chiave era nella toppa della serratura. Facevo sempre questa cosa prima di suonare il campanello, per assicurarmi se erano in casa oppure no. La chiave era nella serratura quindi suonai ed aspettai. Attesi a lungo poi la porta si aprì e comparve lei. Tutta bagnata, i piedi scalzi sul pavimento di marmo, il suo corpo avvolto in un succinto asciugamano che risaltava le tette e scopriva le cosce come una cortissima minigonna, i capelli bagnati le cadevano sulle spalle lasciando cadere goccioline che scivolavano piano sui seni.
Mi disse allegramente che il figlio non c’era e mi salutò richiudendosi la porta alle spalle. Io ero eccitatissimo, il cazzo durissimo premeva contro i jeans e faceva quasi male tanto era compresso.
Appoggiai l’orecchio alla porta e sentii i suoi piedi nudi sul marmo che si allontanavano. Istintivamente aprii i pantaloni ed iniziai a massaggiarlo avanti e indietro per lenire quel disagio misto a eccitazione che il pene mi provocava. Abbassai i pantaloni e le mutande fino sotto il ginocchio ripensando a lei che era solo dietro a quella porta. Lo accarezzavo sempre più forte e la mia eccitazione aumentava, aumentava, aumentava. Ero sul pianerottolo di casa loro, davanti alla porta di ingresso con i pantaloni abbassati e il cazzo in mano, e la cosa cominciava a piacermi sempre più. Non potevo più fermarmi, la mano andava da sola, e all’improvviso, con mio grande stupore, un violento spruzzo biancastro uscì prepotente dal mio cazzo e sporcò tutta la porta davanti a me. Il piacere che mi pervase il corpo fu incredibile e mi lasciò senza fiato. Vedevo gli schizzi di sborra colare lungo la porta di legno e mi sentivo bene, appagato, soddisfatto. Quando finii di bearmi della favolosa sensazione, mi rivestii in un attimo, presi dalla tasca il fazzoletto e asciugai alla belle e meglio il mio appiccicaticcio seme e corsi a casa. Quella fu la mia prima sega, da quel giorno il mio cammino verso il sesso, il trasgressivo e il perverso prese definitivamente il via.
… continua

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