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{"id":2815,"date":"2016-09-17T19:08:22","date_gmt":"2016-09-17T19:08:22","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=2815"},"modified":"2016-09-17T22:23:53","modified_gmt":"2016-09-17T22:23:53","slug":"vacanze-in-grecia-la-nostra-perdizione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/vacanze-in-grecia-la-nostra-perdizione.html","title":{"rendered":"Vacanze in Grecia, la nostra perdizione."},"content":{"rendered":"

Racconto trovato in rete su xhamster.<\/p>\n

Eravamo giovani e innamorati quando io e Roberta decidemmo di passare le nostre prime vacanze insieme ad una coppia di amici, scegliendo come meta la Grecia, io e lei avevamo 24 anni, i nostri amici 23, volevamo fare un giro nella Grecia continentale, cos\u00ec affittammo un appartamentino con due camere e giardino sulla costa orientale.
Dopo un infinito viaggio in traghetto e auto raggiungemmo l’appartamento esausti all’ora di pranzo, era leggermente rialzato sul mare a circa 1 km dalla spiaggia, pi\u00f9 di quanto ci era stato detto, ormai era fatta e in fondo non era una distanza impossibile da percorrere a piedi. L’ingresso era sulla strada, a fianco del nostro appartamento ce n’era solo un altro, tutto intorno ulivi, e la stradina sterrata in perfetto stile greco, l’appartamento era spazioso, bianco e azzurro, molto carino, i giardini erano sul retro, sul lato opposto rispetto alla strada. Ci venne da ridere sentendo che i due ragazzini che giocavano nell’appartamento accanto erano italiani, probabilmente calabresi dall’accento (noi siamo toscani), non si smentiva l’ipotesi di trovare italiani ovunque, i due genitori inconfondibilmente calabresi si presentarono poco dopo nel giardino, ci accolsero festosamente con una gentilezza ed una ospitalit\u00e0 commovente, ci invitarono a pranzo da loro visto che immaginavano la nostra stanchezza, il tempo di farci una doccia e indossare i costumi e eravamo tutti e quattro dai vicini, ci fecero trovare un pranzo abbondante e forse persino eccessivo.
La moglie Luisa era bassina e sovrappeso, faceva tenerezza in quel bikini che evidentemente non poteva permettersi con quel fisico, anche il marito Pasquale aveva una pancetta non indifferente, oltre ad una peluria che faceva caldo solo a guardarlo, impossibile non notare che sotto gli slip da mare si nascondeva anche un pacco non indifferente. Entrambi sui 45 anni, avevano comunque una gentilezza e una simpatia che li rendeva piacevoli al di l\u00e0 dell’aspetto fisico, i due ragazzini giocavano chiassosamente, la moglie ci riempiva di attenzioni e cibo, il marito scherzava con tutti noi e soprattutto con le ragazze, tanto che la moglie non mancava di rimproverarlo scherzosamente dicendo che potevano entrambe essere sue figlie. Lui rideva ma comunque continuava a &#034conquistarle&#034 con ironia e simpatia. Mentre Sara, la ragazza dell’altra coppia di amici stava molto sulle sue per la sua innata timidezza, Roberta stava al gioco, seduta vicino all’uomo flirtava scherzosamente, salvo poi ricordare a Pasquale che avendo una bella moglie come Luisa doveva fare meno il galletto.
Dopo oltre un’ora e mezzo di pranzo decidemmo di andare in spiaggia, Luisa doveva portare i ragazzi al mare e si offr\u00ec di accompagnarci alla spiaggia pi\u00f9 carina nelle vicinanze, Pasquale invece non voleva mancare la penichella pomeridiana. Noi quattro sulla nostra auto seguimmo l’auto con Luisa e i ragazzini fino alla spiaggia vicina, il mare era bello, la spiaggia praticamente solo per noi, ci buttammo sugli asciugamani per riprenderci dalla stanchezza e dal pranzo ma Roberta non stava bene e decise di tornare a dormire all’appartamento. Io proposi di accompagnarla ma lei rifiut\u00f2 con decisione, voleva solo dormire un p\u00f2 e che un p\u00f2 di silenzio e solitudine l’avrebbero aiutata, si incammin\u00f2 quindi per conto suo, sapendo che a volte aveva bisogno di stare un p\u00f2 da sola accettai la sua decisione. Dopo un’ora di ozio totale sulla sabbia preoccupato per Roberta pensai di andare a vedere come stava, pronto a tornare indietro se l’avessi trovata a dormire beatamente, anche io decisi di andare a piedi lungo la stradina sterrata che arrivava agli appartamenti. Arrivato all’ingresso scelsi di passare da dietro, dai giardini protetti solo da un muretto basso in pietra, cos\u00ec potevo vedere se Roberta dormiva senza dover entrare in casa e far rumore, dato che la nostra camera dava proprio sul giardinetto. Scavalcai silenziosamente e mi avvicinai alla finestra sul retro, gli avvolgibili erano abbassati ma le stecche li tenevano aperti in avanti per far entrare aria ma non luce, sorridendo mi avvicinai silenziosamente e cercai di sbirciare in camera per vedere se il mio amore stava dormendo. Il mio amore era disteso sul letto a pancia in gi\u00f9 con la massa pelosa e sudata di Pasquale distesa sulla sua schiena che la montava con vigore da dietro, lui ansimava come un porco e lei come una troia. Il sangue mi si gel\u00f2 completamente nelle vene, non riuscivo a credere a ci\u00f2 che stavo vedendo, rimasi bloccato tentando di trovare una spiegazione logica a ci\u00f2 che vedevo e che non poteva essere vero. Eppure non era un incubo, i loro respiri affannati erano reali, il rumore delle palle gonfie di Pasquale che sbattevano sul culetto liscio della mia ragazza era reale.
&#034S\u00ec\u00ec\u00ec prendimi.&#034
Disse Roberta in preda al godimento, non li potevo vedere in volto perch\u00e8 erano girati verso la parete del letto, il mio punto di vista invece era dietro, sulla sinistra rispetto a loro, sentivo per\u00f2 il suono della bocca di Pasquale sul collo di Roberta, lo baciava e leccava sbattendola con forza e con colpi che facevano tremare come gelatina la pelle delle cosce e delle chiappe di lei. Io ero come congelato, non riuscivo a pensare n\u00e8 a spostarmi o urlare, vidi Roberto sollevarsi leggermente con una mano sul cazzo e spostarsi in avanti su di lei, Roberta con voce esausta ma quasi ridendo disse.
&#034NOOO, l\u00ec no.&#034
&#034Dai fammelo provare te l’ho guardato tutto il tempo.&#034
&#034Mi sembrava che tu fossi pi\u00f9 interessato alle mie cosce a tavola?&#034
&#034Eri proprio l\u00ec accanto, ridevi, mi guardavi, non ti spostavi quando strusciavo le gambe sulle tue ginocchia dovevo provare ad accarezzarti le cosce no?&#034
Roberta rise.
&#034Eh s\u00ec, dovevi proprio con tua moglie in giro per il tavolo, poi mi pareva che tu mi guardassi le tette?&#034
&#034Per forza, mi stavi davanti con quella quarta stretta nel costume!&#034
&#034E’ una terza.&#034
&#034Sembrava una quarta, fammi controllare!&#034
Con un movimento tutt’altro che aggraziato Pasquale lo rimise nella sua fica fradicia, aperta, con le mani le afferr\u00f2 le tette con forza tirandola indietro fino ad alzarsi entrambi sulle ginocchia, lui arrivava a malapena alle tette di Roberta che stringeva con forza mentre la sua pancia sul culo di lei non gli permetteva di andare oltre. Evidentemente scomodo lasci\u00f2 le tette, la afferr\u00f2 per i fianchi cominciando a sbatterla alla pecorina, i respiri affannati crescevano di intensit\u00e0, lui le moll\u00f2 uno schiaffo sonoro sul culo, lei disse.
&#034Ahhhia&#034
Eccitato pi\u00f9 che infastidito lui ripet\u00e8 con un altro schiaffo ancora pi\u00f9 forte.
&#034Dai… mi lasci il segno.&#034
&#034Certo che te lo lascio, non devi dimenticare lo stallone calabrese.&#034
Roberta rise e rispose.
&#034E chi se la dimentica questa scopata.&#034
&#034Che puttana.&#034
Disse lui sbattendola con una forza quasi preoccupante, eccitato all’estremo la spinse quasi con violenza a distendersi di nuovo sul letto, sempre a faccia in gi\u00f9 si butt\u00f2 su di lei spostandosi in alto e afferrandoselo con la mano per dirigerlo l\u00e0 dove lei non voleva.
&#034NOOO… NOOO…&#034
Disse lei, lui non rispose e si lasci\u00f2 cadere con tutto il suo peso spingendo con forza.
&#034Ahhhhhhh.&#034
Sussurr\u00f2 lui.
&#034AAAHHHIIIAAA.&#034
Url\u00f2 lei, lui spinse ancora con pi\u00f9 decisione schiacciandola con il suo peso, lei si divincolava e urlava, cominci\u00f2 a piangere, f\u00f9 in quel momento che decisi di intervenire, quello stava diventando uno stupro, pensai di andare verso la porta sul retro che dava nella cucina per prendere qualcosa e intervenire minacciandolo, ma mentre pensavo a questo lui le chiese.
&#034Ti piace ora che \u00e8 arrivato in fondo eh?&#034
Lei piangendo rispose.
&#034S\u00ec, s\u00ec… fa male ma lo voglio, continua.&#034
Pasquale cominci\u00f2 a muoversi dentro il culetto di Roberta, poi inizi\u00f2 a scoparla su e gi\u00f9 sempre schiacciandola con il peso del suo corpo peloso e sudaticcio, i sospiri piagnucolanti di lei si trasformarono lentamente in sospiri eccitati, con una mano sotto la pancia si stava evidentemente stimolando il clitoride, sentirla ansimare mi fece sentire un formicol\u00eco nel costume.
&#034Lo faccio per te, anche se prendi la pillola non \u00e8 sicura al 100%.&#034
Disse lui ansimando come un porco che vuol solo godere.
&#034Lo so, lo so, grazie.&#034
Rispose lei distratta e concentrata nella ricerca dell’orgasmo.
&#034Lo so AMORE, devi dire.&#034
&#034Lo so amore mio.&#034
&#034Scopami il culo amore mio, devi dire.&#034
&#034Scopami il culo amore mio.&#034
&#034Vienimi dentro amore mio, devi dire.&#034
&#034Vienimi dentro amore mio.&#034
Disse lei quasi urlando, un attimo dopo ansim\u00f2 forte muovendosi con una forza straordinaria, fece sobbalzare il pesante fardello che aveva sopra e dentro di s\u00e8, solo in quel momento realizzai che il mio cazzo era durissimo nel costume, come se fossi stato posseduto senza pi\u00f9 forza di volont\u00e0 lo tirai fuori e mi masturbai in silenzio guardandoli. Lei si plac\u00f2 distrutta da quel’orgasmo furioso, rimase distesa ansimando forte senza muoversi, Pasquale la scopava con ancora pi\u00f9 forza in quel culo che ormai doveva essersi aperto senza ritegno tanto che lui sembrava uscire e rientrare ad ogni colpo. L’assenza di partecipazione di Roberta rendeva la scena ancora pi\u00f9 umiliante, lui la stava usando senza alcun interesse per lei, a quel punto voleva solo svuotarsi i coglioni nel corpo del mio amore scopandola come un cane avvinghiato ad un polpaccio, allora Pasquale disse.
&#034Ora ti sborro nel culo, puttana.&#034
&#034No, dai esci.&#034
Rispose lei senza partecipazione ormai desiderosa solo di finire.
&#034La vuoi bere?&#034
&#034No, no, godimi sulla schiena.&#034
&#034Col cazzo.&#034
Rispose lui quasi ridendo.
&#034Ormai sborrooooooooooooooooo.&#034
Gli ultimi colpi furono lenti possenti e in profondit\u00e0, lo spinse fino in fondo come se volesse metterla incinta, sentii l’orgasmo arrivare anche per me, sborrai senza gioia ma copiosamente sulla mia mano, immaginai che la sborra di Pasquale stesse scorrendo nel corpo esausto della mia amata mentre lui affondava il suo membro fradicio nelle carni di Roberta, lei si sforz\u00f2 di arrivare con una mano sotto i loro corpi e sussurr\u00f2.
&#034Senn\u00f2 si sporcano le lenzuola.&#034
Immaginai la sborra di lui che dopo averla invasa con la forza usciva lentamente esausta anch’essa lungo le cosce gocciolanti di Roberta fino alla sua mano, lui le stava leccando oscenamente il collo e una guancia ansimando e le disse.
&#034Baciami.&#034
Lei disse semplicemente no con un tono che lasciava immaginare un sorriso, lui allora usc\u00ec dal culo di lei reggendosi il cazzo con una mano, con un movimento improvviso, potente entr\u00f2 nella sua fica.
&#034No… no… dai… ma sei proprio uno stronzo.&#034
Disse lei ridendo.
&#034Sei tu la stronza che non mi bacia.&#034
&#034Hmm ok.&#034
Rispose Roberta e lo spinse indietro, lui usc\u00ec dal suo corpo violato, lei si gir\u00f2 goffamente sotto di lui e io ebbi paura che mi vedesse dietro la finestra, le loro bocche si incollarono subito in un bacio ancor pi\u00f9 osceno di quella scopata, era innaturale vedere una ragazza cos\u00ec carina e pulita abbracciare e baciare appassionatamente un maiale grasso e peloso. Il quadro fu completo quando lui baciandola rientr\u00f2 nel suo corpo, lei spalanc\u00f2 oscenamente le cosce per riceverlo fino in fondo, il suo cazzo umido del suo sperma continuava a sgocciolare pulendosi in quella fica che solo il giorno prima avevo coccolato e baciato come un tempio. Rimisi il mio cazzo mai cos\u00ec piccolo nel costume, tornai in spiaggia umiliato ma deciso a salvare la faccia dicendo che lei stava dormendo e non l’avevo voluta svegliare, Luisa raccont\u00f2 di questa mia escursione al marito che intu\u00ec l’accaduto o forse mi aveva in qualche modo visto durante la mia spiata, in ogni caso la mattina dopo mi mise alla prova dicendomi sottovoce.
&#034Complimenti, non te la prendere male ma la tua ragazza ha un culetto favoloso, eh eh eh.&#034
Il mio.
&#034Eh, s\u00ec…&#034
Di risposta fu pi\u00f9 amaro che divertito, credo che non fu un caso trovarli insieme la sera dopo quando andarono a prendere l’insalata nella nostra cucina, noi eravamo tutti a tavola nell’altro giardino. Lei era in piedi appoggiata contro la cucina, la testa indietro sulle spalle di lui che la schiacciava da dietro, due dita di lui che lei succhiava con avidit\u00e0 ad occhi chiusi, l’altra mano di lui che le palpava il seno fuoriuscito dal bikini. Il pareo di lei era sollevato, il costume abbassato alle ginocchia come i pantaloncini e le mutande di lui, la lingua di Pasquale scorreva lasciva sul collo di lei e un suo sguardo veloce si diresse per un attimo verso la porta socchiusa da dove osservavo nell’ombra. Gli unici suoni coperti a tratti dalle chiacchiere degli altri nel giardino accanto erano quelli della bocca di Roberta che succhiava le dita di quel porco, il possente corpo peloso di Pasquale che con velocit\u00e0 si accoppiava con lei, in silenzio la monta termin\u00f2 e l’estrazione del cazzo coincise con un osceno sgocciolare sul pavimento, lui alz\u00f2 la bocca dal collo di lei e sorrise verso di me che mi immaginasse o mi vedesse cambiava poco, la mia gattina era la sua zoccola.
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