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{"id":2808,"date":"2016-09-27T13:16:33","date_gmt":"2016-09-27T13:16:33","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=2808"},"modified":"2016-09-17T19:08:49","modified_gmt":"2016-09-17T19:08:49","slug":"ricodi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/ricodi.html","title":{"rendered":"Ricodi"},"content":{"rendered":"

Il vento mulinella la neve. Guardo fuori dalla finestra, st\u00e0 nevicando da ore. Ricordo il caldo dell\u2019estate, mi manca, sento il freddo attanagliare le mie ossa, anche se sono dentro casa mia. Il ricordo dell\u2019estate scorre nitido nella mia mente. Gi\u00e0, l\u2019ultima estate, mi sembra ieri e invece sono passati gi\u00e0 sei mesi. Quest\u2019anno siamo andati in una nota localit\u00e0 della Riviera, quelle con tanti ombrelloni tutti allineati e con tanta gente, mia moglie lo desiderava tanto che ho finito per accontentarla. Lei ha la pelle molto delicata, di solito andiamo al mare la mattina presto, verso le otto, poi lei quando sono le dieci al massimo prende e se ne torna nella casa che abbiamo affittato per la vacanza. Di lato al nostro ombrellone vi era una coppia pi\u00f9 giovane di noi, avranno avuto circa trentacinque massimo quaranta anni. Lui un tipo molto egocentrico, sembrava come se il sole dovesse sorgere per illuminare la sua persona. Sempre in piedi, sempre al centro dell\u2019attenzione in ogni circostanza. Molto curato, fisico quasi perfetto adorava la figlia, una ragazzina di circa quindici anni, che a sua volta chiedeva e otteneva tutto dal padre. \u201c papi, vorrei questo, papi, andiamo l\u00ec, papi, io, papi tu\u201d e cos\u00ec via per tutto il giorno una sola persona al centro delle sue attenzioni. <\/p>\n

La madre, una persona di solito silenziosa, sempre dietro di lui, al suo servizio, era una discreta donna. Il fisico un poco rotondetto, ma assolutamente non grasso, i fianchi larghi, le gambe non troppo lunghe ma ben messe, il seno poi una quarta abbondante, al mattino arrivava in spiaggia portando tutto, stendeva il telo sul lettino, poi ubbidiente aspettava i loro ordini, e li eseguiva in assoluto silenzio. Mia moglie si era convinta che fosse muta, ma di una cosa era certa, la signora era il peggior esempio di sottomissione femminile. Tutte le mattine poi il padre e la ragazzina se ne andavano lasciandola solo senza nemmeno chiedere se voleva seguirli, mia moglie a quello spettacolo si sentiva bollire il sangue per lei, quindi verso le dieci mi dava un bacio e via. Una mattina, dopo che tutti se ne erano andati, la signora stava cercando di aprire una nuova confezione di crema solare, ma con scarsi risultati, si gira verso di me, mi guarda,
\u201cscusi se la disturbo, ma non \u00e8 che, mi aprirebbe questo flacone?\u201d
Io con un semplice gesto le apro la bottiglietta, e le chiedo:
\u201cSe vuole, le spalmo il contenuto sulla schiena.\u201d
Lei, rimane un momento stupita, io credo di aver esagerato,
\u201cmi scusi non volevo importunarla, ma\u201d \u2026.
Lei sorride, si gira, abbassa un poco le spalline del sopra del costume, io le spalmo delicatamente la crema. Quando si gira, vedo che le brillano gli occhi dalla contentezza. Mi ringrazia, poi vedo che sta cercando un argomento per dialogare con me, io le parlo del tempo, di altre banalit\u00e0, sembra la persona pi\u00f9 felice del mondo. Poco dopo vediamo tornare loro, lei quasi inspiegabilmente, si chiude di nuovo nel suo mutismo, lui va con la figlia al bar, io a quel punto preferisco fare un bagno, quasi a volerli lasciare soli. Quando torno, li saluto con un semplice cenno del capo e me ne torno alla mia casa. Il giorno dopo stesso copione, appena mia moglie mi lascia solo, lui prende un pattino, e se ne va con la figlia a fare il bagno al largo. La signora mi guarda, poi mi chiede una cortesia
\u201d scusi gentilmente, mi guarderebbe alle mie cose che ho dimenticato la crema solare nella cabina dove mi sono cambiata?\u201d
Io annuisco, lei sparisce per pochissimi minuti, poi torna e aggiunge:
\u201dScusi, se la importuno ancora, ma non riesca ad aprire la cabina, deve essere la chiave o la porta, le chiedo troppo se\u201d \u2026.
Prendo e la seguo verso le cabine. La loro, \u00e8 in seconda fila, dietro il bar della spiaggia, lei mi passa la chiave io apro la porta che striscia leggermente in basso, resto perplesso, mi rendo conto subito che si tratta di una scusa. Mi giro, m\u2019invita a entrare, cosa che faccio, lei richiude la porta dietro di me. S\u2019inginocchia ai miei piedi e senza dire nulla mi abbassa il costume, mi prende il cazzo in mano e incomincia a succhiarlo con estrema maestria. Dopo un momento di stupore il mio cazzo ha la giusta reazione, si gonfia, mi eccito, mi succhia e infila tutto il mio palo in gola, sembra molto esperta, lo lecca, mi succhia le palle, mi accarezza dolcemente. Io allungo una mano, e riesco a prendere il sopra del costume, lo sfilo, attanaglio il suo seno, duro, pieno, sodo, con i capezzoli gia fuori, eccitati. Lei continua, di colpo si rialza, si sfila la mutandina del costume, mi fa sedere su di uno sgabello e mi sale sopra le ginocchia. Vorrei toccarla, ma mi rendo subito conto che non c\u2019\u00e8 bisogno, lei afferra il mio cazzo e se lo mette direttamente fra le labbra della fica gia fradicia e ben lubrificata, con un solo affondo, lo pianta tutto dentro impalandosi su di me. Afferro i seni, li impasto, lei gode subito, sento il suo piacere colare sotto di me, geme in assoluto silenzio. Si muove avanti e indietro e raggiunge velocemente un orgasmo dietro l\u2019altro con incredibile facilit\u00e0. Le accarezzo i seni, la bacio in bocca, il suo respiro si fa sempre pi\u00f9 affannoso, percepisco benissimo il momento in cui lei viene, le lascio sempre qualche secondo per assaporare ogni orgasmo. Mi sento pronto a schizzare in lei, che lo intuisce,
\u201c non venirmi dentro, ti voglio in bocca,\u201d – mi sussurra con un filo di voce.
Dopo l\u2019ennesimo piacere si solleva, s\u2019inginocchia davanti a me che resto seduto, s\u2019infila di nuovo il mio cazzo in bocca fradicio dei suoi umori, lo lecca, lo succhia, io scarico in bocca tutta la sborra delle mie palle con un lungo gemito a denti stretti,
\u2026..hhhhmmmmmuuuuuuu \u2026.
Poi, silenzio. lecca, succhia e ingoia tutto, senza lasciarne nemmeno una goccia, mi sorride, si rialza e dice che forse \u00e8 ora che io esca. Esco, e con un breve giro torno verso il mio ombrellone, vedo lui tornare e decido di fare il mio bagno quotidiano, mentre lei si distende di nuovo sul suo lettino al sole. Quando torno, li saluto e me ne vado. Per quattro giorni si \u00e8 ripetuta la stessa scena, via lui, dentro di lei io. L\u2019ho scopata con tantissimo gusto, poi il sabato, ho notato che quel giorno lei era pi\u00f9 passionale del solito, godeva pi\u00f9 lentamente ma con molta pi\u00f9 intensit\u00e0, quasi ad assaporare bene il piacere che le davo. Quando ha capito che ero prossimo al piacere si \u00e8 sollevata dalla solita posizione e mi ha chiesto:
\u201cmettilo nel culo, ti voglio dietro, dai inculami bene che voglio sentirti schizzare dentro.\u201d
C\u2019\u00e8 mancato poco che non sborravo dal piacere di una simile richiesta. Mi ha dato una crema da spalmare sul buchetto, mi sono messo dietro di lei, ho appoggiato la punta del cazzo, sul fiorellino anale. Quando ho cominciato a spingere ha fatto una smorfia di dolore, io mi sono fermato, era strettissima, forse vergine di culo.
\u201cDai spingi, dai non ti fermare, dai che lo voglio.\u201d
M\u2019incitava, ha appoggiato le braccia al muro e si \u00e8 spinta indietro infilando il cazzo fino alla radice. Per un momento sono rimasto fermo, si vedeva che provava dolore, mi ha incitato a spaccarle il culo.
\u201cDai, dai, non ti fermare, dai scopami il culo, poi sborraci dentro, dai.\u201d
Ha quel punto l\u2019ho afferrata per i fianchi, ho cominciato a pomparla di brutto. Le davo, colpi forti secchi e tremendi, lei respirava forte, non sono sicuro che provasse piacere. Ho sentito che stavo per schizzare, ho aumentato il ritmo, e appena il primo schizzo le ha bagnato il buchetto, lei se lo \u00e8 sfilato da dietro, si \u00e8 inginocchiata, l\u2019ha preso in bocca, sporco dei suoi orgasmi e umori anali. Ha leccato, pulito a dovere, mi ha guardato, sorriso,
\u201cdomani, partiamo ora vattene.\u201d
Ho fatto il solito giro largo, lui stava tornado a riva io mi sono fatto un bagno. Quando sono tornato al mio ombrellone, lui stava raccogliendo lei sue cose,
\u201c ha visto dov\u2019 \u00e8 andata mia moglie?\u201d – mi ha chiesto guardandosi in torno.
\u201cCredo verso il bar.\u201d
Lui ha guardato in quella direzione, poi ha aggiunto:
\u201cDomani, partiamo.\u201c mi ha detto con un tono sommesso.
L\u2019ho guardato,
\u201c\u00e8 stato un piacere, avervi come vicini di ombrelloni.\u201c
Lui ha raccolto le ultime cose, e ha aggiunto:
\u201c Si anche per noi \u00e8 stato un piacere avervi come vicini, e in particolare per mia moglie.\u201d
Mi ha stretto la mano e se n\u2019\u00e8 andato. Io mi sono rifiutato di pensare che sapesse tutto, ma il dubbio rimane.
\u201cAccidenti come nevica.\u201d
La voce di mia moglie mi riporta alla realt\u00e0 lei si appoggia alla mia spalla, mi bacia sul collo.
\u201cCerto che questa estate si stava meglio al mare, che dici, ci torniamo in Riviera?\u201d
La guardo, le sorrido,
\u201csiamo solo a Gennaio, avremo tempo per decidere,\u201d le do un bacio, lei torna in cucina, io guardo fuori, il vento continua a mulinellare la neve e i miei pensieri.
.<\/p>\n