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{"id":2774,"date":"2016-12-06T04:02:21","date_gmt":"2016-12-06T04:02:21","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=2774"},"modified":"2016-09-17T19:08:55","modified_gmt":"2016-09-17T19:08:55","slug":"cugini","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/cugini.html","title":{"rendered":"Cugini"},"content":{"rendered":"

Erano gli anni d\u2019oro di Baglioni e dei Pooh, finita la scuola io e la frotta di cugini ci godevamo l\u2019estate nella bassa Mantovano tra bagni nel Mincio e serate di gruppo ballando alla musica di quegli sgangherati mangiadischi.
Una sera di fine Luglio stavamo divertendoci nel ex fienile della cascina, indossavo dei bermuda molto in voga quell\u2019anno, in oltre facendo nuoto liscio e depilato.
La cuginetta, sguardo acuto, e spirito da diavolo, frizzante ed eccitata venne vicino :
\u201cHei ma che belle gambe lisce che hai, saresti perfetto, perch\u00e9 non ti fai truccare, mi piacerebbe tanto, non ho mai truccato un maschio, dai qualcosa di diverso dal solito\u201d
Lo sapevano tutti che se c\u2019era da fare una follia io ero sempre in prima linea per tenere su la compagnia mi davo da far. in quel momento ero sinceramente combattuto, al concepimento siamo tutti femmine poi col proseguire ecco la trasmutazione e la parte femminile che ristagnava in me quasi quasi si sentiva gratificata da quei complimenti, comunque cercai di rifiutare: \u201c Ma sei matta e poi cosa penseranno?\u201d
La mia cuginetta non sentiva ragioni e guardandomi con occhi da cerbiatta continu\u00f2 ad ins****re: \u201c Dai .. daiiiii fallo per me\u2026 \u00e8 solo per questa volta ti prego daiiii \u201d.
a darle manforte anche il fratello: \u201c Dai fai uno sforzo, ci facciamo quattro risate\u201d
Insistettero tanto che cedetti : \u201dMi domando perch\u00e9 devo sempre fare io la cavia, comunque sia facciamo anche questa follia, basta che poi non me la meniate per tutta l\u2019estate\u201d tanto dovevo rientrare a met\u00e0 agosto e cosa peggiore avevo in mano la cartolina per la visita di leva\u201d.
Nonostante fosse stata lei a dare il via alla questione, rimase un tantino dal fatto che avessi accettato.
\u201cDavvero posso, che bello \u201c e cos\u00ec aiutata dalla cugina liliana iniziarono l\u2019opera di restyling, pensavo si sarebbero limitate al trucco, mi sbagliavo, provvidero a fornirmi anche di gonna,mutande con pizzo, canottiera.
Speravo di averla scampata con le scarpe, io ho la taglia 41 mentre le ragazze al massimo avevano la quaranta, ma per mia sfortuna la cugina Liliana volle a tutti i costi farmi provare un paio i suoi sandali taglia quaranta e purtroppo riuscii a indossarli, cos\u00ec furono obbligate a terminare l\u2019opera colorandomi le unghie dei piedi con un bel rosso.
L\u2019effetto gonna era insolito, mi faceva sentire una strana frescura, le scarpe alte erano terribili, non perch\u00e9 scomode anzi, lo furono primi passi, mi muovevo come Frankestein inelegante e scoordinato, meno male che quelle zeppe in sughero mi davano un pochino di stabilit\u00e0, furono prodighe di consigli e su come muovermi e in una decina di minuti ci riuscii ma sculettavo pi\u00f9 delle ragazze.
Il momento pi\u00f9 imbarazzante fu quando mi ripresentai alla combriccola, dopo un attimo di perplessit\u00e0 ci fu un applauso e degli ululati, tanto eravamo in piena campagna e quel sabato sera a parte noi ragazzi, tutto il parentado era riunito per una delle loro noiosissime cene del buon ricordo oltre Mantova e non sarebbero arrivati se non a ore tardissime.
ormai ero in confidenza con le scarpe, mi dimenavo e saltellavo in mezzo a tutti gli altri al ritmo regolare della musica anni 80\/90, non esitai a fare il buffone ballando in maniera equivoca sul tavolone, le cugine invece avevano preso confidenza con quello stano travestito e mentre circolavo tra loro ne approfittavano per alzarmi il corto gonnellino, aggiungendo sempre commenti pi\u00f9 spudorati sulle belle mutande di pizzo, prese sempre pi\u00f9 dall\u2019euforia della serata passarono ad azioni pi\u00f9 incisive, con gesto rapido afferravano l\u2019elastico delle mutande e abbassavano le mutande, non appena scoperta una parte di chiappa ecco che l\u2019altra mi mollava una sculacciata.
Pi\u00f9 che stare al gioco devo dire che davo corda io protendevo il sedere e ad ogni schiaffetto rispondevo mandando baci, perch\u00e9 rovinare la bella serata con assurde recriminazioni, in fondo mi ci ero infilato io nella situazione e conoscendo le cugine.
La cosa prese a precipitare ormai ero la vittima di quella serata, iniziarono a partecipare alla battaglia delle mutande anche cugini e amiche, come riposizionavo le mutande ecco che qualcuna le riportava a mezza chiappa, vincere non si poteva quindi lascia che le abbassassero abbastanza per farle cadere e una volta arrivate alle caviglie le calciai via.
Insomma Gonna corta e sedere al vento, era fatta il gesto diede la stura alla corsa a toccarmi o a schiaffeggiarmi il culo, le due cuginette ma anche gli altri erano s**tenati, i commenti e le battute fioccavano e vi dir\u00f2 ero ormai talmente a mio agio con loro da trovarlo eccitante.
La sera era piuttosto afosa, dopo due ore di balli eravamo accaldatissimi, i cugini Francesco e Marco ed io ci fermammo e ci portammo sulla riva del vicino fiume, un attimo di silenzio in quella sera calma e con una cielo pieno di stelle e una falce di luna. Non avevo perso tempo a rimettermi in giro per le strade sterrate non circolava nessuno, e poi mi ero talmente abituato che manco ci pensavo pi\u00f9.
Passeggiavamo lentamente chiacchierando del pi\u00f9 e del meno Francesco al mio fianco e poco dietro Marco lanciava sassi nel fiume, quando sentii prima una mano sul fianco e poi sul sedere, lo lasciai fare, anzi gli spedii un bacio e forse fingendo o forse no dissi con fare femmineo: \u201d \u201cFranci questa sera il mi culo \u00e8 stato l\u2019attrazione, magari vorresti di pi\u00f9\u201d.
Rimase interdetto : \u201cVeramente cosa intendi per di pi\u00f9 forse \u2026 non avevo il coraggio di chiederti di farmelo provare\u201d, mi fermai e protesi il sedere all\u2019indietro, lui puntai il suo dito indice sul mio sfintere, : \u201cDai spingilo dentro\u201d, e lui esegu\u00ec.
Dovete sapere che eravamo molto affiatati, a lui avevo confessato che a tredici anni, mentre ero in colonia, con uno degli amichetti con i quali avevo scoperto la sessualit\u00e0, sera dopo sera erano riuscirti a infilarmelo in culo e per una settimana tutte le sere ci trovavamo in bagno.
La casa era lontana, il buio quasi totale, solo la falce di luna illuminava la campagna, gli unici rumori erano quello dei grilli e dell\u2019acqua che scorreva lenta, solo lontano sulla strada qualche auto passava veloce riprendemmo a camminare mentre quel dito si insinuava sempre di pi\u00f9.
Marco dietro a noi aveva notato le manovre di Francesco e il fatto che io ci stavo, nel buio si era tolto i bermuda e le mutande, mi raggiunse ,mi abbracci\u00f2 da dietro e mi appoggi\u00f2 il membro durissimo, colmo dell\u2019ironia quelle zeppe che indossavo mi tenevano all\u2019altezza giusta per farmelo puntare diritto.
Non stavo pi\u00f9 facendo finta sentivo un formicolio piacevole , allargai le gambe mi umettai il culo e anche lui infil\u00f2 un dito ben in fondo, ero perso mi piacevano le donne ma mi turbava positivamente anche quella situazione, ormai era da risolvere.
Tolse il dito e appoggio la cappella la incitai: \u201cMarco a questo punto \u2026 coraggio spingilo dentro e inculami, dopo Faccio divertire anche te Franci\u201d
Me lo fece entrare piano arrivato al punto di resistenza mi fermai un attimo lui con un colpetto deciso lo inser\u00ec tutto e un calore intenso mi prese al interno, Francesco mi chiese cosa provavo risposi solamente \u201c uuu mmmm\u201d .
La posizione era scomoda, ci mettemmo sulla sponda rialzata del Mincio in mezzo all\u2019 erba e allora cominci\u00f2 pompare meglio.
Un rumore lontano ci distolse, era un contadino che andava verso i campi in bicicletta, ci acquattammo dietro i rovi e i gelsi nell\u2019erba, mentre passava il contadino me lo tenne spinto fortissimo in culo e anzi il passaggio di quello straniero mi eccit\u00f2 al massimo sentivo che glielo stringevo come non mai, passato il pericolo riprese con maggior foga, mi piaceva, con un urlo soffocato venne riempiendomi con uno schizzo di liquido caldissimo, e finimmo con una risata reciproca.
Francesco venne vicino con una risata:\u201cSeee ti \u00e8 piaciuto vero, per\u00f2 avevi promesso prima a me di farti inculare\u201c.
\u201cChe vuoi lui \u00e8 stato pi\u00f9 svelto, ma c\u2019\u00e8 ne anche per te tranquillo\u201d invece dell\u2019imbarazzo c\u2019era che ci stavamo divertendo,: \u201cDai vai \u2026 il culo \u00e8 tuo \u2026 , adesso che s\u00f2 com\u2019\u00e8 non deludermi .. ma dacci dentro\u201d.
Si vedeva poco alla luce della luna ma appena lo estrasse mi resi conto che aveva uno di quegli uccelli che si tengono con due mani, una specie di manico di badile, fece fatica ad entrare e faceva un pochino male, dovette ins****re e bagnarmi almeno tre o quattro volte per superare il punto di non ritorno, ma appena assuefattomi mi rilassi mi lasciai inculare, decisamente lavorava con impegno, aument\u00f2 il ritmo prima di venire, sentii uno schizzo caldo in me e me lo spinse in fondo al massimo e lo tenne premuto, sottovoce mugolava di piacere, terminato fui io che venni masturbandomi, schizzando e contorcendomi per quanto godevo.
Tornammo alla casa non prima di esserci rinfres**ti nel fiume, sperando che gli altri non avessero notato la nostra assenza, mi ricomposi per tornare a casa, quella notte non riuscii a dormire tanto era stata l\u2019emozione mi avevano sodomizzato qualsiasi cosa pensassero non mi interessava ero felice.<\/p>\n