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{"id":2773,"date":"2016-12-04T10:56:48","date_gmt":"2016-12-04T10:56:48","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=2773"},"modified":"2016-09-17T19:08:54","modified_gmt":"2016-09-17T19:08:54","slug":"la-prima-volta-fu-con-la-mia-dottoressa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/la-prima-volta-fu-con-la-mia-dottoressa.html","title":{"rendered":"La Prima Volta Fu Con La Mia Dottoressa!"},"content":{"rendered":"

Solo per il semplice fatto di essere con i pantaloni ed i boxer completamente tirati gi\u00fa davanti a Lei, qualche disagio poteva esserci! Un conto era spogliarsi per una donna con la quale avevi trascorso una serata, un altro era stare con il proprio pene davanti ad una Dottoressa che ti visita assumendosi tutti i rischi che il tocco di una donna pu\u00f2 avere sulle parti intime di un uomo! Ma non avevo molta scelta. Tra l’altro mi chiedevo come mai il mio medico curante avesse deciso di prendere come sua futura (quanto meno probabile) sostituta, una donna, una Dottoressa. Se lo avessi saputo, sarei passato un altro giorno, ma ormai ero l\u00ec e quella situazione, un lieve bruciore quando urinavo, unito al fatto che andavo al bagno sei o sette volte al giorno, andava risolta o quanto meno capita il prima possibile. Mi ero subito reso conto del casino in cui mi stavo cacciando non appena misi piede nello studio, ed accanto al mio Dottore di sempre, notai una ragazza (per altro molto carina) con il camice.
– &#034Buongiorno Sig. Chase. Come st\u00e1?&#034 Mi chiede il Dottore
– &#034Bene, cio\u00e9….. credo bene, ero venuto per un controllo generale ed uno un p\u00f3 pi\u00fa sullo specifico&#034 Gli rispondo.
– &#034Cosa intende per specifico?&#034
– &#034Bh\u00e9, ecco….. le dispiace se parliamo da soli?&#034 Gli dico alludendo con lo sguardo alla presenza della ragazza.
– &#034Mi scusi Sig. Chase, non vi ho presentati. Lei \u00e9 la Dottoressa Cardelli, forse prender\u00e1 il mio posto entro tre anni. S\u00e0… la pensione si avvicina per me&#034 Mi dice presentandoci.
– &#034Quello che vuole dire a me, pu\u00f3 dirlo anche a lei. Da oggi mi affiancher\u00e1 nelle visite&#034 Continua lui.
Cazzo! E adesso? Raccontare al mio Dottore ventennale quanto mi era accaduto, non era un problema, conosceva quasi tutto di me. Ma….. ma parlare ad una sconosciuta questioni che riguardavano la mia sfera sessuale e di conseguenza il mio pisello, era tutta un’altra storia! OK, facciamo un bel respiro, in fondo anche lei quasi vergine del mestiere, avr\u00e0 un p\u00f2 di vergogna? Come si dice? Mal comune, mezzo gaudio.
Cos\u00ec inizio a spiegare, con lo sguardo rivolto maggiormente al mio medico, che da circa due settimane vado al bagno per urinare almeno sei o sette volte al giorno, che ogni volta che la faccio avverto come un prurito interno e che per lo stesso tempo la punta della mia, insomma ci siamo capiti, \u00e8 completamente rossa! Il Dottore sembra impassibile, mentre il viso della Dottoressa inizia ad assumere un certo colorito a cavallo tra l’imbarazzato e lo stupito. Qualche secondo di silenzio e poi finalmente la Dott.sa Cardelli trova il coraggio per intervenire facendo le prime domande per effettuare una diagnosi:
– &#034Ha….. Ha avuto rapporti non protetti ultimamente?&#034 Mi chiede balbettando leggermente.
– &#034No, No… cio\u00e8 si… insomma, lo faccio sempre con la protezione, ma… circa un mese f\u00e0 per una serie di circostanze, non l’ho usato&#034 Gli dico in tutta sincerit\u00e0.
Ed era vero. Avevo fatto sesso con mia cugina Rita ad un mese da Natale (racconto &#034Un Natale Indimenticabile Con Mia Cugina Rita&#034) e senza protezione, ed anche se lei mi aveva assicurato che non aveva malattie trasmissibili e che prendeva comunque la pillola per gravidanze indesiderate, dovevo mettere sul piatto della bilancia che l’avevo posseduta anche da dietro senza preservativo. &#034Cazzo Chase, non sei l’ultimo dei pivelli e non lo sai che i rapporti anali sono quelli che trasmettono pi\u00f9 infezioni?&#034 Dico a me stesso.
Poi la Dottoressa continua con un altro paio di domande ed alla fine prova a buttare gi\u00f9 una diagnosi. Ma viene quasi subito ripresa dal mio medico curante, che gli f\u00e0 notare come sia possibile fare una diagnosi senza visitare il paziente. Quindi mi chiede inevitabilmente (e non senza vergogna) di sdraiarmi sul lettino ed abbassarmi i pantaloni per fare un Check-Up. Ed ora? Riuscir\u00f2 a controllarmi senza fare figure di merda con il mio pisello che quasi sicuramente avr\u00e0 un’erezione al suo primo tocco? Almeno fosse brutta questa Dottoressa, un cesso ambulante, invece no, doveva anche essere una bella fichetta: una ragazzetta sui 24, 26 anni, sul metro e settanta, mora con i capelli lunghi leggermente mossi e con degli occhiali neri che la facevano molto studentessa.
OK, proviamoci! Mi tiro gi\u00f9 i pantaloni mentre lei scrive qualcosa su un foglio (forse prova a mantenere un aspetto professionale) e poi i boxer. Quindi mi siedo sul lettino con il mio pisello flaccido ma che comunque sento un p\u00f2 teso ed in tiro e provo a pensare a tutto tranne a quella situazione per evitare che mi diventi duro.
Cos\u00ec mentre vedo lei ed il mio Dottore mettersi dei guanti bianchi e contemporaneamente avvicinarsi a me per controllare lo stato del mio pisello, non appena avverto le sue mani toccare i miei testicoli per una prima analisi, la mia mente mi riporta al passato, ad un episodio che fino quel momento avevo completamente rimosso visto i quasi trent’anni che erano passati da quell’evento.
Come tutti gli anni, prima dell’inzio della scuola, mio padre mi portava dal nostro medico curante per una visita di controllo generale. Mi ricordo che a quel tempo, avr\u00f3 avuto circa otto o nove anni, non ricordo bene, iniziai a guardare il nostro medico con altri occhi ed altre sensazioni. Ah, gi\u00e0….. quello che ho omesso di dirvi, fondamentale per quanto ho scritto poco sopra e per quello che scriver\u00f2 pi\u00f9 avanti, \u00e8 che il nostro medico curante all’epoca era…. una donna, una Dottoressa! Mi ricordo limpidamente che negli ultimi tempi la guardavo come fosse la donna pi\u00f9 bella del mondo, non che fosse mai stata brutta, anzi, tutto sommato per la sua et\u00e0 era anche una bella signora, solo che per un bambino che esplorava il mondo femminile azzardando di tanto in tanto qualche bacetto con le coetanee ed il massimo che aveva visto del corpo dell’altro sesso era qualche donna senza reggiseno in spiaggia (a quei tempi, tra l’altro, molto raramente) la visione che mi si stava per presentare, fu decisamente troppo. Quella mattina arriviamo allo studio molto presto, prima di noi solo un paio di bambini con i rispettivi genitori. Cos\u00ec il nostro turno arriva presto. Entriamo, mi dice di spogliarmi e rimanere solo con gli slip. Intanto mio padre si allontana, dice alla Dottoressa che v\u00e0 a prendere il caff\u00e8 al distributore del corridoio mentre lei esegue tutti i controlli di routine. Inizia quindi la visita e mi f\u00e0 sdraiare sul lettino. Mentre prende lo stetoscopio, la osservo dalla mia posizione supina. Una nuova sensazione, sconosciuta prima, si insinua nei miei slip, qualcosa di simili ad un brivido, ad un salto &#034nel vuoto&#034 quando sei nella fase prima di addormentarti. Quindi si avvicina la Dottoressa ed inizia a visitarmi, a sentire il respiro, guardare la gola e tutte le altre cose che si fanno durante un controllo di routine. Poi torna alla scrivania, si siede, prende appunti, scrive qualcosa sul suo grosso quaderno e torna nuovamente verso di me. &#034Strano&#034 penso, di norma negli anni passati finiva tutto con un paio di respiri misurati dallo stetoscopio. Invece la visita sembra proseguire. Di nuovo vicino a me, si china leggermente in avanti e mi mette una mano dentro gli slip, smuove un pochetto il mio pisellino e lo lascia fuori dalle mutandine mentre per qualche secondo lo osserva passando poi a massaggiare le mie giovani palline. &#034Qui sembra tutto OK&#034 mi dice tornando alla posizione eretta. Ma nella frazione di quei pochi secondi che si pieg\u00f2 per tastare il mio giovane pisello, il suo camice si apre quel tanto da lasciarmi intravedere i suoi grossi seni. \u00c8 una questione di attimi ed immediatamente mi viene duro. Lei se ne accorge subito, allora mi dice di scendere dal lettino e di rimanere in piedi. Quindi mi tira gi\u00f9 gli slip del tutto e mi f\u00e0 fare un passo avanti. Si avvicina quindi alla sua scrivania, scrive nuovamente qualcosa sul suo quaderno e poi torna verso di me inginocchiandosi. Mi ricordo che ero eccitantissimo, sentivo il mio pisellino tirato e duro come non mai. Cos\u00ec la Dottoressa prende con due dita il mio giovane uccellino, ed aprendo delicatamente la fessura della cappella, f\u00e0 scivolare dietro la pelle che la ricopriva. Ebbi una fortissima emozione in quell’istante, in una frazione di secondo (giusto il tempo che lei mi tiri indietro la pelle della mia piccola cappellina) schizzo improvvisamente del liquido bianco quattro o cinque volte! La prima spruzzata, quella pi\u00f9 forte, fin\u00ec dritta in faccia alla Dottoressa che mi guard\u00f2 fisso dicendo:
– &#034Hey….. di gi\u00e1?&#034
Dopo la prima, le restanti schizzate cerc\u00f3 di bloccarle con l’altra mano, anche se ricordo che un paio comunque le sporcarono il camice. Successivamente continu\u00f2 con le due dita quel movimento avanti ed indietro lungo il mio pisellino, come se stesse cercando di svuotare tutto quello che avevo dentro, cosa che avvenne perch\u00e8 vedevo come della crema uscire senza controllo dal mio pistolino unita a quella piacevole sensazione che continuavo ad avvertire! Infine fece un ulteriore controllo alle mie palline, che ora sentivo pi\u00fa sciolte del solito, ed inizi\u00f3 nuovamente a massaggiarle e toccarle. Quindi si rimette in piedi, ma non prima di aver toccato la mia crema bianca che avevo sparso su tutto il pavimento per constatarne la consistenza, poi si avvicina alla scrivania, prende dei fazzoletti usa e getta per pulirsi il viso come tutto il resto, ed infine torna da me. Si china leggermente, ed usa una manciata di quei fazzolettini per pulire anche il mio giovane pisello ormai tornato moscio e piccolo, ma che comunque continuava a gocciolare quel liquido bianco. Quindi mentre ripulisce anche in terra, mi guarda dicendo:
– &#034\u00c9 stata la tua prima volta, non \u00e8 vero? Adesso sei diventato un uomo! Ma ricordati queste parole: dovrai controllarti in futuro&#034.
Cos\u00ec mentre mi rivesto, penso a quelle parole: che cosa avrei dovuto controllare in futuro? Quella bellissima sensazione appena provata e mai vissuta prima? Intendeva questo per prima volta? Poi vedo entrare mio padre dalla porta principale dello studio che lancia uno sguardo alla Dottoressa come per chiedere se fosse andato tutto OK. Entrambi si siedono ed iniziano a parlare di me. Non ricordo esattamente le parole, ma pi\u00fa o meno si misero a parlare di &#034prima volta che eiacula&#034, &#034lo ha mai visto masturbarsi&#034, &#034ha trovato biancheria intima sporca&#034 e roba simile. Parole che fino ad oggi avevo rimosso, perch\u00e8 a quel tempo per me non avevano alcun significato, ma ora, con il mio futuro (forse) medico curante donna che stava &#034visitando&#034 il mio pisello ormai cresciuto (prendetelo alla lettera) sotto ogni punto di vista, tutto mi \u00e8 ritornato alla mente.
A riportarmi al presente, fu un tocco troppo pesante della Dottoressa Cardelli su uno dei miei testicoli che mi provocarono un piccolo grido di dolore.
– &#034Mi scusi&#034 Mi disse in risposta al mio sfogo vocale.
Quindi vedo il mio medico curante entrare in gioco, per controllare se tutto fosse a posto ed invita la Dottoressa a proseguire. Cos\u00ec dopo aver tastato per bene le mie palle, la ragazza pass\u00f2 direttamente al mio pisello e con delicatezza scoperchio la capella tirando la pelle indietro.
– &#034La punta del suo….. del suo glande \u00e8 molto rossa! \u00c8 sicuro di aver avuto un solo rapporto sessuale non protetto?&#034 Mi dice visibilmente colorita in viso.
Accidenti. Sar\u00e0 pure giovane, ma \u00e8 decisamemte brava. &#034Certo che ne sono sicuro, solo che ho omesso di dirle Dottoressa, un piccolo gioco erotico scoperto e replicato a casa poco dopo aver fatto sesso con Rita&#034 dico a me stesso. Infatti, dopo circa una settimana aver scopato mia cugina, ero in casa da solo e ripensavo a quella notte di sesso meravigliosa con lei. Mi ero scopato Rita da poco, dopo anni di attese e gi\u00e0 avevo le palle gonfie ripensando al suo fisico prorompente. Ma non era solo quello, mi piaceva forzare e portare il mio corpo (pisello) al limite. Cos\u00ec in assenza di un corpo femminile da scopare, sono andato sul classico: una sana sega!
Da non molto poi avevo trovato una variante per masturbarmi, oltre alla classica pippa con le mani avanti ed indietro. Cos\u00ec decisi di usare questo nuovo gioco per svuotare le mie palle. In pratica, dopo essermi segato per un bel p\u00f2 e dopo aver gonfiato per bene le mie palle di sperma, cercavo un altro tipo di stimolazione che prolungasse il piacere. Cos\u00ec pensai a quel gioco del centro benesse (racconto &#034Un Centro Benessere Con Massaggi Particolari&#034) dove quella orientale mi inseriva dentro il buco del mio pisello una catenina e lo masturbava dal suo interno facendolo scivolare su e gi\u00f9 lungo tutta l’asta! Mi ero gi\u00e1 masturbato dopo quel giorno e quelli a venire, diverse volte usando quel sistema, avevo persino fatto un video poi caricato On Line. Ma come ho gi\u00e0 detto, volevo (voglio) sempre spingermi oltre. Cos\u00ec anche se il mio record era una catenina di 28 centimetri completamente inserita dentro la mia asta che scivolava avanti e indietro per tutta la lunghezza del mio cazzo, avevo deciso di migliorare quella prestazione\/masturbazione. Cos\u00ec decido di superarmi e compro una catenina lunga ben 40 centimetri… si, avete letto bene: 40 centimetri!
Quindi a distanza solo di qualche pomeriggio dopo aver fatto sesso con mia mia cugina, decisi di battere il mio record personale nonostante quella scopata che mi aveva svuotato le palle per bene… solo per me! Cos\u00ed tra il rivivere mentalmente quella serata, una birra vicino ad accompagnare quel pomeriggio solitario e qualche visione di foto On Line di ragazze nude con il mio cazzo in mano, metto in piedi la mia personale masturbazione. Dopo qualche ora di seghe e strofinamenti vari, sento le mie palle belle gonfie e pronte ad esplodere. Cos\u00ec con il mio cazzo dritto che piu non si pu\u00f2, afferro il mio nuovo acquisto da 40 centimetri e cerco di infilarmelo dentro il buco della mia cappella. Ma prima cerco di oleare il corridoio della mia asta, di renderlo unto e facilitare l’introduzione della catenina. Quindi prendo con vigore il mio pisello ed inizo lentamente un movimento avanti e indietro, pochi secondi, il giusto equilibrio per preparare la pre sborrata ma senza eiaculare. Dopo un p\u00f2 smetto, lentamente ricopro la cappella con la pelle precedentemente tirata in basso per l’erezione e un piccolo fiotto di sborra fuoriesce dal buco della stessa. Adesso che \u00e8 dritto ed il canale \u00e8 pieno di sperma, sono pronto per infilarmi la catenina. Ma aggiungo un ingrediente in pi\u00f9 a questa masturbazione elaborata, cospargo la catenina per tutta la sua lunghezza di sapone liquido. Forse brucer\u00e0 un p\u00f2, me lo sento, ma voglio farmi scoppiare le palle di piacere. Mi sdraio quindi sul mio letto, il mio pisello \u00e8 dritto e gonfio in un modo esagerato, scopro la cappella ed inizio lentamente ad introdurre la catenina nella sua cavit\u00e0: pallino dopo pallino, centimetro dopo centimetro! Un pezzo \u00e8 dentro, ed io continuo ad infilare il resto. Non c’\u00e8 abbastanza spazio per entrambi nel condotto della mia asta: o la catenina, o il liquido seminale. Cos\u00ec mentre affondo sempre pi\u00f9 40 centimetri di acciaio nel mio pisello, gocce di sperma furiescono da ogni lato della mia cappella. Anche questa fase \u00e8 piacevole, eccitante, quasi indescrivibile. Quando la met\u00e0 \u00e8 gi\u00e0 all’interno di me, inizio anche ad avvertire un intenso bruciore. Questo \u00e8 il sapone, penso. Ma continuo, inesorabile. Poi per\u00f2 mi fermo qualche secondo, sento qualcosa che offre resistenza ed avverto anche un piccolo dolore. Allora inizio ad accarezzarmi la cappella, proprio sotto di essa, vicino all’attaccatura della pelle dellamia asta, uno dei maggiori punti che mi provocano pi\u00f9 piacere. Ma devo essere cauto, non voglio sborrare fino a quando non ce l’ho tutta dentro. Cos\u00ec mi tocco lentamente con una mano, mentre con l’altra sono pronto a bloccare l’eiaculazione stringendo fortemente la cappella, in caso perda totalmente (probabile) il controllo sulla sborrata. Ci riesco. Due piccoli fiotti di sperma escono colando come lava sui lati del mio cazzo. Mi tocco l’asta sempre pi\u00f9 gonfia e sento i pallini attraverso la pelle del mio pisello. Allora continuo la discesa. Finalmente dopo quasi un quarto d’ora, ce l’ho quasi tutta dentro. Ma mentre inserisco gli ultimi centimetri, uno spasmo mi f\u00e0 saltare dal letto, ho toccato qualcosa nelle mie profondit\u00e0 pi\u00f9 nascoste, avverto delle contrazioni come se stessi avendo un orgasmo, solo che non vedo nessuna fuoriuscita di sperma, anche se il piacere di aver toccato &#034quel qualcosa dentro&#034 \u00e8 stato fortissimo! Quindi continuo la discesa, ed ora \u00e8 veramente tutta dentro lungo la mia asta, pi\u00f9 non s\u00f3 quanti centimetri e centimetri dentro le mie palle ed oltre! Allora decido di iniziare a masturbarmi afferrando il mio cazzo dritto, gonfio, con una cappella rosso fuoco e con tutta l’asta del mio cazzo piena di 40 centimetri di lunghezza di acciaio per 3 millimetri di spessore. I movimenti sono lenti, voglio fare una lunga ed intensa schizzata da lanciare questa catenina fin sopra il soffitto. Continuo a segarmi, avanti e indietro, lentamente. Sento lo sperma muoversi nelle mie palle e salire lentamemte. Sono quasi arivato. Non mi fermo, ancora su e gi\u00f9 e poi su e gi\u00f9 di nuovo. Eccola, la sborrata arriva… lascio il mio cazzo libero di sfogarsi, metto le mani sui fianchi senza toccarlo pi\u00f9, spasmi incontrollati preannunciano la schizzata… ecco, godo… spingo in aria il mio bacino simulando una scopata, vengo ma non eiaculo… a parte qualche goccia di sperma sui lati che cola lungo l’asta… allora in un millessimo secondo spingo con tutta la forza che ho il carico di sperma nelle mie palle, un balzo in avanti con il bacino ed un fiume di sborra esce dalla mia cappella lanciando nel vuoto 40 centimetri di catenina… continuo a spingere… un’altra lunga, intensa e abbondante sborrata parte verso l’aria per poi ricadere ovunque sul letto, su di me, in terra… contino a venire come un vulcano… tre, quattro, cinque, sei volte senza fermarmi… e poi ancora ed ancora… quindi vedo il mio cazzo pulsare senza pi\u00f9 sputare liquido seminale. Infine esausto per quella lunga ed intensa masturbazione, aspetto non poco prima che il mio pisello torni moscio. Quindi dopo qualche minuto, finalmente sento la mia asta lentamente abbassarsi e mi alzo dal letto per andare al bagno e concedermi una sana doccia. Cos\u00ec mentre faccio attenzione a non mettere i piedi a terra nei punti in cui erano arrivati gli schizzi, una voce maschile cattura la mia attenzione.
– &#034Abbiamo quasi finito Sig. Chase&#034 Era la voce del dottore che mi riportava al presente.
– &#034Ora le metteremo questa sonda all’interno del suo pene, la faremo passare dal foro che ha nel glande per vedere se ha le viee urinarie ostruite&#034 Continua il medico mentre passa alla Dottoressa Cardelli un’asticina di argento di una lunghezza non definita.
– &#034Non si muova, ci vorranno pochi minuti ed \u00e8 un’operazione delicata&#034 aggiunge infine.
Cos\u00ec vedo la Dottoressa ungere con un qualche gel la staffa di ferro e successivamemte armeggiare con il mio uccello cercando di mettermela dentro.
– &#034Ora….. ora sentir\u00e0 un p\u00f2 di freddo e forse un leggero… un leggero bruciore, ma lei non si muova. Anche… anche se veloce, \u00e8 sempre un’operazione su una parte sensibile. Se sente dolore, ce lo dica&#034 Mi spiega la Dottoressa mentre sento il freddo della staffa iniziare a farsi strada nel mio pisello.
Quasi mi viene da sorridere, se solo sapesse questo uccello quante ne ha passate. Cos\u00ec la lascio fare, anche se noto che ad un certo punto lancia uno sguardo di intesa, misto stupore, al mio medico curante, quando vede che l’asta di ferro entra tutta quanta facilmente lungo la mia asta senza che io emetta un suono. Quindi la f\u00e0 scivolare su e gi\u00f9 un paio di volte per sincerarsi che il corridoio urinario sia libero, ed infine mi invita a rivestirmi dicendomi che il check up \u00e8 terminato.
Meno male. Pure questa era fatta. Visita finita. Mentre mi rimettevo gli slip, notavo che estraniarmi da quel posto, un p\u00f2 era servito. Il mio pisello non aveva avuto erezioni &#034eccessive&#034, nel senso che comunque per tutto il tempo della visita, a parte essersi gonfiato ovviamente un p\u00f2, non era mai diventato completamente dritto. In ogni caso non potevo lamentarmi, anche se la visita era durata poco pi\u00f9 di cinque minuti (che a me sembravano durare un’eternit\u00e0) la mano della Dottoressa Cardelli, la mano di una donna, sul mio uccello, poteva creare ben altre situazioni &#034allegre&#034 invece di un semplice gonfiore e tensione del mio pisello. Una volta completamemte rivestito, i Dottori mi invitano a sedermi.
– &#034Allora Sig. Chase, da un primo controllo, cio\u00e8 questo, sembra sia tutto a posto. Per i dettagli lascio la parola alla Dottoressa&#034 Mi dice il Dottore aspettando la diagnosi della sua futura sostituta.
– &#034Dunque… ecco… Sig. Chase, sembra che fortunatamente lei stia bene. Ha….. ha solo probabilmente un’infezione dovuta a qualche… a qualche comportamento sessuale non proprio sicuro. Da questo primo esame pare che lei non abbia nessun problema al suo… al suo pene. Il condotto urinario sembra perfettamemte libero e… e abbastanza ampio rispetto alla media visto che non si \u00e8… che non si \u00e8 lamentato mai….. normalmente le prime volta i pazienti avvertono un forte bruciore e fanno un p\u00f2… un p\u00f3 di resistenza durante l’inserimento della sonda&#034 Mi dice la Dottoressa guardando per un secondo il mio medico.
– &#034Ma forse avr\u00e0 gi\u00e0 fatto una visita del genere, comunque non \u00e8 importante al momento. Per quanto riguarda il rossore… il rossore del suo glande, vale quanto ho detto prima. Sicuramente avr\u00e0 avuto una qualche relazione a rischio. Faccia attenzione in futuro. Come cura le consiglio semplicemente di trattenere i suoi bisogni il pi\u00f9 possibile per le prossime tre settimane. La vescica si \u00e8 semplicemente ristretta a causa di questa infezione, ora trattenendo i suoi bisogni far\u00e0 allargare la saccache contiene l’urina fino a portarla alle dimensioni srandard, ed in pi\u00f9 la stessa urina le disinfetter\u00e0 il corridoio dove la stessa esce. Per il rossore la cura \u00e8 invece questa crema che le st\u00f2 prescrivendo da mettere due volte al giorno per una settimana. Faccia quanto le ho detto e se fra tre settimane non avr\u00e0 rislutati migliorativi, torni qui che laindirizzeremo da un andrologo specializzato le un controllo pi\u00f9 a fondo e specifico&#034 Conclude la Dottoressa Cardelli. Cos\u00ed esco da quello studio un p\u00f2 pi\u00f9 tranquillo e me ne torno a casa.
Oggi \u00e8 il secondo giorno dell’anno, tutto \u00e8 tornato nella normalit\u00e0 l\u00ec sotto, per fortuna era come aveva diagnosticato la Dottoressa: una semplice infezione che si \u00e8 risolta in poche settimane di cure mirate, ma che poteva trasformarsi in qualcosa di ben pi\u00f9 grave. Ma come si dice? Nella vita non si finisce mai di imparare, ed oggi un’altra lezione che avevo dimenticato, si \u00e9 stampata a caratteri cubitali nella mia testa:
Mai lasciare il comando al nostro inquilino del piano di sotto!<\/p>\n

chasedessler@katamail.com
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