Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667
{"id":2730,"date":"2016-10-09T12:08:40","date_gmt":"2016-10-09T12:08:40","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=2730"},"modified":"2016-09-17T19:08:50","modified_gmt":"2016-09-17T19:08:50","slug":"la-badante","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/la-badante.html","title":{"rendered":"La badante"},"content":{"rendered":"

Ero ormai giunto alla mia prima settimana di ricovero in ospedale e le mie condizioni erano notevolmente migliorate, cos\u00ec come erano migliorate quelle del mio compagno di camera, dimesso prima di me.
Dimesso il \u201cSor Giovanni\u201d (Nome di fantasia), passai una notte da solo, in camera. Il giorno successivo, ricoverarono un uomo di mezza et\u00e0, colpito da un ictus.
La moglie e le figlie dell\u2019ammalato, pur essendo delle grandi gnocche da prendere a pisellate in bocca, erano l\u2019antipat\u00eca fatta persona. Altezzose, scontrose, insomma erano le classiche persone venute dal niente e che, avendo salito qualche gradino della scala economico-sociale, si sentivano superiori al resto del mondo. La loro condizione di donne impegnate, non permetteva loro di fermarsi anche la notte ad ass****re il loro congiunto e cos\u00ec\u2026\u2026
Ore 21:30 \u2013 Sono seduto sul mio letto d\u2019ospedale, con il computer acceso, a passare il tempo sul social network pi\u00f9 in voga del momento. Aggiorno il mio stato, scrivo qualche messaggio alla maiala di turno, rinnovo il mio annuncio su \u201cAnnunci 69\u201d e via di seguito.
Nella calma pi\u00f9 assoluta, con la coda dell\u2019occhio, intravedo una sagoma entrare in stanza.
Mi giro di s**tto e mi trovo davanti una dea di spropositata bellezza. Mi saluta con un sorriso e mi dice di essere la badante del signore ricoverato nella mia stessa stanza.
Il suo sorriso ed i suoi modi di fare, sono disarmanti.
Alta un metro e settanta, capelli corti, biondi, occhi verdi e delle forme da levare il fiato. Maschero la mia sorpresa, salutandola quasi per forza ma, gi\u00e0 dal quel momento, le idee si stavano facendo spazio. Dopo essersi cambiata, lei si mise seduta tra i due letti. Staccato il computer e mi sdraiai, rivolto verso di lei. Iniziammo a chiacchierare, ci presentammo e nel mentre, la mia mente vagava gi\u00e0 tra le sue cosce. <\/p>\n

Arriv\u00f2 la mezzanotte\u2026 il suo assistito si addorment\u00f2 come un angioletto e lei propose una sigaretta in balcone. Detto, fatto\u2026 Il cielo stellato di fine estate \u00e8 stato complice e pretesto di tutto quel che seguir\u00e0. Lei mi parlava del suo paese dell\u2019est, di un marito lasciato in patria e di un figlio quasi maggiorenne. Di tanto in tanto, mi sbuffava in faccia una nuvoletta di fumo. Il segnale e lo sguardo erano pi\u00f9 che chiari. Mi avvicino sempre di pi\u00f9 e la mia mano, sempre pi\u00f9 audace, passa dalla spalla alla sua nuca e poi tra i capelli. Lei finge un po\u2019 di sorpresa ma, in fondo, era quello che aspettava e che voleva. Adesso le sue mani cingono i miei fianchi e le nostre labbra sono vicinissime. Fremo come un quindicenne al suo primo appuntamento. Ci stringiamo sempre pi\u00f9 fino a perderci in un intreccio di lingue.
Spingo con il bacino verso la sua fica per farle sentire tutta la mia voglia. Lei non perde tempo e allunga subito la mano: \u201cDio quanto \u00e8 duro!!!\u201d; -\u201cE\u2019 tutta colpa tua. Adesso, come lo hai fatto addrizzare, cos\u00ec lo devi fare ammosciare\u201d. La situazione era di trasgressione pura. Eravamo in un ospedale gestito da suore e se ci avessero scoperti, sarebbe successo il pandemonio. L\u00ec per l\u00ec preferimmo evitare, ripromettendoci di vederci fuori e ritornammo in camera. Io mi sdraiai nuovamente e lei riprese il suo posto accanto a me. Ci guardavamo, non riuscivamo a pensare ad altro e lei, ormai eccitata, mise una mano sotto le mie lenzuola. Mi afferr\u00f2 l\u2019uccello e delicatamente inizi\u00f2 una sega meravigliosa. Non mi sembrava vero. Avevo gli occhi chiusi e godevo di quella mano vellutata che smanettava la mia verga turgida. Per\u00f2, tutto questo non le bastava. Quasi senza che me ne accorgessi, mise la testa dentro il mio letto e con la sua bocca calda e con quella lingua di seta, inizi\u00f2 a spompinarmi. Un pompino memorabile, di quelli che capitano poche volte nella vita. Sentivo la sborra salire e premere prepotentemente.
Le dissi: \u201cMi vuoi far venire con la bocca?\u201d Ma lei, senza staccarsi dal cazzo che aveva preso in ostaggio, annu\u00ec con un mugol\u00eco. Voleva essere riempita di sborra, la troia.
Farmi venire con la bocca, \u00e8 stata sempre un impresa ardua per quasi tutte le femmine che me l\u2019hanno succhiato ma lei ci mise veramente poco. Ero quasi pronto\u2026. Le tenni la testa contro il mio uccello e con un grido soffocato le riversai in bocca una sborrata memorabile. Non vidi quanta ne venne fuori perch\u00e9 lei bevve tutto ma i fiotti sembravano non finire mai. Uno\u2026.due\u2026tre\u2026. credo gliene abbia schizzati sei o sette. Una cosa impressionante. Lei non si ferm\u00f2 subito. Continu\u00f2 a succhiarmi l\u2019uccello fino all\u2019ultima goccia e con la lingua intorno alla cappella, pul\u00ec tutto. Quando usc\u00ec da sotto le lenzuola, aveva il sorriso da bimba dispettosa ed il suo sguardo prometteva altri orgasmi. E cos\u00ec fu. Rimasi in ospedale un\u2019altra settimana ed ogni notte fu una notte di piacere
\n