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{"id":2703,"date":"2016-09-17T19:08:21","date_gmt":"2016-09-17T19:08:21","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=2703"},"modified":"2016-09-17T22:23:54","modified_gmt":"2016-09-17T22:23:54","slug":"storia-di-un-feticista","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/storia-di-un-feticista.html","title":{"rendered":"Storia di un feticista"},"content":{"rendered":"

&#034Come mai hai smesso di tormentare tua sorella, tutto d’un tratto? Hai messo la testa a posto, o ti sei semplicemente scocciato?&#034 chiese pap\u00e0 Andrea a suo figlio Francesco.
&#034Non mi piace essere monotono&#034 rispose Francesco, 20 anni, che effettivamente aveva sempre tormentato sua sorella Sara, 18 anni, rompendole le s**tole e prendendola in giro.
&#034Te ne rendi conto solo dopo anni e anni di monotonia?&#034 disse il padre, ridacchiando. &#034Veniamo al dunque: domani mattina io e tua madre partiamo, e mi raccomando! Non fateci trovare casa distrutta, al ritorno&#034.
&#034S\u00ec, pa’, non siamo bambini!&#034 disse Francesco, seccato.
&#034Beh, conoscendovi direi che le mie preoccupazioni sono pi\u00f9 che giustificate. Ma s\u00ec, dai, negli ultimi giorni ho notato un netto miglioramento; mi fido di voi&#034 disse il padre, dando una pacca sulla spalla di suo figlio.
Effettivamente, erano alcuni giorni che Francesco non aveva minimamente osato di rompere a sua sorella. Ma di certo non era stata la noia a far mettere la testa a posto a Francesco.
Francesco era un ragazzo nella media della sua et\u00e0, scuro di occhi e di capelli, non il tipico palestrato, ma un fisico apprezzabile dalle ragazze.
Sara, sua sorella, aveva lunghi capelli biondi ed occhi verdi. Anche lei era molto apprezzata da tutti i ragazzi, essendo molto carina.
Fratello e sorella erano molto diversi caratterialmente: Francesco era un tipo pieno di s\u00e9, molto vanitoso, estroverso, e spesso anche buffone. Sara era una ragazza molto riservata, e in genere se ne stava tranquilla per conto suo.
Francesco amava tormentare sua sorella: coglieva sempre l’occasione per prenderla in giro, per stuzzicarla, sia davanti la famiglia che davanti gli amici.
Ma lei era sempre rimasta impassibile, in silenzio; o perch\u00e9 incapace di reagire, o perch\u00e9 poco se ne fregava. Qualche volta, invece, aveva anche pianto, silenziosamente ed in segreto.
La svolta c’era stata in un caldo pomeriggio di luglio. I genitori di Sara e Francesco sarebbero dovuti partire per trascorrere dieci giorni al mare; ovviamente, data la loro et\u00e0, i due fratelli sarebbero rimasti a casa, andando al mare solo occasionalmente, con gli amici.
In quel fatidico pomeriggio, i genitori erano in giro, per le ultime spese per la vacanza; Sara era a casa di un’amica, e Francesco era rimasto da solo, a casa. L’occasione perfetta per smanettarsi con dei filmini fetish.
S\u00ec, nonostante il suo carattere forte, Francesco nascondeva anche un’indole sottomessa. Era un amante dei piedi femminili e della dominazione. Si sentiva schiavo delle belle ragazze, a cui si sarebbe sottomesso molto volentieri. Nonostante avesse gi\u00e0 avuto delle ragazze, ancora non era riuscito a realizzare quel suo desiderio nascosto. L’unico sfogo l’aveva trovato in internet.
Il caso volle che quel pomeriggio Sara aveva deciso di rincasare prima.
Francesco aveva il volume al massimo, sicuro che avrebbe avuto ancora molto tempo a disposizione. Stava vedendo il video di due mistress russe, che dominavano il loro schiavo nella loro lingua, con sottotitoli in inglese.
&#034Eh bravo!&#034 sent\u00ec improvvisamente Francesco. Sua sorella Sara era dietro di lui, e guardava la scena, disgustata. Non sapeva cosa fosse peggio: un uomo nudo ai piedi di due donne, sul monitor del pc di suo fratello, o suo fratello stesso, col suo membro in mano.
Francesco d’istinto stopp\u00f2 il video e si rialz\u00f2 velocemente i pantaloni, rosso in volto, e url\u00f2:
&#034Ma ti decidi a uscire? Cazzo ci fai gi\u00e0 a casa?&#034.
Ma Sara non si mosse di l\u00ec.
&#034A te di certo non dovrebbe importare un cazzo di cosa ci faccia io a casa. E’ casa mia, oltre che casa tua. E di certo non mi faccio dare ordini da te in questo momento. A te questo piace, allora? Questo si nasconde dietro il tuo carattere di merda? Un uomo che si eccita guardando un uomo nudo ai piedi di due sgualdrine che lo frustano? Mi sento proprio delusa. Stronzo, s\u00ec… ma fino a questi livelli no, che cavolo!&#034 url\u00f2 Sara, con una calma ed una freddezza spiazzante.
Francesco avrebbe voluto morire per la vergogna.
&#034E a te non deve importare cosa mi piace… a me piace di tutto, piace cambiare…&#034 fu la prima scusa che riusc\u00ec a trovare.
&#034Ma quale cambiare!&#034 sbrait\u00f2 Sara. &#034Ora sarai tu, a cambiare. Le cose in questa casa, cambieranno. Ora sar\u00f2 io a dominare te. Ma non come fanno quelle donne in questi schifosissimi video senza trama da quattro soldi. Di certo non ti metter\u00f2 i piedi in faccia per dieci minuti per poi farti sparare un segone, e sono sicura che lo faresti anche, porco pervertito. Io ti dominer\u00f2 nel vero senso della parola. D’ora in poi smetterai di usare quel carattere di merda contro di me, e anzi, ti renderai molto utile. Dovrai smettere di rompermi le palle, quando sto con le mie amiche mi devi lasciare in santa pace con loro, devi smetterla di pavoneggiarti, almeno quando ci sono pure io. E, come detto prima, ti renderai utile per molte cose. Mi puoi fare da tassista, puoi ‘aiutarmi’ a pulire la camera, e tante altre cose.
E poi, se proprio ogni tanto ti voglio far divertire un poco, ti lascer\u00f2 l’onore di potermi massaggiare i piedi. Tanto, lo so che ti piacerebbe, e voglio anche vedere fino a che punto sei uno schifoso pervertito. Se non accetti queste condizioni, beh… credo che le mie amiche e i tuoi amici potrebbero qualcosa su cui spettegolare. Io odio farlo, ma loro potrebbero trovarlo divertente. Ai nostri genitori non dir\u00f2 nulla, per non dargli un gran dispiacere. Ma tu da ora in poi dovrai tremare, quando ci sono io. Ma stai tranquillo, tra pochi giorni mamma e pap\u00e0 partono: hai scelto un ottimo momento per farti trovare in flagrante. Avremo molto tempo per parlare e metterci d’accordo sulle cose. Ora ricomponiti e vai a vedere se in camera mia c’\u00e8 qualcosa da mettere in ordine&#034.
‘Che coglione che sono!’ pens\u00f2 Francesco. L’ultima cosa di cui aveva bisogno era farsi sottomettere da sua sorella… che piano piano si avvicin\u00f2, e gli moll\u00f2 un ceffone forte e sonoro sulla guancia, facendogli molto male.
&#034A dopo, schiavo&#034 disse Sara, calcando molto accuratamente la parola ‘schiavo’; poi scoppi\u00f2 a ridere, e se ne and\u00f2.
La reazione istintiva di Francesco sarebbe stata quella di picchiarla selvaggiamente… ma dopo tutto, lei era venuta a conoscenza del suo segreto pi\u00f9 oscuro. Una sola parola, e avrebbe perso la dignit\u00e0. Voleva uscirsene da quella situazione, ma doveva pensare bene come. Sapeva benissimo che sua sorella non era una stupida, e sarebbe stato difficile scendere a patti con lei, dopo anni e anni di tormento.
Francesco and\u00f2 in camera di Sara, che fortunatamente, non era molto disordinata. Mentre riordinava quelle poche cose che erano in giro, Francesco pensava frenetico: sarebbe riuscito ad uscirsene da quella situazione infernale?
Riordinando la camera di Sara, Francesco rimase ammirato dal suo ordine e dalla sua pulizia. Fortunatamente, non c’era un granch\u00e9 da ordinare o pulire, il grosso gi\u00e0 era stato fatto da Sara. Sulla scrivania, Francesco not\u00f2 alcune fotografie di sua sorella con alcune amiche: sua sorella era una ragazza molto semplice e sorridente. Rimase qualche minuto a fissare quelle foto; doveva essersi comportato davvero da stronzo, per farsi odiare cos\u00ec tanto da una ragazza cos\u00ec; perch\u00e9, effettivamente, per arrivare a quel tipo di ricatto, Sara doveva odiarlo davvero parecchio, e Francesco non vedeva un metodo di riappacificazione; Sara aveva finalmente avuto la sua occasione per capovolgere la situazione in famiglia, e difficilmente se la sarebbe fatta scappare.
I giorni successivi, alla vigilia della partenza dei genitori, si avvertivano gi\u00e0 i primi segnali di cambiamento: Francesco non osava guardare sua sorella negli occhi, sia per l’imbarazzo di essere stato scoperto a masturbarsi davanti un video fetish, sia per paura che potesse aprire bocca davanti i suoi (anche se effettivamente lei aveva promesso di non proferire parola davanti a loro, ma avrebbe benissimo potuto cambiare idea da un momento all’altro).
I genitori notarono questo improvviso cambiamento, e ci\u00f2 port\u00f2 il padre a chiederne il motivo a Francesco, che si giustific\u00f2 menzionando la noia.
La sera prima della partenza, i genitori fecero le solite raccomandazioni ai figli; di stare attenti alla casa, di non lasciarla troppo da sola, soprattutto di sera, di non sprecare troppa corrente elettrica, e, soprattutto, di non litigare tra di loro.
Dopo le raccomandazioni dei genitori, Sara prese Francesco da parte, tirandolo per un braccio, e gli disse:
&#034Anche io ho delle raccomandazioni da farti, Francesco. Ma ne parleremo domani mattina, a quattro occhi, tranquilli tranquilli. Sogni d’oro bambino mio&#034 e gli schiocc\u00f2 un bacio sulla guancia.
Evidentemente, Sara si stava godendo il suo momento di gloria.
La mattina dopo, i genitori partirono, e Francesco rimase a dormire fino a tardi… o almeno, fino al momento in cui Sara entr\u00f2 in camera sua, accendendo la luce, abbagliando i suoi occhi.
&#034Spegni quella luce!&#034 url\u00f2 Francesco istintivamente.
Sara si sedette lentamente sul suo letto, e gli moll\u00f2 un ceffone improvviso e violento.
&#034Ancora pensi di dirmi cosa devo e cosa non devo fare? Allora cominciamo davvero male, Francesco&#034 disse Sara, con una calma allucinante. Non sembrava arrabbiata, voleva semplicemente godersi quei momenti in santa pace, per quella che sapeve essere una tortura per un tipo come suo fratello.
&#034Tu non puoi permetterti di infrangere le mie regole&#034 continu\u00f2 Sara. &#034Oppure… dalla mia bocca potrebbe… ecco… sfuggire che tu ti stavi smanettando davanti al computer. Ma mica un semplice porno? Ovviamente no! C’erano due belle puttanelle straniere, che si divertivano a schiacciare un uomo nudo ed insignificante… esattamente come te: non dirmi che non ti sarebbe piaciuto essere nei suoi panni; anzi, nei suoi NON panni, visto che era nudo. E poi? Cosa penserebbero i tuoi amici di te? O le mie amiche? Non penso che ci faresti una bella figura, soprattutto coi maschietti. Visto che stronza che sono, Francy? Ma no, dai. Lo stronzo sei tu, che, pur essendo un sottomesso del cazzo, hai sempre voluto fare la parte del buffone, rompendomi le palle in una maniera indicibile&#034.
Francesco era seccato di dover riascoltare quelle cose; ogni parola di sua sorella era una pugnalata diritta al cuore. Ma che avrebbe potuto fare? Picchiarla? Avrebbe solo peggiorato le cose. Minacciarla? Ma di cosa? Lei aveva la coscienza pulita, e non gli veniva in mente nessuno stratagemma per sistemare le cose. Avrebbe solo dovuto collaborare; e si aspettava un prezzo altissimo da pagare. E infatti, sua sorella fu inflessibile.
&#034Ora cominciamo con le regole&#034 continu\u00f2 Sara. &#034Per prima cosa, in casa, sarai sempre tu a mettere in ordine, e visto che sei un buono a nulla, ti dir\u00f2 io come fare, e guai a te se mi fai ripetere una cosa pi\u00f9 di una volta. Poi, pap\u00e0 ha detto che dobbiamo dividerci i momenti in cui accendere l’aria condizionata nelle nostre camere, quando riposiamo o quando andiamo a dormire; inutile dire che tu mi cederai tutte le tue volte. Tu potrai accenderlo solo quando io non sono in casa, perch\u00e9 quando ci sar\u00f2, accender\u00f2 sempre e solo il mio, e non pensare minimamente di venire in camera mia per scroccare un po’ di aria fresca, devi marcire al caldo, davanti i tuoi video: farai un mix di sudore, tra calore ed eccitazione. Poi, mi aiuterai economicamente: se mi serve una ricarica telefonica, o qualsiasi altra cosa, come un’uscita, un ingresso in spiaggia o al cinema e tante altre cose, sarai tu a sborsare i soldi, dai tuoi risparmi; i miei me li conserver\u00f2 con tanto amore. Inutile dire che se solo lo volessi, tu dovrai accompagnarmi da qualsiasi parte io voglia, a qualsiasi orario, e non m’importa che impegni tu abbia preso; anzi, se hai intenzione di fare qualcosa, vienimi prima a chiedere il permesso, che \u00e8 meglio. Poi organizzeremo una serata con amici in comune, perch\u00e9 ti voglio osservare durante tutta la serata, e tu dovrai essere teso come una corda di un violino per tutto il tempo, temendo che io possa dire qualcosa; e guai a te se sgarri, potrei davvero parlare senza piet\u00e0. E poi mi darai i numeri di telefono di tutti i tuoi amici pi\u00f9 stretti, che devo averli a portata di mano: non sia mai dovessi fare qualche avviso urgente. Su, dai, muoviti!&#034.
Francesco rimase pietrificato: pretendeva addirittura i numeri dei suoi amici. Un piccolo momento di rabbia, o di nervosismo, e lo avrebbe sputtanato senza piet\u00e0.
&#034I numeri… i numeri dei miei amici? Ti prego, no!&#034 disse Francesco. &#034Io… io far\u00f2 tutto quello che vuoi, davvero, e ti chiedo anche scusa per il mio comportamento nei tuoi confronti, davvero, per\u00f2 ti prego, i numeri dei miei amici no! Ti scongiuro&#034. Si stava facendo piccolo piccolo.
&#034Eh no, caro mio. Quanto pu\u00f2 essere facile, ora, usare quel termine, quella piccola parola: ‘scusa’? Hai avuto centinaia, migliaia di occasioni per chiedermi scusa, e per cambiare carattere, per cambiare atteggiamento. Ma non lo hai fatto; ed ora le tue scuse non valgono un cazzo, perch\u00e9 non sono sincere, non sono dettate dal tuo cuore, ma dalla tua paura, dal tuo orgoglio: il solo pensiero che io possa dire qualcosa ti terrorizza, non ti lascia respirare. Ma io la promessa l’ho fatta, ed io le mantengo, le promesse, perch\u00e9 sono una persona corretta, al contrario di te. E come manterrei la promessa di non dire niente se farai filare tutto liscio, cos\u00ec manterrei la promessa di sputtanarti davanti chiunque, se non mi starai a sentire. Ed ora, come ti ho detto prima, dammi i numeri dei tuoi amici. Subito!&#034 esclam\u00f2 Sara.
Francesco desiderava ardemente di picchiarla, di spaccarle la faccia, il naso, e tutto ci\u00f2 che aveva a portata di mano; ma cos\u00ec avrebbe solo peggiorato la situazione. Sarebbe finito nei guai con i suoi genitori, per aver messo le mani addosso a sua sorella, e sarebbe finito nei guai col resto del mondo, perch\u00e9 sua sorella l’avrebbe sicuramente sputtanato. Prese il cellulare, e Sara glielo strapp\u00f2 di mano, copiando i numeri di tutti i suoi amici pi\u00f9 stretti.
&#034Ti piacerebbe leccare i piedi delle mie amiche, verme?&#034 chiese Sara divertita.
&#034Sara… ti prego, cos\u00ec mi metti in imbarazzo; non mi \u00e8 facile parlare di questo&#034 fu la risposta di Francesco.
&#034Ah, ed io mi dovrei preoccupare dei tuoi sentimenti, adesso? Quando tu, per anni, non ti sei fregato di nulla! Non ti importava se io mi sentivo umiliata o meno; l’importante era alzare la cresta. Ma dimmi un po’. Non \u00e8 che ti piacerebbe provare coi miei?&#034 chiese poi Sara, incuriosita.
&#034No…&#034 fu la risposta iniziale di Francesco.
&#034Taci!&#034 url\u00f2 Sara, e dicendolo, alz\u00f2 lentamente il suo piede destro: aveva un piede 38, molto carino, curato, e pulito: Sara amava prendersi cura del proprio corpo; per\u00f2 al momento non aveva nessuno smalto.
Mise lentamente il piede sotto il naso di suo fratello, che ebbe un attimo di esitazione; poi, capendo che non aveva pi\u00f9 niente da perdere si lasci\u00f2 andare: dopo tutto, non aveva mai realizzato le sue fantasie fetish.
Socchiuse lentamente gli occhi, e comincio ad odorare lentamente i piedi della sorella. Non sapevano di niente, forse solo una leggerissima sudorazione, che tuttavia non le facevano puzzare il piede. Poi, mano mano, Francesco cominciava ad abbandonarsi. Chiuse gli occhi, e baci\u00f2 appassionatamente il piede di Sara, afferrandolo tra le mani, stampandoselo sul viso.
Sara fu sorpresa da questa improvvisa reazione, e ritrasse il suo piede, dando prima uno schiaffetto sulla guancia del fratello.
&#034Cazzo, ma tu fai sul serio!&#034 url\u00f2 Sara.
Francesco era ancora mezzo tramortito, e Sara not\u00f2 una lieve erezione tra le cosce di suo fratello.
&#034Ma allora sei proprio malato!&#034 continu\u00f2 ad urlare. &#034Addirittura eccitarti con tua sorella. I piedi di tua sorella! Sarai mica i****tuoso? O sono i piedi che ti portano in questo stato di catalessi? Oh, cazzo, rispondi!&#034 disse, e gli diede un altro colpo in faccia, col piede. Anzi, cominci\u00f2 a dargliene pi\u00f9 di uno.
&#034I tuoi…. i tuoi piedi sono bellissimi&#034 disse Francesco, ansimando. Ormai era fatta, era eccitato, e vedeva in sua sorella una potenziale padrona. Se proprio non poteva uscirsene da quella situazione, beh… tanto valeva, rigirarla a modo suo, in suo vantaggio, cercando di trarne piacere, in qualche modo.
&#034Ah i miei piedi sono belli? E dei bei piedi, di tua sorella per giunta, ti portano a questo stato di eccitazione? Secondo me tu sei malato, bello mio&#034 disse Sara, cominciando a provare sempre pi\u00f9 gusto a maltrattare suo fratello, quello che per anni era stato il suo aguzzino. In realt\u00e0, Sara non disprezzava i feticisti, disprezzava suo fratello, e ogni scusa era buona per maltrattarlo. Stava approfittando di quella situazione per vendicarsi, semplicemente.
&#034Sara… ti prego… io…&#034 ma Francesco non continu\u00f2 mai a dire quello che avrebbe voluto. Stava perdendo la testa, e l’unica cosa che desiderava, in quel momento, era di sottomettersi ai piedi di sua sorella, magari invocando perdono.
&#034Taci! Stai zitto!&#034 url\u00f2 invece Sara. &#034Non ho per niente voglia di sentire la tua voce, soprattutto ora, che stai arrapato peggio di un cane. Stenditi sul pavimento, cane, ora! E non proferire parola, tieni quella cazzo di bocca chiusa!&#034. Ormai si stava calando nel ruolo, ed era consapevole che stava procurando del piacere a suo fratello. Lo fece stendere, e gli stamp\u00f2 i piedi in faccia.
&#034Dai, bacia! Fammi vedere quanto cazzo sei uno schifoso pervertito. Ti stai umiliando ai piedi di tua sorella minore, della tua sorellina che avevi sempre preso in giro, e questo per sfogare i tuoi desideri malati. Sono pronta a scommettere che nessuna ragazza ti concederebbe di farlo senza considerarti un malato. Saresti proprio perfetto per essere il cane mio e delle mie amiche. Ma non ti credere che io ti voglia rendere la vita facile, stronzo. So che ti piacerebbe trovare finalmente un gruppo di ragazze che ti trattino per quello che sei, ma per questo ti devi servire ancora di internet. Quando lo vorr\u00f2 io, \u00e8 chiaro!&#034. Dicendo queste cose, Sara muoveva frenetici i suoi piedi sul volto di Francesco, e non sapeva se lui la stesse realmente ascoltando, perch\u00e9 ormai, per lui, esistavano solo i piedi di sua sorella.
Sara not\u00f2 l’eccitazione di Francesco, e gli moll\u00f2 un calcio tra le palle, ma lui non si ribell\u00f2, anzi, ne trasse piacere.
&#034Non ti permettere ad eccitarti troppo, schifoso maiale!&#034 url\u00f2 Sara.
Nel frattempo, squill\u00f2 il cellulare di Sara. Stetta una decina di minuti a telefono con una sua amica, durante i quali trascorreva il tempo a tormentare Francesco coi suoi piedi, calpestandolo, infilandogli i piedi in bocca, schiaffeggiandolo, e salendo anche su di lui.
Alla fine della telefonata, Sara lev\u00f2 i piedi dalla faccia di Francesco, e gli ordin\u00f2 di ricomporsi.
&#034La festa \u00e8 finita, schiavo&#034 disse Sara, ridendo. Ricorda cosa ti dissi l’altro giorno: ti avrei concesso un po’ i miei piedi, ma poi stop. I tuoi compiti veri sono quelli di obbedirmi e basta. Sabato sera invito le mie amiche a casa, e tu mi sarai molto utile: mi aiuterai a preparare tutto, e, ovviamente, a fine serata metterai tutto in ordine. E vedi di obbedire per filo e per segno a ogni cosa che ti dir\u00f2… o poi potrebbe scappare la leccatina di piedi a qualche mia amica… ahahah!&#034.
Francesco era combattuto: era sia eccitato che preoccupato. Quei dieci minuti in cui sua sorella l’aveva trattato da schiavo, si era sentito in paradiso; figuriamoci, poi, cosa sarebbe stato se avesse fatto lo schiavo di tutte le sue amiche. Ma un conto era la fantasia, un altro conto era la realt\u00e0. Ci sarebbe andato di mezzo la sua dignit\u00e0 davanti le amiche di sua sorella, davanti le quali si era sempre professato come un Dio. E poi… il segreto sarebbe stato condiviso da pi\u00f9 persone, ragazze, d’altronde. Era improbabile che tutte loro avrebbero mantenuto il segreto; avrebbe fatto il giro di tutto il circondato in un batter d’occhio. Meglio restare cauti, per il momento.
Sara parve leggergli nel pensiero.
&#034So che questa notizia ti ha turbato, ma ora datti da fare: si deve fare la spesa, e ovviamente la farai tu; e poi si devono rifare i letti, altro compito tuo. Mentre stai fuori, penso a cos’altro poter farti fare. E poi, con calma, ti dir\u00f2 le mie intenzioni per sabato sera quali sono. Ora vai!&#034 gli ordin\u00f2. E Francesco, che ormai pendeva dalle labbra di sua sorella, si vest\u00ec, e si avvi\u00f2 verso la porta, mentre Sara accese l’aria condizionata nella stanza di suo fratello, si sdrai\u00f2 sul suo lettino, e si addorment\u00f2.
Quando Francesco torn\u00f2 a casa, dopo aver fatto la spesa, trov\u00f2 sua sorella Sara che dormiva ancora, in camera sua. Aveva il volto rilassato e il respiro lento. Da un lato gli dispiaceva doverla svegliare… ma d’altro canto lei lo stava maltrattando da giorni, quindi forse sarebbe convenuto lasciarla dormire un po’. Forse cos\u00ec avrebbe avuto un po’ di pace.
Approfittando del fatto che in camera sua era accesa l’aria condizionata, Francesco si sedette stesso l\u00ec, sperando che sua sorella si fosse svegliata il pi\u00f9 tardi possibile, perch\u00e9 gi\u00e0 sapeva che una volta sveglia avrebbe cominciato a comandarlo a bacchetta, e lui non aveva le carte in regola per poter reagire.
Pensando, Francesco realizz\u00f2 che, nonostante tutto, quella mattina sua sorella lo aveva fatto eccitare in una maniera pazzesca: per la prima volta in vita sua aveva potuto adorare dei piedi femminili, ed era stato, seppur per poco tempo, sottomesso da una donna. La sottomissione che piaceva a lui, non quella che sua sorella gli stava facendo subire. E poi… i piedi di sua sorella erano magnifici; non aveva mai fantasticato sui piedi di sua sorella, e cominci\u00f2 a pensare che quello era stato un grandissimo errore, perch\u00e9 aveva una ragazza con dei piedi fantastici sotto lo stesso tetto e non ne aveva mai approfittato; dopo tutto, aveva sempre trascorso il suo tempo a maltrattarla.
Mentre pensava, Sara cambi\u00f2 posizione, girandosi dal lato opposto di Francesco, mettendo in mostra le piante dei piedi. Quella era la visione che faceva impazzire Francesco, che decise di approfittarne.
Si avvicin\u00f2 lentamente a sua sorella, si inginocchi\u00f2 ai piedi del letto, e, molto cauto, mise la faccia sotto un suo piede. Era esattamente come prima: Sara era una ragazza molto pulita ed ordinata, per cui non si sentiva un granch\u00e9 di odore, ma non era quello che importava: un po’ di odore leggero si sentiva, ed era la situazione in generale che eccitava Francesco. Cominci\u00f2 ad avvertire un’immediata eccitazione, e cominci\u00f2 a toccarsi il membro, seppur da sopra i pantaloni, che si induriva sempre di pi\u00f9. Sperando che sua sorella non si svegliasse, Francesco continu\u00f2 cos\u00ec per qualche secondo; quando sarebbe stato al culmine dell’eccitazione sarebbe corso in bagno per spararsi una sega. Ma ovviamente, l’eccitazione gli aveva dato in testa, e perse il controllo: schiocc\u00f2 un sonoro bacio sotto il piede di Sara, che si svegli\u00f2 istantaneamente. Non appena vide la scena, ritrasse velocemente il piede e si mise seduta sul letto.
&#034Ma cosa cazzo stavi facendo? Non posso addormentarmi due secondi, che tu subito mi infili il naso sotto i piedi! Ma tu stai grave proprio! Ti ho detto che ti avrei concesso i miei piedi qualche volta, per farti divertire… ma ogni tanto, quando lo decido io! Questo non ti d\u00e0 il permesso di buttarti ai miei piedi ogni qual volta tu lo voglia, imbecille! Tu devi obbedirmi e basta, non sto facendo questo per il tuo piacere, ma per il mio! E non farmi perdere la pazienza!&#034 url\u00f2 Sara, arrabbiata.
&#034Scusa, Sara, scusa… io… ho, ecco… perso il controllo, scusa&#034 disse Francesco, con la testa bassa.
&#034Ancora che mi chiedi scusa? Tu non mi devi chiedere scusa, ho detto! Le tue scuse non sono sincere. Io non ti ho mai sentito chiedere scusa a nessuno, Francesco, e non vedo perch\u00e9 dovresti chiedere scusa a me. Lo fai solo perch\u00e9 c’\u00e8 il tuo tornaconto personale, perch\u00e9 tu speri che io mi possa intenerire, e magari porre fine a questa tortura, e poi, magari ancora, rigirare la faccenda a piacere tuo. Si vede proprio che non mi conosci, caro fratello. Sei un lurido egoista, lo sei da sempre. E ora vai a rifare il mio letto, muoviti!&#034.
Sara continuava ad essere inflessibile. Da l\u00ec Francesco cap\u00ec che avrebbe dovuto pagarla fino alla fine. Sara lo aveva provocato per bene, coi suoi piedi, ma non gli concedeva il contatto, e questo contribuiva a rendergli la vita un inferno: glieli aveva fatti assaggiare, ma ora avrebbe solo potuto desiderarli, oltre che essere sottomesso alle sue volont\u00e0.
Mentre Francesco rifaceva il letto di sua sorella, Sara entr\u00f2 nella stanza, a piedi nudi: un’autentica provocazione, perch\u00e9 Sara, essendo amante della pulizia, non camminava mai scalza. Ovviamente, Francesco impazziva per le ragazze che camminavano a piedi nudi, e smise per qualche secondo di fare quello che stava facendo, fissando intensamente i piedi di Sara, che gli diede uno schiaffo forte,
&#034Che guardi?&#034 chiese lei, con un’espressione da autentica bastarda. &#034S\u00ec, cammino a piedi nudi, fa caldo. Vuol dire che me li laver\u00f2 qualche volta in pi\u00f9. Tu, piuttosto, non vedi che mi stai rifacendo il letto una schifezza? Rifallo da capo!&#034.
S\u00ec, si stava effettivamente comportando da bastarda: si sedette di fronte a Francesco, muovendo delicatamente i piedi con fare sensuale, consapevole che la cosa mandasse in estasi Francesco, che impieg\u00f2 il doppio del tempo per rifare il letto in maniera decente.
Una volta fatto, Francesco chiese:
&#034Ecco fatto. Contenta ora?&#034.
Sara si avvicin\u00f2 a Francesco, e gli sussurr\u00f2 a bassissima voce nell’orecchio, facendogli venire un brivido:
&#034Ma io lo ero anche prima. Solo che mi andava di farti rifare il letto due volte, tanto, fa bene alla salute l’attivit\u00e0 fisica. E mi sa che devi rifare anche il tuo per bene, perch\u00e9 dormendo l’ho scomposto un po’ troppo… mi scusi, vero?&#034. Aveva usato un tono da stronza, gli morse l’orecchio e and\u00f2 a guardare la TV sul divano.
Durante la mattinata, chiam\u00f2 diverse volte Francesco, facendosi portare bibite varie, giornali, riviste, libri… non che ne avesse davvero bisogno, ma si divertiva a comandare a bacchetta suo fratello e farlo andare avanti e indietro inutilmente.
&#034Oggi mi sento allegra&#034 disse Sara sorridendo. &#034Sei proprio un bravo maggiordomo. E ti conceder\u00f2 l’onore di massaggiarmi i piedi, che ne ho bisogno&#034.
Francesco inizi\u00f2 a massaggiare i piedi di Sara, approfittando subito per mettere la faccia sotto i suoi piedi, che, essendo un po’ impolverati, dato che aveva camminato scalza, emanavano un odore un po’ pi\u00f9 particolare.
Sara rise sonoramente, e disse:
&#034Sei proprio senza speranze, feticista. Appena vedi i miei piedi perdi il senno della ragione. Sempre se l’hai mai avuto. Ora vai in bagno e vatti a liberare, poi vieni a lavarmi i piedi, e poi cucini qualcosa&#034.
&#034Li… liberarmi? Che intendi?&#034 chiese Francesco, facendo la parte del finto tonto.
&#034Oh, ma che diavolo, vuoi farmi diventare ancora pi\u00f9 volgare? Una ragazze fine come me? Ok! L’hai voluto tu, visto che fai finta di non capire! Vai al cesso, e sparati un segone pensando che io ti stia schiacciando coi miei piedi! Poi sborra, e torna qua, che mi lavi i piedi&#034 rispose Sara seccata.
Francesco esegu\u00ec alla lettera; essendo molto eccitato, ci mise due secondi a venire abbondantemente, pensando di essere prostrato ai piedi di sua sorella, che ordinava di pulirglieli ben bene.
Poi, si rese conto del perch\u00e9 sua sorella gli aveva ordinato di masturbarsi prima di lavarle i piedi: subito dopo la masturbazione, Francesco aveva perso tutta la sua eccitazione e tutto il suo entusiasmo, e trovava particolarmente umiliante, poi, dover lavare i piedi proprio a sua sorella minore. E questo Sara lo doveva saper bene: era proprio intelligente, quella ragazza.
&#034Gi\u00e0 fatto bimbo?&#034 chiese Sara, sorridendo. &#034Ti ho fatto divertire, ma non pensavi mica che ti rendessi la vita facile. Ora mi lavi i piedi come si deve, ma proprio nel momento in cui non puoi provare eccitazione. Muoviti, che si fa tardi per mangiare poi!&#034.
Francesco si sentiva mortificato. Sara stava riuscendo nel suo intento alla perfezione. Stava diventando una marionetta nelle mani di sua sorella.
Prese una bacinella, e la riemp\u00ec di acqua e sapone. Dopodich\u00e9, Sara immerse i piedi nella bacinella, e chiuse gli occhi, rilassata.
&#034Ora, Francy, massaggiami i piedi, lentamente. Accarezzali. Tanto, eccitazione a parte, lo so che ti piace. Io mi rilasso un pochettino&#034 disse Sara.
A parte i primissimi momenti, Francesco trov\u00f2 la cosa molto piacevole.
Toccava a piacimento i piedi di sua sorella, che non proferiva parola, ma continuava ad avere gli occhi chiusi: evidentemente, la cosa piaceva anche a lei.
Francesco le massaggiava i piedi, li solleticava, e le diede addirittura un bacio sul dorso del piede.
&#034D\u00ec la verit\u00e0, piccolo: ti sto facendo contento come una Pasqua vero?&#034 chiese Sara, scoppiando a ridere.
Francesco non rispose, ma continu\u00f2 a lavarle i piedi.
Per qualche momento, fratello e sorella sembravano essere complici.
Francesco si pent\u00ec di non aver mai cercato quella complicit\u00e0. Si rese conto che, in fin dei conti, voleva un gran bene a sua sorella; ma se ne rese conto troppo tardi. Provava reale pentimento, per i suoi comportamenti eccessivamente sgarbati, ma ormai era troppo tardi. Sua sorella non voleva accettare le sue scuse, ma voleva solo lentamente vendicarsi, e lo stava facendo nel migliore dei modi.
Improvvisamente, Sara parl\u00f2, facendo tornare Francesco nel mondo dei vivi:
&#034Ok, credo che ora i miei piedini siano belli puliti puliti. Asciugameli, e datti da fare in cucina. Lo so, ti piaceva… ma le cose belle non possono durare per sempre&#034 e gli mand\u00f2 un bacio.
Francesco asciug\u00f2 i piedi a Sara, si alz\u00f2, e l’abbracci\u00f2, ma Sara subito lo respinse:
&#034No! Che fai? Chi ti ha detto di abbracciarmi? Io non voglio! Ma perch\u00e9 devi sempre rovinare i bei momenti in qualche modo? Che ti salta in mente? Ti pensi che abbracciandomi risolvi le cose? Non risolvi un bel niente! Anzi, peggiori solo le cose. E ora sbrigati!&#034.
Francesco rimase molto male da quella reazione. Quella volta, aveva realmente provato il desiderio di abbracciare sua sorella; ma si era ridotto in quella situazione; Sara non voleva saperne di abbracciarlo.
And\u00f2 silenziosamente ai fornelli, e arrangi\u00f2 qualcosina.
Dovette ovviamente anche apparecchiare, sparecchiare e fare i piatti.
Sara era la tipa che aiutava in casa, senza fare storie; ovviamente, ora, non avrebbe mosso un dito, perch\u00e9 era compito di Francesco fare tutto, che invece, era sempre stato un gran fannullone sfaticato.
Dopo pranzo, Sara comunic\u00f2 a Francesco che sarebbe andata a riposare in camera sua, accendendo l’aria condizionata.
&#034Guai a te se mi accorgo che hai acceso l’aria in camera tua. Potresti pentirtene, e parlo sul serio. E non provare nemmeno a venire in camera mia. Ciao&#034 tagli\u00f2 corto, e se ne and\u00f2.
&#034Perch\u00e9 non ti fai sentire pi\u00f9?&#034. Un amico di Francesco lo aveva chiamato, perch\u00e9 aveva notato qualcosa di strano. L’assenza dei genitori sarebbe stata motivo di baldoria per Francesco, che avrebbe invitato amici, sarebbe uscito, andato al mare, feste, tutto senza tregua. Ed invece, Francesco si era rinchiuso in casa, perdendo quasi tutti i contatti col mondo esterno, e la cosa aveva insospettito il suo migliore amico.
&#034Non \u00e8 che non mi faccio sentire… \u00e8 che, sai… i miei non ci sono, e vogliono che io stia attento alla casa, a mia sorella… davvero, nulla contro nessuno, ma quest’anno i miei sono stati inflessibili&#034. Francesco ebbe una risposta pronta, ed anche convincente, anche se il suo amico ne rimase un po’ deluso, chiedendogli di vedersi il prima possibile.
Francesco per\u00f2 voleva prima chiedere il permesso a Sara; a cosa si era ridotto.
Dopo qualche minuto, Sara usc\u00ec dalla sua camera, con gli occhi pieni di sonno.
&#034Ho sentito quello che dicevi al tuo amico&#034 disse, accarezzandogli il volto. &#034E hai dato un’ottima risposta. Vedo che i primi risultati dell’educazione si vedono. Sai che mi devi chiedere il permesso, per qualunque cosa. Non ti azzardare a prendere decisioni da solo. E a proposito. Ho sentito le mie amiche: siccome sabato sera c’\u00e8 una festa, alla quale mi accompagnerai tu, ovviamente, abbiamo deciso di anticipare la pizzata a casa per stasera. Questo significa che sarai tu ad andare in pizzeria a prendere le pizze; per\u00f2, prima di scendere, preparerai le tavole. Poi, ricordati di andare a comprare le bibite. E passerai la serata con noi, non pensare che io ti dia il permesso di uscirtene o di passare la serata in camera tua a smanettarti davanti due piedi. E ricorda il nostro patto: dovrai obbedirmi per filo e per segno, o, stasera, le mie amiche avranno argomenti su cui farsi due risate. Sono stata chiara?&#034. Continuava ad essere spietata. Sembrava un inferno, un vortice senza fine, dove l’unica tregua concessa era quando Sara gli concedeva per un po’ i suoi piedi.
Francesco trascorse il pomeriggio pensieroso, preoccupato che Sara potesse farsi scappare qualcosa di bocca; lei non parl\u00f2 molto, durante il pomeriggio, gli concesse un po’ di libert\u00e0: aveva deciso di lasciargliela quel pomeriggio, perch\u00e9 era consapevole che lui, preoccupato per la serata, non se la sarebbe goduta in pieno. Ormai la psiche di Francesco dipendeva strettamente da quella di Sara. Era una sottomissione psicologica. Lei aveva in pieno potere suo fratello.
Quando arrivarono le amiche di Sara, in serata, furono molto sorprese nel vedere Francesco che collaborava in casa: conoscevano molto bene la situazione in famiglia, e sapevano che Francesco era un gran buffone. E a tavola, Sara accentu\u00f2 la cosa:
&#034Francy, versami un po’ di coca; Francy, passami un altro pezzo di pizza; Francy, vai a prendermi una forchetta pulita&#034.
Sapeva che per Francesco la cosa era molto umiliante. Lui non profer\u00ec parola tutta la serata, fino a quando, in un momento di distrazione, un’amica di Sara prese Francesco da parte, e gli chiese:
&#034Ma si pu\u00f2 sapere che cazzo ti prende? Ti vuoi rendere ridicolo, o cosa? Una via di mezzo non esiste? Prima facevi il buffone, ora sembri lo schiavetto di tua sorella. Ma diamoci una calmata!&#034.
&#034Senti, tu non puoi capire, fatti i cazzi tuoi!&#034 url\u00f2 Francesco esasperato. Fortuna per lui che Sara non si accorse di questa scenetta.
&#034Come sei servizievole, stasera!&#034 disse un’altra amica di Sara, ma questa con un tono gentile e cordiale.
&#034Eh, hai visto?&#034 intervenne Sara. &#034Esistono ancora i cavalieri. Anche nel cuore di un duro, si pu\u00f2 nascondere un gentiluomo. Basta che la sorellina gli chiede un piccolo favore, e lui subito si addolcisce&#034.
Qualche amica rimase sconvolta, qualcun’altra semplicemente ammirata.
In serata non ci furono pi\u00f9 accenni all’improvviso e sconcertante cambiamento di carattere di Francesco.
A fine serata, tutte le amiche ringraziarono e se ne andarono via, eccetto Valeria.
Valeria era la migliore amica di Sara.
&#034Stasera Valeria dormir\u00e0 a casa nostra&#034 comunic\u00f2 Sara a Francesco. &#034Dormiremo nel lettone di mamma e pap\u00e0&#034.
Le due ragazze si chiusero nella stanza dei genitori, e Francesco si stese un po’ sul divano, perdendo tempo col computer. Si era tranquillizzato; ormai Sara stava con la sua amica, Valeria, e si sarebbe dimenticata completamente di lui. Fino a quando… Sara chiam\u00f2 Francesco, che la raggiunse nella camera da letto.
&#034Siediti con noi, Francy&#034 cominci\u00f2 a dire Sara. &#034Ora dobbiamo spiegare alcune cose a Valeria. Lei \u00e8 la mia migliore amica, e si \u00e8 accorta che c’\u00e8 qualcosa che non va; non vorrai mica che io menta a Valeria?&#034.
Francesco sgran\u00f2 gli occhi, terrorizzato.
&#034Che… che cazzo vuoi fare, Sara? E le tue promesse? No, no! Non ti permettere! Ho fatto quello che vuoi, ora devi mantenere la tua promessa!&#034 url\u00f2 Francesco, tremando per la rabbia e la paura.
&#034Francesco, tu non sei nessuno per dirmi cosa devo o non devo fare. Io non dir\u00f2 questa cosa a nessuno, stasera avrei potuto sputtanarti davanti tutte, ma non l’ho fatto. Ma Valeria… Valeria \u00e8 la mia migliore amica. Non voglio mentire a lei. Lei \u00e8 una sorella, per me. Con lei ho avuto un rapporto fraterno, quello che tu mi hai sempre negato. Ed ora, tu, non hai il diritto di starmi a chiedere di non farlo. Io lo far\u00f2. Racconter\u00f2 tutto a Valeria. Sar\u00e0 il nostro segreto a tre. E saremo gli unici tre a saperlo. Sempre che tu faccia procedere tutto secondo i piani&#034 disse Sara. Niente da fare. Ora era lei a comandare. Francesco non pot\u00e9 fare altro che tremare in silenzio, col respiro affannoso.
&#034Che succede, Sara?&#034 chiese Valeria, un po’ preoccupata.
&#034No, non succede niente&#034 rispose Sara, succedendo. &#034Per\u00f2 ti volevo informare di alcune cose. Tu lo sai, vero, che ci sono alcuni uomini che amano i piedi delle donne? Che amano sottomettersi ad una donna che gli faccia da padrona?&#034.
&#034S\u00ec&#034 rispose Valeria, con un’espressione strana sul volto, che di certo non esprimeva un interesse positivo.
&#034E beh; Francesco \u00e8 uno di quelli. S\u00ec, Francesco&#034 disse Sara, perch\u00e9 Valeria aveva assunto un’espressione letteralmente stupita e sconvolta.
&#034Qualche giorno fa&#034 continu\u00f2 Sara &#034Ho sgamato Francesco mentre si divertiva a smanettarsi il suo coso davanti uno di quei video. Avresti dovuto vedere, Vale: due donne vestite in cuoio, in una specie di stanza strana, che sottomettevano un uomo nudo. Lo picchiavano, se lo mettevano sotto i piedi… e queste cose piacciono a Francesco. Per mettergli un pochettino i piedi sotto il naso, si \u00e8 eccitato, \u00e8 andato in estasi ed ha avuto un’erezione; eppure io sono sua sorella, una ragazza su cui (spero!) non ha mai avuto una minima fantasia. E questo \u00e8 meraviglioso, non trovi? Finalmente ho scoperto questo lato del suo carattere, e sono finalmente riuscita a zittirlo ed abbassargli la cresta. Ora mi deve obbedire per filo o per segno, o questa storia far\u00e0 il giro del circondato. Tanto, conoscendo alcune delle nostre amiche, non mi stupirei che la notizia si diffondesse per tutta la citt\u00e0. Ma visto che io non sono una bastarda quanto lui, sono scesa a patti. Se far\u00e0 tutto quello che voglio io, e recuperer\u00e0 (e credimi, il percorso \u00e8 molto, ma molto lungo) io manterr\u00f2 questo segreto per sempre. Ma se sgarrer\u00e0… beh; per lo meno, le ragazze che conosce sapranno di questa sua passione perversa. Trover\u00e0 di certo qualcuna che lo accontenter\u00e0&#034.
Sara sorrideva, soddisfatta. Valeria, invece, non aveva preso a ridere la cosa, sembrava pi\u00f9 che altro delusa, se non proprio disgustata.
&#034E’ vero, Francesco? Davvero sei un malato dei piedi?&#034 chiese Valeria.
Non potendo fare altrimenti, Francesco ammise tutto, senza avere il coraggio di guardare Valeria negli occhi:
&#034S\u00ec, \u00e8 vero. Sono feticista&#034.
Valeria non sapeva cosa dire, e guard\u00f2 Sara negli occhi, che le disse:
&#034Ora, Valeria, dobbiamo farci due risate, e tu mi aiuterai. Per prima cosa, facciamogli desiderare un po’ i nostri piedi, ti faccio vedere come si arrapa, poi, quando vede che non pu\u00f2 averli, si dispera come un bambino che non ha avuto la sua caramella. E poi… alla festa di sabato sera ci sar\u00e0 anche lui, con noi. Non perch\u00e9 si debba godere la festa, ma perch\u00e9 deve vivere tutta la serata col terrore che una delle due possa spettegolare su di lui. Ci stai, Vale?&#034.
Valeria parve riflettere qualche secondo.
&#034Ma s\u00ec, dai. E che dovrei fare, coi miei piedi? Non so in che condizioni siano… ho avuto le ballerine tutta la giornata, e tu lo sai, non sono proprio favorevoli all’odore. O a lui piace cos\u00ec?&#034 chiese Valeria, un po’ sconcertata.
&#034La prima regola \u00e8 questa&#034 spieg\u00f2 Sara. &#034A te non deve importare cosa piaccia o cosa non piaccia a lui. Nemmeno io so, in realt\u00e0, se preferisce i piedi puliti o sporchi, puzzolenti o non. Ma a me non importa di lui, importa solo di me. La stessa cosa deve essere con te. Se i tuoi piedi puzzano non fa niente, dopo potrai lavarteli, puoi farti anche la doccia se vuoi. Ora levati le scarpe, e mettici un piede a un centimetro dal naso, senza toccarlo. Se vedi che si avvicina, sposta il piede: non deve assoultamente toccarlo. E tu&#034 disse poi, rivolgendosi al fratello, minacciosa: &#034Non azzardare a bloccare i suoi piedi con le mani per stamparteli in faccia, n\u00e9 di toccare in generale i nostri piedi, o saranno guai. Valeria, tu sei autorizzata a mollargli un ceffone ogni volta tu lo voglia&#034.
Valeria si sfil\u00f2 le ballerine, e non aveva nemmeno i calzini; subito si sprigion\u00f2 un certo aroma nella stanza. Non era una puzza sconvolgente, ma era un notevole odore di piedi, che avevano bisogno di una bella lavata. Mise, poi, lentamente il piede davanti il naso di Francesco, che rimase estasiato: un po’ perch\u00e9 era una ragazza estranea, e non sua sorella, un po’ perch\u00e9 il piede emanava un certo odore, si eccit\u00f2 pi\u00f9 del dovuto, cosa che le due ragazze notarono subito, scoppiando a ridere.
&#034Lo vedi? Gli basta un piede, e lo metti fuori gioco&#034 disse Sara, mettendo anche lei un piede sotto il naso di Francesco, vicino quello di Valeria. Il piede di Valeria era simile a quello di Sara, ma quello di Sara era il pi\u00f9 bello; anche se Francesco, in quel momento desiderava fortemente i piedi di Valeria. Annusava fortemente l’aria, e questo fece ridere ancora di pi\u00f9 le due ragazze.
Francesco, avendo perso il lume della ragione, avvicin\u00f2 il naso al piede di Valeria, che subito lo ritrasse, pronta. Sara gli diede uno schiaffo in faccia col piede, facendolo male. Valeria si mise le mani davanti la bocca.
&#034Ma non lo farai male?&#034 chiese, preoccupata.
&#034Sicuramente s\u00ec, ma a me non importa mica; quando mai si \u00e8 importato lui di me?&#034 disse Sara.
&#034Non ti permettere mai pi\u00f9 di fare quello che non ti \u00e8 stato chiesto!&#034 continu\u00f2 Sara, contro Francesco. &#034Vale&#034 disse poi, rivolgendosi all’amica: &#034Se vuoi, picchialo anche tu. Non si permetterebbe mai di reagire&#034.
&#034No, Sara, no. Non me la sento… non dirmi niente, ma davvero… non me la sento di picchiarlo addirittura, scusami…&#034 rispose Valeria, guardando in un certo modo divertita la scena, anche se Francesco le faceva un po’ pena, in quel momento.
&#034Ma no, ma figurati, non sei obbligata a fare nulla di quello che non vuoi&#034 disse Sara, sorridendo. &#034Ora, visto che Francesco ha fatto il bravo cagnolino durante la serata, gli voglio fare un regalo. Vale: facciamo la bicicletta con i piedi: mettiamoci piede contro piede, proprio vicino la sua faccia, e pedaliamo un po’. Ti va bene?&#034.
&#034S\u00ec, certo, questo s\u00ec&#034 rispose Valeria, sorridendo a sua volta.
Fecero la bicicletta, ridendo, e Francesco, eccitato come non mai, cominci\u00f2 a toccarsi il membro, in perfetta erezione. Questa scena and\u00f2 avanti per circa cinque minuti.
A un certo punto, Sara scoppi\u00f2 a ridere:
&#034Che ti dicevo? Un paio di piedi, ed \u00e8 KO. Ora, Vale, ti va di fargli un regalino? Fatti baciare i piedi. Fa un po’ di solletico, ma \u00e8 divertente&#034.
Valeria mise i piedi in faccia a Francesco, che pot\u00e9 sentirne l’odore intenso, finalmente: non poteva farci nulla, i piedi delle ragazze erano la sua ragione di vita. Baci\u00f2 i piedi di Valeria con una certa insistenza, fino a che non li ritrasse.
&#034Vedo che ti piace&#034 disse Valeria, sorridendo. &#034Stanotte portati le mie scarpe in camera, sono sicura che ti divertirai. E mi raccomando: sono nere, non farmele trovare bianche!&#034. Ed entrambe le ragazze scoppiarono a ridere incessantemente.
Francesco prese le scarpe di Valeria, ma Sara lo stopp\u00f2, afferrandolo per la maglia:
&#034Come si dice?&#034.
&#034G… grazie!&#034 rispose Francesco, affannato.
&#034Bravo&#034 disse Sara, gli diede uno schiaffetto, riscoppi\u00f2 a ridere, e lo lasci\u00f2 correre in camera sua, dove Francesco non perse tempo a venire abbondantemente, annusando fortemente le scarpe di Valeria, che emanavano un odore forte, ma non sgradevole, mentre le due ragazze, rilassate, parlavano dei fatti propri.
Francesco si svegli\u00f2 molto presto ed eccitatissimo. Aveva dormito tutta la nottata con le scarpe di Valeria vicino al naso. La leggenda era vera allora: le ballerine facevano odorare i piedi in un modo particolare, e le stesse scarpe avevano un odore paradisiaco. Francesco si era masturbato svariate volte, durante la nottata, fino al momento in cui non si era svuotato completamente. Pareva realmente di dormire col naso sotto i piedi di Valeria. Desiderava come non mai di andare a mettere di nuovo il naso sotto i suoi piedi. Al solo pensiero, gli venne nuovamente un\u2019erezione istantanea, che, essendo mattina, era ancora pi\u00f9 forte del solito.
Per\u00f2 rimase cauto: da una parte, voleva fare qualche gioco di dominazione con Valeria e con sua sorella, ma dall\u2019altra, preferiva che sua sorella restasse calma, a dormire, perch\u00e9 se si fosse svegliata accelerata, non gli avrebbe lasciato un attimo di pace, soprattutto ora che stava con la sua amica.
Francesco si alz\u00f2, ed and\u00f2 lentamente vicino la camera di sua sorella: la porta era chiusa, e non sentiva nessun rumore provenire da l\u00ec dentro, n\u00e9 parlare. Evidentemente stavano ancora dormendo; anzi, sicuramente, perch\u00e9 era di mattina presto. Magari erano anche andate tardi a dormire la sera precedente\u2026 non c\u2019era motivo per andare di fretta.
Francesco torn\u00f2 tranquillamente in camera sua. Cominci\u00f2 ad annusare di nuovo le scarpe di Valeria: era uno degli odori pi\u00f9 belli che avesse mai sentito. Come avrebbe fatto, a staccarsene, una volta che Valeria se le fosse riprese?
Poi pens\u00f2 che c\u2019era sempre sua sorella, in casa, comunque, che pure a volte indossava delle ballerine: appena avrebbe trovato un momento in cui era da solo in casa, sarebbe andato a fare un\u2019annusata alle scarpe di sua sorella.
A quell\u2019idea, ovviamente, si eccit\u00f2 ancora di pi\u00f9 di quanto non lo fosse. Poi gli venne una grandissima idea: accese il computer portatile, e se lo port\u00f2 a letto. Si mise a navigare un po\u2019 su vari siti fetish. Ne trov\u00f2 uno di quelli che preferiva: due donne russe che dominavano lo schiavo, spietatamente.
Nella scena in cui una delle due padrone mise il piede in faccia allo schiavo, Francesco si mise la scarpa di Valeria sotto il naso, immaginando che lei stesse l\u00ec, davanti a lui, a dominarlo senza piet\u00e0. Questi pensieri lo fecero eiaculare immediatamente; un\u2019eiaculazione senza piet\u00e0, abbondante, che lo scosse dal piacere; era come se non avesse eiaculato per mesi interi, anche se in realt\u00e0 quella notte si era segato moltissime volte; ma la novit\u00e0 di aver annusato finalmente i piedi di una ragazza, e, soprattutto, quella di poter dormire con accanto delle ballerine molto odorose, gli aveva quasi drogato gli ormoni, e non poteva fare a meno di fantasticare su Valeria, ma non solo: si aprivano anche gli scenari in cui lui era lo schiavo di Valeria e di Sara, contemporaneamente.
Ci mise un bel po\u2019 a riprendersi da quell\u2019orgasmo potente; si mise rilassato, sul letto, senza nemmeno stoppare il video.
Guardando il video a freddo, rifletteva su una cosa: sua sorella aveva ragione. Alla fine, l\u2019unica cosa bella del video (a parte le due donne, entrambe bellissime), erano i piedi di quelle due padrone, e i momenti in cui lo schiavo li adorava; per il resto, non c\u2019era trama, non c\u2019era dialogo. Le uniche cose che sapevano dire, erano: \u2018Leccami i piedi schiavo\u2019, \u2018Sei un verme schiavo\u2019, e lo schiavo diceva solo: \u2018S\u00ec, padrona\u2019, o \u2018No, padrona\u2019. Non avevano una trama. Le due padrone non erano coinvolgenti; lui si sarebbe annoiato subito a farsi dominare da due padrone cos\u00ec, che peraltro non erano nemmeno padrone, ma delle attrici scadenti; l\u2019unica cosa che avevano di buono erano i piedi e il fisico.
Invece, sua sorella\u2026 cominciava a rendersi conto di quanto coinvolgente fosse, psicologicamente, sua sorella. Non aveva avuto bisogno di vestiti in cuoio, attrezzature varie o una passione fetish per ridurlo ai suoi piedi: aveva del talento naturale. Ora Francesco desiderava fortemente sottomettersi a Sara e Valeria: a Sara per il modo in cui lo coinvolgeva, e a Valeria per l\u2019odore dei suoi piedi.
Ma Sara glielo aveva detto: era consapevole di eccitare suo fratello quando lo dominava o gli concedeva i piedi; ma non gli avrebbe reso la vita facile. Gli avrebbe solo fatto incrementare il desiderio.
Qualcuno tent\u00f2 di aprire la porta, ovviamente senza successo.
\u2018Toc toc\u2019.
\u201cFrancesco, apri! Che ci fai chiuso in camera?\u201d disse Valeria, dietro la porta.
\u201cU\u2013 un attimo!\u201d url\u00f2 Francesco, impappinato.
Lev\u00f2 in fretta il video fetish, si pul\u00ec dalla sborra, e pos\u00f2 le scarpe di Valeria per terra, dopodich\u00e9 and\u00f2 ad aprire a Valeria, che nel frattempo continuava a bussare.
Francesco apr\u00ec la porta, e si ritrov\u00f2 davanti Valeria, con gli occhi gonfi di sonno, i capelli spettinati, con la canotta e un pantaloncino corto, e a piedi nudi.
A Francesco era sempre piaciuta Valeria: una ragazza snella, con un bel seno (anche se non troppo abbondante), capelli neri e ricci, di qualche centimetro pi\u00f9 alta di Sara. E quella visione lo mand\u00f2 letteralmente in estasi. Se le ragazze erano belle gi\u00e0 di prima mattina, spettinate, senza vestiti eleganti, e soprattutto senza trucco, allora erano davvero belle. E poi Francesco amava le donne che camminavano a piedi nudi. In quel momento, poi, in cui i suoi ormoni lavoravano frenetici\u2026
\u201cChe stavi facendo, maialino?\u201d chiese Valeria curiosa, ridendo ed avanzando. Francesco, invece, arretr\u00f2, verso il suo letto. \u201cPerch\u00e9 stavi chiuso dentro? Ti stavi masturbando, vero? Ammettilo, dai, che ti stavi smanettando il grilletto. Stavi con le mie scarpe, vero? Com\u2019era? Ti \u00e8 piaciuto? Puzzavano? Su, dai parla!\u201d.
\u201cAccidenti, Valeria, di mattina gi\u00e0 sei un fiume in piena? Io sto morendo di sonno\u201d disse Francesco, cercando di cambiare argomento, perch\u00e9 si sentiva leggermente imbarazzato.
\u201cAnche io ho sonno\u201d disse Valeria col sorriso in bocca \u201cMa sono curiosa. Su dai, dimmi, ti sei masturbato odorando le mie scarpe? Dai parla\u201d.
Aveva un entusiasmo non da lei; sembrava davvero curiosa ed interessata, al contrario della sera precedente, in cui sembrava negativamente sorpresa ed imbarazzata. Forse stava sciogliendo il ghiaccio\u2026 o semplicemente era la presenza di Sara ad imbarazzarla.
Francesco and\u00f2 a sedersi sul suo letto, e cos\u00ec fece Valeria, mettendo i piedi incrociati. Francesco li fiss\u00f2 per qualche istante: erano davvero belli, e li desiderava. Si sarebbe giocato questa carta, tentando di arrivare in qualche modo ai piedi di Valeria.
\u201cS\u00ec Valeria. Sono stato tutta la notte a odorare le tue scarpe\u201d disse Francesco.
\u201cAHAHAHAHAHAHAHA\u201d Valeria scoppi\u00f2 a ridere rumorosamente, facendo diventare Francesco piccolo piccolo. \u201cNon ci posso credere! Davvero hai odorato le mie scarpe tutta la nottata? AHAHAHAHA\u201d.
Francesco non rispose nulla, ma si limit\u00f2 a fissarle i piedi.
\u201cDai, Francesco, non te la prendere\u201d disse Valeria, accarezzando Francesco sulla guancia. \u201cE\u2019 divertente, ma non ci trovo nulla di male\u201d.
Nel dirlo, alz\u00f2 una coscia, e mise il piede sul ginocchio di Francesco: sal\u00ec, poi, piano piano per la coscia, toccando la coscia di Francesco con tutta la sua pianta. Poi mise il tallone all\u2019inguine, toccando la pancia di Francesco con le dita dei piedi.
\u201cOh mamma, ma guardatelo!\u201d esclam\u00f2 Valeria. \u201cTi sto toccando un po\u2019 con il mio piedino, e il tuo amichetto risorge. Ma se una ragazza ti mette i piedi in faccia tu diventi una bomba del sesso? Una rockstar sessuale, tipo un porno divo? AHAHAHAHAHA\u201d. Valeria trovava la faccenda molto divertente, invece Francesco stava combattendo una guerra interiore. Avrebbe voluto saltarle addosso e scoparsela, ovviamente passando prima per i suoi piedi, sempre se le sue palle avessero resistito e non avessero fatto schizzare tutto immediatamente.
\u201cNo, dai, Vale, \u00e8 mattina, capiscimi\u2026\u201d si giustific\u00f2 Francesco.
\u201cMa quale mattina!\u201d rispose Valeria. \u201cVogliamo scommettere? I piedi non hanno orario\u201d.
Mise il piede destro sulla faccia di Francesco, e lo esort\u00f2 ad annusarlo. Sapevano di sudore, anche se leggermente meno odorosi della sera precedente, ma l\u2019odore era comunque ben impregnato sotto la sua pianta. Francesco cominci\u00f2 ad annusare a pieni polmoni, e nel frattempo, Valeria, gli diede qualche colpettino sul pene con l\u2019altro piede.
Francesco ogni tanto sobbalzava, e cercava di trattenersi per non eiaculare nelle mutande. Valeria lev\u00f2 il piede dalla sua faccia, e disse:
\u201cBeh, io noto che la tua eccitazione deriva dai miei piedi. Se te lo facessi oggi pomeriggio, il tuo amicone reagirebbe allo stesso modo, scommetto\u201d e riprese a ridere.
Francesco non ci bad\u00f2, ma prese entrambi i piedi di Valeria e se li mise sulla faccia, e lui si distese.
Stettero in quella posizione per circa cinque minuti, quando poi Valeria chiese:
\u201cOk, ma ora fino a quando dobbiamo stare cos\u00ec?\u201d.
Francesco si era talmente rilassato in quella posizione che si era quasi addormentato.
\u201cFammi stare un altro po\u2019, ti prego. Mi piace troppo\u201d disse Francesco, con aria di supplica.
\u201cMi fai quasi tenerezza, piccolino\u201d disse Valeria, che aveva cominciato ad accarezzare la faccia di Francesco coi piedi.
\u201cSembra di guardare Fetish Channel\u201d disse Sara all\u2019improvviso.
Entrambi, Valeria e Francesco sobbalzarono, e si ricomposero.
\u201cVedo che vi stavate divertendo\u201d continu\u00f2 Sara. \u201cCos\u2019\u00e8, ci hai preso gusto, Vale?\u201d chiese sorridendo.
Valeria divent\u00f2 tutta rossa, e disse:
\u201cEffettivamente\u2026 s\u00ec, ci stavamo facendo due risate\u201d.
Lo disse con noncuranza, ma era evidente il suo imbarazzo.
\u201cTu invece, maiale, ti stavi eccitando, ovviamente\u201d disse Sara, questa volta con un tono sprezzante, guardando il rigonfiamento fra le cosce di suo fratello.
\u201cMi perdonerai, Valeria, ma questa situazione non deve diventare una festa per Francesco. Ogni tanto s\u00ec, qualche minuto di svago ci pu\u00f2 stare. Ma non dobbiamo esagerare. Ieri sera ha annusato i nostri piedi, stanotte lo hai fatto dormire con le tue scarpe a portata di mano, ora gli stavi mettendo i piedi in faccia. Questa \u00e8 musica per le sue orecchie. Non dimentichiamoci che sta in punizione, non in vacanza\u201d continu\u00f2 Sara.
Valeria sembr\u00f2 un po\u2019 mortificata.
\u201cS\u00ec Sara, hai ragione, scusami\u2026\u201d disse, abbassando lo sguardo.
Francesco fece caso che Sara aveva una forte influenza anche sulla sua amica. Aveva veramente un carattere cos\u00ec forte? Ma come mai non aveva mai reagito alle sue provocazioni e ai suoi sfott\u00f2 continui?
\u201cNo, no. Non ti scusare, figurati\u201d disse Sara, sorridendo. \u201cE\u2019 solo che questo maiale ne approfitta. Ma la vera dominazione non \u00e8 questa; questo \u00e8 solo feticismo. Roba da pervertiti come lui. La vera dominazione \u00e8 un\u2019altra cosa. Non confondiamo le fantasie malate di mio fratello con la realt\u00e0\u201d.
Era proprio come aveva immaginato lui. Ormai si era creato un feeling naturale tra le due menti: quella di Sara, che dominava senza scrupoli, e quella di Francesco, che subiva senza dire una parola.
\u201cOra, Francesco\u201d continu\u00f2 Sara \u201cMi serve una ricarica telefonica. E voglio che tu me la vada a fare subito\u201d.
\u201cTi\u2026 ti fai fare la ricarica da tuo fratello?\u201d chiese Valeria, stupita.
\u201cOvviamente\u201d rispose Sara. \u201cChe ti credi, che la punizione sia mettergli i piedi in faccia? Una cosa da manuale, che lo faccia godere? Ma assolutamente no. Da ora in poi le ricariche me le far\u00e0 lui. Come le cene, le uscite, la benzina in macchina, gli ingressi alle discoteche, mi pagher\u00e0 tutto Francesco. Ma non solo ora, che i nostri genitori sono fuori. Durer\u00e0 fino a quando Francesco vuole che io custodisca il suo segreto. Noi, visto che lo sai pure tu. Mi far\u00e0 da tassista anche; quindi, Vale, anche tu sai che per qualsiasi cosa, c\u2019\u00e8 Francesco a disposizione\u201d.
\u201cOh, cavolo, che situazione\u201d disse Valeria, guardando il pavimento.
\u201cI momenti di piacere si pagano cari, Vale. Hai visto? Ora sono lo schiavetto della mia sorellina\u201d disse Francesco.
\u201cMa non fare il ridicolo\u201d disse Sara. \u201cQuesta situazione l\u2019hai creata tu, negli anni, facendo una continuazione il mongoloide, pur sapendo che a me la cosa dava fastidio. Per\u00f2 io me ne sono stata zitta. Anche fin troppo. Trovandoti a spararti un segone, avrei potuto piuttosto farmi due risate. Ma visto che tu ti sei sempre professato Dio, quando poi sei solo un pervertito che casca ai piedi delle donne\u2026 era mio dovere farti cambiare ruolo anche nella vita reale; non mi piacciono le maschere, o le doppie facce. Sei uno schiavo, e tale devi essere. La coerenza \u00e8 sempre la prima cosa. Ed ora muoviti, vai!\u201d url\u00f2, e Francesco non perse tempo.
\u201cHai una mente diabolica, davvero\u201d comment\u00f2 Valeria, una volta che Francesco era uscito dalla camera.
\u201cNo\u201d rispose semplicemente Sara. \u201cHo una mente molto semplice. Mi ero semplicemente stufata dell\u2019infantilismo di mio fratello. Ed io, non essendo per nulla infantile, non ho mai chiesto aiuto; non perch\u00e9 non lo volessi, ma perch\u00e9 volevo risolvermi questa situazione da sola; ed ora hai visto? Se mio fratello fosse stato un vero Dio, a quest\u2019ora ero io che dovevo stare con la testa calata, soprattutto coi nostri genitori sono fuori. Invece? E\u2019 Dio che cala lo sguardo quando lo guardo negli occhi. Allora, chi \u00e8 Dio tra noi due?\u201d .
\u201cTu\u201d rispose Valeria. \u201cLa Dea in questa casa sei tu, Sara, ma lo sei sempre stata\u201d.
\u201cChe gentile che sei, ma no\u201d rispose Sara. \u201cIo non sono come mio fratello, non mi professo nessuno. E\u2019 questa la differenza principale tra noi due\u201d.
Ma Valeria aveva cambiato espressione del viso.
\u201cChe c\u2019\u00e8, Vale?\u201d chiese Sara, preoccupata.
\u201cInvece s\u00ec\u201d rispose Valeria.
\u201cInvece s\u00ec, cosa?\u201d chiese Sara.
\u201cTu sei una Dea; una vera Dea. Ti posso baciare i piedi, Dea? Te lo meriti. Assolutamente. Ho cambiato idea su di te. Sei la donna pi\u00f9 grande che io abbia mai conosciuto\u201d disse Valeria, con gli occhi spalancati, e il respiro affannato.
\u201cSpero\u2026 spero tu stia scherzando!\u201d esclam\u00f2 Sara. Che diavolo stava succedendo a Valeria? Impazziva?
\u201cNo, non scherzo. Ti voglio baciare i piedi, e secondo me, dopo, quando torna tuo fratello, ci possiamo divertire per bene, noi tre. Abbiamo tutto il tempo possibile a disposizione\u201d disse Valeria.
Sara fiss\u00f2 negli occhi Valeria per molti secondi. Sembrava ipnotizzata. Pi\u00f9 di suo fratello anche. Ora che ci rifletteva, era riuscita a sottomettere suo fratello, una buffone rude e forte. Ed ora, Valeria, la sua migliore amica, insisteva per poterle baciare i piedi. Ma cosa stava succedendo al mondo?
\u201cMa stai diventando matta? Non sono n\u00e9 feticista, n\u00e9 lesbica, n\u00e9 i****tuosa\u201d rispose Sara, con un tono secco.
\u201cNemmeno io sono lesbica\u201d disse Valeria. \u201cNon devi fare sesso n\u00e9 con me, n\u00e9 con tuo fratello. Giochiamo solo un poco coi piedi. Io ora voglio i tuoi. E dopo possiamo sottomettere tuo fratello. Poi sabato sera c\u2019\u00e8 una festa\u2026 vengo a dormire qua, e annienteremo Francesco con i nostri piedi sudati e puzzolenti. Ma poi decideremo ogni cosa man mano, non programmiamo nulla. Ma ora Sara, ti prego: fatti baciare i piedi\u201d.
\u201cS\u00ec, per\u00f2 torniamo in camera dei miei\u201d disse Sara, pensando che ormai ogni briciolo di buonsenso fosse sparito dal corpo di Valeria. \u201cNon vorrei che il porco, tornando, possa trovarci in quello stato. Buffone com\u2019\u00e8, dovrei solo picchiarlo\u201d.
Le due ragazze tornarono nella camera da letto; Sara chiuse la porta a chiave, e copr\u00ec lo spiraglio della chiave con un panno. Dopodich\u00e9, si stese sul letto, e si rilass\u00f2.
Mise i piedi in faccia a Valeria, che cominci\u00f2 ad odorare e a baciare.
\u201cI tuoi piedi non sanno di niente, Sara. Cio\u00e8, voglio dire\u2026 non sono come i miei. I miei puzzano molto di pi\u00f9\u201d disse Valeria, stampandosi il piede di Sara sulla guancia.
\u201cIo sono una maniaca della pulizia, Vale, lo sai. Mi cambio calze o calzini tutti i giorni, mi lavo una continuazione\u2026 \u00e8 normale che non sappiano di niente\u201d disse Sara, massaggiando la guancia di Valeria con le dita dei piedi.
\u201cNon dipende solo da questo, Sara. Anche io mi lavo spesso, ma i miei piedi puzzano di pi\u00f9. Sar\u00e0 una cosa personale\u201d disse Valeria, abbandonandosi sempre di pi\u00f9 ai piedi dell\u2019amica.
\u201cAllora sar\u00e0 cos\u00ec\u201d rispose Sara. \u201cFarai la felicit\u00e0 dei feticisti pi\u00f9 estremi ed esigenti\u201d.
Sara accarezzava dolcemente il viso di Valeria, toccandole il naso, gli occhi, le sopracciglia, il collo, le braccia, e i capelli.
\u201cMi piace afferrarti i capelli tra i piedi\u201d disse Sara, a un certo punto. \u201cSono cos\u00ec morbidi\u201d.
\u201cAnche a me piace molto. Sai, tuo fratello \u00e8 un genio proprio, con queste passioni\u201d rispose Valeria.
\u201cNon esageriamo\u201d disse Sara. \u201cGiocare coi piedi ci sta, ma tutto il resto \u00e8 da malati. A proposito di mio fratello: dopo ti va di farci fare un pediluvio da Francesco?\u201d propose.
\u201cAssolutamente s\u00ec!\u201d esclam\u00f2 Valeria, sorridendo. Dopodich\u00e9, si stese, si stamp\u00f2 i piedi di Sara in faccia, e si rilass\u00f2.
\u201cTu mi stai nascondendo qualcosa\u201d.
Francesco era seduto a un tavolino di un bar, col suo migliore amico, Stefano.
Stefano aveva notato qualcosa di strano in Francesco. Sapeva che i momenti in cui i suoi genitori erano fuori, lui approfittava sempre per fare baldoria, sia in casa che fuori, con gli amici. Ma invece, questa volta, era letteralmente sparito. Non si era mai fatto sentire.
\u201cTe l\u2019ho detto\u201d rispose Francesco. \u201cI miei mi hanno raccomandato di prestare pi\u00f9 attenzione alla casa, di stare attento a mia sorella\u2026 scocciature\u201d.
\u201cMa per favore!\u201d protest\u00f2 Stefano. \u201cTutti noi abbiamo i momenti in cui i nostri genitori sono fuori, e tu anche li hai avuti in passato. Ma nessuno si comporta come stai facendo tu ora. D\u00ec la verit\u00e0: hai qualche ragazza per sotto le mani, e non vuoi che si sappia in giro?\u201d.
\u201cNo, Stefano, non c\u2019entrano le ragazze\u201d disse Francesco.
\u201cE allora cosa?\u201d chiese Stefano, curioso. Era abbastanza seccato dal fatto che Francesco non volesse confidarsi con lui.
\u201cTe l\u2019ho detto, Stefano!\u201d url\u00f2 Francesco. \u201cE\u2019 inutile che continui a chiedere. Ti ho detto le cose come stanno; se mi vuoi credere bene, altrimenti non so che dirti\u201d.
\u201cE\u2019 ovvio, non ti credo\u201d disse Stefano, alzandosi dal tavolino. \u201cTu stai cercando di nascondere qualcosa. E questo mi d\u00e0 fastidio, perch\u00e9 noi due siamo amici, e non ci dobbiamo nascondere le cose. Non ti voglio obbligare a dire cose che non vorresti, ma almeno non mentire, cazzo. E\u2019 palese che sta succedendo qualcosa. Ma sappilo, io prima o poi lo scoprir\u00f2. Ci vediamo\u201d tagli\u00f2 corto, e se ne and\u00f2.
Francesco rimase qualche minuto da solo, seduto al tavolino del bar, a riflettere. Sua sorella aveva spezzato tutti gli equilibri: influenzava il suo modo di vivere in casa, e stava turbando le relazioni che lui aveva con la gente: prima con le sue amiche, ora anche con i suoi amici; e non stava muovendo un dito. L\u2019inferno sarebbe stato quando sarebbero tornati a casa i genitori, che gi\u00e0, prima della partenza, avevano notato qualcosa di strano. Era praticamente sotto scacco. E sua sorella ne godeva.
Quando fece ritorno a casa, dopo aver fatto la ricarica al cellulare di sua sorella, trov\u00f2 le due ragazze in cucina, che mangiavano qualcosa; lui, invece, aveva fatto colazione al bar, col suo amico.
\u201cEra lunga la fila per le ricariche, scommetto\u201d comment\u00f2 sarcastica Sara, una volta che Francesco era entrato.
\u201cNon era lunga la fila\u201d rispose Francesco. \u201cMi sono fermato a prendere qualcosa al bar\u201d.
\u201cE nemmeno hai portato qualcosa a tutt\u2019e due?\u201d chiesa Sara, quasi severa. \u201cSei proprio un buono a nulla. Mi ero quasi dimenticata che sei un egoista di razza. Ti addestrer\u00f2 anche su questo. Ma ora passiamo al sodo: io e Valeria gradiremmo che tu ci lavassi i piedi. Vai a prendere due bacinelle e riempile di acqua\u201d.
Francesco, come un robot, and\u00f2 in veranda a prendere due bacinelle, e le riemp\u00ec di acqua tiepida e sapone.
Le due ragazze si sedettero sul divano, sfilandosi le pantofole.
\u201cDai un\u2019ultima annusata ai miei piedi puzzolenti, prima che poi me li lavi\u201d disse Valeria, alzando un piede a mezz\u2019aria. Francesco si inginocchi\u00f2, e prese tra le mani il piede di Valeria: emanava sempre lo stesso odore paradisiaco, che sconvolgeva la mente di Francesco. Era anche leggermente impolverato. Evidentemente aveva camminato a piedi nudi. Il naso di Francesco tocc\u00f2 la pianta del piede di Valeria; sarebbe rimasto cos\u00ec per l\u2019eternit\u00e0. Era l\u2019odore pi\u00f9 bello che avesse mai sentito. Avrebbe mai potuto immaginarlo? Non aveva bisogno di viaggiare, per trovare posti meravigliosi. Bastava mettersi sotto i piedi di una ragazza per trovare un posto meraviglioso.
\u201cPenso possa bastare\u201d disse Sara, e Valeria abbass\u00f2 il piede, rimanendo Francesco un po\u2019 deluso.
\u201cMi raccomando schiavo\u201d disse Sara a Francesco. \u201cValeria \u00e8 nostra ospite. Fai un servizio come si deve. I suoi piedi devono uscire come nuovi. Tu sei bravo a massaggiare\u201d.
\u201cDar\u00f2 il mio massimo impegno, Sara. Dopo li lavo anche a te\u201d rispose Francesco.
\u201cMa che gentile!\u201d disse Sara ironicamente.
Le due ragazze immersero i piedi nelle bacinelle, e Francesco si era seduto per terra. Aveva appena cominciato a lavare i piedi di Valeria, massaggiandoli con cura, quando il suo cellulare squill\u00f2.
\u201cMa chi ti cerca a quest\u2019ora?\u201d esclam\u00f2 Sara, con un\u2019espressione scocciata.
\u201cNon saprei\u201d rispose Francesco. \u201cOra controllo\u201d. Il suo sguardo parve immobilizzarsi.
\u201cAllora, chi \u00e8? Si pu\u00f2 sapere? Perch\u00e9 fai quella faccia da mongoloide?\u201d disse Sara, vedendo che Francesco non accennava ad una reazione.
\u201cE\u2019\u2026 \u00e8 Stefano, Sara. Stefano. Che faccio\u2026 rispondo?\u201d chiese Francesco.
\u201cSei un cucciolo, Francesco. Cos\u00ec mi piaci\u201d disse Sara. \u201cS\u00ec, rispondi. Sicuramente Stefano ha da dirti qualcosa di importante\u201d.
\u201cStefano?\u201d rispose Francesco. \u201cS\u00ec? S\u00ec, sono a casa. Cosa?\u201d fece un\u2019espressione spaventata con gli occhi. \u201cVe\u2026 venire a casa? A quest\u2019ora? Perch\u00e9?\u201d.
Sara fece un sorriso ed un segno col pollice. Francesco impallid\u00ec: cap\u00ec che doveva farlo venire.
\u201cOk allora!\u201d disse, fingendo entusiasmo. \u201cFra quanto vieni, allora?\u201d chiese.
\u201cPuoi aprire il portone\u201d disse Stefano dall\u2019altro capo del telefono. \u201cSto sotto casa tua\u201d.
Francesco impallid\u00ec, se possibile, ancora di pi\u00f9.
Apr\u00ec il portone, ed and\u00f2 ad accogliere Stefano alla porta.
\u201cFai venire Stefano in cucina\u201d url\u00f2 Sara. \u201cVoglio salutarlo\u201d.
Ovviamente Sara voleva approfittare per farsi due risate, tenendo Francesco sotto scacco.
Francesco fece accomodare Stefano, che salut\u00f2 Sara e Valeria, che ovviamente conosceva di vista.
\u201cCiao Stefano, come va?\u201d chiese Sara, sorridendo.
\u201cEhi Sara. Bene e tu? Ma che state facendo voi due?\u201d chiese Stefano, e rise.
\u201cCi rilassiamo un po\u2019. Anche se fa caldo, avere i piedi nell\u2019acqua calda \u00e8 sempre piacevole. Tanto, che abbiamo da fare a quest\u2019ora di mattina?\u201d rispose Sara.
\u201cPare pi\u00f9 che giusto\u201d disse Stefano.
Guard\u00f2 Francesco: era palesemente in imbarazzo, e fissava il pavimento. Cercava di capire cosa non andasse.
\u201cChe ne dici, Francesco, ci vediamo un film stasera?\u201d propose Stefano.
Istintivamente, Francesco stava per rispondere di s\u00ec, poi successe qualcosa di strano: a Sara scomparve il sorriso di faccia, e fiss\u00f2 Francesco.
Francesco guard\u00f2 Sara negli occhi. Si guardarono per dei lunghi istanti; Sara non sbatt\u00e9 nemmeno le palpebre. Fissava solo severamente Francesco. E Francesco era letteralmente incantato.
\u201cAllora?\u201d chiese Stefano.
\u201cStefano ti ha fatto una domanda, Francesco. Ti svegli?\u201d disse Sara, continuando a fissare intensamente suo fratello negli occhi.
\u201cNon mi dire niente, Stefano. Facciamo un\u2019altra volta? Stasera\u2026\u201d Francesco non sapeva che dire; ma evidentemente aveva risposto giusto, perch\u00e9 Sara aveva smesso di fissarlo. Valeria, intanto, si guardava i piedi, imbarazzata.
Seguirono attimi di silenzio, e Stefano cap\u00ec che era meglio lasciar perdere. Sarebbe stato meglio affrontare Francesco a quattr\u2019occhi.
\u201cD\u2019accordo, non fa nulla. Organizziamo in queste sere, poi. Io vado, ci vediamo\u201d disse Stefano, e fil\u00f2 via.
\u201cVedi, Valeria?\u201d disse improvvisamente Sara. \u201cLa dominazione reale \u00e8 questa. E\u2019 bastato fissare Francesco negli occhi per fargli dire di no a Stefano. Non \u00e8 quella cosa che fanno in quei video su cui Francesco si spara le seghe. Quelle cose sono cose per segaioli, appunto. A Francesco piace la dominazione? Dovrebbe essere contento. Lo sto dominando, e lui non batte ciglio\u201d.
Francesco e Valeria si fissarono negli occhi. Erano entrambi sbalorditi da quel semplice ragionamento di Sara.
\u201cBene, ora puoi ricominciare a lavarci i piedi\u201d disse Sara.
Cominci\u00f2 da Valeria: si risedette per terra, e prese di nuovo il piede di Valeria tra le mani. A Francesco non piacevano i piedi in quello stato: troppo puliti, senza nessun odore, se non di sapone. Non avevano nulla di un piede. Ma dovette tuttavia eseguire il suo lavoro. Massaggi\u00f2 con cura ogni dito, ed anche gli spazi tra le dita. Poi massaggi\u00f2 il tallone, e sal\u00ec su per la pianta. Ogni tanto Valeria ridacchiava a causa del solletico.
\u201cCavolo, com\u2019\u00e8 rilassante farsi massaggiare i piedi\u201d comment\u00f2 Valeria. \u201cTi posso assumere come massaggiatore personale?\u201d chiese, ridendo.
Ma Francesco era troppo preso dai suoi piedi, per poter rispondere. Fece la stessa cosa all\u2019altro piede.
Poi pass\u00f2 ai piedi di sua sorella, che per\u00f2 disse:
\u201cHo cambiato idea. Non ho voglia di farmi massaggiare i piedi. Asciugameli, muoviti\u201d.
Francesco asciug\u00f2 i piedi di Sara, che si stese sul divano, mettendo i piedi sulle cosce di Valeria, che per\u00f2 fece finta di nulla.
\u201cRimani a mangiare con noi, Vale?\u201d chiese Sara. \u201cSto insegnando Francesco a cucinare qualcosa. Spero vivamente che la cucina non vada a fuoco\u201d.
Valeria rise; poi disse:
\u201cNo, Sara, ti ringrazio. Sto fuori casa da ieri pomeriggio, preferisco ritirarmi\u201d.
\u201cBene\u201d disse Sara. \u201cFrancesco, vai a prendere le scarpe di Valeria. Per\u00f2 fai in fretta, non masturbarti, mi raccomando. E portale con la bocca\u201d.
Francesco and\u00f2 in camera sua; le scarpe di Valeria stavano ancora l\u00ec. Le annus\u00f2: avevano sempre lo stesso odore paradisiaco. Prenderle in bocca, invece, fu il difficile. Non riusciva a prenderle in modo che si reggessero bene; cadevano spesso. Fino a che non le afferr\u00f2 coi denti, e le port\u00f2 in cucina.
\u201cInfila le scarpe a Valeria, e baciale i piedi\u201d ordin\u00f2 Sara.
Francesco infil\u00f2 le scarpe a Valeria, e le baci\u00f2 i dorsi dei piedi.
Valeria salut\u00f2 e se ne and\u00f2, con la generica promessa di rivedersi sabato sera, alla festa della loro amica.
\u201cVieni a sederti vicino a me\u201d disse Sara a Francesco. Stava stesa sul divano. Questa richiesta sorprese molto Francesco.
Gli mise i piedi sulle cosce. Francesco li fiss\u00f2 intensamente: i piedi di Sara erano effettivamente pi\u00f9 belli di quelli di Valeria.
\u201cChe io ti abbia messo i piedi sulle cosce, non significa che tu debba fissarli\u201d disse Sara, facendo tornare Francesco nel mondo dei vivi. \u201cSono dei piedi, Francesco. Piedi. Non \u00e8 possibile che vedendo i piedi di una ragazza tu smetta di vivere. Vai in catalessi\u201d.
Francesco era stanco di quella situazione. Aveva bisogno di rilassarsi un po\u2019. E sua sorella era una spina nel fianco. Era una tortura psicologica. Francesco amava s\u00ec i piedi di sua sorella, ma lei metteva sempre in atto la stessa tattica: glieli faceva desiderare, per poi negarglieli e tormentarlo psicologicamente anche.
\u201cSeguimi un attimo in camera mia\u201d continu\u00f2 Sara. \u201cVoglio provare il vestito per la festa di sabato sera. E tu devi aiutarmi. Devi prendermi i vestiti dall\u2019armadio, ed ovviamente dopo sarai tu a mettere tutto in ordine. E pretendo che tu metta in ordine meticolosamente, a patto che tu debba starci tutta la giornata\u201d.
Sara aveva gusto nell\u2019abbigliamento. Qualsiasi vestito indossasse, le stava una meraviglia, e sapeva abbinare anche bene.
\u201cStriscia verso la scarpiera, e scegli un paio di scarpe eleganti col tacco\u201d ordin\u00f2 Sara.
Francesco esegu\u00ec: si inginocchi\u00f2 e strisci\u00f2 verso la scarpiera, nonostante gli facesse male alle ginocchia.
Prese le scarpe che pi\u00f9 gli piacevano, e le port\u00f2 a Sara.
\u201cStenditi sul pavimento, che ti metto un poco i piedi in faccia\u201d disse lei.
Francesco si stese, e Sara appoggi\u00f2 delicatamente i piedi sulla faccia di Francesco.
\u201cIl nostro rapporto sta migliorando, non trovi?\u201d chiese Sara.
Francesco non rispose. Sara gli moll\u00f2 un ceffone col piede, tanto da farlo male.
\u201cHo fatto una domanda, stronzo\u201d disse Sara. \u201cNoi due non litighiamo pi\u00f9, e ci capiamo con un semplice sguardo. Credo che i veri ruoli in questa casa siano questi. Non trovi anche tu?\u201d.
Francesco, per tutta risposta, schiocc\u00f2 un fortissimo bacio sotto il piede di sua sorella.
\u201cPerch\u00e9 cazzo non rispondi alle mie domande, razza di maniaco!\u201d url\u00f2 Sara, arrabbiata.
\u201cPo\u2026 posso infilarti io le scarpe, padrona?\u201d chiese Francesco.
Sara guard\u00f2 dall\u2019alto suo fratello: ormai era andato. Era al culmine dell\u2019eccitazione, e non avrebbe pi\u00f9 ragionato se non si fosse masturbato.
\u201cMettimi le scarpe\u201d conferm\u00f2 Sara.
Francesco baci\u00f2 i piedi di Sara, e poi le infil\u00f2 le scarpe.
\u201cMi metta il tacco in faccia, padrona\u201d scongiur\u00f2 Francesco.
\u201cSiamo passati al lei?\u201d chiese Sara divertita. \u201cI tacchi decido io quando e dove usarli. Te li pianterei nel culo, ma non voglio essere cos\u00ec cattiva. Mi conserver\u00f2 questa carta come punizione estrema. Ed ora apri la bocca\u201d.
Francesco, che era una marionetta nelle mani di sua sorella, apr\u00ec la bocca. Sara gli infil\u00f2 il tacco in bocca, e disse:
\u201cBravo, schiavo. Ora succhiami il tacco. Fa come se tu fossi una pornostar e il mio tacco fosse un cazzo!\u201d disse Sara, e scoppi\u00f2 a ridere fortemente.
Francesco arross\u00ec, ma obbed\u00ec all\u2019ordine di sua sorella. Cominci\u00f2 a succhiare i suoi tacchi con la massima devozione.
\u201cSai, schiavo, credo che alla festa ci divertiremo un mondo\u201d disse Sara. \u201cIndosser\u00f2 queste scarpe. Nella peggiore delle ipotesi mi succhierai i tacchi. Nella migliore delle ipotesi mi leccherai i piedi\u201d.
Francesco smise di succhiare i tacchi di Sara.
\u201cPerch\u00e9 hai smesso? Continua verme!\u201d esclam\u00f2 Sara.
Ma Francesco non ne volle sapere. Anzi, si rialz\u00f2, e si sedette affianco a sua sorella, sul suo letto.
Sara guard\u00f2 disgustata suo fratello.
\u201cChi ti ha dato il permesso di sederti accanto a me?\u201d chiese arrabbiata. \u201cTi sto facendo fare esattamente quello che ti piace. Dovresti ringraziarmi in ginocchio! Invece non hai un minimo di riconoscenza!\u201d.
\u201cNon si tratta di questo, Sara!\u201d disse Francesco, tornando a chiamarla per nome. \u201cTu non mantieni le tue promesse. Sto facendo tutto quello che vuoi. Per\u00f2 hai infranto la nostra promessa, dicendo che Valeria \u00e8 la tua migliore amica ed hai voluta informarla su tutto. Ho accettato senza batter ciglio, e tu mi hai promesso che non dirai pi\u00f9 nulla a nessuno!\u201d.
\u201cMa tu usi il cervello quando parli?\u201d chiese Sara esasperata. \u201cChe io abbia detto a Valeria della tua passione, ti deve solo far piacere, perch\u00e9 Valeria ti ha fatto odorare i suoi piedi e ti ha fatto dormire con le sue scarpe a portata di mano. E non mi venire a dire che non ti \u00e8 piaciuto. Ti sei sparato delle seghe immense. E poi io sto mantenendo la mia promessa. Non dir\u00f2 niente a nessuno. Tu mi leccherai semplicemente i piedi e basta; non sar\u00f2 io a dire alla gente che tu sei feticista. Se la gente ti vedr\u00e0, lo scoprir\u00e0 da sola. Se non ti vedr\u00e0, non lo sapr\u00e0 mai\u201d.
\u201cSei\u2026 sei semplicemente una bastarda!\u201d url\u00f2 Francesco. \u201cIo lo sapevo che non avrei dovuto fidarmi di te. Hai usato questi trucchetti; e alla fine comunque hai trovato il modo per far venire a galla il mio feticismo davanti la gente. Io\u2026 io ti odio!\u201d.
\u201cIl bastardo sei tu, qui. Sei sempre stato tu ad umiliare me. E non t\u2019importava se c\u2019era qualcuno davanti. Perch\u00e9 dovrei importarmene io, ora? Tu mi prendevi in giro per motivi futili. Io invece per motivi seri. Tu sei feticista. Seriamente feticista. I piedi femminili ti mandano in tilt, e l\u2019hai dimostrato davanti me e Valeria. Sabato sera, che ti piaccia o no, tu mi leccherai i piedi, in discoteca. Se sarai un bravo mentitore, saprai che scusa inventare. Ma la gente dovr\u00e0 vederti mentre lecchi i piedi a tua sorella. Sicuramente sar\u00e0 una bella scena: divertente per la gente normale, schifosa per gli schizzinosi, ed eccitante per gli altri feticisti che sicuramente ci saranno alla festa\u201d disse Sara, pregustandosi ogni singola parola.
\u201cIo mi rifiuto di leccarti i piedi in pubblico. Non era nei patti\u201d disse Francesco.
\u201cAllora sar\u00f2 costretta a mandare un messaggio ad ognuno dei tuoi amici Vuoi far diffondere la notizia davvero? Io non parler\u00f2 solo di feticismo. Anche di sottomissione. Sai quante risate si faranno i tuoi amici, dopo aver scoperto che ti piacciono le donne volgari dell\u2019est che sottomettono uomini nudi. Farai sicuramente una bella figura. E nel peggiore dei casi, dir\u00f2 tutto anche a mamma e pap\u00e0. Devono pur smettere di pensare che il loro maschietto sia un Dio. A te la scelta\u201d rispose Sara. \u201cTanto\u201d aggiunse \u201cQualche tuo amico gi\u00e0 sospetta di qualcosa; Stefano si \u00e8 accorto che io ti ho bloccato solo guardandoti negli occhi\u201d.
L\u2019idea che i suoi amici venissero a sapere di questa sua passione lo facevano morire di vergogna.
\u201cScusami Sara\u201d disse Francesco. \u201cFar\u00f2 tutto quello che vuoi. Ti leccher\u00f2 i piedi sabato sera in discoteca. Troveremo un posticino pi\u00f9 riservato e tranquillo?\u201d.
Sara moll\u00f2 un ceffone a Francesco.
\u201cQuante volte ti devo dire che non mi devi chiedere scusa?\u201d disse Sara. \u201cLe tue scuse sono dettate dalla paura e dalla vergogna. Accetter\u00f2 le tue scuse solo quando saranno sincere. Ed ora non lo sono per niente. Riguardo il posto in cui farlo, lo faremo dove me ne verr\u00e0 voglia\u201d,
Francesco sperava che tutto ci\u00f2 sarebbe finito il prima possibile. Amava la dominazione della donna sull\u2019uomo, ma quella era piuttosto una vera e propria tortura psicologica.
\u201cS\u00ec padrona\u201d disse Francesco, un po\u2019 per l\u2019eccitazione, un po\u2019 per intenerire sua sorella, che sorrise.
\u201cPiccolo\u201d disse Sara, continuando a sorridere. \u201cMa tu lo sai che ho una bella sorpresa per te, per sabato sera?\u201d.
Francesco trem\u00f2. Che intenzioni aveva, ora, sua sorella?
\u201cQuale sorpresa padrona?\u201d chiese.
\u201cE se te lo dicessi ora perderesti tutto il gusto\u201d rispose Sara. \u201cNon sarebbe pi\u00f9 una sorpresa. La sorpresa \u00e8 bella perch\u00e9 scoprirai di cosa si tratta solo al momento. Credo proprio che ti piacer\u00e0 un mondo, cagnolino. Comunque vado a mangiare qualcosa, sto morendo di fame. Nel frattempo riordina in camera mia; dopo deve sembrare come nuova. E\u2019 chiaro cagnolino?\u201d.
\u201cS\u00ec padrona\u201d fu l\u2019unica risposta che Francesco seppe dare.
\u201cBene!\u201d disse Sara, che si alz\u00f2 dal suo lettino e si avvi\u00f2 in cucina, lasciando Francesco da solo in camera sua; stava tremando, chiedendosi cosa Sara avesse deciso di combinare quel fatidico sabato sera.
Francesco riordin\u00f2 in camera di Sara meticolosamente. Lui non se la cavava male a riordinare le cose, solo che era molto sfaticato, ed aveva paura che sua sorella facesse la pignola solo per il gusto di fargli rifare le cose, come aveva fatto per il letto.
Evit\u00f2 di guardare sua sorella negli occhi quando torn\u00f2 in cucina. Si era pentito di averla chiamata padrona. Alcune volte, l\u2019idea di sottomettersi ai piedi di sua sorella lo eccitava come non mai; altre volte, invece, lo imbarazzava da morire; un po\u2019 perch\u00e9 era sua sorella, un po\u2019 perch\u00e9 cominciava seriamente ad odiarla, dopo tutto quello che gli stava facendo passare. Aveva intenzione di farsi leccare i piedi in pubblico, in discoteca: sarebbe stato il massimo dei disonori, quello di farsi trovare inginocchiato ai piedi di sua sorella, mentre glieli leccava.
Ma non aveva una grande scelta: sua sorella avrebbe fatto la spia e l\u2019avrebbe messo in imbarazzo con tutti i conoscenti in men che non si dica. Sembrava un labirinto senza uscita. Era in trappola.
Quella sera, Sara stava seduta sul divano in cucina, guardando la televisione; ovviamente era lei a decidere quali programmi guardare; Francesco si sarebbe dovuto adattare, se avesse voluto approfittare dell\u2019aria condizionata, ovviamente accesa in cucina, dove stava Sara; quindi non poteva accenderla in camera sua, dove faceva un calore infernale.
Tra la tv e l\u2019aria fresca, Francesco scelse l\u2019aria fresca. Si addorment\u00f2 sulla poltrona: erano giorni che doveva dormire senza aria fresca, sudando e soffrendo; l\u2019aria fresca lo stava davvero rilassando di parecchio.
A un certo punto, Sara gli scosse il braccio, facendolo svegliare di botto.
\u201cChe fai, dormi?\u201d chiese lei, sorridendo, sapendo di averlo svegliato.
Francesco la guard\u00f2 storto, con gli occhi pieni di sonno, e non rispose, cercando un\u2019altra posizione comoda sulla poltrona.
\u201cCos\u2019\u00e8, il caldo non ti fa dormire, Francesco?\u201d continu\u00f2 Sara. \u201cO sei eccitato per sabato sera? Ti aspetta una gran leccata di piedi, stai nel tuo\u201d disse, continuando a sorridere, come se stesse facendo a suo fratello il regalo del secolo, ma ben sapendo che questa situazione lo stava uccidendo psicologicamente.
\u201cSara\u2026\u201d disse lentamente Francesco. Poi si stopp\u00f2.
\u201cChe c\u2019\u00e8?\u201d chiese Sara, alzando le sopracciglia.
\u201cCredi che potrei andare a prendere qualcosa con degli amici?\u201d chiese Francesco con un tono molto annoiato. Chiedere il permesso a sua sorella era l\u2019ultima cosa che avrebbe voluto fare, ma d\u2019altra parte non aveva scelta.
\u201cMi fai quasi commuovere, Francy\u201d disse Sara. \u201cVedo che le mie fatiche per addestrarti funzionano alla grande. S\u00ec, vai. E quando torni portami qualcosa di buono da mangiare. Una pizza, magari, con qualcosa di rosticceria. E poi qualcosa di dolce, come un cornetto. Vai\u201d.
Francesco moriva dalla voglia di picchiarla. In un modo o nell\u2019altro, si promise che sarebbe uscito da quella situazione; ma il percorso era bello lungo e tortuoso.
Usc\u00ec, e s\u2019incontr\u00f2 con i suoi amici, che manifestarono ironicamente il loro stupore nel rivedere Francesco.
Trascorsero una serata piacevole, seduti a un tavolino di un bar, chiacchierando e giocando a carte.
Era da tempo che non si divertiva e non si svagava cos\u00ec tanto: da quando sua sorella l\u2019aveva scoperto a masturbarsi sul web, la sua vita era diventata praticamente un inferno. Gli unici momenti di svago li aveva avuti, paradossalmente, quando sua sorella e Valeria gli avevano messo i piedi in faccia. Quello che per lui sarebbe dovuto essere un paradiso, ma che lentamente gli stava rendendo la vita un inferno.
Mancava mezz\u2019ora circa a mezzanotte, e Francesco sarebbe rimasto molto volentieri per qualche altra ora con i suoi amici; ma in poco tempo le pizzerie avrebbero chiuso, e non avrebbe potuto portare la pizza a sua sorella, che sicuramente, pignola com\u2019era diventata, non avrebbe reagito bene.
\u201cRagazzi, io mi avvio\u201d disse Francesco controvoglia.
I suoi amici fecero un\u2019espressione stupita, qualcuno di loro controll\u00f2 l\u2019orologio, mentre Stefano fece la faccia rassegnata, come se si aspettasse che qualcosa succedesse.
\u201cSai\u201d disse uno di loro, sarcasticamente. \u201cPersino Cenerentola potette ritirarsi a mezzanotte in punto. Non penso che la carrozza se ne scappi\u201d.
Francesco non sapeva che scusa inventare. Che era stanco? Che non voleva lasciare casa sola? Opt\u00f2 nel dire la verit\u00e0. Una \u2018mezza\u2019 verit\u00e0.
\u201cMia sorella mi ha chiesto se potevo portarle una pizza, al mio ritorno\u2026 e fra poco le pizzerie chiudono\u201d butt\u00f2 gi\u00f9 l\u00ec.
Qualcuno lo guard\u00f2 scandalizzato.
\u201cE tu? Dille che vada lei a prendersela, no? Che sono queste cose? Ti fai influenzare una serata da tua sorella? Proprio tu?\u201d.
Era effettivamente insolita quella decisione. Ma poteva mai Francesco dire che sua sorella lo ricattava?
\u201cMia sorella non mi chiede mai niente, perch\u00e9 sa che deve starsene zitta. Una volta tanto si pu\u00f2 fare\u201d fu la risposta pronta di Francesco.
\u201cVa bene\u201d disse uno dei suoi amici. \u201cPortale la pizza e poi torna qua\u201d.
\u201cNon credo proprio\u201d disse Francesco. \u201cSto stanco, mi scoccio poi di riscendere. Ci vediamo la prossima volta\u2026\u201d.
Cos\u00ec dicendo, si avvi\u00f2, ma Stefano lo segu\u00ec.
\u201cChi deve starsene zitto tra te e Sara?\u201d chiese.
Francesco si ferm\u00f2, poi si gir\u00f2 verso Stefano, e gli chiese:
\u201cChe intendi dire?\u201d.
\u201cL\u2019altra volta tua sorella ti ha zittito con uno sguardo\u201d rispose Stefano. \u201cEd ora ti ha chiesto una pizza, e tu gliela porti pure. E dopo non esci pi\u00f9. Se proprio vuoi sapere la verit\u00e0, Francesco, secondo me Sara ti sta ricattando per qualcosa\u201d.
Francesco sent\u00ec la sua faccia bollire.
\u201cMa cosa stai dicendo, Stefano. Sei impazzito?\u201d chiese.
\u201cPotrei farti la stessa domanda\u201d rispose Stefano. \u201cMa ora torna da tua sorella, non vorrei farti fare tardi. Ma stai tranquillo, che prima o poi scoprir\u00f2 che cazzo sta succedendo in casa tua. A proposito. Sabato sera che vogliamo fare?\u201d.
Era una provocazione evidente.
\u201cSabato sera devo andare ad una festa\u201d rispose Francesco.
\u201cChe festa?\u201d chiese Stefano insospettito.
\u201cIl diciottesimo di un\u2019amica di mia sorella\u201d disse Francesco.
\u201cUn\u2019amica di tua sorella\u2026 capisco. E\u2019 chiaro. Ciao Francesco\u201d concluse Stefano.
Ci mancava solo che Stefano iniziasse ad indagare, ora, pens\u00f2 Francesco infastidito. La situazione gi\u00e0 era difficile di per s\u00e9, poi ci si metteva anche lui. Ma d\u2019altronde, lui era suo amico; come dargli torto?
Tornando a casa compr\u00f2 una pizza e un cornetto, per portarli a sua sorella; ma quando torn\u00f2 a casa, Sara stava dormendo sul divano, con la televisione accesa. Pos\u00f2 la pizza e il cornetto sul tavolo, poi si avvicin\u00f2 a Sara: dormiva profondamente. All\u2019interno, Francesco, aveva sentimenti contrastanti: vedendola cos\u00ec indifesa, gli veniva voglia di soffocarla con un cuscino, o di picchiarla molto forte; ma dall\u2019altro lato, si rese conto che in fin dei conti le voleva bene; ma non era quello il momento di pensarci. Lui l\u2019aveva tormentata per anni, ed ora si stava vendicando, e non era il momento adatto per farsi intenerire. Che fare? Ammazzarla, inscenare una rapina, e finirla l\u00ec?
Poi gli venne una grande idea. Visto che sua sorella non parlava di svegliarsi, Francesco prese le sue ciabattine, molto cautamente, e se le port\u00f2 al naso: avevano un ottimo odore. Poi annus\u00f2 i piedi di sua sorella: rispetto all\u2019ultima volta erano leggermente pi\u00f9 odorosi, ma sempre di meno rispetto a quelli di Valeria. Ma per Francesco quello non era un problema; che fossero pi\u00f9 o meno odorosi, non era una cosa fondamentale. Quello che importava era che i piedi fossero belli. E i piedi di sua sorella parevano disegnati da un artista. Stette circa dieci minuti ad odorare, e minuto dopo minuto il suo membro diventava sempre pi\u00f9 grande.
Poi decise di giocarsi il tutto per tutto. Scrisse un bigliettino: ERA UN PECCATO SVEGLIARTI. RISCALDA LA PIZZA QUANDO TI SVEGLI. FRANCESCO.
Poi corse in camera di Sara il pi\u00f9 in fretta possibile, e chiuse la porta a chiave.
Apr\u00ec la scarpiera, e prese tre paia di scarpe: un paio di cuoio, un paio col tacco, e un paio di ballerine. Le annus\u00f2 tutte e tre: quelle col tacco non sapevano di nulla, e le pos\u00f2 immediatamente; quelle di cuoio puzzavano leggermente; e le ballerine, ovviamente, erano quelle che odoravano di pi\u00f9. Pos\u00f2 anche le scarpe di cuoio, e si stese sul lettino di sua sorella, slacciandosi i pantaloni e portandosi le ballerine al naso. Respir\u00f2 a pieni polmoni l\u2019odore paradisiaco delle scarpe di sua sorella, poi cominci\u00f2 a toccarsi il pene, che crebbe a dismisura; qualche secondo di tempo, e venne abbondantemente; pervaso di piacere, Francesco cerc\u00f2 di ricomporsi il prima possibile; mise in ordine in camera di Sara, e corse in cucina, per controllare la situazione: fortunatamente Sara dormiva, ancora nella stessa posizione di prima; Francesco si chiese se non fosse il caso di mangiare pizza e cornetto; ma poi si disse che avrebbe voluto dare una buona impressione a Sara, cos\u00ec rimase tutto sul tavolo ad and\u00f2 in camera sua, approfittando del sonno di Sara per accendere un po\u2019 il condizionatore in camera sua, che negli ultimi giorni era diventato un forno.
Quanto amava sua sorella che dormiva: poteva fare quello che voleva, poteva accendere l\u2019aria condizionata, e soprattutto poteva darsi alla pazza gioia alle sue scarpe. Si chiese se non era il caso di metterle i sonniferi nei pasti, ogni tanto.
Erano le due di notte, e Francesco dormiva beatamente nel suo lettino, con l\u2019aria condizionata accesa. Si sent\u00ec chiamare silenziosamente: Sara era l\u00ec, seduta sul suo letto. Francesco spense istintivamente il condizionatore.
\u201cNo, accendilo\u201d disse Sara. Francesco esegu\u00ec.
\u201cE\u2019 stato un pensiero molto carino, lasciarmi il bigliettino\u201d disse Sara sorridendo. Francesco era imbarazzato: non si aspettava quella dolcezza da sua sorella; anche perch\u00e9 non ne avevano mai condivisa.
\u201cEro stanchissima\u201d continu\u00f2 Sara. \u201cNon ti ho sentito arrivare. E\u2019 stato bello trovare la sorpresa sul tavolo. Camera mia \u00e8 un forno comunque\u201d aggiunse.
\u201cAccendi il condizionatore, no?\u201d disse Francesco. \u201cSpengo il mio, l\u2019ho tenuto due ore acceso\u201d.
\u201cNo, tienilo pure acceso\u201d disse Sara. \u201cDormo con te. Fammi spazio\u201d.
Questo spiazz\u00f2 Francesco. Che si stesse scocciando, Sara, di tormentarlo? Decise di giocarsi quest\u2019occasione alla maniera migliore possibile. Fece spazio a Sara, che si abbracci\u00f2 a lui, e si addorment\u00f2 istantaneamente.
Doveva essere proprio stanca morta. Francesco approfitt\u00f2 per toccarle i piedi, sotto le lenzuola. Mise la pianta del suo piede contro la pianta del piede di Sara: il contatto piede contro piede era una cosa che lo faceva letteralmente impazzire. Ma Francesco non riusciva a dormire: era troppo eccitato. Si alz\u00f2 e and\u00f2 di nuovo in camera di Sara: rovist\u00f2 un po\u2019 tra le sue cose, e prese un paio di collant da un cassetto: odor\u00f2 la parte dei piedi: non era un odore fortissimo, ma comunque sufficiente per farlo eccitare; poi riprese le ballerine, e se le port\u00f2 di nuovo al naso: non ci volle molto tempo perch\u00e9 si eccitasse di nuovo, per poi venire di nuovo: un altro orgasmo molto potente.
Torn\u00f2 a letto, esausto: sua sorella aveva occupato tutto il suo letto, e si era anche scoperta. Francesco approfitt\u00f2 per infilare il naso sotto i suoi piedi: erano bene o male odorosi come prima; odor\u00f2 tra le dita, un luogo in genere in cui l\u2019odore era pi\u00f9 forte; Sara scost\u00f2 leggermente il piede, ed apr\u00ec gli occhi. Si alz\u00f2 a mezzobusto sul letto, ma non comment\u00f2 il fatto che Francesco le stesse annusando i piedi; si limit\u00f2 a dire, invece:
\u201cSei rumoroso di notte\u201d.
Francesco si and\u00f2 a stendere di nuovo, ed entrambi si addormentarono immediatamente.
La mattina dopo Francesco si svegli\u00f2 carico di entusiasmo: cominciava a sperare che Sara si fosse scocciata di trattarlo male.
And\u00f2 in cucina e prepar\u00f2 la colazione. Sara si present\u00f2 qualche ora dopo, con gli occhi ancora gonfi di sonno.
\u201cBuongiorno dormigliona\u201d disse Francesco sorridendo.
\u201cNon pensare che sia finita\u201d disse Sara con un tono secco. \u201cChe io ti abbia lasciato un po\u2019 di pace non significa che le cose siano cambiate tra di noi. Sono meno arrabbiata, perch\u00e9 si cominciano a vedere i risultati del cambiamento in questa casa; ma non credere che questo significhi la fine del nostro patto. Tu continuerai ad essermi sottomesso. E anche il patto \u00e8 sempre lo stesso; prova a sgarrare, e tutti sapranno della tua indole\u201d.
Francesco si sent\u00ec come colpito da un proiettile al cuore. Era tutta un\u2019illusione. E Sara lo stava facendo ritornare coi piedi per terra.
\u201cDomani sera\u201d continu\u00f2 Sara \u201cC\u2019\u00e8 la festa della mia amica. Ricordati della mia promessa: ho una sorpresa per te. Non so se sia bella o brutta; sta a te deciderlo. Se sarai abile, allora la sorpresa sar\u00e0 bella; se sarai impacciato, allora si potrebbe trasformare in un vero e proprio inferno\u201d.
Francesco non disse nulla; non trovava nulla da dire. Cominci\u00f2 ad essere seriamente preoccupato: cosa aveva in mente Sara? Aveva due spine nei fianchi ora: da una parte Sara, che lo metteva sotto pressione, Stefano dall\u2019altra, che aveva capito molte cose, ma voleva scoprire la vera causa quale fosse.
La sera della festa, Sara si prepar\u00f2 molto in fretta: non era come quelle ragazze che perdevano ore e ore davanti l\u2019armadio e davanti lo specchio. Gi\u00e0 sapeva cosa mettere: un vestitino splendido, e un paio di scarpe coi tacchi, quelle che aveva scelto Francesco.
\u201cVestiti elegantemente\u201d ordin\u00f2 Sara a Francesco. \u201cUna camicia, ed un paio di pantaloni decenti. Non fargli prendere la polvere\u201d.
Francesco odiava vestirsi elegantemente, soprattutto in periodi estivi; ma ora non aveva scelta: doveva obbedire a sua sorella, o sarebbero stati guai.
Passarono a prendere Valeria, e si avviarono alla discoteca.
Durante il tragitto, Francesco non parl\u00f2 molto, n\u00e9 le due amiche gli diedero molto da parlare; Francesco era molto teso. Sperava che la serata finisse il pi\u00f9 presto possibile. Lui, che amava le feste in discoteca, si era ridotto a sperare che la festa finisse presto.
Una volta in discoteca, Sara indic\u00f2 dei divanetti a Francesco; lui pensava che fosse il luogo in cui avrebbe dovuto leccarle i piedi, ma Sara gli disse semplicemente che quello era un loro punto di ritrovo.
\u201cNon penserai mica che io passa la mia serata incollata a te?\u201d disse Sara, come se l\u2019idea di passare la serata col fratello la disgustasse quasi. Per Francesco era quasi la stessa cosa; pi\u00f9 tempo passava lontano da Sara, pi\u00f9 stava tranquillo.
C\u2019era un motivo specifico per il quale Francesco amava le feste in discoteca pi\u00f9 di ogni altro tipo di festa: c\u2019erano ragazze coi tacchi e coi sandali, sempre coi tacchi. Spesso, le ragazze, durante le pause tra un ballo e l\u2019altro, si sfilavano le scarpe, perch\u00e9 i piedi erano ovviamente stanchi, e quelle visioni mandavano Francesco in paradiso.
Francesco studiava i piedi di ogni ragazza che entrava.
Quando andarono a fare gli auguri alla festeggiata, Sara le disse:
\u201cHo un regalo speciale per te, Jessica. Ma non te lo dar\u00f2 qua, in mezzo alla gente; \u00e8 una cosa privata. Dovrai vedertene bene da sola\u201d.
Jessica sembrava eccitata, ma anche divorata da una fortissima curiosit\u00e0. Guard\u00f2 Francesco con un\u2019occhiata interrogatoria; ma Francesco inarc\u00f2 le spalle, per far capire che nemmeno lui sapeva di cosa si trattasse.
La prima parte della serata, Sara stette lontana da Francesco. Pi\u00f9 Valeria gli fece compagnia. Francesco amava ballare, ma dal momento in cui si sentiva molto agitato, prefer\u00ec trascorrere la serata sul divanetto che gli aveva indicato Sara.
Valeria, dopo aver ballato un po\u2019, gli si avvicin\u00f2, si sfil\u00f2 una scarpa e gli disse:
\u201cSai, credo che stanotte i miei piedi puzzeranno molto di pi\u00f9 dell\u2019altra volta. Dovresti provare, sai\u201d e gli mise un piede sul ginocchio.
Francesco evit\u00f2 di guardarle il piede: sapeva che se l\u2019avesse guardato, difficilmente sarebbe resistito: o avrebbe affondato il naso sotto la pianta, o sarebbe dovuto correre in bagno per masturbarsi; e Francesco non voleva ridursi a questo. Allora improvvis\u00f2 un massaggio con nonchalance, come se la cosa non lo riguardasse.
\u201cPerch\u00e9 non guardi il mio piede?\u201d chiese Valeria. \u201cNon ti piace pi\u00f9?\u201d.
\u201cVuoi stare zitta?\u201d url\u00f2 Francesco, guardandola storto.
Valeria parve non essersi accorta che erano in un luogo pieno di gente. Si mise le mani davanti la bocca, e ritir\u00f2 il piede.
\u201cMi era sfuggito\u2026 scusami Francesco\u201d disse; pareva realmente pentita.
\u201cNo, non ti preoccupare, non \u00e8 nulla\u201d rispose lui. \u201cVorrei solo evitare di mostrare in piazza questa cosa\u201d.
Valeria poggi\u00f2 il piede nudo a terra, strisciandolo leggermente sul pavimento; Francesco, a questo punto non pot\u00e9 fare a meno di guardare.
Valeria gli si avvicin\u00f2 all\u2019orecchio e gli disse:
\u201cTi piacerebbe poterlo pulire con la tua lingua, non \u00e8 vero?\u201d.
Francesco fece lo stesso con l\u2019orecchio di Valeria.
\u201cS\u00ec, e dopo se vuoi vieni a casa. Te lo pulisco tutta la nottata\u201d.
Valeria scoppi\u00f2 in una risata molto rumorosa. Qualcuno l\u00ec intorno si gir\u00f2. Francesco arross\u00ec e si guard\u00f2 tra le gambe.
\u201cMagari un\u2019altra volta\u201d rispose, cercando di calmarsi dalle risate. \u201cFar\u00f2 in modo che i miei piedi diventino neri e puzzolenti. Tanto, a te piace. E dovrai pulirmeli bene. Altrimenti lo sai. Sara mi ha autorizzato a sputtanarti se solo lo volessi. Se solo lo volessi, tu dovresti diventare il mio schiavo in men che non si dica. Ma evitiamo di farti andare in overdose di piedi e di piacere\u201d.
Che stronza pure lei! Evidentemente era un\u2019epidemia tra amiche.
Francesco si avvicin\u00f2 a Valeria, e le sussurr\u00f2 nell\u2019orecchio:
\u201cSe vuoi possiamo andare in macchina. Posteggiamo da qualche parte e ti lecco i piedi\u201d.
Valeria parve rifletterci qualche secondo, ma poi scosse la testa.
\u201cNo. Ti ripeto, non esageriamo col piacere. Poi cominceresti ad approfittarne\u201d rispose.
\u201cChe padrona che sei\u201d disse Francesco, con aria di sfida. \u201cSecondo me anche tu ti fai comandare a bacchetta da Sara. Non sei capace di decidere da sola?\u201d.
Valeria era stata chiaramente colpita al cuore da quelle parole. Era evidente che Sara esercitava una grandissima influenza su di lei.
\u201cPensa ci\u00f2 che vuoi\u201d rispose. \u201cIo non devo dimostrare niente a nessuno. Sei tu che dovresti esserci devoto, che pur sapendo delle tue perversioni malate, non solo non abbiamo fatto la spia, ma ti abbiamo concesso i nostri piedi anche, facendoti godere. E tu cos\u00ec ci ringrazi? Ha ragione Sara. Un fratello cos\u00ec va trattato peggio degli schiavi dell\u2019antichit\u00e0. Quelli che erano veri schiavi, non questi pippaioli come te\u201d.
Francesco alz\u00f2 gli occhi al soffitto, imprecando sotto voce. Non bastava Sara, ora ci si metteva anche Valeria. Evitarono di guardarsi per alcuni minuti, e stavano entrambi imbronciati.
\u201cValeria!\u201d. Sara si stava avvicinando e chiamava l\u2019amica. \u201cVale, puoi distrarre un attimo Jessica? Devo fare un attimo una cosa, ma lei non deve accorgersene; non deve farci caso\u201d.
\u201cS\u00ec, subito vado\u201d rispose Valeria annoiata.
\u201cSuccede qualcosa?\u201d chiese Sara preoccupata.
\u201cNo, niente\u201d rispose Valeria. \u201cE\u2019 solo che alcune persone sono proprio patetiche. Proprio come i filmini che guardano\u201d. E si alz\u00f2, dirigendosi verso Jessica.
Sara si sedette affianco a suo fratello, guardandolo storto.
\u201cE\u2019 inutile che mi guardi cos\u00ec\u201d disse lui sulla difensiva. \u201cHo solo fatto un\u2019osservazione che le ha dato fastidio. Anche voi due lo state facendo da giorni con me\u201d.
Sara evidentemente aveva altro per la testa, e volle evitare di discutere.
\u201cOra stammi bene a sentire\u201d disse Sara. \u201cSe vuoi che fili tutto liscio, dovrai fare quello che dico io. O mi faccio prestare un microfono e faccio l\u2019annuncio delle tue pratiche preferite qui davanti a tutti. Non farai in tempo a scappare che tutti sapranno di che pasta sei fatto\u201d.
\u201cDai, levati la scarpa e facciamolo una volta per tutte\u201d disse Francesco rassegnato.
\u201cNo, non voglio che mi lecchi i piedi, lasciamo perdere questo\u201d rispose Sara. \u201cDovrai fare due cose. Prima di tutto, c\u2019\u00e8 una stanzetta con dei divanetti al piano di sopra, e in genere \u00e8 deserta e chiusa. Ho fatto in modo di recuperare la chiave. Tu ora recati l\u00ec dentro, siediti su uno dei divani, accendi il lume piccolo e spegni le luci grandi: deve essere una stanza in penombra. Una volta l\u00ec aspetta: ti raggiungeranno delle ragazze, e tu dovrai leccarle i piedi; sarai il loro zerbino leccapiedi\u201d.
Francesco fece un\u2019espressione scandalizzata.
\u201cMa sei pazza?\u201d esclam\u00f2. \u201cLe ragazze non sapranno tenere la bocca chiusa e il mio segreto sar\u00e0 scoperto!\u201d.
\u201cNoi ragazze spesso possiamo essere molto pi\u00f9 serie di voi ragazzi\u201d rispose Sara. \u201cE poi dovresti esserne contento. Ti sto mettendo sul piatto d\u2019argento un gruppetto di ragazze che si faranno leccare i piedi molto volentieri. E se poi non rischi, non troverai mai una ragazza che se li faccia leccare, e di certo non puoi contare per l\u2019eternit\u00e0 su di me: ti dovrai accontentare di internet, e mi dici cosa c\u2019\u00e8 di bello sui video su internet?\u201d.
\u201cVa bene, le leccher\u00f2 i piedi\u201d rispose Francesco. \u201cPer\u00f2 mi devi garantire che non dicano niente a nessuno!\u201d.
\u201cIo non garantisco un bel niente\u201d rispose Sara. \u201cIo le illustro la situazione; sta a loro poi rispettare i piani, non trovi? Non gestisco io i loro cervelli. Ora, passiamo al piano B. Dobbiamo fare un grandissimo regalo a Jessica; ho parlato coi suoi genitori, verr\u00e0 a dormire da noi stanotte; tu dovrai essere il suo schiavo per una nottata intera, fino all\u2019alba, o meglio, fino a quando lei non varcher\u00e0 la soglia di casa nostra per tornare a casa. Dovrai obbedirle, dovrai leccarle i piedi, farle da sputacchiera, da pony, da trampolino, da zerbino, da sacco da box, e da qualunque cosa lei vorr\u00e0. Le ho promesso un regalo d\u2019oro, e tu dovrai soddisfarla a pieno. Guai a te se rimarr\u00e0 delusa del mio regalo, caro Francesco. Sarai tu a pagarne le conseguenze. Ed ora avviamoci alla stanza di sopra, muoviti!\u201d.
Francesco la segu\u00ec, e salirono di sopra. Entrarono nella stanzetta; era buia, in penombra, e c\u2019erano molti divanetti, tappeti e comodini. Era una stanza molto comoda per potersi rilassare un poco. Ma sembrava che di relax ne avrebbe vissuto poco lui.
\u201cIo non parteciper\u00f2, e nemmeno Valeria e Jessica\u201d disse Sara. \u201cSarai solo con altre ragazze. Se sarai bravo, ti divertirai come non mai; se non sarai bravo, tutto questo potrebbe trasformarsi in un vero e proprio inferno, come ti ho detto gi\u00e0. Buon divertimento\u201d disse, facendo uno strano ghigno con la bocca.
Usc\u00ec dalla stanza, rimanendo Francesco da solo; era carico di eccitazione e preoccupazione. Se fosse stato sicuro che le ragazze avrebbero mantenuto il segreto, sarebbe stato l\u2019uomo pi\u00f9 felice della Terra. Ma le ragazze, si sa\u2026 quando c\u2019\u00e8 qualcosa su cui spettegolare, sono quasi sempre contente. E non solo le ragazze, ma chiunque.
Non volle preoccuparsi molto di questo, perch\u00e9 Sara aveva lasciato intendere che erano ragazze serie, cominci\u00f2 a preoccuparsi di altro: non aveva mai vissuto un\u2019esperienza di gruppo.
Come sarebbe stato essere lo schiavo di pi\u00f9 ragazze contemporaneamente nella realt\u00e0?
Francesco camminava avanti e indietro nervosamente nella stanzetta, in attesa delle ragazze. C\u2019erano momenti in cui prevaleva il nervosismo, momenti in cui era l\u2019eccitazione a prevalere. Dopotutto, sarebbe stato lo schiavo di un gruppo di ragazze, uno dei suoi sogni proibiti; e poi, in nottata, sarebbe dovuto essere lo schiavo di Jessica, una ragazza molto carina, inoltre aveva sempre fantasticato sui suoi piedi.
Sua sorella aveva ragione: se avesse mantenuto la calma, se fosse filato tutto liscio, quello sarebbe stato il paradiso per lui; altrimenti\u2026 meglio non pensarci.
Improvvisamente, la porta della stanza si apr\u00ec, ed entrarono circa una decina di ragazze; una di loro accese la luce. Francesco le cont\u00f2: erano otto.
Non male, come prima volta per una dominazione di gruppo.
Francesco ne conosceva qualcuna, qualche altra, invece, solo di vista. Effettivamente, appartenevano tutte alla scuola in cui andava sua sorella, in cui era andato anche lui, appartenevano tutte a giri di amicizie in comune.
Francesco le squadr\u00f2 l\u2019una dopo l\u2019altra: erano tutte bellissime, e tutte indossavano, ovviamente, le scarpe coi tacchi, qualcuna addirittura dei sandali, sempre coi tacchi.
Gli cominciarono a sudare le mani, ed ebbe un\u2019erezione istantanea.
Una ragazza ruppe il silenzio:
\u201cAllora sei tu quello che ama leccare i piedi?\u201d gli chiese.
\u201cS\u00ec\u201d rispose semplicemente Francesco.
La ragazza che gli aveva fatto la domanda, che Francesco conosceva solo di vista, una bella ragazza dai lunghi capelli biondi, gli si avvicin\u00f2 con un\u2019espressione di superiorit\u00e0.
\u201cCominciamo gi\u00e0 male\u201d disse, e gli diede uno schiaffo fortissimo, cos\u00ec forte da fargli molto male; in confronto, quelli che gli aveva dato sua sorella erano semplici carezze. \u201cDevi dire: \u2018S\u00ec, Padrona\u2019. Hai capito?\u201d disse, e gliene diede un altro di schiaffone.
\u201cS\u00ec, Padrona\u201d rispose Francesco.
Le altre sette ragazze risero, ma la bionda rimase seria ed impassibile.
\u201cBene\u201d comment\u00f2. \u201cIo conosco tua sorella, tutte noi la conosciamo. Sapevo di fama che aveva un fratello a cui andava insegnata l\u2019educazione, e lei sta cominciando l\u2019addestramento. Per un tipo difficile come te, questo \u00e8 gi\u00e0 un ottimo lavoro; con uno schiaffo gi\u00e0 obbedisci, figuriamoci con altro. Quando poi tu eri il tipo da voler fare il galletto\u201d.
Francesco guard\u00f2 per terra. Sentiva il volto in fiamme. C\u2019era un motivo valido, se a parlare per prima era stata lei; aveva un carattere molto forte e sicuro di s\u00e9. Cominci\u00f2 a sospettare che lei fosse la leader del suo gruppo di amicizie.
\u201cSapete questo chi \u00e8?\u201d chiese a qualche ragazza, che evidentemente non conoscevano bene Francesco. \u201cE\u2019 il fratello di Sara, la ragazza bionda con cui ho parlato prima di salire. Sara \u00e8 la tipica ragazza che mi piace. E\u2019 una che non se la tira, e soprattutto \u00e8 una che si fa i fatti suoi. E questo cornuto di suo fratello, invece di apprezzare sua sorella per quello che era, le rompeva il cazzo giorno per giorno. Avrei voluto vedere se avesse avuto una di quelle ochette pettegole e vanitose come avrebbe reagito. Ma forse \u00e8 quello che avrebbe meritato. Sara ha avuto la fortuna di trovarlo con le mani nelle mutande, e ha approfittato per pianificare una sua vendetta personale. E infatti, questo stronzo sta avendo quello che si merita. Sara \u00e8 stata a dir poco geniale. Il suo piano finale \u00e8 che tutte le ragazze di cui si fida debbano sapere quanto pervertito sia suo fratello, una cosa di cui tutte le altre persone, tra cui i suoi amici, dovranno rimanere all\u2019oscuro. E questo \u00e8 il suo Jolly. Se caso mai Francesco sgarrasse dai piani rispettati, lo sputtaner\u00e0 per l\u2019intera citt\u00e0. Io l\u2019avrei fatto subito, questo porco mi sta sui coglioni, e io gli avrei gi\u00e0 fatto perdere la faccia\u201d.
Francesco non poteva credere alle proprie orecchie: allora Sara aveva programmato tutto con la massima precisione.
Forse era questo ci\u00f2 che intendeva: se si fosse comportato bene, avrebbe goduto ad essere umiliato da quelle ragazze; se si fosse comportato male\u2026 beh, sarebbe stato sputtanato per l\u2019intera citt\u00e0.
\u201cPerch\u00e9 ti piacciono i piedi, Francesco?\u201d chiese un\u2019altra ragazza, con cui non aveva mai parlato prima.
\u201cSchiavo!\u201d url\u00f2 la bionda leader. \u201cDovete chiamarlo schiavo, che sono queste cose? Lui \u00e8 uno schiavo, e da schiavo va trattato\u201d.
\u201cIo proporrei anche faccia da culo\u201d disse un\u2019altra.
\u201cFate cos\u00ec\u201d concluse la leader. \u201cOgnuna di voi lo chiami con l\u2019insulto che pi\u00f9 le piace. Lui invece dovr\u00e0 chiamare padrona ognuno di noi. Facciamo cos\u00ec! Ognuna sceglie un insulto, e lo chiamer\u00e0 cos\u00ec per tutto il tempo. Ci state?\u201d.
Ci fu un mormorio di eccitazione. Le ragazze accettarono.
\u201cBene\u201d disse la bionda. \u201cIo lo chiamer\u00f2 schiavo. Semplicemente schiavo. Voi altre invece?\u201d.
\u201cFaccia da culo\u201d rispose quella che aveva proposto quel nomignolo.
\u201cLeccapiedi!\u201d esclam\u00f2 un\u2019altra.
\u201cVerme!\u201d url\u00f2 un\u2019altra, ridendo come non mai.
\u201cTroia\u201d disse un\u2019altra, spietata.
Le altre tre decisero per \u201cFallito\u201d, \u201cPisellino\u201d e \u201cPervertito\u201d.
\u201cBenissimo\u201d disse sempre la bionda; era quasi sempre lei a prendere il gioco in mano. \u201cOra che abbiamo deciso i tuoi nomi, schiavo, passiamo al sodo. Spegni la luce principale, e vieniti ad inginocchiare a me. Muoviti!\u201d.
Francesco si avvi\u00f2 verso la luce, ma una ragazza gli diede un calcio nelle palle cos\u00ec forte da farlo piegare in due, dicendo:
\u201cVedo che le maniere buone non danno risultati, faccia da culo! Devi dire \u2018S\u00ec, Padrona\u2019 quando ti comandiamo qualcosa. Capito stronzo leccapiedi?\u201d.
\u201cS\u2026 s\u00ec padrona\u201d rispose Francesco affannato.
\u201cEhi!\u201d protest\u00f2 un\u2019altra ragazza. \u201cHai rubato il mio nomignolo!\u201d.
\u201cFanculo i nomignoli. Lo dobbiamo umiliare a dovere e voglio divertirmi. Se c\u2019\u00e8 qualcuno che deve attenersi alle regole \u00e8 lui, di certo non noi\u201d.
Francesco spense la luce, ed and\u00f2 ad inginocchiarsi ai piedi della ragazza bionda.
Prov\u00f2 un\u2019eccitazione ancor pi\u00f9 forte di quando aveva annusato i piedi di Valeria. Ora stava subendo una vera e propria dominazione, ed avrebbe voluto goderne. Si limit\u00f2 a fissare i piedi della sua nuova padrona, senza per\u00f2 fare nulla. Dopo circa una decina di secondi, la ragazza ruppe il silenzio.
\u201cChe aspetti schiavo!\u201d url\u00f2. \u201cComincia a baciarmi i piedi. Mettiti tutto steso, sul pavimento, e baciami i piedi, partendo dalla punta della scarpa, fino ad arrivare al collo del piede\u201d.
Francesco cominci\u00f2 a baciarle il piede destro: diede tanti baci delicati, baciando ogni centimetro quadrato del dorso del suo piede.
\u201cAnche le parti laterali della scarpa e i tacchi. Muoviti!\u201d.
Francesco obbed\u00ec, con una crescente eccitazione. Il tono della ragazza era molto autoritario, sapeva benissimo quello che faceva.
\u201cMa allora veramente lo fanno\u201d disse una di loro, con un tono stupito, come se avesse fatto una scommessa assurda, che non credeva si potesse avverare.
\u201cOvvio che lo fanno\u201d rispose la ragazza che lo chiamava faccia da culo. \u201cFanno questo, e anche peggio. Voglio vedere fino a che punto pu\u00f2 arrivare la loro perversione\u201d. Si avvicin\u00f2 di s**tto a Francesco. \u201cGirati con la faccia verso l\u2019alto!\u201d ordin\u00f2, e gli sbatt\u00e9 il piede, ancora con la scarpa, in pieno volto, facendolo male ancora una volta. Francesco mugol\u00f2.
\u201cInvece di lamentarti, pensa a rispondere alla domanda che ti ha fatto prima una delle tue padrone!\u201d url\u00f2.
\u201cQ\u2026 quale domanda? Non ricordo\u2026\u201d rispose Francesco.
Le ragazze si guardarono in faccia tra di loro, scuotendo la testa.
Gli si avvicin\u00f2 una ragazza bassina, coi dei lunghi capelli ricci castani, e gli disse:
\u201cVoglio sapere cosa cazzo provate voi depravati fissati per i piedi quando ce li leccate!\u201d.
Francesco ci pens\u00f2 su. Come avrebbe mai potuto descrivere la sensazione di oblio provocata dai piedi delle ragazze?
\u201cNon saprei dirlo, padrona\u201d rispose Francesco. \u201cPosso solo dire che \u00e8 bellissimo, ma non so descrivere con esattezza cosa si prova\u201d.
Tutte le ragazze scoppiarono a ridere.
\u201cBello? Mi dici cosa ci sarebbe di bello? Io proprio non vi capisco, sono negata, mi spiace\u201d.
\u201cLo scopriremo subito cosa prova il depravato\u201d disse la bionda. \u201cSpogliati. Rimarrai solo in mutande\u201d ordin\u00f2, e Francesco esegu\u00ec immediatamente.
Una volta spogliato, la sua erezione da sotto le mutande era evidente. Le ragazze scoppiarono nuovamente a ridere.
\u201cCazzo, fai sul serio tu\u201d disse un\u2019altra. \u201cMa dimmi, cos\u2019ha la figa che non va? Per un paio di piedi ti ecciti cos\u00ec?\u201d e di nuovo tutte a ridere.
\u201cQuesti sono esseri speciali\u201d disse la bionda. \u201cNessuna li capisce, nessuna li vuole capire. Sua sorella, invece, l\u2019ha capito benissimo. Ma ci pensate? Quando hai uno di questo tra le mani, puoi fargli fare tutto quello che vuoi. Obbediscono a bacchetta. E se caso mai volessero ribellarsi, li si pu\u00f2 minacciare di svelare il loro schifoso segreto a tutti. Cos\u00ec ritornano ad essere buoni, e si fanno punire pure. A parte il fatto che la maggior parte di loro si lascia punire molto volentieri. Vero verme?\u201d chiese poi, rivolgendosi a Francesco.
\u201cS\u00ec padrona\u201d rispose lui.
\u201cAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!\u201d. Ci fu una sonorissima risata di gruppo.
La bionda si sedette su un divanetto.
\u201cVieni in ginocchio ai miei piedi e levami le scarpe porco schifoso. E vedi di essere delicato nei movimenti, o acchiapperai una bella mazzata. Ma a te piace, vero?\u201d.
\u201cS\u00ec padrona\u201d rispose Francesco.
And\u00f2 ai piedi della padrona bionda, e molto lentamente le sfil\u00f2 entrambe le scarpe: aveva tra i piedi pi\u00f9 belli che avesse mai visto, con lo smalto rosso scuro. Quando le lev\u00f2 le scarpe, l\u2019odore intenso dei suoi piedi invase la stanza.
\u201cOh mio Dio!\u201d comment\u00f2 una di loro. \u201cE questo povero ragazzo dovr\u00e0 mettere il naso sotto i tuoi piedi? Ma sopravviver\u00e0?\u201d. Tutte risero, eccetto la bionda.
\u201cVoglio vedere quando metter\u00e0 il naso sotto i piedi tuoi che dovr\u00e0 succedere\u201d rispose, e di nuovo tutte risero. \u201cMa che io sappia a questo piace la puzza dei piedi, quindi magari \u00e8 il contrario, se non li annusa non sopravvive. E\u2019 giusto schiavo?\u201d chiese.
\u201cMi piace moltissimo l\u2019odore dei suoi piedi, padrona\u201d rispose Francesco.
Di nuovo risate generali, che, mentre da una parte mortificavano il povero Francesco, dall\u2019altra lo eccitavano come non mai.
\u201cTi piace la puzza dei miei piedi? Bene, infila il naso tra le dita. Voglio vedere se poi cambi idea. Muoviti, annusa!\u201d ordin\u00f2 la bionda.
Francesco non perse tempo. Affond\u00f2 la sua faccia sotto i piedi della biondina. In mezzo secondo, la puzza intensa dei piedi di quella ragazza gli penetr\u00f2 nel naso, riempiendo i suoi polmoni, ma principalmente il suo cervello e il suo membro. A confronto, i piedi di Valeria odoravano di rose. Puzzavano davvero tanto; non si era fatta la doccia, a giudicare dall\u2019intensit\u00e0 dell\u2019odore; e poi i piedi erano davvero molto sudati, cosa che incrementava l\u2019odore forte.
Francesco annusava talmente forte che si sentiva il rumore dei suoi respiri per tutta la stanza, cosa che faceva ridere tutte le ragazze.
\u201cOra capisco perch\u00e9 tua sorella ha preferito non ass****re a questa scena. Sei proprio ridicolo\u201d comment\u00f2 la ragazza coi capelli ricci.
\u201cCom\u2019\u00e8 l\u2019odore schiavo?\u201d chiese la padrona bionda.
\u201cBellissimo padrona\u201d disse Francesco, parlando ormai in totale affanno.
\u201cPuzzano parecchio?\u201d.
\u201cS\u00ec padrona. I suoi piedi puzzano molto\u201d.
\u201cE ti piace?\u201d chiese lei, mordendosi le labbra.
\u201cS\u00ec padrona\u201d.
Ancora risate.
\u201cBene\u201d continu\u00f2 la padrona. \u201cOra lecca, muoviti! Voglio che la tua sudicia lingua tocchi ogni parte dei miei piedi. E devi pulire lo sporco tra le dita\u201d.
\u201cS\u00ec padrona\u201d disse Francesco.
Cominci\u00f2 a leccarle i piedi: cominci\u00f2 dal tallone, facendo dei movimenti in piroetta con la lingua. Poi sal\u00ec su per la pianta, strisciando intensamente. Infine, lecc\u00f2 le dita, infilando la lingua tra gli spazi di ogni dito. Leccandole i piedi, l\u2019odore diveniva sempre pi\u00f9 intenso e nauseabondo, a causa del contatto della sua saliva con i suoi piedi, che gi\u00e0 di per s\u00e9 erano molto odorosi.
\u201cStop!\u201d disse la padrona, e Francesco si alz\u00f2 immediatamente.
\u201cOra un po\u2019 di calpestamento, verme! Stenditi sul pavimento!\u201d ordin\u00f2, e Francesco esegu\u00ec.
La bionda sal\u00ec sulle cosce di Francesco, poi fece qualche piccolo passettino, arrivando allo stomaco; diede un calcio forte alle palle di Francesco, che url\u00f2 dal dolore. Per zittirlo, la bionda gli mise un piede sulla bocca.
\u201cGi\u00e0 che ti lamenti?\u201d chiese. \u201cE non abbiamo nemmeno cominciato. E quando passerai all\u2019azione con le altre che succeder\u00e0?\u201d.
Sal\u00ec con entrambi i piedi sulla faccia di Francesco, che sper\u00f2 di poter sopravvivere a tanta pressione, e tanta puzza dei suoi piedi anche.
Dopo quella che sembr\u00f2 un\u2019eternit\u00e0, la bionda scese dalla faccia di Francesco, provocandogli un sospiro di sollievo.
\u201cRagazze, su, levatevi tutte le scarpe!\u201d disse, e tutte le ragazze se le tolsero.
In quella stanza, ora, si respirava principalmente odore di piedi. Un non feticista difficilmente sarebbe resistito senza rimanerne disgustato.
La ragazza coi capelli ricci si accovacci\u00f2 vicino Francesco, mettendo il suo volto a pochi centimetri da quello di Francesco, che improvvisamente, sent\u00ec un mix di odori diversi: tabacco, alcool, fondotinta, profumo e sudore.
\u201cApri la bocca\u201d ordin\u00f2 lei.
Francesco apr\u00ec la bocca, e lei lo sput\u00f2 in bocca.
\u201cBene, ora ingoia!\u201d ordin\u00f2, e tutte, per l\u2019ennesima volta, scoppiarono a ridere.
Poi si sput\u00f2 su un piede, e gli disse:
\u201cOra lecca la mia saliva sul mio piede, proprio come fanno i cagnolini!\u201d. Le ragazze ulularono quasi dalle risate, molte di loro erano accovacciate, in lacrime.
\u201cS\u00ec padrona\u201d disse Francesco, leccandole la saliva sul piede.
Prese il suo mignolo in bocca, e cominci\u00f2 a succhiare.
\u201cWow, che cosa rilassante!\u201d comment\u00f2 la ragazza, chiudendo gli occhi.
\u201cTi sta praticamente facendo un pompino al dito!\u201d disse la bionda, e tutte di nuovo risero.
\u201cOra annusa i piedi di tutte, e d\u00ec chi ha l\u2019odore pi\u00f9 buono. Stenditi!\u201d ordin\u00f2 la riccia.
Francesco si stese, e tutte le ragazze gli si avvicinarono; a turno, gli misero i piedi in faccia. Tutte le ragazze avevano dei piedi molto belli, pi\u00f9 o meno puliti, pi\u00f9 o meno odorosi. Ogni annusata che faceva, il suo pene cresceva di un pochetto.
Ormai, inebriato dalla puzza dei piedi di quelle otto ragazze, per lui non c\u2019era pi\u00f9 differenza tra un piede e l\u2019altro.
\u201cOra, schiavo, dimmi\u201d disse la bionda. \u201cQuali sono i tuoi piedi preferiti?\u201d.
\u201cI piedi di mia sorella\u201d rispose Francesco. Tutte si guardarono, stupite. Qualcuna si port\u00f2 le mani alla bocca.
\u201cSto parlando di noi otto, coglione!\u201d url\u00f2 la bionda, dandole uno schiaffo sulla faccia.
\u201cAh, mi scusi\u201d comment\u00f2 Francesco. \u201cQuelli della ragazza coi capelli ricci, signora\u201d disse.
La bionda parve visibilmente offesa: era la seconda volta che si aspettava che Francesco la designasse come la migliore, ed era la seconda volta che veniva delusa.
\u201cAhah, che gentile!\u201d comment\u00f2 la riccia. \u201cMa io, sinceramente, con te ci farei altro\u2026\u201d.
\u201cBasta cos\u00ec!\u201d disse la bionda. \u201cUna volte uscite da questa sala, te lo potrai scopare fino a farvi venire il vomito. Ma ora lui \u00e8 il nostro schiavo, e da tale si deve comportare!\u201d. Non riusciva a nascondere la sua delusione per non essere stata designata come la migliore.
\u201cSe guardassi l\u2019orologio\u201d disse la riccia \u201cTi accorgerai che lo sar\u00e0 ancora per poco. La festa sta per finire\u201d.
\u201cGi\u00e0?\u201d chiesero all\u2019unisono la bionda e Francesco. La bionda a voce, Francesco con il pensiero.
\u201cCapisco\u201d continu\u00f2 la bionda. \u201cBene, schiavo: ora calati le mutande. Noi sette ti metteremo i piedi per tutto il corpo, e la riccia, siccome \u00e8 la tua reginetta, ti far\u00e0 una sega con i piedi. Le verrai sui piedi, e alla fine leccherai tutto\u201d.
Le ragazze gli misero i piedi ovunque: sulla testa, sul naso, sul petto, sulle cosce. Francesco annusava avidamente i piedi delle ragazze che glieli avevano messi in faccia.
La riccia gli prese il pene tra i piedi: faceva dei movimenti che mandarono Francesco in paradiso.
Talmente in paradiso, che non perse due secondi a venire copiosamente, tra le risate di tutte le ragazze, eccetto la bionda.
Francesco era letteralmente scosso dal piacere.
\u201cLecca, checca!\u201d disse la riccia.
Per Francesco fu molto difficile farlo, soprattutto nell\u2019istante appena dopo l\u2019orgasmo: si sentiva svuotato, ridicolo, e imbarazzato. Con molto disgusto, pul\u00ec il piede della riccia da tutto il suo sperma.
Le ragazze si rimisero le scarpe, ed uscirono tutte, tranne la bionda, che rimase faccia a faccia con Francesco.
\u201cSei semplicemente un fallito\u201d gli disse. Evidentemente cercava la sua vendetta per il fatto che Francesco non le aveva dato il primato dei piedi. \u201cNon voglio pi\u00f9 averci nulla a che fare con te. Dimenticati di me. Ora rivestiti, che vado a chiamare tua sorella\u201d. Ed usc\u00ec, sbattendo la porta alle spalle. Francesco aspett\u00f2 circa un paio di minuti, poi entr\u00f2 sua sorella.
\u201cCom\u2019\u00e8 andata?\u201d chiese Sara.
\u201cBenino\u201d comment\u00f2 Francesco.
\u201cBenino?\u201d chiese Sara stupita. \u201cCredevo che ti piacesse leccare piedi!\u201d.
\u201cQuelle ragazze, a parte una, non ci sapevano fare. Certo, i piedi erano belli, mi piaceva leccarglieli, ma loro non ci sapevano fare\u201d.
\u201cTralasciamo i dettagli, per favore\u201d disse Sara. \u201cHo una notizia da darti: Jessica ha bevuto troppo, si \u00e8 sentita male e ha vomitato. Non sar\u00e0 in grado di venire a casa stanotte. Staremo da soli, a quanto pare\u201d.
Francesco sorrise.
\u201cE\u2019 inutile che ridi tu!\u201d url\u00f2 lei. \u201cQuesta \u00e8 stata solo una parentesi. Ma le cose tra di noi non sono affatto cambiate. Mi piace questa condizione, e tale rimarr\u00e0 fino a che non mi sar\u00f2 scocciata; e credimi, Francesco, non mi scoccer\u00f2 tanto facilmente. Dovrai continuare ad obbedirmi, a farmi da tassista, a farmi servizi, e dovrai sempre chiedermi il permesso quando vorrai fare qualcosa. Io conosco sempre il tuo segreto perverso, e se sgarrerai, sai cosa succeder\u00e0. Non credo ti far\u00e0 piacere una cosa del genere\u201d.
\u201cNo\u201d disse Francesco. \u201cPenso proprio di no\u201d.
\u201cPerfetto\u201d disse Sara sorridendo. \u201cTra pochi giorni torneranno mamma e pap\u00e0. Ho proprio una voglia matta di divertirmi nel vedere le loro facce stupite quando ti comander\u00f2 a bacchetta e tu eseguirai come un robot. Ma poi avremo tempo di discutere su questo. Ora torniamo a casa\u201d.
\u201cSara, ti posso baciare un piede?\u201d supplic\u00f2 Francesco.
Sara si gir\u00f2 di s**tto, perch\u00e9 ormai si stava gi\u00e0 avviando verso l\u2019uscita.
\u201cNon ti bastano mai i piedi brutto pervertito? Sei un assatanato. Comunque no! Quando saremo a casa, se ne avr\u00f2 voglia, ti conceder\u00f2 l\u2019onore di baciarmi i piedi, altrimenti buona fortuna con internet. Ricorda che sei tu che devi obbedire a me, non io che devo far eccitare te. Lo far\u00f2 solo se mi vorr\u00f2 divertire. Ed ora, prima che ti arrivi un ceffone, filiamo diritti a casa! E questa \u00e8 la mia ultima parola!\u201d disse Sara, per poi dirigersi di nuovo verso l\u2019uscita.
Salutarono vari amici e i genitori della festeggiata, che ora era stesa, tutta sudata e pallida, e poi si diressero verso la macchina
\u201cChe schifo di festa!\u201d comment\u00f2 Sara, mentre facevano ritorno a casa.
\u2018E gi\u00e0, proprio uno schifo di festa!\u2019 pens\u00f2 Francesco, mentre Sara si sfilava una scarpa e metteva un piede sul cruscotto.
Non si sprigion\u00f2 alcun odore nell\u2019aria.
Francesco lo fiss\u00f2 intensamente, e Sara gli disse:
\u201cNon lo faccio per te, ho i piedi stanchi. Vediamo di non fare incidenti e di tornare a casa vivi\u201d.
Tutta una questione di stile, pens\u00f2 Francesco.
Le ragazze possono avere anche i piedi pi\u00f9 belli del mondo, ma se non sanno dominare, non lo sanno fare, non ci sono scuse. Non basta un bel piede per saper dominare. Invece, sua sorella\u2026 lei s\u00ec che era tagliata. Non lo faceva per piacere, ma lo faceva alla grande, e lui ne era rapito. Ce l\u2019aveva nel DNA, ma non lo sfruttava; questo era quello che aveva detto anche la bionda. Sara non era tipa da tirarsela. Cosa che la rendeva ancora pi\u00f9 interessante.
Ma, interessante o meno, Francesco fece un sorriso amaro, sapendo bene che sua sorella gli avrebbe dettato condizioni umilianti riguardo il ritorno dei loro genitori.
La mattina dopo, Francesco si svegli\u00f2 come al solito prima di sua sorella, che era pi\u00f9 dormigliona.
Riflett\u00e9 sulla nottata appena trascorsa: se fosse successo in un altro contesto, con altre ragazze, sarebbe stato l\u2019uomo pi\u00f9 felice della Terra. Ma invece\u2026 succedeva tutto mentre era soggiogato alle perfide volont\u00e0 di sua sorella, che aveva un piano umiliante da attuare una volta che sarebbero tornati i genitori; poi, la ragazza bionda che aveva gestito la dominazione non ci sapeva fare, o, almeno, a Francesco non piaceva quel tipo di padrona cos\u00ec.
Ora che ci rifletteva, era da quando sua sorella lo stava tormentando che aveva sviluppato altri tipi di gusti; per cos\u00ec dire, era diventato pi\u00f9 esigente, e questo a causa dell\u2019estrema influenza che Sara esercitava su di lui.
C\u2019erano alcune cose che non riusciva a sopportare: la situazione che si stava creando con i suoi amici, soprattutto con Stefano, che aveva capito che Francesco stava sotto lo schiaffo di sua sorella, e ne era in parte deluso, aspettandosi una reazione di orgoglio da parte di Francesco; poi, temeva il ritorno dei genitori, sperando che non si venisse a creare la stessa situazione che con gli amici.
Suo padre aveva notato un certo cambiamento. Ma un conto era smettere di tormentare sua sorella, un altro conto era esserne sottomesso senza sbattere ciglio.
Francesco cominciava a desiderare i piedi di Jessica. Magari con lei la dominazione sarebbe stata diversa.
Si doveva sfogare in qualche modo. And\u00f2 silenziosamente in camera di sua sorella, e prese un paio di calze che stavano sulla sua poltrona.
And\u00f2 in bagno e si chiuse a chiave. Si port\u00f2 le calze al naso: quello era il paradiso. Annus\u00f2 violentemente la parte dei piedi, che emanavano un odore paradisiaco. Non era una puzza sgradevole o intensa, ma finalmente Francesco pot\u00e9 sentire in forma pi\u00f9 forte l\u2019odore dei piedi di sua sorella.
Cominci\u00f2 a smanettarsi violentemente, pensando a Sara, Valeria e Jessica che gli mettevano i piedi in faccia contemporaneamente. Venne abbondantemente, si ripul\u00ec, e port\u00f2 le calze in camera di sua sorella.
Fortunatamente Sara non si era accorta di nulla. Francesco si diresse in cucina, dove Sara lo raggiunse un\u2019oretta dopo.
\u201cGiorno. Come hai dormito?\u201d chiese Francesco.
Sara gli fece un\u2019occhiataccia.
\u201cRubati un\u2019altra volta le mie calze di nascosto per masturbarti, e qua finisce male\u201d disse lei, con lo sguardo torvo. \u201cNon osare mai pi\u00f9 entrare in camera mia senza chiedere il permesso, brutto porco schifoso pervertito. Un altro passo falso, e chiamo tutti i tuoi amici spiegandogli tutti i tuoi gusti. Giuro che la prossima volta lo faccio\u201d.
Francesco si port\u00f2 le mani alla faccia. Stava commettendo troppi errori banali, e stava rischiando grosso, perch\u00e9 sua sorella non aveva l\u2019aria di una che scherzava.
\u201cSara, ti prego, scusami. E\u2019 che\u2026 i tuoi piedi sono\u2026\u201d cominci\u00f2 Francesco, ma Sara avanz\u00f2 velocemente verso di lui, bloccandogli la parola. Gli diede un pugno fortissimo nello stomaco, facendolo piegare in due, e poi subito dopo due potentissimi calci nelle palle.
Francesco si accasci\u00f2 per terra, dolorante.
\u201cTi ho gi\u00e0 detto che non devi usare quella parola con me\u201d disse Sara, gelida. \u201cNon devi chiedermi scusa, \u00e8 inutile. Non accetto le tue scuse\u201d.
Avanz\u00f2 verso i fornelli, calpestando la mano di Francesco e dandogli un calcio sul volto.
\u201cLe mie parole vanno al vento, a quanto pare\u201d disse Sara, mentre si preparava qualcosa da mangiare. \u201cTu hai interpretato malissimo le mie parole e le mie intenzioni. Ora in casa comando io; e questo significa che tu devi eseguire alla lettera ogni mio ordine, non che tu mi debba infilare il naso sotto i piedi ogni volta che ti venga voglia, come fanno quegli attori da quattro soldi in quei filmini schifosi che ti vedi. Ed ora alzati, che sei ridicolo l\u00e0 terra\u201d.
Francesco si alz\u00f2, dolorante, e si and\u00f2 a sedere sul divano.
Osserv\u00f2 sua sorella: era molto pallida, ed aveva i capelli spettinati. O era molto scocciata, o era turbata per qualcosa. Ed ovviamente era lui a farne le spese.
Squill\u00f2 il telefono di casa. Sara guard\u00f2 Francesco con lo sguardo minaccioso, e gli disse:
\u201cTi muovi a rispondere?\u201d.
Ovviamente era lui a doversene occupare. Lui che non aveva mai risposto a telefono, cosa che odiava profondamente fare; e Sara aveva lasciato a lui la patata bollente.
\u201cPronto?\u201d.
Quando Francesco rispose sent\u00ec la voce di Jessica, e si sent\u00ec gelare.
\u201cCiao Francesco, sono Jessica. Sara \u00e8 in casa?\u201d.
\u201cTe la passo subito\u201d disse Francesco con voce tremante. Si era improvvisamente eccitato; aveva ancora un regalo in sospeso, ed era di avere lui come schiavo.
L\u2019idea di fare lo schiavo di Jessica lo intrigava di parecchio, anche se lo rendeva molto nervoso.
Francesco diede il telefono a Sara.
\u201cPronto?\u201d disse con una voce molto gentile, ma con una faccia molto scocciata. \u201cCiao Jessica. S\u00ec, tutto bene, e a te? Quando ce ne siamo andati eri un po\u2019 malconcia, scusami se non ti ho salutata\u2026 ma ora come va, meglio? Eh, s\u00ec, immagino. Con tutto quello che hai bevuto \u00e8 normale pure che ti scoppi la testa. Ah s\u00ec, giusto, il mio regalo\u2026 sei curiosa?\u201d qui Sara sbuff\u00f2 silenziosamente. \u201cS\u00ec, \u00e8 normale\u2026 per\u00f2 il fatto lo sai qual \u00e8? Quel regalo sarebbe dovuta essere una cosa del momento. Non so se ora ti possa piacere pi\u00f9\u2026 magari non ci trovi pi\u00f9 sfizio, il momento magico \u00e8 passato. Vuoi vederlo lo stesso, capisco. Beh, allora puoi passare a casa mia? Quando vuoi tu. Tu quando sei libera? Oggi pomeriggio? Per me va benissimo. Vieni appena sei pronta. Ah, Jessica, mi raccomando vieni da sola: \u00e8 importante. Ok, ci vediamo dopo, ciao\u201d.
Sara pos\u00f2 il telefono. Sbuff\u00f2 di nuovo.
\u201cE\u2019 proprio scema Jessica\u201d disse a Francesco. \u201cIeri sera ha bevuto talmente tanto da sentirsi male e vomitare. Proprio un bellissimo metodo per trascorrere e rovinarsi un diciottesimo. Ed ora che fa? Mi chiama che vuole vedere il mio regalo speciale che le avevo promesso. Naturalmente sei tu come schiavo. Ma lei sarebbe dovuta venire da noi la nottata e schiavizzarti per tutta la nottata a suo piacimento. Ma visto che quell\u2019idiota ha preferito ridursi in una poltiglia, non ha potuto. Ed ora ovviamente \u00e8 curiosa. Avrebbe dovuto aspettare me che la chiamassi, per\u00f2, per darle il regalo, sempre se avessi voluto. Che stronza!\u201d.
\u201cE\u2026 quindi?\u201d chiese Francesco.
\u201cQuindi che?\u201d chiese Sara infastidita. \u201cNon hai sentito mentre parlavo? Jessica viene oggi pomeriggio. Se accetta tu farai il suo schiavo per un pomeriggio. Fra qualche giorno tornano mamma e pap\u00e0, e tu non avrai pi\u00f9 tantissime occasioni per dedicarti alle tue cose malate qui in casa. Quando torneranno la tua vita cambier\u00e0 ancora di pi\u00f9 in peggio: dovrai obbedirmi a bacchetta e basta, guai se ti farai scovare con le mie scarpe o calze in mano. Poi ne parleremo con calma. E se non accetta, arrivederci e grazie!\u201d.
Francesco era carico di tensione ed eccitazione. Il suo nervosismo t****lava nell\u2019aria, ma sua sorella fece finta di niente.
Verso le quattro del pomeriggio chiam\u00f2 di nuovo Jessica, per annunciare che sarebbe arrivata di l\u00ec a poco tempo.
\u201cCavolo, questa qui \u00e8 proprio impaziente!\u201d comment\u00f2 Sara. \u201cAllora, mentre Jessica sar\u00e0 qui, caso mai accettasse, io uscir\u00f2. Approfitto per fare un po\u2019 di shopping, devo anche comprare un po\u2019 di trucco. Ed ovviamente contribuirai tu economicamente. Prendo il tuo portafogli, so io quanto mi serve, e a te non deve importare, ormai i tuoi conti li porto io\u201d.
Quest\u2019altro ci mancava. Mettere i suoi risparmi in mano a sua sorella. Coi suoi lei era una ragazza con i piedi per terra, non amava spendere troppo, preferiva conservare ed accumulare. Ora, invece, aveva anche i suoi soldi in mano, e l\u00ec di certo non avrebbe badato a spese. Un altro guaio. Ed ovviamente Francesco non avrebbe potuto protestare.
Suon\u00f2 il citofono: era Jessica. A Francesco cominciarono a sudare le mani per il nervosismo.
Sara and\u00f2 ad accogliere Jessica alla porta. Era vestita molto sexy: faceva molto caldo, quindi aveva una semplice canotta, che le metteva in evidenza il seno, un paio di pantaloncini corti e ai piedi dei semplici sandali aperti. L\u2019unica cosa che stonava era la sua espressione stanca e delle occhiaie spaventose; effettivamente la notte prima si era presa una sbronza, quindi era naturale che stesse in quelle condizioni. Ma ci\u00f2 non scalfiva comunque la sua bellezza. Francesco aveva fantasticato pi\u00f9 volte su Jessica, e spesso e volentieri anche sui suoi piedini, che per\u00f2 non aveva mai avuto l\u2019occasione di vedere da vicino.
Le due amiche si salutarono con un bacio.
Jessica si sistem\u00f2 i capelli con un movimento molto grazioso, e poi disse, con un tono di voce leggermente emozionato:
\u201cMadonna Sara, mi stai tenendo in ansia da ieri sera. Mi vuoi dire cos\u2019\u00e8 questo regalo speciale e segreto di cui parlavi?\u201d.
\u201cE\u2019 una cosa molto speciale\u201d rispose Sara. \u201cQualcosa che non tutte possono avere. Si tratta di una cosa particolare, e devi essere brava a fartela piacere, altrimenti si perde tutto lo sfizio. Se per\u00f2 te l\u2019avessi dato in nottata, con l\u2019atmosfera post festa, sarebbe stato molto pi\u00f9 eccitante\u201d.
Sara si ferm\u00f2 con le spiegazioni, provocando in Jessica uno stato ancor pi\u00f9 di agitazione.
\u201cE allora?\u201d chiese Jessica, che non ne poteva pi\u00f9 di quella straziante attesa. \u201cMi vuoi dire s\u00ec o no qual \u00e8 questo benedetto regalo?\u201d.
Sara sorrise. \u201cCi mancherebbe\u201d disse. \u201cAvevo parlato coi tuoi genitori, ed avevamo accordato per farti venire a dormire qua, da noi. Il tuo regalo era avere mio fratello come schiavo tutta la nottata: sarebbe stato il tuo giocattolo, avresti potuto fargli ci\u00f2 che volevi, sottometterlo, umiliarlo, calpestarlo. Il tuo zerbino personale. Anche se all\u2019inizio rompere il ghiaccio pu\u00f2 sembrare difficile, ma una volta presa confidenza \u00e8 una goduria, credimi. E mio fratello subisce passivamente queste cose. Lo aggradano. Si \u00e8 fatto un esame di coscienza, e ha capito che il suo ruolo nella vita \u00e8 quello: servire le donne a 360 gradi. Lui \u00e8 il mio schiavo personale, questo \u00e8 il nostro segreto pi\u00f9 oscuro. E il mio regalo era questo: cederti per una nottata il mio schiavo per farti divertire. Ora la nottata \u00e8 passata, ma se tu vuoi puoi benissimo recuperare. Io fra poco esco, e avrai tutto il pomeriggio per divertirti come meglio credi. Francesco \u00e8 il tuo schiavo, e puoi fare ci\u00f2 che vuoi\u201d.
Francesco era rosso per l\u2019imbarazzo. Ci fu qualche secondo di silenzio. Jessica osserv\u00f2 intensamente Francesco, che non osava ricambiare lo sguardo, e poi torn\u00f2 a fissare Sara.
\u201cSapevo di questi uomini che amano fare gli schiavi delle donne\u201d disse Jessica. \u201cMa non avevo mai fantasticato di averne uno. Quindi mi stai dicendo che io posso fare di tuo fratello ci\u00f2 che voglio? Ma davvero? E lui accetta? Come funziona?\u201d.
Evidentemente si sentiva un po\u2019 in colpa, ma la sua curiosit\u00e0 era notevole.
\u201cTe l\u2019ho spiegato come funziona\u201d disse Sara. \u201cSemplicemente, lui \u00e8 il tuo schiavo, e tu puoi ordinargli qualsiasi cosa desideri. Lo puoi picchiare, insultare, deridere, calpestare, poi a lui piacciono i piedi. Gli puoi mettere i piedi in faccia, lo puoi cavalcare, ti puoi far massaggiare i piedi. Qualsiasi cosa tu voglia, davvero. Se hai fantasia, gli puoi far fare le cose pi\u00f9 umilianti possibili, solo per il tuo divertimento, per farti due risate. Abbiamo solo oggi purtroppo a disposizione, perch\u00e9 poi tornano i nostri genitori dalle vacanze, e sar\u00e0 difficile che io possa cedere il mio schiavo personale a qualcun altro. Anche perch\u00e9 ripeto, \u00e8 il nostro segreto pi\u00f9 oscuro. E io devo chiederti di mantenerlo. Questo \u00e8 il tuo regalo di compleanno. Ora decidi, accetti o no?\u201d.
Jessica scrut\u00f2 Francesco attentamente, che ancora non osava staccare gli occhi dal pavimento.
\u201cSembra divertente\u201d comment\u00f2 Jessica. \u201cDiabolico, ma divertente. Credo che accetter\u00f2. Ma come hai fatto a ridurre tuo fratello tuo schiavo?\u201d chiese curiosa.
\u201cAbbiamo semplicemente entrambi capito quali erano i nostri ruoli in questa casa. Nulla di eccezionale. Ma ora devo scendere, sto di fretta. E ricorda: non avere mai piet\u00e0 di lui. E\u2019 il tuo schiavo per un pomeriggio, tu sei la padrona, e devi essere unicamente tu a decidere le cose. Al mio ritorno fammi sapere com\u2019\u00e8 andata. Caso mai si fosse rivelato deludente, lo punir\u00f2 senza piet\u00e0\u201d disse Sara, che poi si avvicin\u00f2 velocemente a Francesco.
\u201cHai sentito bene, schiavo?\u201d disse, calandosi perfettamente nel ruolo di una dominatrice esperta. \u201cPer qualche ora apparterrai alla mia amica Jessica, quindi vedi di obbedire ad ognuno dei suoi ordini. Sei il suo regalo, e devi essere perfetto; anche se effettivamente di perfetto tu non hai niente proprio, ma lasciamo perdere, facciamo finta di nulla. Ora baciami i piedi, che devo uscire. Muoviti!\u201d.
Francesco si inginocchi\u00f2 ai piedi di sua sorella, e le baci\u00f2 devotamente entrambi i piedi.
Jessica aveva l\u2019espressione incredula quando Sara usc\u00ec dalla porta.
Francesco non disse una parola, ma continuava a fissare il pavimento. Aspettava che fosse Jessica a fare il primo passo. Cerc\u00f2 di pensare al lato positivo delle cose. Finalmente avrebbe realizzato la fantasia di leccare i piedi di Jessica, e voleva godersi quei momenti. A quanto pareva, al ritorno dei suoi genitori la sua vita sarebbe diventata un vero e proprio inferno. Quel periodo era stata una semplice passeggiata; una vacanza.
\u201cTua sorella \u00e8 proprio una gran puttana\u201d disse Jessica improvvisamente.
Francesco la guard\u00f2 sbalordito. Si sarebbe aspettato subito uno – In ginocchio schiavo! – , ed invece Jessica l\u2019aveva sorpreso.
Dicendo questo, si sedette poi sulla poltrona in cucina.
\u201cNon \u00e8 vero\u201d disse Francesco. \u201cNon lo \u00e8\u201d.
Jessica scoppi\u00f2 a ridere.
\u201cS\u00ec, Francesco, lo \u00e8\u201d disse Jessica. \u201cNon vedi come ti ha ridotto? Sei lo schiavo di tua sorella minore, e ti ha anche prestato per un pomeriggio a me. E poi te la difendi pure. La tua dignit\u00e0 dov\u2019\u00e8 andata a finire?\u201d.
\u201cQuesti non sono affari di nessuno\u201d disse Francesco. \u201cE\u2019 stata una scelta di entrambi per un motivo ben preciso\u201d.
\u201cAHAHAHAHAHAHAHAHAHA\u201d Jessica scoppi\u00f2 in una risata molto potente.
\u201cSei uno schiavo ribelle, a quanto vedo. E quindi ti chiamer\u00f2 Spartaco, almeno fino al momento in cui non sarai diventato uno schiavo docile. Comunque tu non hai deciso un bel niente. Ha deciso tutto tua sorella, e tu le stai anche dietro. Credi che sono scema, Spartaco?\u201d e continu\u00f2 a ridere. \u201cMa tu vuoi essere fedele solo alla tua padrona reale, vero?\u201d continu\u00f2. \u201cMa vedi che sbagli, Spartaco. Tua sorella, la tua padrona, mi ha autorizzato a fare ci\u00f2 che volevo. E di lamentarmi in caso tu non mi fossi piaciuto. Che c\u2019\u00e8? Ti piace cos\u00ec tanto essere punito da tua sorella? AHAHAHAHAHAHAHA!\u201d Ancora risate.
Francesco non parl\u00f2. Jessica ci sapeva fare anche lei, al contrario di Valeria (al quale Francesco piacevano s\u00ec i piedi, ma non il suo modo di dominare) e della bionda che lo aveva dominato in discoteca.
\u201cHai perso la lingua, cane?\u201d disse Jessica. \u201cCane Spartaco. Questa s\u00ec che \u00e8 bella\u201d e continu\u00f2 a ridere. Poi d\u2019un tratto fece un\u2019espressione storta col viso, e gli url\u00f2 contro: \u201cOra accendi l\u2019aria condizionata, che si muore di caldo, e portami una bibita fresca. Veloce!\u201d.
Francesco accese l\u2019aria condizionata, ed and\u00f2 a prendere un t\u00e8 freddo per Jessica. Lei bevve quasi tutto il bicchiere, lasciando solo una piccola parte di t\u00e8. Ci sput\u00f2 abbondantemente dentro e disse:
\u201cBevi Spartaco\u201d.
Francesco bevve, e questo fece ridere Jessica ancora di pi\u00f9.
\u201cAccidenti, che invidia!\u201d disse Jessica. \u201cVorrei avere anche io un fratello cos\u00ec. Uno schiavo in casa che obbedisce a qualunque ordine, che ti diverte anche. Tu sei divertente nel tuo essere ridicolo. Non mi annoierei mai con te. Ma a te non piace scopare, Spartaco?\u201d chiese.
Ma perch\u00e9 facevano tutte quella domanda? Perch\u00e9, secondo loro, essere schiavi feticisti implicava il non voler scopare? Erano tutti di quell\u2019idea, difficile che tutta la societ\u00e0 cambiasse idea.
\u201cS\u00ec\u201d rispose mortificato Francesco. \u201cMi piace scopare\u201d.
\u201cAh, quindi te la danno pure. Non si vergognano?\u201d comment\u00f2 spietata Jessica. \u201cE comunque, Spartaco, devi dire \u2018S\u00ec padrona\u2019. Non mi piacciono i ribelli, mi sa che ti punir\u00f2\u201d.
\u201cChiedo scusa, padrona\u201d fu la risposta pronta di Francesco.
\u201cWow. Vedo che impari in fretta. Tua sorella ti ha addestrato a dovere allora?\u201d chiese Jessica.
\u201cS\u00ec padrona\u201d ripet\u00e9 Francesco.
\u201cBene, mi piace cos\u00ec\u201d disse Jessica. \u201cTi voglio fare il primo regalo, allora. E non farmene pentire. Mi devi cominciare a baciare i piedi. Ti avverto: ieri sera ho ballato come una pazza in discoteca e ho sudato moltissimo. Sentendomi male, mi sono scocciata di farmi la doccia sia stanotte che stamattina; mi sono solo sciacquata un po\u2019 la faccia e sotto le braccia, cos\u00ec. I piedi non li ho toccati proprio. Penso che dovrebbero puzzare di parecchio. Ma dimmi una cosa: come li preferisci i piedi? Puzzolenti?\u201d e rise.
\u201cNon importa questo, padrona\u201d rispose Francesco. \u201cSe la padrona \u00e8 brava e ha i piedi belli, mi piacciono sempre. Puliti o sporchi, profumati o puzzolenti\u201d.
\u201cAh s\u00ec?\u201d chiese Jessica, d\u2019un tratto apparentemente nervosetta. \u201cE i miei piedi sono belli? Toglimi i sandali e dimmi come sono i miei piedi!\u201d ordin\u00f2. Ma evidentemente temeva il giudizio di Francesco. Non avrebbe sopportato se le avesse detto che i suoi piedi erano brutti. Il suo metodo di dominazione stava nascendo bene; ma non avrebbe potuto far nulla se i suoi piedi non fossero stati belli. Non aveva mai pensato a questo.
Francesco, tremante, si avvicin\u00f2 a Jessica: finalmente le avrebbe visto i piedi.
Si inginocchi\u00f2 lentamente: gi\u00e0 dai sandali i suoi piedi sembravano perfetti. Ma possibile che tutte queste ragazze avessero i piedi cos\u00ec belli?
Le sfil\u00f2 entrambi i sandali, e prese i suoi piedi nudi e sudaticci tra le mani come se fossero due trofei. Erano bellissimi. Francesco li fiss\u00f2 ammirato per qualche secondo; poi Jessica disse:
\u201cBeh, che aspetti? Baciali!\u201d.
Francesco li port\u00f2 lentamente vicino la bocca, chiuse gli occhi, e li baci\u00f2 appassionatamente, come se stesse baciando la ragazza dei suoi sogni. Finalmente stava baciando i piedi di Jessica. Si dedic\u00f2 prima ai dorsi e ai colli di entrambi i piedi; poi affond\u00f2 la faccia sotto le piante, e cominci\u00f2 a baciarle, se possibile, ancora con pi\u00f9 passione ardente. Annusava intensamente: Jessica aveva ragione, i piedi puzzavano. Ma in quel momento la cosa era ancora pi\u00f9 eccitante per lui. Si stese sul pavimento, e si premette con violenza i piedi di Jessica sulla faccia.
\u201cSchiacciami\u201d implor\u00f2 Francesco affannato. \u201cSchiacciami, ti prego!\u201d.
Jessica sorrise soddisfatta, ma non volle darlo a vedere.
\u201cA quanto pare \u00e8 inutile chiederti se ti piaccia o meno\u201d disse lei. \u201cLo stai dichiarando tu stesso. Ma dimmi un po\u2019, per caso eri affamato di piedi? Sara non ti permette di baciare i suoi?\u201d.
\u201cNo\u201d fu la risposta di Francesco. \u201cMa ora schiacciami, ti prego!\u201d.
\u201cD\u2019accordo\u201d disse Jessica. \u201cVediamo fino a quanto sei un maiale\u201d.
Cominci\u00f2 a schiacciargli la faccia. Gli prese le tempie tra le dita, che muoveva come se lo stesse picchiettando. Poi strisci\u00f2 le piante sudate per tutta la faccia di Francesco, facendo spesso una pressione forte. Poi, sempre strisciando con una certa forza, scese gi\u00f9 per il collo, fino all\u2019ombelico. Ora gli stava tenendo entrambi i piedi sulla pancia, e picchiettava.
Francesco si stava palesemente rilassando; aveva chiuso gli occhi, e si stava godendo il tutto.
\u201cRibadisco, tua sorella \u00e8 una gran puttana proprio\u201d ripet\u00e9 ancora una volta Jessica. \u201cSei cos\u00ec affamato di dominazione, e non ti lascia sfogare. Secondo me stai morendo dentro. Ma come funziona dopo? Devi schizzare?\u201d.
\u201cSe lo decide la padrona s\u00ec\u201d disse Francesco.
Jessica rise di nuovo.
\u201cStiamo a vedere\u201d disse. \u201cSe ti comporti da devoto dopo magari ti accontento\u201d.
\u201cGrazie padrona\u201d disse Francesco, prendendo un piede di Jessica in mano e portandoselo alla bocca, continuando ad annusarlo intensamente.
L\u2019odore dei piedi di Jessica era paradisiaco. Sotto i piedi delle ragazze c\u2019era il paradiso vero e proprio. Avrebbe passato la vita intera ad annusare i piedi di Jessica.
\u201cPortami un poco in giro per casa\u201d ordin\u00f2 improvvisamente Jessica.
\u201cCosa?\u201d chiese Francesco. Non avrebbe mai voluto staccarsi da quei piedi deliziosi.
\u201cS\u00ec, hai capito bene. Fatti montare un poco\u201d disse lei.
Francesco si mise a quattro zampe, e Jessica lo cavalc\u00f2.
Anche se non sembrava, Jessica pesava un accidenti.
A fatica, Francesco cominci\u00f2 ad avanzare.
\u201cCammina bestia!\u201d ordin\u00f2 Jessica, sempre ridendo. Francesco cominciava a sudare. Ogni tanto, mentre lui camminava, Jessica gli provocava la faccia coi piedi. Questo gli fece perdere la concentrazione, a parte le forze, e cadde.
Jessica cadde in avanti, ma riusc\u00ec a parare l\u2019urto mettendo le mani per terra.
\u201cSei proprio un incapace!\u201d url\u00f2, dando un calcio alle palle di Francesco.
\u2018Ma perch\u00e9 andate a picchiare tutte l\u00ec?\u2019 pens\u00f2 Francesco disperato e dolorante.
\u201cSei solo un leccapiedi viscido. Torniamo sul divano, che \u00e8 meglio\u201d comment\u00f2 Jessica, come se fosse delusa di aver perso il divertimento del momento.
\u201cStenditi!\u201d ordin\u00f2.
Gli sal\u00ec addosso, sul petto. Francesco trattenne il fiato.
Jessica gli mise un piede sul naso, e questo provoc\u00f2 un\u2019immediata erezione a Francesco, ma Jessica ancora non se n\u2019era accorta.
\u201cLecca schiavo!\u201d url\u00f2 Jessica. \u201cMuoviti! Lucidami tutto il piede!\u201d.
Francesco cacci\u00f2 la lingua da fuori, e con estrema cura pass\u00f2 la sua lingua lungo tutta la pianta del piede di Jessica.
\u201cL\u2019hai preso per un ghiacciolo? AHAHAHAHA\u201d osserv\u00f2 Jessica, ridendo.
\u201cMi sono stancata di stare cos\u00ec\u201d disse d\u2019un tratto. \u201cOra mi siedo, e tu ti dedichi alla pulizia dei miei piedi\u201d.
Si sedette, e fece inginocchiare Francesco.
\u201cComincia a leccare le piante\u201d ordin\u00f2 Jessica. Francesco ricominci\u00f2 a leccarle i piedi, poi pass\u00f2 alle dita, prendendone uno alla volta in bocca, facendo un massaggio veloce con la sua lingua.
\u201cPulisci gli spazi tra le dita ora!\u201d disse lei.
Questa era una delle cose che pi\u00f9 disgustavano Francesco, ma obbed\u00ec senza discutere. L\u2019odore l\u00e0 era nauseabondo.
\u201cOra leccami ogni unghia, come se mi stessi mettendo lo smalto\u201d.
Questa era una cosa originale. Francesco non aveva mai pensato a questo tipo di fantasia.
Ma alla fine si rivel\u00f2 una cosa neutrale: le unghie erano solo dure al contatto con la lingua, ed a Francesco era indifferente questa cosa.
Poi Jessica si fece fare un lunghissimo massaggio rilassante ai piedi, facendo stare la faccia di Francesco molto vicino alle sue piante, facendogli sentire l\u2019odore intenso.
\u201cAvvicinati, ma fai in modo di non metterci il naso sotto. Devi sentire l\u2019odore e desiderare il contatto. Devi soffrire!\u201d disse Jessica, deridendolo.
\u201cOra massaggiati il pene\u201d disse improvvisamente. \u201cSei un bravo massaggiatore, cos\u00ec ti permetto di massaggiarti a tua volta. Ma non devi masturbarti e non devi assolutamente venire!\u201d.
\u201cS\u00ec padrona\u201d rispose Francesco debolmente.
Il suo membro crebbe a dismisura. Avrebbe avuto voglia di farsi la sega pi\u00f9 violenta della sua vita, ma non poteva.
Gli piaceva il modo di dominare di Jessica, anche se per lui sua sorella era insuperabile.
Nei suoi pi\u00f9 inconfessabili segreti avrebbe desiderato fare lo stesso con Sara, ma lei non glielo avrebbe mai permesso.
\u201cOra smetti di massaggiare\u201d disse Jessica \u201cE affonda il tuo naso sotto le mie dita. Ti piacer\u00e0\u201d.
Francesco obbed\u00ec, e ricominci\u00f2 ad annusare i piedi di Jessica per l\u2019ennesima volta. Era vicino al paradiso, e se avesse stimolato il suo pene leggermente pi\u00f9 forte sarebbe sicuramente venuto nelle mutande.
Improvvisamente sent\u00ec girare la chiave nella serratura: Sara stava entrando, con delle buste da shopping in mano.
\u201cCome va?\u201d chiese, evitando di guardare troppo suo fratello che odorava i piedi di Jessica.
\u201cAlla grande\u201d rispose Jessica. \u201cE\u2019 troppo una figata avere uno schiavo a disposizione\u201d.
\u201cBello, vero?\u201d comment\u00f2 Sara. \u201cMa questo \u00e8 puro feticismo. Con me le cose sono diverse. E\u2019 uno schiavo vero e proprio, ed \u00e8 diverso da una sessione semplice come la vostra ora\u201d.
\u201cS\u00ec, hai ragione\u201d disse Jessica. \u201cMi sa che ogni tanto dovrai prestarmelo\u2026\u201d.
\u201cAh, di certo no\u201d disse fredda Sara. \u201cFrancesco \u00e8 il mio schiavo, e questo era un regalo per te. A quanto vedo hai gradito di molto. Ma se vorrai usufruirne ancora tutto questo ha un prezzo\u201d.
\u201cE tu\u201d continu\u00f2 Sara \u201cSmetti di odorare i piedi di Jessica. Il tempo \u00e8 scaduto\u201d.
\u201cMa come, gi\u00e0?\u201d protest\u00f2 Jessica. \u201cStavamo nel meglio, e tu ci fai smettere proprio ora?\u201d.
\u201cSarei dovuta tornare, prima o poi, non credi?\u201d disse Sara. \u201cSono quasi le otto di sera, ho fame e sono stanca. Le cose prima o poi finiscono. Tranne la schiavit\u00f9 di mio fratello nei miei confronti\u201d.
\u201cCazzo, gi\u00e0 \u00e8 quest\u2019ora?\u201d disse Jessica, sbalordita.
Anche a Francesco parve che il tempo era volato. Le cose belle finiscono sempre subito. Tranne per Sara, ovviamente.
\u201cS\u00ec, gi\u00e0 \u00e8 quest\u2019ora\u201d rispose Sara. \u201cSei stata tu a non saperti regolare bene coi tempi. E tu, schiavo, staccati dai piedi di Jessica e vai gi\u00f9 in portone, che ci sono delle buste della spesa da portare. Sono parecchie e pesanti, ed ovviamente le porterai tutte tu. Ho speso tutto con i tuoi soldi: alimentari e detersivi per la casa, e un paio di magliette, profumi e trucchi per me. E muoviti, che poi vai a comprare una pizza\u201d.
Francesco s**tt\u00f2.
\u201cWow\u201d comment\u00f2 Jessica. \u201cMa allora fai sul serio\u201d.
Sara fiss\u00f2 Jessica quasi infastidita.
\u201cE secondo te?\u201d disse. \u201cFacevo tutto questo per far godere il pervertito di mio fratello? Glielo concedo solo ogni tanto, ma poi le cose tornano come stavano prima\u201d.
\u201cDi che parlavi quando intendevi che la schiavit\u00f9 di Francesco ha un prezzo?\u201d chiese Jessica.
\u201cQueste saranno cose da discutersi al momento\u201d rispose Sara. \u201cMa non ora\u201d.
\u201cPosso rimanere a mangiare una pizza con voi?\u201d chiese Jessica.
\u201cNo, mi dispiace\u201d fu la risposta secca di Sara. \u201cIo e Francesco dobbiamo discutere di alcune cose importanti, e dobbiamo essere da soli. Poi non mancheranno di certo le occasioni per mangiare una pizza insieme\u201d.
Jessica rimase delusa, ma non disse niente.
\u201cTi ringrazio per il regalo\u201d disse poi, dopo una lunga pausa. \u201cE\u2019 stato a dir poco fantastico. Nessuno mai mi aveva fatto un regalo cos\u00ec interessante. Sempre i soliti ciondoli, orologi e braccialetti\u201d.
Sara sorrise.
\u201cTi capisco\u201d disse comprensiva. \u201cOra per\u00f2 ci dobbiamo salutare. Ci si vede, Jessica\u201d.
Francesco torn\u00f2 con le buste della spesa. Era ancora tutto eccitato.
\u201cTi ha fatto masturbare Jessica?\u201d chiese Sara.
\u201cNo\u201d rispose Francesco. \u201cMa mancava poco, credo\u201d.
\u201cAh, benissimo!\u201d comment\u00f2 Sara. \u201cAdesso sarai pieno come una spugna. Meglio cos\u00ec, passerai una serata pi\u00f9 carico di tensione. Potrai liberarti quando io star\u00f2 dormendo. Siediti, che ti devo parlare\u201d.
Era una delle cose che Francesco pi\u00f9 temeva di sua sorella. Ogni volta usciva qualche novit\u00e0 umiliante.
\u201cDomani sera\u201d cominci\u00f2 a spiegare \u201cInvita i tuoi amici a mangiare una pizza qui. Stefano gi\u00e0 sospetta che tu stia sotto il mio schiaffo, non so gli altri cosa pensino, ma poco mi frega. Io manger\u00f2 la pizza con voi. Vorr\u00f2 godermi lo spettacolo di vedere Stefano che cerca di capire cosa succede, e di te che sarai al massimo della tensione. Questi sono i veri piaceri della vita. E poi, quando se ne saranno andati tutti, ti spiegher\u00f2 le mie condizioni riguardo il ritorno di mamma e pap\u00e0. Ho gi\u00e0 le idee chiare, ma forse passando un\u2019altra giornata mi verr\u00e0 qualche idea ancora migliore. Ma ora va a comprare una pizza, che ho fame\u201d concluse.
Francesco non rispose nemmeno. Si avvi\u00f2 in pizzeria, consapevole che il giorno dopo sarebbe stato un vero e proprio inferno.
Francesco torn\u00f2 a casa con le pizze, e lui e Sara cenarono abbastanza silenziosamente.
Dopo cena, Francesco stava per tornare in camera, ma Sara lo stopp\u00f2.
\u201cDove stai andando?\u201d chiese lei.
\u201cIn camera mia, sono stanco. Non posso?\u201d chiese Francesco.
\u201cCerto che no\u201d rispose Sara. \u201cTu stai andando a masturbarti. Ma ti ho ordinato di non farlo, e non lo farai. Devi soffrire con le palle piene\u201d.
\u201cNon stavo andando a masturbami\u201d rispose Francesco. \u201cVorrei semplicemente andare a dormire\u201d.
\u201cE a dormire non ci vai\u201d disse semplicemente Sara. \u201cDimentichi chi comanda ora in casa? Questo \u00e8 un male. Gi\u00e0 mi stai antipatico, poi vuoi anche disubbidire? Che c\u2019\u00e8, il fetish ti stanca? Credevo ti piacesse\u201d.
\u201cNon \u00e8 il fetish che mi stanca\u201d disse Francesco. \u201cSto stanco in generale\u201d.
\u201cOh, poverino\u201d disse Sara, fingendo dispiacere. \u201cSediamoci sul divano allora. Facciamo due chiacchiere\u201d.
Era una cosa che Francesco stava cominciando ad odiare profondamente. Quando sua sorella voleva parlare, c\u2019era sempre qualche brutta novit\u00e0.
Comunque si sedette sul divano, e sua sorella gli si sedette affianco, poggiandogli i piedi sulle cosce, molto vicino al membro.
Ovviamente, lo sguardo cadde sui piedi perfetti di sua sorella. Quelli che desiderava di pi\u00f9, ma che non poteva mai avere.
Certo, preferiva essere dominato da Jessica, perch\u00e9 essendo estranea lui era pi\u00f9 libero all\u2019eccitazione, ma il modo di dominare di sua sorella, e i piedi di sua sorella, erano un qualcosa di divino.
Sara in un primo momento tacque. Cominci\u00f2 a roteare tutte e dieci le dita sulle cosce di Francesco, cosa che contribu\u00ec ad aumentare la sua eccitazione.
Poi Sara ruppe il silenzio:
\u201cPerch\u00e9 mi fissi i piedi porco?\u201d chiese, come se fosse una cosa strana per Francesco poi, fissare un bel paio di piedi femminili. \u201cAnche io sono stanca, e non credo che tu mi negherai di farmi rilassare un po\u2019 i piedi addosso a te. Lo so che ti pu\u00f2 distrarre, ma pazienza. Dovrai comunque ascoltare con la massima attenzione. Non ripeter\u00f2 una seconda volta. Se non capisci, peggio per te. Hai capito schiavo?\u201d.
\u201cS\u00ec padrona\u201d disse Francesco, sfiorando delicatamente le piante dei piedi di sua sorella.
Sent\u00ec un leggero odore: evidentemente il caldo pomeriggio trascorso a camminare aveva dato i suoi risultati.
Francesco cominci\u00f2 ad accarezzare i piedi della sorella, ma lei gli diede un\u2019occhiataccia cos\u00ec storta, che lui smise subito di accarezzarli, ma non lasci\u00f2 la presa.
\u201cLASCIAMI I PIEDI. ORA!\u201d disse Sara, con un tono molto minaccioso.
Francesco, come ipnotizzato, lasci\u00f2 immediatamente la presa. Sara continuava a guardarlo storto.
\u201cSei un pervertito\u201d disse lei. \u201cTi ho messo i piedi addosso, perch\u00e9 \u00e8 quello che meriti, ma ci\u00f2 non ti autorizza a toccarmeli. Sono stata chiara?\u201d.
\u201cS\u00ec padrona\u201d rispose Francesco, rapito dalle sue parole. Stava per chiedere scusa, ma si blocc\u00f2 immediatamente; sua sorella l\u2019avrebbe sicuramente punito.
\u201cDesideri cos\u00ec tanto i miei piedi, brutto schifoso?\u201d chiese Sara.
\u201cEh, io\u2026\u201d rispose Francesco balbettando \u201cCio\u00e8\u2026 i tuoi piedi sono i piedi pi\u00f9 belli che abbia mai visto\u2026\u201d.
Si ferm\u00f2, impossibilitato a dire altro.
Sara cominci\u00f2 a fare dei movimenti sensuali con i piedi, strisciandoli delicatamente sulle cosce di suo fratello, spesso sfiorandogli anche il pacco, in crescente erezione.
\u201cS\u00ec, lo so\u201d disse semplicemente Sara. \u201cEffettivamente, i miei piedi sono molto carini. E tu stai sbavando, lo so. Ma io non ti permetto assolutamente di toccarli. Sei cos\u00ec pervertito che ti ecciti con tua sorella. Mi fai schifo, lo sai?\u201d.
Francesco abbass\u00f2 lo sguardo, e non rispose. Le parole di sua sorella erano molto umilianti, e lui non poteva fare altro che subirle passivamente.
\u201cHo dei piani per domani\u201d continu\u00f2 Sara. \u201cPrima cosa, devi dire ai tuoi amici che non devono venire prima delle nove domani sera. Perch\u00e9 ho dei piani per domani pomeriggio\u201d.
Francesco la guard\u00f2 preoccupato.
\u201cQuali piani?\u201d chiese.
\u201cNon mi interrompere mentre parlo!\u201d disse Sara, dandogli uno schiaffone pesante sulla guancia ed una forte pedata tra le palle.
\u201cNon lo far\u00f2 pi\u00f9 padrona\u201d rispose Francesco.
Sara fece un risolino, soddisfatta.
\u201cBene\u201d continu\u00f2. \u201cDicevo, domani sera, dopo le nove fai venire i tuoi amici qua, a mangiare una pizza. Io star\u00f2 con voi, e parteciper\u00f2 animatamente durante la vostra serata. I tuoi amici, anche se gi\u00e0 qualcuno sospetta qualcosa, dovranno capire come funzionano ora le cose in questa casa, devono capire che tu stai sotto il mio schiaffo e che mi obbedisci a bacchetta, senza tuttavia capire il perch\u00e9. Se ti comporterai bene, lo sai. Non dir\u00f2 niente, e dovrai vedere tu poi che scusa inventare coi tuoi amici. Se il tuo comportamento non mi piacer\u00e0, non perder\u00f2 due secondi a mostrare a tutti loro quei bei video fantastici che ti piace vedere. Sono stata chiara?\u201d.
\u201cS\u00ec, mia padrona\u201d rispose Francesco, cercando di vedere la parte bella della situazione, ossia, lui che veniva sottomesso da una ragazza, anche se in realt\u00e0 la ragazza era sua sorella e la situazione era molto a lui svantaggiosa.
\u201cPerfetto\u201d disse Sara, cominciando a massaggiare Francesco con i suoi piedi, trasferendosi dalle cosce alle braccia, al petto, e, talvolta, sfiorandogli il mento e le guance.
Francesco rabbrividiva.
\u201cSo che stai morendo dalla voglia di tuffare la tua faccia sotto i miei piedi\u201d disse Sara divertita \u201cE magari anche di farti un bel segone liberatorio, ma devi soffrire un altro po\u2019, fino a quando non ti dar\u00f2 il permesso di andare a dormire\u201d.
\u201cS\u00ec padrona\u201d disse Francesco.
\u201cChe bello godersi il proprio schiavo personale\u201d disse Sara, scendendo di nuovo coi piedi sulle cosce e sul pacco di Francesco. \u201cMa ora passiamo ai piani di domani pomeriggio. Ho intenzione di farti ass****re ad uno spettacolo dal vivo. Vedrai una donna dominare un uomo da vicino. Ma non una di quelle attrici che non sanno nemmeno recitare. Una che lo sappia fare per bene. Per\u00f2 non avrai possibilit\u00e0 di masturbarti, o quella donna di punir\u00e0 molto, ma molto severamente\u201d.
Francesco si eccit\u00f2, se possibile, ancor di pi\u00f9.
\u201cDA, davvero?\u201d chiese. \u201cE\u2026 chi \u00e8 questa donna?\u201d.
Sara sorrise maliziosamente, senza smettere di sfregare i suoi piedi addosso a Francesco.
\u201cBeh, io, naturalmente\u201d disse. \u201cHo contattato tramite un\u2019amica uno schiavo feticista. E\u2019 disposto a pagarmi per farsi sottomettere. Domani pomeriggio verr\u00e0 a casa, e io lo dominer\u00f2 spietatamente. E tu dovrai ass****re. Scommetto che ti ecciterai un casino, ma tu non dovrai osare a toccarti, nemmeno sfiorarti. Se mai lo farai, Francesco, sai la tua punizione quale sar\u00e0. Vero, Francesco?\u201d.
\u201cCredo di s\u00ec\u201d disse Francesco.
\u201cBravissimo!\u201d esclam\u00f2 Sara, battendo le mani. \u201cD\u00ec la verit\u00e0, non sei contento di vedere la tua padrona in azione? Di vedere un video fetish in versione live? Ma con una protagonista all\u2019altezza? Che ne pensi, verme. Rispondi!\u201d.
\u201cIo\u2026\u201d balbett\u00f2 Francesco. \u201cIo credo che sia davvero eccitante. Ma sar\u00e0 dura non masturbarsi, padrona. Davvero dura\u201d.
\u201cAllora siamo d\u2019accordo\u201d disse Sara sorridendo. \u201cSar\u00e0 davvero una faticata per te. Ma alla fine, per te cos\u00ec deve essere. Devi trascorrere una vita dura, faticosa ed infernale insieme a me. Questa \u00e8 la giustizia, mio caro fratello. Stai subendo tutto quello che meritavi di subire. E non provare a masturbarti, o, quando verranno i tuoi amici, ci sar\u00e0 una bellissima discussione sul fetish che far\u00e0 rimanere tutti gli ospiti a bocca aperta. Siamo intesi?\u201d.
\u201cS\u00ec, padrona\u201d rispose lentamente Francesco.
\u201cChe bravo!\u201d disse Sara, sfiorandogli una guancia col piede. \u201cPoi, domani sera, dopo che i tuoi amici se ne saranno andati, discuteremo sul ritorno dei nostri genitori\u201d.
Cos\u00ec dicendo, gli mise il piede sul naso.
\u201cDai, annusalo!\u201d ordin\u00f2.
Francesco annus\u00f2: era il paradiso. I piede di sua sorella era pi\u00f9 odoroso delle altre volte, ma sempre meno odoroso del piede di Jessica e di Valeria.
Tempo due secondi, che Sara scost\u00f2 il piede.
\u201cPerfetto, va bene cos\u00ec\u201d disse, mentre Francesco era leggermente stordito.
\u201cTi ho solo dato uno spunto per farti masturbare, cane\u201d disse Sara. \u201cAnche se penso che ci saresti riuscito ugualmente senza problemi! AHAHAHAHA!\u201d aggiunse poi perfidamente, scoppiando a ridere.
\u201cBuonanotte schiavetto. Domani ci si diverte, non vedo l\u2019ora!\u201d concluse, e si avvi\u00f2 verso camera sua.
Francesco rimase sul divano, molto scosso. Infatti subito dopo corse anche lui in camera sua, per masturbarsi. Aveva trascorso la nottata precedente sotto i piedi di otto ragazze, il pomeriggio sotto i piedi sudati di Jessica, e Sara gli aveva appena messo un piede sotto il naso. Poi, il giorno dopo avrebbe assistito ad una dominazione dal vivo. L\u2019idea era molto eccitante, anche perch\u00e9 sua sorella era l\u2019ideale di dominatrice che lui aveva in mente, ma lei non si era mai lasciata troppo andare, cos\u00ec il desiderio era sempre pi\u00f9 intenso; ma Sara, con lui, pensava solo ad essere perfida e vendicativa.
Si masturb\u00f2 pensando Jessica che lo schiacciasse sotto i suoi piedi, mentre Sara dominava in lontananza un altro schiavo.
Fu una delle seghe pi\u00f9 abbondanti ed appaganti che avesse mai fatto. Dopodich\u00e9 si appisol\u00f2, e si addorment\u00f2.
La mattina dopo, Sara and\u00f2 in camera di Francesco, che dormiva ancora.
\u201cChe schifo!\u201d url\u00f2 lei, facendolo sobbalzare. \u201cDa quando in qua dormi nudo?\u201d.
Francesco si guard\u00f2 in basso, e con suo grande terrore not\u00f2 che era nudo. La sera prima si era addormentato appena dopo essersi masturbato, ed era rimasto nudo per tutta la nottata.
Rosso in volto, si infil\u00f2 immediatamente sotto le lenzuola.
\u201cIo\u2026 mi dispiace\u201d disse Francesco. \u201cIeri sera mi sono, ecco\u2026\u201d non sapeva che dire.
\u201cEvita di spiegare, per favore\u201d disse Sara, molto seccata. \u201cGi\u00e0 so come sono andate le cose. Ti sei segato, non ti sei ricoperto e ti sei addormentato subito. Ho indovinato?\u201d.
\u201cS\u00ec, \u00e8 cos\u00ec\u201d disse Francesco, evitando di guardare sua sorella negli occhi.
\u201cQuanto sei prevedibile, mio dio\u201d disse Sara. \u201cOra per\u00f2 alzati, vai a riordinare in camera mia, e poi contatta i tuoi amici per stasera. Veloce!\u201d.
Sara usc\u00ec dalla stanza, per evitare di rivedere suo fratello nudo, che per vestirsi sarebbe dovuto ovviamente uscire da sotto le lenzuola.
Francesco si vest\u00ec velocemente, and\u00f2 in camera di Sara a riordinare (approfitt\u00f2 per dare un\u2019odorata alle sue ballerine), e poi si diresse in cucina, sedendosi a tavola.
\u201cPrima di mangiare chiama Stefano\u201d ordin\u00f2 Sara. \u201cDigli che stasera devono venire a mangiare una pizza qua, e d\u00ec che avverta lui gli altri\u201d.
Francesco si alz\u00f2, perch\u00e9 non amava molto parlare a telefono davanti le altre persone.
\u201cDove credi di andare tu?\u201d disse Sara. \u201cLa telefonata la devi fare davanti a me. Non mi frega del fatto che tu non sia nemmeno capace di dire due parole a telefono davanti le altre persone. Devo tenerti sotto controllo, e sentire cosa dici. Anzi, metti proprio il vivavoce, voglio sentire Stefano che dice!\u201d.
Francesco deglut\u00ec. Sperava che Stefano evitasse di fare allusioni al fatto che lui stesse agli ordini di sua sorella.
Compose il numero di Stefano, che rispose quasi subito.
\u201cPronto?\u201d.
\u201cCiao Stefano, sono Francesco\u201d.
\u201cEhi ciao. Come mai a quest\u2019ora?\u201d chiese Stefano curioso, ma forse anche sospettoso.
\u201cNo, niente\u201d disse Francesco. \u201cPer stasera voglio organizzare una pizzata a casa mia, e prima avverto, meglio \u00e8. Tu ci sei, vero?\u201d.
Ci fu qualche secondo di silenzio. Evidentemente Stefano aveva capito che era stata Sara a decidere tutto.
\u201cS\u00ec, ci sono\u201d rispose Stefano. \u201cChi deve venire pi\u00f9, poi?\u201d chiese.
\u201cI soliti\u201d rispose Francesco. \u201cMi vuoi fare un favore? Li vuoi contattare tu? Sono un po\u2019 impegnato, e\u2026\u201d.
\u201cS\u00ec, non ti preoccupare, li chiamo io\u201d lo interruppe Stefano, per evitargli di fargli inventare una scusa poco credibile.
\u201cTi mando la conferma per messaggio fra poco, ma stasera ci sono tutti a quanto ne so\u201d continu\u00f2 Stefano. \u201cA dopo\u201d concluse.
\u201cA dopo, grazie, ciao\u201d disse Francesco, sollevato, chiudendo il telefono.
\u201cSi vede che Stefano sospettava qualcosa\u201d disse Sara. \u201cMa ti \u00e8 stato complice, non ha voluto metterti in difficolt\u00e0. Vedi gli amici? Ma sii pronto, che appena starete da soli, faccia a faccia, ti chieder\u00e0 il motivo di questa pizzata\u201d.
Francesco guard\u00f2 stupito sua sorella. Sembrava che avesse il potere di leggere nelle menti.
Durante la mattinata non parlarono pi\u00f9 di tanto, poi. Francesco and\u00f2 a dormire un altro po\u2019, mentre Sara era in cucina a guardare la televisione.
Francesco fu chiamato da Sara quando fu ora di pranzo, perch\u00e9 era ovviamente lui a dover preparare la tavola, cucinare e poi dopo sparecchiare.
\u201cSto camminando un po\u2019 a piedi nudi\u201d disse Sara con indifferenza, come se fosse un argomento come tanti altri. \u201cNon vorrei che il mio schiavo li trovasse troppo puliti. Altrimenti che sfizio c\u2019\u00e8? Deve essere lui a lavarmeli\u201d.
Francesco non rispondeva, cercando di concentrarsi sul cibo, per evitare di pensare ai piedi di sua sorella.
Sara sapeva l\u2019effetto che aveva sortito su suo fratello, e sorrise divertita.
Appena dopo pranzo Francesco si alz\u00f2 per levare di mezzo, ma Sara lo ferm\u00f2:
\u201cNo, non togliere niente. Voglio vedere il mio schiavo come se la caver\u00e0 oggi. Sar\u00e0 il tuo primo compito. Immagino gi\u00e0 la sua faccia sorpresa\u201d e scoppi\u00f2 a ridere.
\u2018Eh s\u00ec\u2019 pens\u00f2 Francesco \u2018Tu non sei una padrona come le altre, tu sei una padrona speciale!\u2019.
\u201cSiediti sul divano, aspetteremo qui\u201d disse Sara, continuando a camminare a piedi nudi, strisciando i piedi per terra.
Mise i piedi in faccia a Francesco, e gli chiese, sempre fingendo indifferenza:
\u201cPuzzano? Non li ho lavati ieri sera apposta per il mio schiavo\u201d.
Francesco annus\u00f2: odoravano esattamente come la sera prima, solo che erano un po\u2019 pi\u00f9 sporchi.
\u201cBasta cos\u00ec!\u201d url\u00f2 Sara, levando i piedi dalla faccia di Francesco. \u201cTi ho chiesto solo l\u2019odore com\u2019\u00e8, non ti ho ordinato di annusarli!\u201d.
\u201cL\u2019odore \u00e8 pi\u00f9 forte delle altre volte\u201d rispose Francesco. \u201cMa i piedi non puzzano eccessivamente. I piedi di Valeria e di Jessica puzzano di pi\u00f9\u201d.
Sara sorrise.
\u201cDovrei essere fiera di me stessa e del mio corpo. Oltre ad avere un bel corpo, non ho nemmeno problemi di sudorazione o di cattivi odori. Ci pensi, Francy?\u201d.
Francesco guard\u00f2 sua sorella con ammirazione. Per anni ed anni non si era accorto di chi stava al suo fianco. Praticamente una dea, e lui l\u2019aveva sempre trattato uno schifo. E come aveva detto lei, ora lui stava subendo quello che meritava.
Sara and\u00f2 in camera a cambiarsi: indoss\u00f2 un pantaloncino di jeans molto corto, ed una canottiera bianca, che risaltava il suo splendido seno, senza nient\u2019altro sotto. Ed ovviamente, stava a piedi nudi.
Dopo qualche minuto suon\u00f2 il citofono, e Sara corse a rispondere.
\u201cE\u2019 lui, lo schiavo. Vai ad accoglierlo alla porta, per lui sar\u00e0 pi\u00f9 umiliante essere accolto da un maschio!\u201d.
Francesco apr\u00ec la porta, e dopo qualche secondo arriv\u00f2 un ragazzo: era tutto sudato e tremava.
\u201cCiao\u201d disse Francesco, perch\u00e9 lo schiavo non profer\u00ec parola.
\u201cC-ciao\u201d disse il ragazzino, con una voce tremante. \u201cC-c\u2019\u00e8 Sara?\u201d.
\u201cSto in cucina, entra!\u201d url\u00f2 Sara dalla cucina.
Francesco lo fece accomodare.
Il ragazzino rimase incantato quando vide Sara.
Sara si mise le mani ai fianchi, e disse, spietata:
\u201cQuesto \u00e8 il tuo modo di salutare la tua padrona, verme? Standotene l\u00ec impalato? Dove hai imparato l\u2019educazione?\u201d.
Il ragazzino arross\u00ec, e corse ad inginocchiarsi ai piedi di Sara. Glielo baci\u00f2 con devozione, dicendo:
\u201cMi scusi, padrona, mi scusi. E\u2019 che sono cos\u00ec emozionato di stare al cospetto di una padrona come lei!\u201d.
\u201cD\u2019accordo, lasciamo stare\u201d disse Sara. \u201cIl pagamento \u00e8 anticipato\u201d.
Francesco non era stupito del tono autoritario che assumeva sua sorella. E lo schiavo obbed\u00ec senza batter ciglio, incantato dalla bellezza e dai modi di fare di Sara.
Prese un bigliettone da 50 dalla tasca e glielo diede.
\u201cBene, ora possiamo cominciare\u201d disse Sara. \u201cTu sei il mio schiavo leccapiedi, ed io far\u00f2 e dir\u00f2 di te ci\u00f2 che voglio, senza che tu abbia la minima possibilit\u00e0 di reagire o di dire la tua. Chiaro, schiavo?\u201d.
\u201cS\u00ec padrona\u201d rispose lo schiavo, guardando dubitoso Francesco.
Come se gli avesse letto nella mente, come al solito, Sara guard\u00f2 anche lei Francesco, per poi dire:
\u201cLui \u00e8 mio fratello. Sar\u00e0 presente anche lui mentre ti umilio\u201d.
\u201cPa-parteciper\u00e0 anche lui?\u201d chiese lo schiavo, che sembrava un po\u2019 a disagio a causa della presenza di Francesco.
\u201cPer nulla!\u201d url\u00f2 Sara. \u201cStar\u00e0 semplicemente ad osservare quanta nullit\u00e0 ci possa essere in un uomo come te, leccapiedi\u201d.
Lo schiavo guard\u00f2 Francesco, come se gli volesse far capire che lui avrebbe preferito se lui se ne fosse andato.
\u201cEhm, lui\u2026\u201d balbett\u00f2. \u201cLui mi mette un po\u2019 a disagio, padrona\u201d.
\u201cAh, bene, ho capito\u201d disse Sara con tono fermo. \u201cSe non ti stanno bene le mie regole, quella \u00e8 la porta. Ed ovviamente non ti restituir\u00f2 i soldi, troppo semplice! A te la scelta leccapiedi\u201d.
\u201cSe \u00e8 cos\u00ec, d\u2019a-d\u2019accordo\u201d disse lo schiavo.
\u201cBenissimo!\u201d disse Sara. \u201cVoglio vedere fino a che punto uno schiavo vuole essere lui a dettare le regole. Con me siete capitati malissimo in questo. Tu starai in mutande, verme. Per\u00f2 ora ti accompagno al cesso, devi sciacquarti un po\u2019, sei tutto sudato e puzzi. Non vorrei vomitare di primo pomeriggio!\u201d.
\u201cS\u00ec padrona, subito padrona, mi scusi padrona\u201d disse freneticamente il ragazzo.
Francesco segu\u00ec con gli occhi sua sorella che accompagnava lo schiavo di l\u00e0. A lui era sempre piaciuto ass****re ad una dominazione forte, ma esserne protagonista non pi\u00f9 di tanto. Se un\u2019estranea lo avesse trattato cos\u00ec, sarebbe prevalso anche l\u2019orgoglio che si nascondeva in lui.
Dopo pochi secondi, sua sorella e il suo schiavo tornarono in cucina.
\u201cBene, ora spogliati\u201d ordin\u00f2 secca Sara. \u201cRimarrai solo in mutande\u201d.
Il ragazzetto si spogli\u00f2 alla velocit\u00e0 della luce, rimanendo solo in mutande.
Fu una scena un po\u2019 impressionante: era mingherlino e gracile, e da sotto le mutande si intravedeva una mini erezione.
Sara lo guard\u00f2 per qualche secondo disgustata.
\u201cQuanto tempo abbiamo accordato, feccia?\u201d chiese lei.
\u201cUn\u2019ora, padrona\u201d rispose.
\u201cBene\u201d disse Sara. \u201cFacciamo un\u2019ora e un quarto\u201d.
\u201cGrazie padrona\u201d rispose velocemente lo schiavo.
Sara fece una delle sue solite occhiatacce minacciose.
\u201cQualcuno ti ha autorizzato ad interrompermi? Rispondi!\u201d.
Lo schiavo arross\u00ec.
\u201cChiedo scusa, padrona\u201d rispose mortificato.
\u201cPrima che mi interrompessi\u201d continu\u00f2 Sara \u201cStavo dicendo una cosa. Facciamo un\u2019ora e un quarto. Non perch\u00e9 io sia generosa, da regalarti questo quarto d\u2019ora. Assolutamente. Prima di cominciare ad adorarmi, devi levare un po\u2019 di casino di mezzo. Devi sparecchiare e lavare i piatti, schiavo\u201d.
Lo schiavo diede una veloce occhiata al tavolo, poi torn\u00f2 a guardare Sara. Sia lui che Francesco erano molto stupiti. Sara era molto brava a sorprendere.
\u201cIo\u2026\u201d disse lo schiavo, senza guardare Sara negli occhi. \u201cIo\u2026 non pensavo, ecco\u2026 di\u2026 di dover fare anche queste cose. Cio\u00e8\u2026 pensavo di dover adorare lei, pa-padrona\u2026\u201d.
\u201cMa certo che dovrai adorare me, schiavo\u201d disse Sara, divertita. \u201cPer\u00f2 prima di adorare me devi sparecchiare e lavare i piatti. Se non ti sta bene, quella \u00e8 la porta e ciao. Sono io che comando, e farai bene ad evitare di contraddirmi in seguito. Gi\u00e0 non mi stai piacendo!\u201d.
\u201cIo\u2026\u201d disse lo schiavo, ma Sara lo interruppe:
\u201cBasta chiedere scusa, e mettiti a lavoro. Ora!\u201d.
\u201cS\u00ec padrona\u201d rispose lo schiavo.
Sara si sedette sul divano, e mentre lo schiavo sparecchiava e poi lavava i piatti, lo punzecchiava di continuo.
\u201cPerch\u00e9 fai questo?\u201d chiese d\u2019un tratto.
\u201cQ-questo cosa, padrona?\u201d fu la timida risposta dello schiavo.
\u201cSecondo te cosa?\u201d rispose acida Sara. \u201cPerch\u00e9 paghi una ragazza per farti umiliare?\u201d.
Lo schiavo arross\u00ec di nuovo, ed anche Francesco abbass\u00f2 lo sguardo. Cosa spingeva quel tipo di uomini a provare piacere nell\u2019essere dominati?
\u201cNon lo so, padrona\u201d rispose lo schiavo, e fu abbastanza prevedibile come risposta. \u201cIo\u2026 amo sottomettermi ai piedi di una padrona. Trovo che le donne siano esseri superiori, e che sia giusto che noi uomini inferiori le adoriamo con devozione, padrona\u201d.
\u201cNon sono molto convinta delle tue parole, schiavo\u201d disse Sara.
\u201cPerch\u00e9 no, padrona?\u201d chiese lo schiavo, incuriosito.
\u201cE\u2019 ovvio, no?\u201d disse Sara. \u201cTu hai detto che le donne sono esseri superiori, e che sia giusto che voi uomini ci adoriate\u201d.
\u201cEsatto padrona\u201d rispose lo schiavo.
\u201cEd invece non lo \u00e8\u201d disse Sara. \u201cNon \u00e8 vero che voi pensate che le donne siano superiori. E\u2019 solo una vostra convinzione, perch\u00e9 siete dei maniaci. Se ti si presentasse davanti una donna molto brutta, o molto grassa, o baffuta, o piena di brufoli, o molto anziana, tu le adoreresti volentieri i piedi?\u201d.
\u201cNo. In quel caso no, padrona\u201d rispose lo schiavo.
\u201cEcco!\u201d disse Sara, facendo uno strano sorriso. \u201cQuindi le vostre teorie vengono a cadere qua. Se davvero pensaste che le donne siano esseri superiori, le adorereste a prescindere dal loro aspetto fisico, ma invece non lo fate. Questo significa che voi siete, in realt\u00e0, dei feticisti malati. Quando vedete una donna che vi piace, nel vostro cervello si attiva questo meccanismo tutto strano che vi fa desiderare i piedi e di essere dominati ed umiliati. E lo fate esclusivamente per il vostro piacere. Ma se tu, schiavo, incontri una signora molto anziana che si sfila le pantofole, secondo me, non solo non desidereresti adorarle i piedi, ma anzi, la situazione ti farebbe anche schifo. Ho indovinato?\u201d.
Francesco e lo schiavo di Sara la guardarono. Aveva detto per filo e per segno quello che pensavano entrambi.
\u201cCredo che lei abbia ragione, padrona\u201d disse lo schiavo.
\u201cLo so\u201d rispose Sara. \u201cIo ho sempre ragione. Ma ora muoviti a lavare i piatti, che ho bisogno di un massaggio ai piedi\u201d.
Lo schiavo fu molto rapido nel finire il suo lavoro, e si avvicin\u00f2 al divano, dove era seduta Sara.
\u201cIn ginocchio!\u201d ordin\u00f2 Sara.
Lo schiavo si inginocchi\u00f2. La scena cominci\u00f2 ad eccitare Francesco.
\u201cAnnusami, baciami e leccami i piedi!\u201d.
Lo schiavo cominci\u00f2 a baciare devotamente i piedi di Sara, chiudendo gli occhi, abbandonato.
Ad ogni schiocco di bacio, Francesco sentiva una pressione al membro a causa dell\u2019erezione che stava per arrivare.
Lo schiavo si sedette per terra e si mise entrambi i piedi di Sara in faccia.
Francesco era sempre pi\u00f9 eccitato, e si sarebbe volentieri masturbato, ma ovviamente non si sarebbe mai potuto permettere di farlo.
\u201cAnnusa pi\u00f9 forte schiavo!\u201d ordin\u00f2 Sara.
Lo schiavo cominci\u00f2 a tirare su forte con il naso.
Francesco not\u00f2 che anche il suo membro stava crescendo.
Anche Sara se ne era accora.
\u201cVedo che ti piace\u201d disse sorridendo. \u201cMa cos\u2019\u00e8 che ti piace dei miei piedi, schiavo?\u201d.
\u201cTutto padrona\u201d rispose lo schiavo, con la voce piena d\u2019affanno a causa dell\u2019eccitazione.
\u201cTutto cosa?\u201d chiese Sara divertita. \u201cDai, parla, muoviti!\u201d.
\u201cTutto, padrona, tutto!\u201d disse lo schiavo. \u201cMi piace la forma, mi piacciono le dita, mi piacciono le unghie, mi piace il dorso, il collo, la pianta, l\u2019odore; tutto!\u201d.
Sara rise, cosa che fece lievemente arrossire lo schiavo.
\u201cCom\u2019\u00e8 l\u2019odore dei miei piedi?\u201d chiese. \u201cPuzzano? Ti piace?\u201d.
\u201cE\u2019 l\u2019odore perfetto, padrona\u201d rispose lo schiavo. \u201cNon puzzano troppo, ma hanno un aroma bellissimo. E\u2019 proprio come piacciono a me, padrona. Passerei la vita intera ad adorarle i piedi, padrona\u201d.
Sara scoppi\u00f2 di nuovo a ridere.
Guard\u00f2 Francesco negli occhi, che subito distolse lo sguardo. Si sentiva enormemente in imbarazzo.
\u201cAlla fine mi piacete voi feticisti\u201d disse Sara. \u201cMi siete simpatici, mi fate sempre fare un sacco di risate. Ma ora comincia a leccarmi i piedi servo!\u201d.
Lo schiavo cacci\u00f2 la lingua, e cominci\u00f2 a leccarle i piedi con molta energia.
Pass\u00f2 la lingua su tutte le superfici di entrambi i piedi, pulendo ogni minima parte di sporco e di polvere sotto le sue piante.
\u201cSucchiami le dita ora!\u201d esclam\u00f2 Sara.
Lo schiavo prese in bocca ogni singolo dito di Sara, e li succhi\u00f2 sempre con la massima devozione.
Sara chiuse gli occhi e si rilass\u00f2.
\u201cMamma mia, che cosa rilassante\u201d disse. \u201cDovrei assumere un leccapiedi personale, mi piace troppo\u201d.
\u201cMi propongo io, se vuole, padrona\u201d rispose pronto lo schiavo.
Sara apr\u00ec gli occhi:
\u201cNon voglio che tu sia il mio leccapiedi personale, moccioso! Di sicuro assumerei un vero uomo, e non mi sembra che tu sia un vero uomo! Ed ora continua a ciucciarmi i piedi, e fa silenzio!\u201d.
\u201cS\u00ec padrona\u201d rispose lo schiavo, molto mortificato.
Cominci\u00f2 a baciare i piedi di Sara come se stesse baciando la donna pi\u00f9 bella del mondo. Se li strusciava per la faccia, se li premeva forte sul naso, poi sul collo.
\u201cStenditi!\u201d ordin\u00f2 improvvisamente Sara.
Lo schiavo obbed\u00ec. Sara si alz\u00f2, egli mise lentamente il piede sulla faccia.
Cominci\u00f2 a calpestarlo senza piet\u00e0.
Ormai Francesco era al massimo dell\u2019erezione. Era letteralmente stordito.
Quando il tempo stava per scadere, Sara chiese allo schiavo:
\u201cIl tempo sta per finire. Ti devi masturbare, verme?\u201d.
\u201cSe la padrona me lo permette s\u00ec, padrona\u201d rispose lo schiavo.
\u201cBene, penso che questa volta sar\u00f2 buona\u201d disse Sara.
Cominci\u00f2 a toccare con delicatezza il pene dello schiavo. Rise.
\u201cMamma mia, \u00e8 proprio duro! Ora calati le mutande. Ti metto un piede sulla faccia, e dovrai annusarmelo. Nel frattempo ti masturbi, e mi vieni sull\u2019altro piede. Chiaro?\u201d.
\u201cS\u00ec padrona\u201d rispose lo schiavo. \u201cGrazie padrona\u201d.
Lo schiavo si cal\u00f2 le mutande, facendo uscire da fuori il suo pene eretto.
Sara schiacci\u00f2 letteralmente la faccia dello schiavo con un piede, mettendo l\u2019altro vicino il suo pene.
Lo schiavo si smanett\u00f2 per qualche secondo, per poi venire abbondantemente sul piede di Sara.
\u201cChe bello!\u201d url\u00f2 lui, per poi rilassarsi completamente sul pavimento.
\u201cBello caldo il tuo sperma\u201d comment\u00f2 Sara. \u201cOra vestiti immediatamente e smamma!\u201d.
\u201cS\u00ec, padrona\u201d rispose lo schiavo. \u201cQuando ci possiamo rivedere, padrona?\u201d.
Sara assunse un\u2019espressione arrabbiata.
\u201cNon me lo chiedere, non lo so!\u201d url\u00f2. \u201cSe avr\u00f2 bisogno di soldi, magari si pu\u00f2 fare. Ma io non sono la tua puttana, non cominciare ad angosciarmi! Ed ora vattene via, subito!\u201d.
\u201cS\u00ec padrona, scusi padrona\u201d rispose lo schiavo. Si rivest\u00ec velocemente, ed usc\u00ec di casa.
Quando lo schiavo fu uscito, Sara si rivolse al fratello:
\u201cTi \u00e8 piaciuto lo spettacolo?\u201d chiese.
\u201cS\u00ec\u201d ammise Francesco. \u201cHai un modo di dominare unico. Sei migliore di qualunque padrona di qualunque video che abbia mai visto\u201d. Nel dirlo gli venne un brivido.
Sara sorrise. Il suo sorriso contribu\u00ec a far rabbrividire Francesco.
\u201cLo so, Francesco\u201d disse lei. \u201cTe l\u2019ho sempre detto, la vera dominazione \u00e8 altra, non quella che fanno quelle quattro attrici di quei quattro video senza fantasia che ti vedi. Ed ora passiamo alle cose serie. Ora mi devi lavare i piedi, che sono pieni dello sperma e della saliva di quel lurido schiavo\u201d.
Francesco guard\u00f2 con terrore Sara.
\u201cIo? Dovrei pulirti da questa sbava schifosissima?\u201d chiese disgustato.
\u201cCertamente\u201d rispose Sara come se nulla fosse. \u201cDi cosa stavamo parlando due secondi fa? La vera dominazione \u00e8 tutta un\u2019altra cosa. E tu ora mi devi lavare i piedi, e subito pure, prima che mi incazzi. Tanto, i tuoi amici saranno qua tra qualche ora\u201d.
Francesco corse a prendere una bacinella per fare il pediluvio a sua sorella.
\u201cPrima di cominciare a lavarmi i piedi\u201d disse lei \u201cPrendi un po\u2019 di sperma e leccalo\u201d.
Francesco avrebbe preferito la morte, ma purtroppo non aveva le carte in regola per disubbidire a sua sorella, cos\u00ec obbed\u00ec.
Sara scoppi\u00f2 a ridere violentemente.
\u201cQuesto te lo meritavi proprio!\u201d disse, continuando a ridere. \u201cPrima o poi ci sarei arrivata a farti leccare un po\u2019 di sperma di qualcun altro. Dimmi, com\u2019\u00e8 il sapore? Ti piace? AHAHAHAHAHAHAHA\u201d.
\u201cFa schifo!\u201d comment\u00f2 Francesco.
Sara fece finta di dispiacersi.
\u201cPiccolino\u201d disse. \u201cDai, ora lavami i piedi\u201d.
Francesco cominci\u00f2 a lavare i piedi perfetti di sua sorella. Fece un delicato massaggio alle piante, e poi pul\u00ec con cura un dito dopo l\u2019altro.
Dopo il pediluvio, Sara si fece asciugare i piedi da Francesco, per poi poggiarglieli di nuovo sulle cosce.
\u201cOra i miei piedi odorano di sapone e di pulito\u201d disse lei. \u201cTi eccitano ugualmente?\u201d.
\u201cIn generale non mi piacciono i piedi appena lavati, non sanno di piedi, non ci trovo gusto\u201d spieg\u00f2 Francesco. \u201cMa i tuoi piedi\u2026 i tuoi piedi mi piacerebbero in qualunque stato, anche appena lavati\u201d.
Sara diede qualche schiaffetto col piede alla guancia di Francesco.
\u201cE\u2019 questo, ora, il bello del gioco\u201d disse. \u201cTu devi desiderare i miei piedi, ma non puoi averli. Sei eccitato?\u201d.
\u201cS\u00ec, sono eccitato\u201d rispose Francesco.
Sara sorrise.
\u201cPerfetto\u201d disse. \u201cOra ti tengo i piedi vicino al membro. Voglio che tu sia carico di eccitazione quando arriveranno i tuoi compagni\u201d.
Sara cominci\u00f2 a fare dei movimenti sensuali sulle cosce di Francesco, che non poteva fare a meno di guardare il movimento aggraziato dei piedi perfetti di sua sorella.
Stettero qualche ora in quella posizione. Francesco ammirava le dita dei piedi di Sara giochicchiare tra di loro.
Fino al momento in cui suon\u00f2 il campanello.
Francesco and\u00f2 ad aprire la porta: era Stefano, e al seguito c\u2019erano anche tutti gli altri amici.
Li fece accomodare in cucina.
\u201cBuonasera a tutti!\u201d disse Sara, non appena vide i compagni di Francesco. \u201cSi mangia?\u201d.
\u201cSiamo appena arrivati\u201d disse Stefano, che con lei aveva una certa confidenza. \u201cDacci almeno il tempo di entrare eh, poi dopo andiamo a prendere le pizze\u201d.
\u201cFate presto, che ho fame!\u201d disse Sara. \u201cFrancesco, andate il pi\u00f9 presto possibile, e prendi qualcosa di buono pure per me\u201d.
\u201cD\u2019accordo, fra qualche minuto andiamo\u201d disse Francesco.
Stefano lo guard\u00f2 con un\u2019espressione che sembrava dispiaciuta.
Francesco ricambi\u00f2 lo sguardo.
\u2018E\u2019 l\u2019unica cosa che mi rimane da fare, \u00e8 inutile che mi guardi\u2019 pens\u00f2 Francesco. \u2018O obbedisco, o lei mi sputtaner\u00e0 con tutta la citt\u00e0!\u2019.
Ma Stefano non aveva intenzione di metterlo in difficolt\u00e0, cos\u00ec si limit\u00f2 a dire:
\u201cDai, Francesco, cominciamo ad andare?\u201d.
\u201cS\u00ec, andiamo\u201d disse Francesco, che aveva capito che Stefano non avrebbe fatto strane domande e non si sarebbe opposto; almeno fino a quando stavano davanti agli altri, e soprattutto, davanti a sua sorella.
\u201cNon voglio nemmeno sapere il perch\u00e9, ormai non m\u2019importa pi\u00f9!\u201d stava dicendo Stefano. Stavano in pizzeria, e in attesa che si preparassero le pizze, Stefano prese da parte Francesco per fargli qualche domanda veloce. \u201cSe continui a mentire allora mi prendi per scemo, ed \u00e8 un\u2019offesa alla nostra amicizia. Mi sono scocciato di questa situazione, quindi farai bene a dirmi la verit\u00e0; non voglio nemmeno sapere il motivo, ma per la miseria, dimmelo: tua sorella ti sta ricattando?\u201d.
\u201cS\u00ec!\u201d sput\u00f2 finalmente Francesco. \u201cEd \u00e8 una cosa anche abbastanza pesante. Ma ti prego di non chiedermi il motivo, che non lo dir\u00f2\u201d.
Stefano fece un sospiro di rassegnazione, e guard\u00f2 Francesco scuotendo la testa.
\u201cSi era capito\u201d comment\u00f2 semplicemente. \u201cTi vorrei anche aiutare, ma se non so niente della situazione non potr\u00f2 mai farlo. Ma a quanto pare, tu non dirai niente a nessuno. E\u2019 giusto?\u201d.
\u201cS\u00ec\u201d conferm\u00f2 Francesco. \u201cE\u2019 proprio cos\u00ec. Mi dispiace, ma non posso andare oltre\u201d.
\u201cDispiace pi\u00f9 a me\u201d disse Stefano. \u201cDispiace pi\u00f9 a me che ti sei fatto mettere i piedi in testa da tua sorella. Che poi \u00e8 anche pi\u00f9 piccola di te. Che diamine avrai mai combinato non voglio nemmeno saperlo, ma cerca di risolvere la situazione il pi\u00f9 in fretta possibile, che ne vale del tuo orgoglio. Me, in quanto amico tuo, non posso stare a vedere come Sara ti comanda a bacchetta e tu obbedisci come un cagnolino scodinzolante. Mi d\u00e0 fastidio! Enormemente fastidio, cazzo!\u201d.
\u201cHai ragione, Stefano, hai ragione!\u201d disse Francesco esasperato. \u201cMa credimi, io sono l\u2019ultima persona al mondo che vorrebbe questa situazione. Ma per il momento non posso fare nulla, se potessi avrei gi\u00e0 risolto. Mi devi dare un po\u2019 di tempo, devo pensarci su con calma, o non ne uscir\u00f2 mai. E se tu continui a rimproverarmi, ci\u00f2 non mi \u00e8 nemmeno di aiuto, perch\u00e9 gi\u00e0 ho una spina nel fianco molto dolorosa e pungente, ed \u00e8 Sara. Non ti ci mettere pure tu\u201d.
\u201cFai come vuoi\u201d rispose Stefano. \u201cMa la mia pazienza ha un limite. Se in un certo arco di tempo non ti liberi di tua sorella, allora in un modo o nell\u2019altro interverr\u00f2 io. Siamo intesi?\u201d.
Francesco fece un\u2019occhiataccia a Stefano.
\u201cNo\u201d disse. \u201cNon siamo per nulla intesi. E\u2019 una cosa tra me e lei. Tra fratello e sorella. Apprezzo molto il tuo gesto, ma la mia \u00e8 la prima di pazienza ad avere un limite\u201d.
Stefano si limit\u00f2 a fissare Francesco. Ci fu qualche momento di silenzio.
\u201cNe riparleremo con pi\u00f9 calma\u201d disse alla fine Stefano.
Le pizze furono pronte, e Francesco con gli amici tornarono a casa, dove Sara li aspettava stesa sul divano. Era vestita esattamente come prima, solo che ora indossava delle scarpette aperte con un po\u2019 di tacco, che di solito facevano impazzire Francesco, perch\u00e9 questo tipo di scarpe risaltavano molto la forma dei piedi.
In pi\u00f9, si era sistemata un poco i capelli, legandoli graziosamente.
\u201cFinalmente!\u201d fu il commento di Sara quando furono tornati. \u201cStavo morendo di fame. Non volevate tornare pi\u00f9, Francy?\u201d.
\u201cEro il primo a voler tornare\u201d disse Francesco seccato. \u201cMa c\u2019era qualcuno davanti a noi\u201d.
Sara sbadigli\u00f2.
\u201cCapisco\u201d poi disse. \u201cVa bene, ora possiamo cominciare a mangiare. Facciamo in fretta, che muoio di sonno\u201d.
Francesco guard\u00f2 stupito Sara: non aveva detto che voleva godersi la serata facendolo tremare per tutto il tempo? Ed ora? Voleva fare in fretta perch\u00e9 aveva sonno? Stava tramando qualche trappola, o era sinceramente stanca?
\u201cFacciamo in fretta che?\u201d rispose Stefano. \u201cSe tu hai sonno mangia e vai a dormire subito, ma di certo noi non faremo in fretta, perch\u00e9 stiamo trascorrendo una serata tra amici, e non ci poniamo limiti di tempo\u201d.
Sara guard\u00f2 Stefano. Era un po\u2019 di tempo che nessuno cercava di tenerle testa: ci aveva quasi perso l\u2019abitudine.
\u201cFacciamo in fretta a sistemare le pizze sui tavoli per mangiare!\u201d disse Sara. \u201cPoi dopo io faccio quel che cazzo mi pare e voi pure, quindi evita di rompere, hai capito bene?\u201d.
Molti degli amici di Francesco fissarono Sara: sapevano che era una ragazza tranquilla e riservata, nessuno mai si sarebbe aspettato una reazione del genere.
Stefano avrebbe avuto voglia di picchiarla, ma ovviamente non poteva. E, sempre ovviamente, Francesco non reagiva, cosa che comunque Stefano si aspettava.
\u201cChe c\u2019\u00e8, hai le tue cose?\u201d chiese ironicamente, per spezzare quel momento di disagio.
\u201cNo, non ho le mie cose\u201d disse Sara fingendo un sorriso. \u201cNon puoi nemmeno immaginare cosa sia avere le proprie cose. Sono semplicemente seccata e stanca. Ora, mister Stefano, potremmo mangiare? Grazie, prego!\u201d.
\u201cWow, la ragazzina \u00e8 proprio affamata stasera!\u201d disse Luca, uno degli amici di Francesco. \u201cDai, mettiamo le pizze in tavola, prima che ci sbrani a tutti noi cos\u00ec come siamo\u201d.
Sara fu la prima a sedersi a tavola.
\u201cCaspita, non aiuti nemmeno a preparare?\u201d chiese un altro amico di Francesco, Luigi. \u201cTi devono anche servire il piatto a tavola?\u201d.
Sara assunse un\u2019espressione molto dolce.
\u201cMa dai!\u201d disse. \u201cSono una donzella in mezzo a tanti maschietti! Non volete nemmeno essere cavalieri? Mi aspettavo una marea di gentiluomini!\u201d.
\u201cS\u00ec, eccoci qua, madame! Tutti ai tuoi piedi! Contenta?\u201d disse Luigi, e ridacchi\u00f2.
Francesco strinse i denti. Ma perch\u00e9 tutte quelle allusioni proprio in quel momento?
I ragazzi cominciarono a mangiare, e la cena fu abbastanza tranquilla. I ragazzi parlavano come al solito tra di loro. Sara era seduta vicino Francesco, Stefano e Luigi; poi, quando si \u00e8 in molti, ci si disperde in gruppi, ed ogni gruppo parlava autonomamente di cose diverse.
Dopo la pizzata, chi si mise al computer, chi rimase a tavola a chiacchierare, chi davanti la televisione in salotto. Francesco, Stefano e Luigi si andarono a sedere sul divano in cucina, e Sara li segu\u00ec.
\u201cUltimamente stavo pensando a farmi un tatuaggio\u201d disse lei. \u201cMa ancora non mi sono decisa perch\u00e9 poi so che mi pentirei e vorrei levarmelo. Per\u00f2 mi sono letteralmente fissata, uffa!\u201d.
\u201cDove te lo vuoi fare?\u201d chiese Luigi. \u201cSpalla?\u201d.
\u201cNo\u201d comment\u00f2 Sara. Si sfil\u00f2 una scarpa, e mise il piede sul divano, proprio a sfiorare la coscia di Francesco, che imprec\u00f2 in mente e fiss\u00f2 il soffitto.
\u201cSul piede\u201d spieg\u00f2 Sara. \u201cC\u2019\u00e8 una mia amica che ha un tatuaggio che parte dal piede ed arriva alla parte bassa della gamba. Un ramo con dei fiorellini. E\u2019 proprio carino, mi piace! Ogni volta che le guardo i piedi mi incanto e mi verrebbe voglia di farmelo. Per\u00f2 purtroppo una volta fatto, \u00e8 difficile tornare indietro\u201d.
\u201cS\u00ec, ma poi\u201d disse Stefano \u201cSe ti fai un tatuaggio sul piede, chi \u00e8 che lo va a notare? Fattelo sul braccio, o sulla spalla. Ma no sul piede, che non si vede\u201d.
\u201cPrima cosa\u201d disse Sara \u201cSono io per prima che me lo devo vedere, e poi gli altri. Seconda cosa, il tatuaggio sul piede si vede eccome. Ci sono un sacco di uomini che guardano i piedi alle donne, e il tatuaggio rende il piede ancora pi\u00f9 sexy, cos\u00ec rimangono incantati letteralmente!\u201d.
\u201cVuoi che gli uomini ti guardino i piedi?\u201d chiese Stefano stupito, mentre Francesco maneggiava nervosamente il cellulare, fingendo massima concentrazione. \u201cChe tipo di perversione hai?\u201d.
Sara sorrise maliziosamente, mettendo il piede sulla coscia di Stefano, che per\u00f2 non ebbe la reazione che avrebbe avuto Francesco, ma ebbe una reazione normale; anzi, sperava che il piede di Sara non puzzasse, ed effettivamente non puzzava.
\u201cIo non ho nessun tipo di perversione\u201d disse semplicemente. \u201cPer\u00f2 \u00e8 divertente provocare, non credi? E credimi, ci sono uomini che, al posto tuo, se avessero avuto il mio piede sulla coscia, avrebbero avuto una reazione ben diversa. Soprattutto in mezzo alle loro cosce\u201d disse poi, facendo un occhiolino.
\u201cA Sara questo piace, essere osservata!\u201d disse Luigi, scoppiando a ridere.
\u201cS\u00ec, molto divertente\u201d disse Stefano, rispondendo a Sara. \u201cTu intanto ringrazia il cielo che il tuo piede non puzza, altrimenti gi\u00e0 era volato via. Anzi, faresti comunque bene a levarlo di qui\u201d.
Sara rise, ed alz\u00f2 leggermente il piede.
\u201cE che ne sai che non puzza?\u201d chiese Sara. \u201cMagari a distanza non si sente, ma se te lo mettessi sotto il naso potresti cambiare idea. Vuoi testare, che ne dici?\u201d.
\u201cNon ci tengo, ti ringrazio\u201d rispose Stefano.
\u201cDai, Francesco, testa tu!\u201d disse Luigi ironicamente. \u201cTanto, \u00e8 tua sorella, non dovrebbe poi farti cos\u00ec schifo\u201d. Luigi e Sara scoppiarono a ridere.
\u201cS\u00ec, ottima idea\u201d disse Sara. \u201cSu, Francesco, vuoi testare? Se svieni poi ti raccogliamo noi dal pavimento. AHAHAHAHAHAHAHA!\u201d.
\u201cMa va!\u201d disse Francesco, fingendo disgusto, anche se in cuor suo la cosa che pi\u00f9 desiderava era affondare il naso sotto i piedi di Sara. \u201cTestateli tu se vuoi. Nemmeno io ci tengo\u201d rispose, continuando a maneggiare il cellulare.
Stefano diede uno schiaffetto sul piede di Sara.
\u201cOra vuoi abbassarlo s\u00ec o no?\u201d chiese. \u201cSe proprio ci tieni, fallo testare a Luigi, tanto, scommetto che a lui piace!\u201d disse perfidamente.
Luigi si alz\u00f2 di s**tto.
\u201cMa no, ma no, che schifo!\u201d disse, e si rimise a ridere. \u201cMi sa che se li deve testare da sola allora\u201d.
Sara si infil\u00f2 la scarpa in modo sexy, e poi disse:
\u201cPeccato. Sappiate comunque, che io sono molto pulita, non soffro di sudorazione e non puzzo. E Francesco pu\u00f2 confermare. Vero Francesco?\u201d.
\u201cS\u00ec, questo s\u00ec, \u00e8 vero\u201d disse Francesco. \u201cPer fortuna non puzza\u201d.
\u201cE meno male!\u201d disse Luigi. \u201cTe la vuoi tenere per casa una sorella che puzza? Secondo me sarebbe da sbattere fuori immediatamente\u201d.
\u201cMamma mia, e come siete schifettosi!\u201d disse Sara, fingendosi offesa. \u201cOk, io vado a letto, che sono molto stanca. Francesco, prima di andare a dormire vienimi a dare la buonanotte, che ho bisogno di coccole. Ciao ragazzi!\u201d.
E si diresse verso camera sua.
\u201cSe vuoi posso andartela a coccolare io\u201d disse sarcasticamente Luigi. \u201cSai, magari tu ti scocci\u201d.
\u201cNon fare l\u2019idiota\u201d disse Francesco stiracchiandosi. \u201cE\u2019 una rompipalle assoluta\u201d.
\u201cS\u00ec, per\u00f2 almeno \u00e8 simpatica\u201d disse Luigi, alzandosi.
\u201cMolto rompipalle\u201d comment\u00f2 Stefano, quando Luigi si fu allontanato.
I due non si guardarono, ma fissarono entrambi il pavimento.
\u201cQuesta situazione finir\u00e0. Ma d\u2019accordo, ne parleremo con calma\u201d disse Stefano, alzandosi anche lui.
\u2018Certo che finir\u00e0\u2019 pens\u00f2 Francesco. \u2018Ma solo quando l\u2019avr\u00e0 deciso Sara. E Sara non si scoccer\u00e0 facilmente di tutto ci\u00f2\u2019.
La serata trascorse piacevolmente, senza pi\u00f9 accenni a sua sorella, eccetto qualche piccolo apprezzamento confidenziale di poco conto di qualche amico di Francesco.
Qualche minuto prima che tutti andassero via, Stefano aiut\u00f2 Francesco a rimettere in ordine, come per dire:
\u2018Tanto lo so che dopo dovrai fare tutto da solo\u2019.
Quando se ne furono andati, Francesco and\u00f2 in camera di sua sorella, che stava stesa sul suo letto, con l\u2019aria condizionata accesa.
Era appisolata, ma si svegli\u00f2 subito quando Francesco entr\u00f2.
\u201cMica ti ho svegliata?\u201d chiese lui.
\u201cSono stata io ad ordinarti di venire\u201d rispose Sara. \u201cE di certo non voglio le coccole da te, che sia chiaro. Dobbiamo solo parlare dei nostri piani\u201d.
\u201cS\u00ec, l\u2019avevo capito\u201d rispose Francesco, sentendosi offeso. Come a dire: \u2018Non sono mica scemo? Era ovvio che mi dovessi torturare un altro po\u2019, figurati se volevi la buonanotte da me\u2019.
\u201cE\u2019 stata una bellissima serata\u201d disse Sara. \u201cMi sono divertita troppo vedendo la tua faccia irrigidirsi quando mettevo in mezzo i discorsi sui piedi. Ma che ci vuoi fare, mi \u00e8 venuta l\u2019ispirazione e ne ho parlato. Non capita mica sempre\u201d.
\u201cOvviamente\u201d rispose Francesco.
\u201cSiediti sul lettino!\u201d ordin\u00f2 Sara, improvvisamente acida.
Francesco obbed\u00ec. Si sedette, fissando gli occhi verdi di sua sorella. Aveva uno sguardo forte ed intenso.
\u201cTi sei masturbato pi\u00f9?\u201d chiese lei.
\u201cNo, non ancora\u201d rispose Francesco. \u201cPerch\u00e9?\u201d.
\u201cSono io a fare le domande qua, non tu\u201d disse Sara.
\u201cS\u00ec, hai ragione\u201d disse Francesco.
Sara mise un piede sul ginocchio di Francesco, il cui sguardo ci si incant\u00f2 sopra.
\u201cOddio, ma come sbavi per i piedi tu\u201d disse Sara. \u201cMa come mai in diciotto anni non hai mai accennato a guardarmi i piedi?\u201d.
\u201cIo\u2026\u201d rispose Francesco. \u201cIo non lo so. Da quando \u00e8 successo quel fatto, tu mi hai obbligato a sottomettermi a te, ed ho scoperto che il tuo modo di dominare \u00e8 unico, e i tuoi piedi sono perfetti\u201d.
\u201cHai avuto migliaia di occasione per ammirare i miei piedi nudi\u201d disse Sara. \u201cE non ti sei mai accorto di quanto ti piacessero?\u201d.
\u201cBeh, no\u201d disse Francesco. \u201cSe me ne fossi accorto, avrei cercato in qualche modo di mettere il naso sotto i tuoi piedi, ma non ho mai fatto fantasie su di te\u201d.
\u201cE ci mancherebbe\u201d disse Sara. \u201cSono tua sorella. Immagina se avessi fantasticato su di me. Saresti ancora pi\u00f9 un malato. Perch\u00e9 non lo avresti fatto sotto il mio obbligo, ma solo per il tuo piacere. E d\u00ec un po\u2019, hai mai fantasticato sui piedi delle mie amiche?\u201d.
\u201cS\u00ec, certo\u201d disse Francesco, che ormai era un burattino nelle mani di sua sorella. \u201cHo fantasticato sui piedi di Valeria, di Jessica, e anche di altre. Ma principalmente sui piedi di Jessica\u201d.
\u201cE quali ti sono piaciuti di pi\u00f9?\u201d chiese Sara, curiosa.
\u201cBeh, sia quelli di Valeria che quelli di Jessica sono molto belli\u201d rispose Francesco. \u201cSolo che\u2026 ecco, aveva fantasticato di pi\u00f9 sui piedi di Jessica, in passato, cos\u00ec mi sono piaciuti di pi\u00f9. Anche l\u2019odore, l\u2019ho trovato pi\u00f9 intenso. Poi \u00e8 stata anche brava a dominare. E\u2019 portata, era sciolta\u2026\u201d.
\u201cTi faresti dominare di nuovo da Jessica?\u201d chiese Sara.
\u201cS\u00ec\u201d rispose subito Francesco. \u201cAnche immediatamente\u201d.
\u201cE da Valeria, invece?\u201d chiese Sara, sempre pi\u00f9 curiosa ed affascinata da quelle bizzarre fantasie di suo fratello.
\u201cValeria \u00e8 pi\u00f9 dolce caratterialmente\u201d spieg\u00f2 Francesco \u201cE quindi meno incline alla dominazione. Ma i suoi piedi sono fantastici, le sue scarpe anche. Mi farei dominare tutta la vita anche da Valeria\u201d.
\u201cAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!\u201d. Sara scoppi\u00f2 a ridere.
Francesco guard\u00f2 in basso.
\u201cQualche volta si pu\u00f2 fare\u201d disse Sara. \u201cMa non tanto facilmente\u201d.
\u201cChe vuoi dire?\u201d chiese Francesco, alzando lo sguardo.
\u201cVuol dire che ti far\u00f2 dominare dalle mie amiche, ma solo quando lo decider\u00f2 io\u201d spieg\u00f2 Sara. \u201cTi ripeto, non voglio renderti la vita una gita di piacere. Sar\u00e0 una cosa occasionale. Quando lo riterr\u00f2 opportuno, prenderemo appuntamento con Jessica, tanto a lei \u00e8 piaciuto dominarti, e potrete sfogarvi a vicenda. E le ragazze della discoteca, invece?\u201d chiese, d\u2019un tratto.
\u201cUna medaglia a doppia faccia\u201d disse Francesco. \u201cI piedi erano belli, e trovarmi i piedi di otto ragazze in faccia \u00e8 stato molto eccitante. Ma le ragazze non ci sapevano fare. Tranne una, la ragazza coi capelli ricci. Lei \u00e8 stata l\u2019unica veramente brava\u201d.
\u201cIlaria\u201d disse Sara, pensando.
\u201cSi chiama Ilaria?\u201d chiese Francesco.
Sara guard\u00f2 storto Francesco.
\u201cS\u00ec, si chiama Ilaria\u201d rispose Sara. \u201cMa non pensare minimamente di andarla a cercare. Non vorrai mica scocciare tutte le ragazze per andarle ad infilare il naso sotto i piedi?\u201d.
\u201cA lei piacque\u201d disse Francesco. \u201cMi ha anche fatto una sega con i piedi\u2026\u201d.
\u201cAllora una cosa non ti \u00e8 chiara\u201d disse Sara, premendo il piede sulla coscia di Francesco. \u201cSono io a comandare qua. E sto rispettando il nostro patto, da gran signora. Ma il patto dovrai rispettarlo anche tu. Fatti trovare con il naso sotto i piedi di qualche ragazza senza il mio consenso, e saranno guai pesanti. Se ti trover\u00f2 in flagrante, ti sputtaner\u00f2 con tutti. I tuoi amici, i miei amici, tutta la famiglia, e se mi gira per la testa anche con mamma e pap\u00e0. Una cosa che non penso che tu voglia, vero?\u201d.
\u201cAssolutamente no\u201d rispose Francesco.
\u201cBene!\u201d disse Sara. \u201cQuando te lo permetter\u00f2 io, potrai andarti a sottomettere da qualche donna. Ma sar\u00f2 io a decidere quando, il resto delle volte dovrai soffrire. Ora sono stanca. Domani mattina ti spiego le condizioni di quando tornano mamma e pap\u00e0, tanto ormai manca pochissimo. Nel frattempo fammi un massaggio rilassante ai piedi\u201d.
\u201cSubito\u201d rispose Francesco.
Prese prima il piede destro tra le mani, e cominci\u00f2 a massaggiare la pianta con i pollici, prima facendo un movimento roteante, poi sfregando le dita avanti e indietro.
Poi, fece lo stesso col piede sinistro.
Sara si era completamente rilassata, e si era addormentata.
Francesco ne approfitt\u00f2. Prese i piedi di sua sorella e se li premette in faccia con tutta la forza possibile, schiacciandosi il volto sotto i suoi piedi. Si mise le dita sulla fronte, poi il tallone sul mento. Poi pass\u00f2 le dita sul naso, e cominci\u00f2 ad annusare forte. L\u2019odore non era molto intenso, ma evidentemente aveva sudato un poco i piedi, perch\u00e9 rispetto a prima l\u2019odore era pi\u00f9 intenso.
Poi mise le braccia sopra i dorsi dei suoi piedi, come in un forte abbraccio.
Cominci\u00f2 a sfiorarsi leggermente il membro, che crebbe a dismisura per l\u2019eccitazione, e cominci\u00f2 a baciare i piedi, prima delicatamente, poi con maggior vigore, ormai trascinato dall\u2019intensa passione.
Questo fece svegliare Sara, che gli moll\u00f2 un calcio fortissimo sulla guancia.
\u201cQuante volte ti devo dire che non devi baciarmi i piedi di nascosto, maiale?\u201d disse, fingendosi arrabbiata, ma in realt\u00e0 tutte queste attenzioni la divertivano. Si sentiva fiera, ma provava gusto a maltrattare suo fratello.
\u201cIo\u2026 mi dispiace\u201d si giustific\u00f2 Francesco. \u201cI tuoi piedi\u2026\u201d.
\u201cSono perfetti, s\u00ec lo so\u201d lo interruppe Sara. \u201cMa io non ti ho dato il permesso. Se me l\u2019avessi chiesto forse ti avrei lasciato fare. Ma visto che non l\u2019hai fatto, ora torna in camera, e fatti una bella sega, che il tuo pisellone lo desidera. E domani mattina vedi di non farti trovare nudo, perch\u00e9 dobbiamo parlare. Ed ora smamma!\u201d.
Francesco and\u00f2 di corsa in camera sua, e si fece finalmente una bella sega liberatoria.
Si ricompose, si pul\u00ec, e si mise il pigiama.
Dopodich\u00e9, stanco morto anche lui, si addorment\u00f2 immediatamente.
\u201cFrancesco svegliati!\u201d.
Sara stava in camera di Francesco, che dormiva ancora profondamente.
\u201cCo-cosa?\u201d url\u00f2 Francesco, spaventato.
\u201cCome cosa?\u201d disse Sara. \u201cNiente! Dobbiamo solo parlare. Anzi, sono io a dover parlare. Tra pochi giorni tornano mamma e pap\u00e0, ricordi?\u201d.
\u201cS\u00ec\u2026\u201d rispose Francesco con gli occhi pieni di sonno. \u201cCome potrei dimenticarlo\u201d disse, poi, ributtando la testa sul cuscino.
Sara gli diede uno schiaffetto leggero sulla faccia.
\u201cAlzati immediatamente!\u201d ordin\u00f2. \u201cHo delle belle cosette da dirti. Poi dopo, quando l\u2019avr\u00f2 deciso io, potrai tornare a dormire\u201d.
Cos\u00ec dicendo, si sedette sul letto di Francesco, mettendogli, come sua nuova abitudine, il piede sulla coscia.
Francesco si eccit\u00f2 istantaneamente. Fiss\u00f2 con desiderio il piede di sua sorella.
\u201cEh, lo so, \u00e8 dura per un feticista una visione come questa\u201d disse Sara, muovendo delicatamente le sue dita sulla coscia di Francesco, provocandogli brividi di eccitazione. \u201cMi dispiace, ma per te i miei piedi devono essere una spina nel fianco, non un mezzo di piacere. Ora, caro fratello feticista, smetti di guardarmi il piedino e guardami negli occhi, che dobbiamo parlare\u201d.
Francesco, seppur ancora molto eccitato, guard\u00f2 sua sorella negli occhi. Sembravano dei fari abbaglianti.
\u201cNon vedo l\u2019ora che tornino mamma e pap\u00e0\u201d disse Sara con un\u2019espressione sognante e con una strana eccitazione nella sua voce. \u201cMi divertir\u00f2 come non mai. Tu continuerai ad essere il mio schiavetto ovviamente. E la cosa eccitante sar\u00e0 che io ti comander\u00f2 a bacchetta davanti loro due, e tu obbedirai immediatamente. Vedere le loro facce sconvolte sar\u00e0 una cosa bellissima. E caso mai ti chiedessero qualcosa\u2026 tu dirai semplicemente che lo fai con piacere, perch\u00e9 sono tua sorella e tra fratelli ci si deve aiutare, e che tu sei un cavaliere. Mi sono spiegata?\u201d.
\u201cS\u00ec\u2026\u201d rispose Francesco. Dover dare quella spiegazione ai suoi sarebbe stata l\u2019ultima cosa che avrebbe voluto fare, ma d\u2019altra parte non aveva nemmeno scelta.
\u201cOra vieni in cucina, che mi devi lavare i piedi\u201d ordin\u00f2 Sara.
Francesco la segu\u00ec.
\u201cVai a prendere la bacinella, ritardato!\u201d disse Sara con un tono seccato, ma con un\u2019espressione dolce.
\u201cSubito\u201d disse Francesco, correndo in veranda a prendere la bacinella.
\u201cRiempila di acqua tiepida e sapone\u201d ordin\u00f2 Sara.
Francesco obbed\u00ec e le port\u00f2 la bacinella vicino il divano.
\u201cPrima di lavarmi i piedi\u201d disse Sara \u201cHo un piccolo regalino per te. L\u2019ultimo regalo prima che tornino i nostri genitori. Prima del vero e proprio inferno!\u201d disse poi ridendo sonoramente.
\u201cHo camminato un po\u2019 scalza, i piedi sono un po\u2019 impolverati\u201d continu\u00f2. \u201cVoglio farti godere un poco i miei piedi. Giusto dieci minuti, e poi me li lavi. Capito?\u201d.
\u201cS\u00ec padrona, grazie padrona!\u201d disse Francesco, tremando come un bambino.
\u201cE basta chiamarmi padrona!\u201d disse Sara. \u201cNon ho bisogno che tu mi chiami padrona per farti fare quello che voglio. E ora sbrigati!\u201d disse poi, stendendo i piedi sul divano.
Francesco si precipit\u00f2 ai piedi di sua sorella, baciandoli, odorandoli e leccandoli con tutta la foga possibile. Ebbe un\u2019erezione istantanea.
Era la volta in cui i piedi di Sara erano pi\u00f9 odorosi di qualunque altra volta. Avrebbe trascorso ore e ore sotto quei piedi perfetti, con quell\u2019odore inebriante.
Sara, poi, aveva un modo di muovere i piedi molto sensuale. Ci sapeva davvero fare.
\u201cD\u2019accordo, il tempo \u00e8 scaduto!\u201d disse improvvisamente Sara.
Francesco fu precipitato dal parariso direttamente sul pianeta Terra.
\u201cGi\u00e0\u2026 gi\u00e0 \u00e8 passato il tempo?\u201d chiese incredulo.
\u201cChe credevi?\u201d chiese Sara. \u201cDieci minuti erano. E ora lavali\u201d.
Era proprio un peccato lavare i piedi quando avevano un odore cos\u00ec bello.
Tuttavia, Francesco prese tra le mani i piedi di Sara e li mise nella bacinella.
\u201cOra fammi un bel massaggio rilassante ai piedi dentro l\u2019acqua\u201d disse Sara, poggiando la testa sulla spalliera del divano e chiudendo gli occhi.
Francesco obbed\u00ec, e comincio a fare un massaggio lento e delicato ai piedi di sua sorella.
Anche se non poteva baciarli o sentirne l\u2019odore, a Francesco piaceva comunque parecchio: aveva comunque un contatto coi piedi di sua sorella, l\u2019oggetto del suo desiderio.
Dopo circa una mezz\u2019ora, Sara apr\u00ec gli occhi e interruppe Francesco.
\u201cVa bene cos\u00ec\u201d disse. \u201cOra leva tutto di mezzo\u201d.
Francesco, deluso ed eccitato allo stesso tempo, cominci\u00f2 a riordinare.
\u201cHo una bellissima sorpresa per te, caro fratellino\u201d disse improvvisamente Sara. \u201cHo una bella dichiarazione da fare a mamma e pap\u00e0. Ci ho riflettuto per giorni, e ritengo che questa sia la cosa giusta da fare. Non dimentichiamo che qua, ora, comando io\u201d.
Francesco ingiall\u00ec.
\u201cNo, Sara no!\u201d url\u00f2 Francesco tremando. \u201cChe vuoi dire? Che vuoi fare?\u201d.
\u201cE poi lo vedrai\u201d disse Sara sorridendo. \u201cE\u2019 una bellissima sorpresa per te\u201d.
\u201cSara, no!\u201d ripet\u00e9 Francesco. \u201cIo\u2026 io ho rispettato i nostri patti, sempre! E ora devi farlo anche tu. Ti prego, non mettermi nella vergogna! Io\u2026 io far\u00f2 tutto quello che vuoi, per sempre, per tutta la vita! Ti far\u00f2 da schiavo a vita, da tassista, da cuoco, da tutto quello che vuoi, per\u00f2 ti prego, non dire niente a nessuno!\u201d.
\u201cQuanto sei patetico\u201d disse Sara sbadigliando. \u201cSono io che comando, e sono io a decidere. Pi\u00f9 fai cos\u00ec, pi\u00f9 peggiori la tua situazione. E ora taci!\u201d.
Francesco bolliva di rabbia e paura. Si sentiva come un condannato a morte.
Pass\u00f2 quegli ultimi momenti prima che tornassero i genitori in preda al panico, cercando di escogitare migliaia di piani per scappare da quella situazione. Ma via di scampo non c\u2019era.
Ci fu finalmente il ritorno dei genitori, e Francesco era pi\u00f9 teso di una corda di un violino.
\u201cAllora, com\u2019\u00e8 andata a voi due?\u201d chiese il padre. \u201cApparentemente la casa \u00e8 pulita, e soprattutto non \u00e8 distrutta\u201d.
\u201cInfatti \u00e8 cos\u00ec\u201d disse Sara entusiasta. \u201cFrancesco \u00e8 un ottimo collaboratore. Vero Francesco?\u201d.
Francesco divenne tutto rosso.
\u201cS\u00ec\u201d disse lentamente.
\u201cAncora non mi spiego questo cambiamento tra di voi\u201d disse il padre. \u201cFrancesco\u201d disse poi, rivolgendosi al figlio. \u201cSei sempre del parere che non mi vuoi spiegare del perch\u00e9 tu abbia smesso di tormentare tua sorella? Ti ha per caso stregato?\u201d chiese, e cominci\u00f2 a ridere.
Francesco guard\u00f2 il pavimento.
\u201cS\u00ec, in effetti \u00e8 vero, l\u2019ho stregato, e ora \u00e8 il mio schiavo\u201d disse Sara.
Francesco strinse i denti.
\u201cAh\u201d disse il padre. \u201cE come hai fatto a fare questa magia? Sono curioso\u201d.
\u201cNoi donne siamo magiche, non lo sai caro?\u201d intervenne la madre. \u201cPotremmo fare delle fazioni, sai? Io e Sara contro te e Francesco. Noi vi streghiamo, e vediamo cosa ne esce fuori\u201d.
Fece una risata maliziosa.
\u201cSai amore?\u201d rispose il marito. \u201cHo gi\u00e0 fame. Cosa si mangia stasera?\u201d.
\u201cStasera dieta!\u201d disse la moglie sorridendo. \u201cAnzi, avrei voglia di una bella pizza\u201d disse poi, dirigendosi verso la camera da letto.
\u201cNon di nuovo!\u201d disse il marito, disperato.
Poi torn\u00f2 a rivolgersi a Sara.
\u201cPer favore, non dire certe cose perch\u00e9 poi tua madre diventa gelosa. Quindi poi, com\u2019\u00e8 andata a finire?\u201d.
Sara and\u00f2 vicino Francesco, e gli mise un braccio attorno alla spalla.
\u201cIo e Francesco abbiamo preso un accordo\u201d spieg\u00f2. \u201cAbbiamo capito che era ormai giunto il momento di smetterla di fare i bambini, e abbiamo cominciato a collaborare. E abbiamo scoperto di volerci davvero bene. Questo gi\u00e0 da prima che partiste. Per\u00f2 abbiamo voluto conservare la sorpresa per il vostro ritorno. Da oggi niente pi\u00f9 liti, niente pi\u00f9 bambinate\u201d disse, e scocc\u00f2 un bacio sulla guancia di Francesco.
\u201cMa vaffanculo, va!\u201d comment\u00f2 il padre. \u201cCi voleva tanto. Vado a farmi una bella doccia, che \u00e8 meglio\u201d.
Francesco guard\u00f2 Sara negli occhi, e lei lo trascin\u00f2 in camera sua.
\u201cTi aspettavi una bastardata da parte mia, vero?\u201d chiese Sara.
\u201cIo\u2026 beh, s\u00ec!\u201d rispose Francesco. \u201cMa dimmi, dov\u2019\u00e8 il trabocchetto?\u201d chiese spaventato.
\u201cNessun trabocchetto, idiota!\u201d disse Sara ridendo. \u201cA me la rabbia \u00e8 passata dopo qualche giorno, ma non volevo darlo a vedere. Cos\u00ec ti ho fatto qualche regalino: ne ho parlato con Valeria e Jessica, e mi hanno fatto da complici, concedendoti un po\u2019 i loro piedini. La stessa cosa con Ilaria e le sue amiche. Tutti regali da parte mia\u201d.
\u201cDa\u2026 davvero?\u201d chiese Francesco stupito.
\u201cS\u00ec\u201d rispose Sara. \u201cMa la mia vendetta nei tuoi confronti era questa: farti prendere lo spavento pi\u00f9 grande della tua vita. Ma io spero proprio che tu abbia finito di fare lo stronzo con me\u201d.
\u201cMa \u00e8 ovvio\u201d disse Francesco. \u201cIo\u2026\u201d ma Sara lo interruppe.
\u201cAspetta, ora sto parlando io\u201d disse. \u201cOvviamente noi torneremo a essere fratello e sorella normalmente, nessun ricatto, niente di niente. Puoi stare tranquillo. Tanto, io sono tua sorella, e nonostante tutto quello che \u00e8 successo tra di noi, io ti voglio bene. Per\u00f2 non voglio che tu mi rompa pi\u00f9 le s**tole: e penso che questa lezione ti sia bastata. Se hai voglia di fare qualche porcata\u2026\u201d rise. \u201cSai che qualche mia amica non ha problemi a metterti i piedi sotto il naso\u201d. Rise di nuovo, e Francesco si sent\u00ec un po\u2019 in imbarazzo.
\u201cSe mi venisse voglia di divertirmi, potrei concederti anch\u2019io i piedi ogni tanto\u201d continu\u00f2 Sara. \u201cPer\u00f2 non lo prendere a vizio\u201d disse poi, dandogli uno schiaffetto sulla guancia.
Francesco rise anche lui.
\u201cAllora\u2026 pace?\u201d chiese.
\u201cPace\u201d disse Sara, stringendogli la mano. \u201cE pace sia. Stasera, prima di andare a dormire, mi vieni a fare un bel massaggino ai piedi. Ovviamente sar\u00f2 io a decidere i tempi. Ma ora vado in cucina, anche io ho fame!\u201d.
Gli diede un altro bacio e si allontan\u00f2.
\u2018Pace sia\u2019 pens\u00f2 Francesco. \u2018Ma sappilo, cara mia: vivr\u00f2 sempre con la paura addosso, perch\u00e9 tu conosci i miei pi\u00f9 inconfessabili segreti!\u2019.
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