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{"id":2692,"date":"2016-09-17T19:08:20","date_gmt":"2016-09-17T19:08:20","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=2692"},"modified":"2016-09-17T22:23:54","modified_gmt":"2016-09-17T22:23:54","slug":"la-puzza-di-piedi-di-mia-moglie","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/la-puzza-di-piedi-di-mia-moglie.html","title":{"rendered":"La puzza di piedi di mia moglie!"},"content":{"rendered":"

Eravamo appena ritornati da una favolosa vacanza nudista nella quale lontano da rompi cazzo avevamo tra amici passato due settimane tra sole, mare, chiavate 3 volte al giorno e mangiate a sbafo, oltre a sport e passeggiate culturali, nudi questa volta sotto i vestiti e nella mente \u2026 Mia moglie stava svuotando le valigie e rassettando, mentre io stavo guardandomi le foto al mare da poco scaricate al computer trastullandomi il cazzo gi\u00e0 rizzo e pieno di sperma da eruttare, quando sento il telefonino. Era Luisa!!!! La mogie di Guglielmo, una coppia senza figli (lei ne ha trentadue, lui trentotto anni) che avevamo conosciuto da un anno su un\u2019altra spiaggia naturista. Mia moglie all\u2019epoca in allattamento, aveva letteralmente conquistato Guglielmo sulla spiaggia con i suoi capezzoli doppi scuri e grondanti di latte, quando avvertiva che la bambina che essendo rimasta lontano a casa, piangeva per la poppata. Il toro s\u2019era arrapato a vedere le tette che colavano di succo prelibato. Mia moglie con lo sguardo di madre apprensiva l\u2019aveva sedotto, lui col suo cazzo superduro ma soprattutto lungo pi\u00f9 di 26 cm. si sentiva gi\u00e0 suo. Dopo alcune carezze, e frasi di conforto psicologico da parte di Guglielmo che cercava di asciugarle le lacrime per il disagio, e spiegandole di aver il desiderio di essere padre ed avere Luisa che gli donasse un figlio, vidi mia moglie contenta di aver donato il latte fuoriuscito e sprecato ad un estraneo. Guglielmo sentendosi si attacc\u00f2 alle mammelle di mia moglie, che da troia materna gli face per riconoscenza una sega gigantesca a due mani, con un desiderio inconscio, ma sempre pi\u00f9 evidente da quando insoddisfatta delle mie misure mi diceva con ironia che avrebbe maneggiato con forza il cazzone di un negro. Luisa invece contemporaneamente quella sera mi soddisf\u00f2 con un pompino a gola profonda! Per lei un cazzo di 16 cm come il mio era insignificante ingoiarlo con tutte le palle\u2026 rispetto a quello di Guglielmo che nonostante la lunghezza riusciva comunque ad ingoiarlo sino alla base con tanto di scoppio del nettare nello stomaco.
Ciao P. come stai? Sono Luisa. Ciao Luisa! Che ne dici di vederci stasera, mi disse, \u00e8 un p\u00f2 di tempo che non ci vediamo, magari andiamo fuori a cena o ci facciamo una pizza\u2026. Senz\u2019altro risposi io, lo dico al mio amore F. immediatamente. Quando la mia consorte sent\u00ec da lontano che era Luisa, avvert\u00ec un tremito d\u2019emozione e rispose: Veniamo al pi\u00f9 presto!!! Io mi preparai; lei s\u2019and\u00f2 a fare una doccia. Uscendo velocemente dalla doccia, and\u00f2 in camera da letto e ne usc\u00ec preparata, truccata e vestita da grande zoccolona: capelli attaccati da forchettone tipo zingara. Rossetto rosso fuoco, orecchini ad anellone, canotta aderentissima e minigonna e sotto al culo l\u2019ormai usuale perizoma. Si mise un reggiseno nero di una taglia pi\u00f9 piccola da far scoppiare le tette, tanto che s\u2019intravedevano mezze aureole fuoriuscirne. Infine ai suoi piedi: un paio di ballerine tipo adolescente in calore. La notizia di vedere Guglielmo, forse la gas\u00f2 superlativamente da vestirsi cos\u00ec provocante. Quella sera faceva un caldo umido eccezionale, e F. sbuffava di vampate. Diretti a Mergellina sul lungomare, ci imbottigliammo nel traffico. F. cominci\u00f2 a fare dangling perch\u00e9 aveva gi\u00e0 i piedi sudati. Si lev\u00f2 le ballerine e mise i piedi sul cruscotto dell\u2019auto, tanto da distrarre tutti gli automobilisti e ciclisti. Dissi: F. ma ti sei fatta da poco la doccia e gi\u00e0 ti puzzano di rancido i tuoi piedi! Devo dire la verit\u00e0: a me eccitava tanto il suo odore, un misto tra formaggio stagionato ed aceto acre. Non me lo dire che si sente fino al mio naso, oddio!! Rimani senza scarpe, dissi io, e poi te le rimetti appena arriviamo. Il tanfo gi\u00e0 mi eccitava, il suo abbigliamento m\u2019aveva fatto bagnare. Lei sapendo che l\u2019odore mi piaceva, mi disse scherzando: mamma che puzza, senti! Ed avanti a due passanti mi mise il suo piede sinistro proprio sotto il naso, e non resistendo pi\u00f9 lo presi in mano e le scaricai mezza vescica di sperma tra le dita con le unghie smaltate di rosso. Arrivammo sul lungomare ed io lasciai i finestrini leggermente aperti per timore che i nostri amici potessero sniffare il tanfo emesso da piedi di una donna o di un uomo. Non sapevo che i due erano fetish proprio di piedi, sandali, scarpe e stivali e calze. Girammo un poco in macchina, ma nessuno dava segno di fastidio, anzi \u2026 Arrivammo alla pizzeria ed era stracolma, tanto che ci sistemammo in un tavolino ristretto nell\u2019angolo. L\u2019eccitazione forte e l\u2019emozione ci uniform\u00f2 cos\u00ec tanto che cominciammo a giocare come bambini. Io sbottonai con Luisa, la quale mi ricambiava con risatine compiacenti. Mia moglie invece avendo esagerato con la birra, cominci\u00f2 a fare un piedino a Guglielmo togliendosi tutte e due le ballerine. Ci guardammo tutti in faccia: eravamo partiti ed eccitati come cani in calore!! Quell\u2019odore sempre pi\u00f9 penetrante dei suoi piedi, ci trov\u00f2 tutti in un unico propellente fetish di ormoni da eruttare nei sensi e nell\u2019ammucchiata. Ci dirigemmo a casa di Luisa e Guglielmo. Tra un gioco e l\u2019altro, ci trovammo tutti nudi sull\u2019attico della casa dove tirava un poco d\u2019aria rinfrescante. F. fu la prima a spogliarsi, Luisa la segu\u00ec subito poco dopo. Non avevo mai visto Luisa cos\u00ec bella. Il suo trucco discreto la ringiovaniva e le dava quel senso di bellezza greca. Il mio cazzo divent\u00f2 subito duro, mentre Guglielmo rimase coi box mutande dalle quali usciva il suo biscione semi duro. F. mi lecc\u00f2 il glande ripulendomi gli umori e mettendosi in a pecorina mi accarezzava il petto. I suoi piedi furono preda di Gugielmo e Luisa che li lecc\u00f2 sui talloni un poco ruvidi, inzuppando di saliva le dita. Erano inebriati del suo odore, mentre io abituato a quell\u2019odore mi eccitavo a vederli cos\u00ec eccitati. F. mia moglie afferr\u00f2 il cazzone di Guglielmo e mi derideva dicendo guardami sono due mani che vanno su e gi\u00f9. Mi lasci\u00f2 il cazzo e me lo riprese Luisa. Mi sentii disintegrato fino alle palle, tanto da far ingelosire F. dicendole. La gola \u00e8 profondissima e mi fa scopp\u2026 Mi usc\u00ec un getto violento che inond\u00f2 la bocca di Luisa che si diresse sporca di sperma con le labbra sui piedi di F. Il vulcano Guglielmo odorava al\u2019impazzata mentre mia moglie soddisfatta d\u2019aver visto finalmente una gola profonda sul mio cazzo, si fece venire sul viso tanto che lo sperma le grondava dagli orecchini. Un bacio profondo ce lo scambiammo tutti e quattro. Quei piedi di mia moglie furono la causa di una bella orgia. Guglielmo disse: ora il tuo odore lo voglio portare a dosso per un mese. Luisa disse: P. il tuo sapore dello sperma non lo canceller\u00f2 dalla lingua. Mia moglie rispose a tutti noi: siete sicuri che se non mi laver\u00f2 i piedi al posto di fottere come questa sera non vi far\u00f2 addormentare dalla puzza? Scoppiammo tutti a ridere dicendo Siiiiii!!!!!! <\/p>\n