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{"id":2672,"date":"2016-09-17T19:08:20","date_gmt":"2016-09-17T19:08:20","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=2672"},"modified":"2016-09-17T22:23:55","modified_gmt":"2016-09-17T22:23:55","slug":"il-vecchio-amico-di-giulia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/il-vecchio-amico-di-giulia.html","title":{"rendered":"Il vecchio amico di Giulia"},"content":{"rendered":"

Giulia aveva appena lasciato la casa di Roberto e si sentiva finalmente libera. Dopo tre anni di una bella storia, aveva bisogno di respirare. Infondo a 22 anni si ha l\u2019esigenza di fare nuove scoperte, di divertirsi e conoscere persone. Roberto con lei era sempre stato gentile, dolce, un amante rispettoso ma poco esperto, poco attento alle voglie di una ragazza bella e in fiore come Giulia, che sbocciava rigogliosa al sole della tarda primavera.
La prima cosa che la giovane fece appena arrivata a casa fu mandare un sms a Mario. \u201cSono libera\u201d.
Mario era un gentile signore di 65 anni che abitava nello stesso quartiere di Giulia. Single da ormai dodici anni dopo una lunga convivenza finita male, aveva visto la piccola Giulia crescere, farsi donna e diventare ogni giorno pi\u00f9 bella.
Ogni giorno la incontrava per strada, dal panettiere, al supermercato e non mancava mai di farle scorrere un\u2019occhiata pi\u00f9 che apprezzativa su quel corpo stupendo, coperto da corti vestiti, o mini gonne o jeans aderenti.
Non che ci provasse sperando in una sua risposta, era pi\u00f9 che altro l\u2019istinto di un uomo non pi\u00f9 giovane che ormai si sentiva sulla via del tramonto, deluso dalle donne e dalla vita e che si beava alla vista di una splendida fanciulla.
Un giorno per\u00f2 la situazione cambi\u00f2. Era piena estate e Mario scese al mare per fare un bagno, quando intravide Giulia sulla spiaggia in compagnia del fidanzato. Vederla in costume certo era un\u2019altra cosa. Alta, snella, la pelle abbronzata, il seno pieno e sodo che riempiva il reggiseno, il ventre piatto, il sedere tondo, i capelli neri bagnati che si appiccicavano a quella bellissima schiena e gli occhi verdi come smeraldi, ridenti e luminosi. Una vista da togliere il fiato. Mario la adorava con gli occhi, senza tralasciare un cm di quel corpo meraviglioso. Era come pietrificato.
Giulia, che stava ridendo con Roberto, si sent\u00ec all\u2019improvviso gli occhi di qualcuno addosso. Spost\u00f2 un po\u2019 la testa e vide Mario che la guardava. Fu una sensazione strana. Conosceva quell’uomo da tempo, era sempre stato gentile con lei, ma in quello sguardo lei not\u00f2 qualcosa di diverso, qualcosa che le accese un brivdo lungo la schiena. Quell’uomo la stava desiderando, la stava facendo sentire bella come mai prima.
Mario vide che Giulia lo aveva notato e cerc\u00f2 di svegliarsi da quello stato di incanto in cui era caduto. Facendo finta di nulla le sorrise e la salut\u00f2 con la mano. Giulia rispose distogliendo lo sguardo.
Ma da quel giorno le cose tra loro cambiarono.
Spesso Mario scendeva alla spiaggia per vedere Giulia e si era fatto un po’ pi\u00f9 intraprendente. Se gli capitava di incontrarla tra le cabine le lanciava uno sguardo malizioso, o un sorriso di intesa o le diceva qualche frase lusinghiera.
Ogni giorno che passava, il loro rapporto si intensificava. Si ritrovavano a chiaccherare e lei aveva finito per confidargli le sue perplessit\u00e0 riguardo alla sua storia con Roberto.
Mario non faceva che ripeterle che avrebbe fatto qualunque cosa pur di avere una fidanzata bella come lei e che se Roberto non la rendeva felice allora non capiva niente, e le consigliava di lasciarlo per poi aggiungere ridendo che avrebbe potuto consolarla lui.
Flirtavano, ma per gioco. Lei sapeva di eccitarlo, sapeva che lui l’adorava e la cosa le piaceva. Inizi\u00f2 cos\u00ec a provocarlo, fingendo ovviamente di non rendersene conto.
Quando lo vedeva arrivare, si spalmava la crema abbronzante su tutto il corpo con una sensualit\u00e0 da togliere il fiato.
A volte si stendeva a prendere il sole e toglieva il pezzo sopra del costume rimanendo in topless.
Al povero Mario restava solo una doccia fredda per tenere a bada i bollori, incapace di trattenersi davanti a quell’esibizione sfrontata ma meravigliosa.
La cosa and\u00f2 avanti per tutta l’estate, mentre il rapporto tra Giulia e Roberto pian piano si andava sgretolando, tra liti e incomprensioni.
Venne l’inverno e a Mario capit\u00f2 meno spesso di incontrare Giulia, che nel frattempo aveva ripreso l’universit\u00e0 e aveva meno tempo libero.
Ma nonostante gli esami e gli impegni, Giulia ogni tanto si fermava a pensare a Mario.
Si rendeva conto che quell’uomo era davvero troppo vecchio per lei, senza contare il fatto che anche fisicamente non era per nulla attraente. Ormai i segni del tempo si erano fatti sentire. I capelli in parte erano cominciati a cadere, i baffoni grigi coprivano parte delle rughe del volto, sul torace ormai privo di tonicit\u00e0 si estendeva una massa di peli grigi, il ventre era ormai rilassato. Nulla avrebbe dovuto attirarla in Mario, eppure lui solo la faceva fremere e solo con uno sguardo o una parola.
Non si era mai sentita cos\u00ec prima e vederlo di meno peggiorava la cosa.
Una notte si sorprese a sognare di essere accarezzata da lui. Si svegli\u00f2 di soprassalto, con un’incredibile voglia. A sorpresa, lentamente, inizi\u00f2 a masturbarsi. Chiuse gli occhi e immagin\u00f2 di essere presa da Mario. Fu bellissimo, meglio di ogni rapporto con Roberto e la cosa la fece riflettere.
Da l\u00ec ci furono tante occasioni per rimanere da sola a toccarsi pensando al suo spasimante maturo.
Dal canto suo Mario faceva lo stesso. Si era spesso trovato ad eccitarsi pensando a Giulia al mare in topless e con suo stupore aveva ripreso a masturbarsi come un ragazzino.
Si sentiva un po’ patetico, ma almeno in quei momenti era come se fosse con lei.
E l’inverno pass\u00f2, arrivando la primavera con le prime giornate di sole.
Fu quasi per caso che quel pomeriggio Giulia rientr\u00f2 prima dall’Universit\u00e0. Era sop****nsiero, tutta intenta a concentrarsi su come avrebbe organizzato il pomeriggio per studiare, quando si imbatt\u00e8 in Mario.
I due si guardarono per un attimo senza parlare. Mario aveva la salivazione azzerata e a Giulia tremavano le ginocchia.
Poco dopo si trovarono ad un chiosco nel giardino vicino a prendere un frapp\u00e8 per fare due chiacchere.
Era come se non fosse passato nemmeno un giorno. Ridevano, facevano battute e tornarono a parlare di Roberto e della crisi del rapporto con lui.
Mario la guard\u00f2 seriamente e le disse che se lei stava male allora avrebbe dovuto troncare e poi aggiunse: &#034Peccato non poter essere pi\u00f9 giovane e renderti felice. Non riesco a pensare ad altro!&#034.
Era come se fosse crollato un muro. Mario prese coraggio e le disse tutto quello che provava per lei. Giulia rimase di stucco, ma era contenta di quella dichiarazione.
Poi Mario si conged\u00f2 da lei, dicendole che si era finalmente tolto un peso. Che sapeva di non avere una chance con lei, ma che almeno era stato sincero. Le augur\u00f2 buona fortuna e se ne and\u00f2.
Giulia non riusc\u00ec a pensare ad altro per tutto il giorno e pure per tutta la notte.
Il giorno dopo si alz\u00f2 serena dal letto perch\u00e8 sapeva ci\u00f2 che doveva fare.
Prese coraggio, and\u00f2 da Roberto e ruppe la storia con lui.
Uscendo da casa di lui si sent\u00ec leggera come una piuma e molto pi\u00f9 sicura di s\u00e8.
Ora non si sarebbe di certo fermata. Era giunto il momento di osare.<\/p>\n

Erano le due del pomeriggio e Mario era seduto in poltrona a fare parole crociate, ancora confuso per il sms di Giulia, quando il campanello suon\u00f2. Quando chiese chi fosse, rimase alquanto stupito dal sentire &#034Giulia!&#034.
Dopo pochi istanti lei era sull’uscio del suo appartamento, bellissima e sorridente.
Appena entrata in casa, lei gli butt\u00f2 le braccia al collo e lo baci\u00f2, esordendo con un &#034Grazie!&#034.
Mario rimase confuso e cos\u00ec Giulia, ridendo, gli spieg\u00f2 del coraggio che lui le aveva dato con le sue parole e del fatto che aveva lasciato Roberto.
E dopo, smettendo di sorridere ed abbassando la voce, aggiunse: &#034E poi ho capito che quello che davvero voglio ora \u00e8 essere tua. Voglio esaudire il tuo desiderio di me&#034.
Ci fu un lungo momento di silenzio e stupore, seguito dall’imbarazzo.
Giulia sent\u00ec le guance arrossire ed abbass\u00f2 lo sguardo e Mario si sent\u00ec a disagio.
Ma ormai era partita per la tangente e nulla l’avrebbe fermata, cos\u00ec la ragazza aggiunse: &#034Mario voglio fare l’amore con te. E lo voglio fare ora…sempre che tu mi voglia ancora&#034.
Mario si sent\u00ec come sulle montagne russe, con il cuore che batteva all’impazzata. Con voce roca rispose: &#034Certo che ti voglio ancora&#034. Ma poi aggiunse: &#034Voglio solo che tu sia sicura. Sono pi\u00f9 vecchio di te e so benissimo che puoi pretendere di meglio. Ho gli specchi in casa e vedo quanto tu sei bella. Non voglio che tu faccia niente di cui ti potresti pentire&#034.
Giulia sorrise e gli rispose: &#034Sono sicurissima&#034.
Dopo poco si ritrovarono nella camera da letto di Mario. C’era una quiete perfetta ma Giulia era tormentata. Aveva rassicurato Mario ma in realt\u00e0 era molto imbarazzata.
Mentre lui la spogliava lentamente lei non sapeva che pensare. Sentiva l’eccitazione montare ma aveva anche paura. Quando rimase nuda davanti a lui si sent\u00ec davvero nuda e i suoi occhi che la guardavano intensamente erano come di fuoco.
Poi lui la fece stendere, contemplandola ancora. Era bellissima. Un fiore fresco e delicato. Tutto per lui.
Poi inizi\u00f2 a spogliarsi. Giulia era come ipnotizzata dai suoi movimenti. Ogni indumento che lui si toglieva lasciava vedere un corpo ormai vecchio. La pelle cadente, i peli abbondanti e grigi, i capezzoli penduli, la pancia prominente, il pube ingrigito, il pene violaceo, anche i testicoli avevano perso tonicit\u00e0.
&#034Oddio&#034 pens\u00f2 con terrore Giulia. Quell’uomo non era bello e la luce di quel pomeriggio lasciava vedere cose che la disgustavano.
Lui ruppe il silenzio: &#034Prendi la pillola, vero?&#034. Lei si lasci\u00f2 sfuggire un debole &#034S\u00ec&#034. Lui le sorrise maliziosamente, aggiungendo &#034Molto bene&#034.
Era in preda al panico. Era nuda sul letto di un uomo di 65 anni per nulla attraente, un uomo che le si stava avvicinando nudo per poterla toccare e scopare. L’idea di dovergli aprire le gambe per permettergli di penetrarla con quel pene disgustoso la terrorizzava.
Dov’era finita la sua sicurezza? E tutta quell’eccitazione? Solo ora si rendeva conto di essere giovane e bellissima in preda ad un anziano dall’aspetto piuttosto repellente???
Ma dove era finito il suo buon senso? Che avrebbe fatto? Si sentiva paralizzata.
Nonostante il disgusto per\u00f2, i suoi capezzoli erano ritti e duri e Mario li not\u00f2, sorridendo in una maniera tale per cui lei lo vide porco come non mai. Altro che amante appassionato, davanti a lei aveva un vecchio porco laido che voleva solo godere del suo meraviglioso corpo giovane e fresco.
Che fare???
Mario avvert\u00ec che in Giulia era cambiato qualcosa. La vide nervosa e impacciata. Non voleva spaventarla, ma di certo non se la sarebbe fatta scappare. Ormai era eccitatissimo ed era passato troppo tempo dall’ultima volta che era entrato nel corpo di una donna. E poi Giulia era un bocconcino troppo prelibato, era bellissima e lui non ne poteva pi\u00f9, voleva solo toccarla, godere di lei e farla godere.
Cos\u00ec gentilmente le accarezz\u00f2 una guancia e le sussurr\u00f2: &#034Non preoccuparti piccola. Rilassati e chiudi gli occhi. Non devi fare nulla, penser\u00f2 a tutto io. Sei bellissima&#034.
Giulia cap\u00ec che non poteva evitarlo. Infondo era lei che si era proposta e ormai capiva che Mario era troppo arrapato per fermarsi. Cos\u00ec fece un profondo respiro, cerc\u00f2 di calmarsi e stette ferma, lasciandolo fare.
Lui si sdrai\u00f2 accanto a lei, stando sul gomito, accarezzandole i capelli e guardandola in volto, con un sorriso rassicurante. Poi prese a baciarle la fronte, la guancia, l’orecchio. Il tutto molto lentamente e dolcemente. Pian piano scese a baciarle il collo, mentre con la mano le sfior\u00f2 un seno.
Si avvicin\u00f2 ancora con le labbra al suo orecchio, sussurrandole: &#034Sei un angelo, ma ti rendi conto di quello che mi stai facendo? Non sono mai stato cos\u00ec eccitato in tutta la mia vita&#034. Quelle parole le riportarono i brividi lungo la schiena e si inarc\u00f2 alla sua mano esploratrice.
Mario si fece pi\u00f9 audace, scendendo a baciarle i seni, succhiandole i capezzoli duri. Due adorabili bottoncini rosa.
Scese ancora con la bocca, baciandole quel ventre piatto perfetto, accarezzandole i dolci petali tra le sue gambe. E poi pi\u00f9 gi\u00f9, sui fianchi, le cosce….finch\u00e8 gentilemente con le mani le apr\u00ec le ginocchia.
&#034Voglio baciarti la fica Giulia. Apriti per me&#034. A quella frase Giulia non pot\u00e8 trattenere un gemito ed obbed\u00ec.
La bocca di Mario fu sulla sua vagina. La lecc\u00f2 lentamente, poi la succhi\u00f2, la baci\u00f2 e le diede tante emozioni.
Giulia poteva vedere le sue cosce oscenamente aperte e la testa con pochi capelli di Mario in mezzo.
Non aveva vinto del tutto la repulsione per lui, ma quella cosa le piaceva un sacco, come le piacevano le sue mani su di lei.
Poco dopo sent\u00ec salire l’orgasmo. Travolgente, dirompente. Venne nella bocca di Mario, mentre lui si beava del suo dolce nettare.
Dopo alcuni istanti si calm\u00f2, ansimando e Mario fu su di lei, baciandole ancora il collo, la guancia e sussurrandole &#034Tutto bene piccolina? E’ stato cos\u00ec bello per me, spero anche per te&#034. Giulia sorrise annuendo, mentre Mario si inginocchi\u00f2 davanti a lei.
Era paonazzo in volto e il suo pene era eretto, scuro, pulsante. Mario si pass\u00f2 una mano sulla fronte e poi le disse sorridendo: &#034Per\u00f2 ora ti voglio davvero. Ho bisogno di penetrarti&#034.
Giulia cap\u00ec che il momento era arrivato. Quell’uomo vecchio stava per penetrarla.
Guard\u00f2 ancora il suo addome flaccido e grasso, i suoi peli grigi e poi fece un cenno, capendo che non si poteva pi\u00f9 rimandare.
Con la voce roca di desiderio Mario le disse: &#034Apri bene le gambe per me, piccola&#034.
Lei ubbid\u00ec in silenzio e lui si piazz\u00f2 in mezzo. Le tocc\u00f2 le labbra della vagina che era umidissima e si pass\u00f2 quegli umori sulla cappella gonfia.
Guard\u00f2 ancora un attimo quella giovane fica. Era perfetta. Le labbra gonfie e piccine, i peli del pube ben tagliati e neri e l\u00e0 in mezzo un clitoride eretto e pulsante. Era perfetta.
Ancora pi\u00f9 eccitato dai quei pensieri e da quella vista, Mario volle assolutamente entrare in lei, cos\u00ec avvicin\u00f2 il bacino al pube di Giulia.
La cappella del suo cazzo era calda, gonfia, pulsante e appena Giulia la sent\u00ec toccare le sue labbra vaginali trasal\u00ec. Poi Mario spinse lentamente e le labbra di quella vagina, contro la volont\u00e0 di Giulia, si aprirono come petali di un fiore per far entrare quell’uomo.
Piano piano, sentiva quella lenta penetrazione. Mario aveva uno sguardo appannato dall’eccitazione e una smorfia di piacere gli segn\u00f2 il volto vecchio. Non pot\u00e8 trattenere un gemito di godimento &#034Ahhhhh&#034. Giulia pens\u00f2 che fosse un gran porco, che si stava godendo una bella scopata con una giovane donna.
Ma per assurdo, a quel viscido pensiero, apr\u00ec ancora di pi\u00f9 le gambe per agevolarlo nella penetrazione e si sent\u00ec colare tra le gambe.
Mario entrava con calma, ma senza fermarsi. Ce l’aveva al massimo, grossissimo e durissimo come mai prima nella vita. Quella giovane fichina era un guanto che aderiva al suo arnese e la cosa gli dava un piacere infinito. Tra quelle bellissime gambe c’era il paradiso, un paradiso stretto, caldo, umido, giovane.
Quant’era che non penetrava una fica e poi che fica! Che corpo! Era fantastico.
Giulia si sentiva riempire dalla virilit\u00e0 di Mario. Lo sentiva grosso, quasi le faceva male per la dimensione. Improvvisamente lui si ferm\u00f2. Sent\u00ec i suoi testicoli penduli toccarle le labbra esterne e cap\u00ec che lo aveva infilato tutto.
Mario si abbass\u00f2 su Giulia, stendendosi su di lei. I loro due corpi ora aderivano perfettamente. Quello vecchio di lui la schiacciava su quel materasso. Il suo pene duro le riempiva la fica.
Sentiva i suoi peli grigi sfregarle contro il seno e la pancia. Mentre il suo ventre rilassato e schiacciava il pube.
Tutto ci\u00f2 che pi\u00f9 le dava fastidio di lui ora era in pieno contatto con il suo corpo delicato e stranamente si sent\u00ec baganare ancora di pi\u00f9. Quel senso di fastidio le dava piacere. Era uno strano mix di eccitazione e repulsione che le dava sensazioni fisiche e spirituali fortissime e uniche.
Mario le sussurr\u00f2 all’orecchio: &#034Grazie per esserti donata a me, per avermelo lasciato fare&#034. E poi si spost\u00f2 sulle sue labbra, baciandola con passione.
Addirittura baciata cos\u00ec intimamente da un vecchio. Era il massimo…e le piaceva.
Lo lasci\u00f2 fare finch\u00e8 lui non si stacc\u00f2 dalle sue labbra e le sorrise.
&#034Ti sei abituata alla mia presenza dentro di te o ti fa ancora male?&#034 chiese lui.
&#034No, ora \u00e8 ok&#034 rispose sommessamente lei.
Come rinfrancato da quelle parole, Mario si tir\u00f2 su sui gomiti e prese a muovere il bacino.
Lentamente inizi\u00f2 a scoparla e si sent\u00ec benissimo. Era la cosa pi\u00f9 bella del mondo.
Aveva sotto di s\u00e8 una ragazza giovane e stupenda e la stava scopando. Stava cogliendo quel bocciolo e si sent\u00ec immensamente fortunato.
Quella piccola fica era strettissima, ma molto umida e il suo cazzo ci scorreva alla grande.
La guardava, incapace di togliere gli occhi da quel viso meraviglioso o da quei seni pieni e sodi. Giulia aveva davvero un corpo da dea e gustarselo cos\u00ec alla sua et\u00e0 non era cosa comune.
La piccola ad ogni colpo emetteva un piccolo gemito, tenerissimo. I suoi seni sobbalzavano appena e le sue guance erano rosse per l’eccitazione. Uno spettacolo divino per un uomo della sua et\u00e0. Doveva chiavarsela e godersela.
Giulia dal canto suo era paralizzata ma eccitata. Voleva solo donargli il suo corpo e lasciarlo fare. Provava sensazioni positive, anche se lui non era n\u00e8 giovane n\u00e8 bello e l’unica cosa che contava in quel momento era stare cos\u00ec, sotto di lui a gambe aperte a permettergli di farle quelle cose. Voleva che lui la sporcasse. Era troppo eccitante!
Mario inizio a gemere su Giulia mentre se la scopava. Aveva un gemito roco, di una persona che sta godendo, di un vecchio porco in calore. Era una cosa che faceva impazzire Giulia. Quel respiro affannoso, quel rantolo non facevano che eccitarla di pi\u00f9.
Mario aveva un bel ritmo, ma in quella stanza presto si mise a far caldo. L’odore del sesso era forte e inebriante. Piano piano la fronte di Mario si imperl\u00f2 di sudore, cos\u00ec come il torace villoso, le spalle, la schiena.
In poco tempo Mario fu una maschera di sudore e Giulia prov\u00f2 ancora pi\u00f9 disgusto. Ma di nuovo quel disgusto si trasform\u00f2 in eccitazione.
Si inarc\u00f2 verso Mario che la stava schiacciando alla grande e l’uomo prese quel gesto come un invito. Si abbass\u00f2 nuovamente sulla ragazza, stendendosi su di lei.
I loro corpi aderirono ancora, ma questa volta il sudore di Mario bagn\u00f2 completamente la pelle morbida di Giulia. La baci\u00f2 ancora e lei sent\u00ec il suo sudore sul volto, mentre il bacio aveva un sapore salato.
Continuava a gemere su di lei come un cinghiale in calore, imbrattandola del suo sudore.
Poi si sollev\u00f2 ancora sui gomiti, continuando a scoparla in un dolce ritmo.
Il sudore che si era accumulato sulla fronte rugosa di Mario inizi\u00f2 a colare su Giulia.
Una goccia sul collo, una sul capezzolo, una sulla spalla, una sul naso.
Era completamente sua, piena dei suoi umori e lui la stava guardando con bramosia mentre se la chiavava per benino.
Incapace di trattenersi oltre, Giulia esplose in un orgasmo che la port\u00f2 in alto, come se stesse volando. Sent\u00ec le labbra della sua fica contrarsi sul cazzo di Mario e sent\u00ec che dal ventre scendeva un liquido caldo. I capezzoli si fecero sensibili all’aria ed ebbe l’impressione che il suo seno gonfiasse.
Non trattenne i gemiti e socchiuse gli occhi, dimenandosi sotto il corpo del vecchio.
Mario la guardava eccitato e soddisfatto. L’aveva fatta godere.
&#034S\u00ec piccola, godi cos\u00ec tesoro. Brava la mia piccolina&#034 le sussurr\u00f2 mentre lei si contorceva sotto di lui.
Poi le spost\u00f2 teneramente una ciocca di capelli dalla guancia e continu\u00f2 &#034Prendilo tutto piccolina. Te lo do tutto. Prendilo che ti fa bene&#034 e continu\u00f2 a scoparsela mentre Giulia tornava in s\u00e8 dopo quel fantastico orgasmo.
Era incredibile come Mario durasse nell’amplesso. Quando lo faceva con Roberto, il rischio era quello che lui godesse senza nemmeno averle acceso una fiammella, ma con Mario era totalmente un’altra cosa. Aveva gi\u00e0 goduto grazie alla sua sapiente lingua ed ora con il suo randello ben piazzato nella passerina. Si sentiva sconvolta, non sapeva se sarebbe durata ancora a lungo.
Ormai era un tutt’uno con Mario. Lui spingeva con il suo arnese dentro di lei che le aveva aperto il suo corpo. Era piena dei suoi umori nella fica, aveva la pella bagnata del suo sudore e qualche pelo del suo torace era appiccicato ai suoi seni e alla sua pancia. Per non parlare della saliva che si erano scambiati con i baci. E dei grigi peli pubici di lui che sfregavano contro quelli neri di lei.
Era tutta sua e tuttosommato non era male, pens\u00f2 Giulia in preda all’estasi.
Mario continu\u00f2 a spingere dentro di lei a ritmo cadenzato, godendo e gemendo e facendola ansimare.
Poi improvvisamente con voce roca le disse: &#034 Non ce la faccio pi\u00f9, devo venire tesoro&#034. Lei gli sorrise e lui aggiunse: &#034Voglio riempirti del mio seme, lo voglio versare nel tuo ventre&#034.
Giulia come tacito assenso apr\u00ec bene le cosce e offr\u00ec ancora di pi\u00f9 la sua fica ai suoi colpi poderosi. Mario gemette pi\u00f9 forte ed aument\u00f2 il ritmo.
Giulia lo guardava e vide che gli piaceva quello che le stava facendo. Aveva il viso beato di un uomo che gode.
Dopo qualche colpo di reni ben dato Mario gemette pi\u00f9 forte, quasi url\u00f2 con voce roca.
&#034Ahhhhhh&#034 e Giulia lo sent\u00ec in profondit\u00e0. Sent\u00ec quell’enorme cappella eruttare il suo seme in lei. Si sent\u00ec invadere nell’utero da un liquido caldo, denso, copioso.
Mario continuava a gemere &#034Ahhhhh&#034 mentre si abbassava su di lei.
La schiacci\u00f2 totalmente sul letto, mentre con le natiche dava ultimi gli colpi in quella vagina giovane e fresca.
Poi si plac\u00f2, ansimando e rilassandosi su di lei.
Giulia aveva il ventre pieno di un liquido caldissimo. Sentiva la fica piena di umori e sentiva il cazzo del vecchio ben piantato nel suo pancino.
I suoi profondi respiri le solleticavano il collo.
Dopo poco lui alz\u00f2 il volto, la guard\u00f2 negli occhi e le disse: &#034Ti amo&#034. Poi scese a baciarla con dolcezza.
Giulia ricambi\u00f2 il bacio. Era bello averlo ancora dentro mentre la baciava.
Poi Mario si rialz\u00f2 sui gomiti e scese a baciarle entrambi i seni, succhiando bene i capezzoli eretti.
&#034So che prendi la pillola, ma in questo momento voglio fingere di fecondarti. La trovo una cosa molto bella e molto intima&#034.
Giulia sorrise imbarazzata, ma aveva capito quello che lui intendeva dire. Lui avrebbe voluto marchiarla come sua per sempre.
Ma in un certo senso lo aveva fatto. Non aveva mai permesso a nessuno di venirle dentro, non si era mai data ad un uomo senza il preservativo, non aveva mai mischiato i liquidi del corpo in maniera cos\u00ec intensa con un’altra persona e non aveva mai goduto cos\u00ec tanto in vita sua.
Mario era vecchio e brutto, ma la faceva godere come nessun altro al mondo. E per ora non contava niente altro.
Mario si mosse, estraendo il pene che si stava afflosciando dalla sua vagina. Nel sentirlo uscire dal suo corpo, Giulia prov\u00f2 un’improvviso senso di vuoto e di frustrazione.
Si alz\u00f2 per guardarsi tra le gambe e vide che tra le cosce scorreva un liquido denso e biancastro, il misto tra i suoi umori vaginali e lo sperma di Mario. Anche i peli del suo pube erano imbrattati da qualche gocciolina bianca. Sorrise e torn\u00f2 a sdraiarsi, mettendosi una mano sul ventre e godendosi il calore che lo sperma del vecchio Mario le aveva diffuso nella pancia e nel corpo.
Mario not\u00f2 quel gesto e si sdrai\u00f2 accanto a lei mettendo la sua mano callosa e rugosa su quella delicata della ragazza.
&#034Se mi dai un’oretta di tregua, torno a cavalcarti&#034 ammicc\u00f2 lui con un sorriso malizioso.
Sorridendo e baciandolo sulle labbra, lei rispose: &#034Non vedo l’ora tesoro. Alla mia fichetta manca gi\u00e0 il tuo cazzo meraviglioso&#034.
E appagati restarono una nelle braccia dell’altro, per poi riprendere a fare l’amore.<\/p>\n