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{"id":2668,"date":"2016-09-17T19:08:20","date_gmt":"2016-09-17T19:08:20","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=2668"},"modified":"2016-09-17T22:23:56","modified_gmt":"2016-09-17T22:23:56","slug":"alla-scoperta-di-marco-quarta-parte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/alla-scoperta-di-marco-quarta-parte.html","title":{"rendered":"Alla scoperta di Marco (Quarta parte)"},"content":{"rendered":"

Il Resto della Storia <\/p>\n

Dopo quel primo weekend insieme, la relazione tra di noi entr\u00f2 in uno stadio rilassato e tranquillo. Continuammo a frequentare la nostra cerchia separata di amici e tenemmo la nostra vita privata in comune come un segreto. Mi dispiaceva non poter ballare con lui alle feste o prendere apertamente un appuntamento e so che per lui era lo stesso. Il nostro fare l\u2019amore si evolvette rapidamente in due forme diverse. &#034Amore difficile&#034 quando c\u2019era poco tempo o il rischio di essere scoperti era alto. Questi atti avvenirvano in locali vuoti ed al di fuori dei luoghi normali o in una delle nostre case quando i genitori erano presenti. L\u2019&#034Amore difficile&#034 era abbastanza spesso una faccenda atletica. Un improvviso reciproco (ed affettato) amore per la pesca era una scusa accettabile per scivolare via insieme. Questo finch\u00e9 i laghi e le nostre chiappe non iniziarono a gelare. Il mio favorito modo personale di prendere Marco era mentre era chinato contro le mensole dell\u2019infermeria dopo incontri di nuoto casalinghi. A Marco piaceva particolarmente quando era il suo turno in uno di questi incontri. La sua personalit\u00e0 divenne pi\u00f9 dominante ed il suo concetto di vezzeggiamenti erotici in queste situazioni degener\u00f2 in un bisbigliare: &#034Sta fermo, baby!&#034
L\u2019&#034Amore dolce&#034 era quello che preferivamo ed avveniva quando potevamo passare insieme la notte a casa mia o in qualche luogo dove potevamo non essere disturbati per lunghi periodi. Tra gli impegni medici dei suoi genitori e quelli militari di mio pap\u00e0 potevamo farlo almeno due volte al mese. Durante quelle notti potevamo ballare lentamente insieme o coccolarci uno nelle braccia dell\u2019altro guardando la TV prima di andare a letto. Era un fare all\u2019amore molto pi\u00f9 lento e pi\u00f9 sensuale in cui ci concentravamo a darci piacere l\u2019un l\u2019altro piuttosto che soddisfare un impulso di accoppiamento.
Nonostante avessi passato la prova di nuoto, ci incontravamo a casa sua, dopo la mia corsa del sabato, per una nuotata, una sessione di istruzione personale e di sesso ricreativo. Quando correvo con pap\u00e0 passavamo davanti alla casa di Marco. Anche se ebbe qualche sospetto che noi facessimo qualcosa d\u2019altro oltre al nuoto, non disse mai niente.
Era una routine di cui non ci siamo mai stancati mentre l\u2019ultimo anno di liceo procedeva. Io ero diventato titolare nella squadra di calcio e Marco si allenava come un matto per poter vincere il suo terzo titolo regionale di nuoto.
Il mio mondo cominci\u00f2 a crollare a met\u00e0 stagione di calcio, ebbi un incidente per cui i piedi andarono da una parte ed il torso dall\u2019altra. Il dolore era incredibile. Mi rifiutai di guardare la mia gamba. L’allenatore me la drizz\u00f2 con cura, io gridai e svenni. I miei giorni nel calcio finirono ufficialmente la mattina seguente quando mi svegliai in ospedale. I dottori decisero di aspettare le vacanze di Natale per fare l\u2019intervento al ginocchio e riparare un’ernia che si era formata durante l’estate, cos\u00ec due giorni pi\u00f9 tardi stavo zoppicando per la scuola appoggiato ad un bastone. Il ginocchio faceva dannatamente male. Fortunatamente diedi solo la met\u00e0 della mia riserva di pillole anti dolore all\u2019infermiera della scuola, ne tenni una tasca piena per aiutarmi ad alzarmi e salire le scale. Le mie opportunit\u00e0 di stare con Marco aumentarono dato che lui si offr\u00ec di accompagnarmi a scuola ed aiutarmi con la terapia fisica. Invece di nuotare con lui ogni sabato, facevo la &#034terapia&#034 nelle calde acque della vasca calda. Fare l\u2019amore divenne maggiormente una sfida per come cercavamo i modi per non mettere pressione o torcermi il ginocchio. Se non altro, Marco si sorpass\u00f2 in creativit\u00e0, ma essere piegato sul tavolo di cucina mentre Marco mi infilava non era mai stata la mia situazione favorita.
Due settimane prima dell\u2019operazione programmata, mi svegliai gridando di dolore. Il pap\u00e0 corse, mi vide piegato in due sul letto e chiam\u00f2 l’ambulanza. La mattina dopo mi trovai in ospedale senza l\u2019’appendice. Il dottore mi inform\u00f2 che mentre stavano rimuovendo l’appendice, era anche intervenuto sull\u2019ernia ed aveva spostato l\u2019operazone al ginocchio a quella sera.
&#034Ora che ti abbiamo qui dovevamo aumentare la percentuale di utilizzo della stanza.&#034, ridacchi\u00f2 lui, ma non io.
Marco venne con mio pap\u00e0 dopo la scuola e parlammo un po\u2019. Il pap\u00e0 aveva un volo quella sera ed and\u00f2 via poco dopo. Appena se ne fu andato Marco sbirci\u00f2 nel corridoio e ritorn\u00f2 per darmi un rapido bacio. Fece scivolare una mano sotto le coperte, ma io l’implorai di fermarsi.
&#034E\u2019 dove mi fa pi\u00f9 male! E\u2019 come se mi avessero lasciato mezzo tagliato laggi\u00f9. Se mi fai alzare sparger\u00f2 gli intestini sul letto.&#034
\u201cDiamo una sbirciatina rapida&#034, disse lui tirando indietro il lenzuolo ed alzando il bordo del grembiule. Diede un\u2019occhiata rapida e scoppi\u00f2 a ridere. Le lacrime gli scendevano dagli occhi mentre barcollava verso una sedia e si sedeva con lo sforzo vano di riprendersi.
Mi alzai un po\u2019 per vedere cosa c\u2019era di cos\u00ec divertente ed ansai. Io ero abbastanza peloso ed in questo caso, &#034ero&#034 era la parola giusta. Dall\u2019ombelico alle ginocchia qualcuno mi aveva rasato. Una foresta spessa di peli sul torace si trasformava improvvisamente in una pianura di pelle pallida attraversata da due serie di punti chirurgici per poi continuare finch\u00e9 la foresta ricominciava sulle ginocchia. Inorridii. Il mio cazzo nudo e le mie palle sembravano una brutta ricrescita violacea che scoccava fuori dal mio inguine. Quello che sembrava tanto attraente in Marco era brutto su di me. La sua risata quasi isterica non mi aiutava. Quando finalmente riprese il controllo ritorn\u00f2 da me e delicatamente mi copr\u00ec. Nonostante il dolore e l\u2019imbarazzo sentii che mi diventava duro. Mi faceva male!
&#034Tu hai sempre succhiato un cazzo liscio e pompato un culo senza peli. Finalmente ho l\u2019opportunit\u00e0 di provarlo\u201d, bisbigli\u00f2. &#034Pensa… Niente peli che mi si conficcano tra i denti. Sar\u00e0 meglio che tu guarisca velocemente!&#034
Proprio allora il chirurgo entr\u00f2, mi mostr\u00f2 la lastra e mi disse come avrebbe fatto a ripararmi il ginocchio.
&#034Ti terremo qui per un paio di giorni per vedere se il ginocchio si gonfia, uno per avere la possibilit\u00e0 di preparare dei ferri speciali ed uno per assicurarci che non ci siano problemi per l’ernia e l\u2019operazione di appendicite. Sarai fuori di qui venerd\u00ec e luned\u00ec potrai tornare a scuola. Da Natale avrai meno dolore al ginocchio e dalla fine di gennaio il dolore dovrebbe quasi sparire. Dovrai portare i ferri per i prossimi otto mesi&#034
\u201cE la terapia?&#034, chiese Marco . &#034Io ho una piscina riscaldata, pu\u00f2 aiutare il nuoto?&#034
&#034Preparer\u00f2 un piano che voglio che lui segua. Ma dopo due settimane potr\u00e0 aggiungere qualche esercizio che gli piaccia. Il ginocchio gli far\u00e0 sapere quando smettere.&#034
Il dottore and\u00f2 via ed entr\u00f2 un infermiere che tir\u00f2 indietro le lenzuola e rase il resto della gamba che dovevano operare. Se pensava che la mia met\u00e0 del corpo rasata sembrava divertente, tenne i suoi commenti per se.
L\u2019operazione and\u00f2 meglio di quanto mi aspettassi. A confronto col mese precedente il dolore non era proprio insopportabile. Il giorno dopo Natale chiamarono mio pap\u00e0 annunciandogli che avrebbe dovuto andare ad un\u2019esercitazione e sarebbe stato via un mese. Marco venne il mattino seguente con la scusa di aver preso del cibo per me, buss\u00f2 alla porta con un carico di panini. Seduti a tavola not\u00f2 che continuavo a grattarmi l\u2019inguine.
&#034Ora sai perch\u00e8 mi rado.&#034, rise. &#034Sar\u00e0 peggio per un’altra settimana, se poi ci sono dei peli incarnati pu\u00f2 essere doloroso.&#034
&#034Se continua a prudere cos\u00ec, sar\u00e0 meglio che mi rada&#034, gli dissi. Non so quello che stavo pensando.
&#034Poi!&#034 gridai. Ma era tardi. Marco era scomparso e ritorn\u00f2 sorridendo. Rasoio ed asciugamani pronti ed un cattivo ghigno sulla faccia. Io non potevo scappare, col ginocchio che mi ritrovavo mi avrebbe preso subito. Mi sostenne verso il divano ed in un momento mi tolse i pantaloncini. Mi spogli\u00f2 delle mutande e mi guard\u00f2.
&#034Povero bambino&#034, tub\u00f2. Fece correre una mano sul mio inguine ed io la sentii raspare sulla pelle. Rapidamente riemp\u00ec la mano di crema da barba e la massaggi\u00f2 sopra uccello e palle. Mi piaceva ed io allargai le gambe mentre il mio pene saltava sull\u2019attenti. Erano tre settimane che non mi toccavo il cazzo se non per scrollare la piscia. Per la prima settimana quell\u2019area del mio corpo era troppo tenera e Marco ed io non avevamo avuto alcuna opportunit\u00e0 di stare da soli nelle ultime due. Ero cos\u00ec pronto a venire che probabilmente l’avrei fatto se avessi tirato su troppo rapidamente la mia chiusura lampo. Marco mi torment\u00f2 mentre mi radeva l\u2019inguine, cazzo e palle furono pulite. Ogni volta che io pensavo di stare per sborrare, lui si fermava ed aspettava che mi calmassi. Ancora ed ancora lasci\u00f2 che la mia eccitazione salisse e poi cadesse. Quando rase l’area tra le palle e l\u2019ano, pensai che sicuramente finalmente mi sarei liberato. Marco lo sent\u00ec e mi spremette il cazzo con forza finch\u00e9 la sensazione non pass\u00f2.
&#034Per favore Marco, mi stai uccidendo.&#034
Lui si limit\u00f2 a ridacchiare e rase l’interno delle cosce. Poi mi insapon\u00f2 lentamente e mi rase di nuovo.
&#034Solo per non lasciare niente&#034, disse tra di se.
Quando ebbe finito mi pul\u00ec e mise via la roba. Lo guardai stupito mentre riportava via gli attrezzi. Quando ritorn\u00f2 e si sedette vicino a me, io ce l\u2019avevo di nuovo molle. &#034Sei un vero cazzone!&#034, ringhiai e presi il mio uccello flaccido.
Marco afferr\u00f2 la mia mano e la forz\u00f2 via. Afferr\u00f2 la sua treccia e ne tenne l\u2019estremit\u00e0 cos\u00ec che potessi vedere i cinque centimetri finali sotto il nastro di gomma.
Si tocc\u00f2 la treccia e mi guard\u00f2 astutamente.
&#034Ci ho pensato l’altra notte e l\u2019ho provato su di me. Ci vuole un po\u2019 ma, uomo, ne vale la pena.
Senza dire un’altra parola mise l\u2019estremit\u00e0 della treccia tra le mie gambe e la strisci\u00f2 contro la mia coscia. Il mio pene barcoll\u00f2 e le mie gambe si allargarono. Senza peli la mia pelle era incredibilmente sensibile. La sua treccia era cos\u00ec lunga che penzolava sempre tra le mie gambe quando lui mi succhiava fino a che i miei peli strisciavano contro di lui quando arrivavo. Era molto eccitante per noi, ma questo era molto pi\u00f9 erotico. Lui tocc\u00f2 leggermente con la fine della treccia la parte inferiore del mio cazzo e vi strisci\u00f2 sopra fino alla cima. Il mio uccello formicol\u00f2 al tocco. Lui aspett\u00f2 finch\u00e9 la mia verga cominci\u00f2 a diventare flaccida e poi carezz\u00f2 tra il culo e le palle. L\u2019uccello salt\u00f2 eretto cos\u00ec velocemente da farmi male. Per i minuti seguenti mi carezz\u00f2 con la treccia, facendo una pausa per farmelo abbassare. Il mio cazzo senza peli era cos\u00ec sensibile, il solo tocco di uno o due capelli mi portava all’orlo di un orgasmo, poi Marco si fermava ed aspettava il crollo inevitabile.
Finalmente mi guard\u00f2 negli occhi e disse: &#034Pronto?&#034
Io ringhiai, &#034Io sono pronto da 20 minuti, bastardo!&#034
Marco respir\u00f2 forte, mi carezz\u00f2 il cazzo con la treccia ed aspett\u00f2 che fosse completamente eretto. A me quella cosa nuda e povera sembrava gonfia e frustrata. Marco sorrise astutamente e si chin\u00f2 in avanti.
&#034Marco il grande ora dimostrer\u00e0 come far sborrare un uomo sul suo divano. Guarda, senza mani!&#034 Inton\u00f2 forte.
Poi corrug\u00f2 le labbra e soffi\u00f2 dolcemente sul mio uccello. Mi stupii. Cosa cazzo era! Finalmente c\u2019ero e se non mi avesse masturbato sarei impazzito.
Lui corrug\u00f2 le labbra e soffi\u00f2 di nuovo, addirittura pi\u00f9 leggermente. Le mie cosce si contrassero improvvisamente e le mie gambe divennero rigide. Una fitta di dolore attravers\u00f2 il ginocchio malato e poi scomparve mentre i muscoli del culo si contraevano e le palle sbattevano contro il mio cazzo spedendo sperma verso la cappella. La mia spina dorsale si inarc\u00f2 mentre ogni muscolo nella mia schiena tentava di spingere le mie anche verso il soffitto.
Marco ed io facevamo l\u2019amore silenziosamente, solo aneliti e qualche esclamazione, avevamo imparato a contenerci, nella nostra situazione non potevamo gridare &#034Oh mio Dio, vengo! Agggggg! Ungggg!&#034, mentre mio Pap\u00e0 stava giocando a poker coi suoi amici e Marco ed io, per loro, stavamo giocando col PC.
Strinsi i denti mentre tutto il mio corpo si dedicava a gettare un paio di milione di cellule di sperma verso la loro morte nell’aria aperta.
&#034Oh mio Dio, vengoooo! Agggggg!!! Ungggg!!! &#034, gridai.
Unp sprizzo dopo l\u2019altro di sperma si inarcavano verso l’alto. Tre settimane di frustrazione sessuale alimentavano le mie anche che spingevano continuamente la mia pelvi in aria. Vidi il mio cazzo diventare rosso brillante per lo sforzo e schizzi di sborra cadere sul mio inguine nudo o sopra il mio stomaco ed il mio torace. Gli spasmi continuarono anche dopo che tutto lo sperma era fuoriuscito. Alla fine il mio uccello torturato cedette e mi adagiai con la pelvi coperta di sperma. La schiena mi doleva e le mie cosce si rilassarono rapidamente, pensai che mi sarebbero venuti i crampi. Rimasi accoccolato sul divano, troppo esaurito per muovermi. Ogni parte del mio corpo era iper sensibile ed anche i denti mi dolevano.
Vidi Marco alzarsi lentamente e misi una mano dietro la sua schiena. Con l’altra mano presi l\u2019estremit\u00e0 della treccia come fosse un burattino, lui ed il burattino fecero un profondo inchino ad un pubblico immaginario.
\u201cGrazie, grazie, signore e signori. Il prossimo spettacolo alle undici.&#034
Mi ci vollero 15 minuti per alzarmi dal divano. Quando potevo facevo una treccia coi miei capelli. Le sue mani tremavano pregustando mentre muoveva le mani attraverso i miei capelli. Sapeva cosa stava per accadere ed aspettava con ansia che finissi di radergli l\u2019inguine. La mia vendetta venne quando finii la rasatura e stavo asciugandolo. Lui non poteva contenersi pi\u00f9 a lungo e venne quando lo toccai con l’asciugamano. Era furioso con se stesso ed era ancora pi\u00f9 arrabbiato con me perch\u00e9 aspettai una settimana intera prima di fare il &#034Trucco Magico&#034 della treccia su di lui.
La primavera cominci\u00f2 bene, fui accettato alla stessa universit\u00e0 di Marco ed avremmo frequentato le stesse lezioni. In quel periodo penso che pap\u00e0 cominciasse a capire quello che stava succedendo perch\u00e9 Marco ed io lo vedemmo coi suoi genitori a cena in un ristorante di lusso. Facemmo una frettolosa ritirata prima che ci vedessero e mangiammo invece al fast food. Quella sera lo sentii entrare nella mia stanza e sedersi sul mio letto. Avevo cos\u00ec paura di quello che stava per dire che finsi di essere addormentato. Lui mise una mano sulla mia testa e mormor\u00f2 leggermente: &#034Ti amo figliolo. Spero che tu trovi la felicit\u00e0 che tua madre ed io abbiamo condiviso per 15 anni. Mi \u00e8 difficile credere che la felicit\u00e0 verr\u00e0 da un uomo, ma forse io sto cominciando ad essere vecchio ed anche legato ai pregiudizi del passato. Per favore ricordati, qualsiasi cosa io faccia o dica, io ti amo.&#034
Poi silenziosamente lasci\u00f2 la stanza. Io aspettai un’ora prima di andare nella sua stanza.
&#034Ti voglio bene, pap\u00e0&#034 dissi e ritornai nella mia stanza.
Due mesi pi\u00f9 tardi pap\u00e0 rimase ucciso in un difficile atterraggio di fortuna, l\u2019espulsione del seggiolino non funzion\u00f2. Io ero a lezione di fisica quando il preside entr\u00f2 nell\u2019aula e fece segno all’insegnante. Io non pensai a nulla finch\u00e9 non mi guard\u00f2 con lacrime negli occhi. Uscii dal mio posto ed andai col preside nel suo ufficio dove c\u2019era un colonnello, un cappellano ed un infermiere che mi stavano aspettando.
Non sarei scampato al mese seguente senza Marco, ma al momento non l’apprezzai. Fu lui ad occuparsi di tutto mentre io rimanevo nella mia stanza a fissare muro, mi spieg\u00f2 che l\u2019assicurazione avrebbe pagato e gli investimenti di mio pap\u00e0, oltre alla sua assicurazione sulla vita mi davano le risorse per pagarmi gli studi. Andai a scuola ogni giorno perch\u00e9 non c\u2019era niente altro da fare ed ogni giorno Marco camminava con me, con un dolore che non notai mai. Ogni sera di sedeva con me sul divano della mia casa finch\u00e9 alla fine non mi alzavo e lo lasciavo l\u00e0 per andare a letto l\u00e0. In altre parole ero uno stronzo completo e lo trattavo come spazzatura.
Marco ed io non avevamo fatto sesso in quel periodo. Arriv\u00f2 la maturit\u00e0 e pass\u00f2, i genitori di Marco si trasferirono in Riviera dove aprirono un nuovo studio medico dando per scontato che quando noi due ci fossimo laureati in medicina ci saremmo trasferiti l\u00e0 anche noi. Marco continuava a curarmi senza mai lagnarsi.
Alla fine, una sera di giugno, scivol\u00f2 contro di me sul divano, mi baci\u00f2 piano e bisbigli\u00f2: &#034Per favore ritorna da me.&#034 C’era un singhiozzo nella sua voce.
&#034Non sono pronto a ritornare con qualcuno! Non te! Nessun altro! Perch\u00e9 non mi lasci in pace.\u201d Ringhiai.
Marco mi guard\u00f2 male e disse accalorato: &#034Ricordo quando eravamo pi\u00f9 importanti di quanto ci circondava, Voglio che tu mi guardi e pensi a qualcun altro che non sia te. Sono mesi che non mi tocchi.&#034
Qualche cosa s**tt\u00f2 in me.
&#034Tu vuoi essere toccato!&#034 Gridai &#034Io ti toccher\u00f2!&#034
Balzai in piedi e gettai Marco sul pavimento. Gli strappai i pantaloncini, mi piegai e gli presi in bocca l\u2019uccello.
&#034Com\u2019\u00e8 essere toccato cos\u00ec&#034, Gridai mentre gli stringevo l\u2019uccello e le palle con le mani. Sentii il mio cazzo congestionarsi per la prima volta da quando pap\u00e0 era morto. Poich\u00e9 Marco non diventava duro sotto le mie mani, mi tolsi i pantaloncini e mi carezzai rudemente il pene per farlo erigere completamente. Gli alzai le cosce e posizionai il cazzo vicino al suo culo.
&#034Sto per incularti tanto violentemente che non vorrai pi\u00f9 andare con un uomo!&#034
Stavo per sbattergli dentro l\u2019uccello quando alzai lo sguardo alla sua faccia. Gli grondavano lacrime dagli occhi, ma le lacrime non mi avrebbero fermato nello stato in cui ero. Quello che mi ferm\u00f2 fu il terrore nei suoi occhi. Gli occhi che non avevano mai mostrato altro che amore per me, ora non mostravano nient\u2019altro che paura. L\u2019odio non mi avrebbe fermato dal fargli male. N\u00e9 mi avrebbe irritato. La cosa che non potevo improvvisamente sopportare era vedere che aveva paura. La mia mente mi grid\u00f2 che l’unica persona al mondo che avevo amato ora era terrorizzato da me. Scoppiai in lacrime e seppell\u00ec la faccia nelle mani, mi acquattai sul pavimento a singhiozzare.
Un tocco leggero sulla mia spalla mi fece guardare in su. Marco era inginocchiato vicino a me. Lo guardai in viso, c\u2019era ancora paura, ma io vidi anche amore. L’afferrai e lo tirai a me in un tremendo abbraccio. Lui grugn\u00ec mentre lo schiacciavo contro di me e bisbigliavo: &#034Dio, come mi dispiace!\u201d e l’abbracciavo e piangevo sulla sua spalla. Lo baciai piano e lo lasciai andare. Lo guardai e dissi: &#034Penso di aver dimenticato quanto ti amo, Marco. Ti amo troppo ma sento di aver dimenticato come dimostrartelo. In questi mesi amavo averti vicino, ma non riuscivo a dirti quanto e non ricordavo come fare a darti l\u2019amore che tu volevi. Lo so che sto balbettando ma io ti amo e…&#034
Smisi di parlare perch\u00e9 Marco stava baciandomi e piangendo. Anch\u2019io cominciai a piangere, ci stringemmo e piangemmo uno nelle braccia dell’altro.
\u201cBentornato a casa, amore mio!&#034 Singhiozz\u00f2.
Quando smisi di piangere mi asciug\u00f2 gli occhi mentre io asciugavo i suoi. Mi chinai in avanti per baciarlo e lui bisbigli\u00f2: &#034Sei pronto?&#034
&#034S\u00ec.&#034 Fu tutto quello che riuscii a dire.
&#034Allora lasciami mostrare quello che voglio che tu faccia per me per il reso della tua vita.&#034
Mi tir\u00f2 in piedi e mi condusse nella mia stanza.
Per le due ore seguenti Marco si dedic\u00f2 ad amarmi. Cominciando lentamente lo fece completamente. Non c’era parte del mio corpo che non fosse stata baciata o accarezzata. Mi massaggi\u00f2 gambe, schiena e fianchi. Mi penetro davanti, di lato e di schiena. Mi succhi\u00f2 l\u2019uccello, lo masturb\u00f2 coi suoi capelli, con le sue mani e mi strofin\u00f2 fino a godere col suo stomaco mentre ci carezzavamo. Tutto cos\u00ec lentamente e delicatamente come non avevo mai avuto da lui. Quando pensavo che avesse finito, lo baciai e cominciai a rendergli i favori. Lui mi ferm\u00f2 e disse piano: &#034Aspetta amore!&#034
Mi succhi\u00f2 violentemente e quando ebbi sborrato mi tir\u00f2 via dal letto in modo che le ginocchia stessero sul pavimento. Stava per penetrarmi ma poi pens\u00f2 di non poter dare sufficiente spinta, allora mi curv\u00f2 sulla scrivania e mi incul\u00f2 duramente. Cos\u00ec duramente che pensai che il suo cazzo mi sarebbe arrivato in gola e mi avrebbe rotto i denti. Poi mi fece stare in piedi contro il muro, braccia e gambe allargate e mi incul\u00f2 di nuovo. Alla fine mi gett\u00f2 sul letto e mi succhi\u00f2 con tale entusiasmo che pensai che le mie palle sarebbero state risucchiate nel mio uccello.
Restammo sdraiati insieme per alcuni minuti per riprendere fiato. Io ero quasi addormentato quando lui mi baci\u00f2 e cominci\u00f2 a leccare scendendo verso l\u2019inguine.
&#034Fermati, fermati! Cedo!&#034 Dissi.
Marco mi guard\u00f2 sollevato.
&#034Grazie a Dio! Sei stato insaziabile. Volevo continuare fino a quando avresti resistito, ma non pensavo che saresti durato cos\u00ec a lungo. Sono fottutamente distrutto.&#034
&#034Bella maniera!&#034 Gli dissi mentre lui si annidava nelle mie braccia e non lo sent\u00ec, era gi\u00e0 addormentato.
Dormii bene per la prima volta da quando pap\u00e0 era scomparso. Improvvisamente ero di nuovo contento.
Mi svegliai poco prima dell\u2019alba ed andai in bagno. Non ero cos\u00ec indolenzito come avrei pensato ed anche il ginocchio non mi faceva male nonostante il duro trattamento. Marco era disteso sulla schiena a braccia e gambe allargate nella fase &#034sto quasi per svegliarmi\u201d. Mi sedetti vicino a lui e lo carezzai leggermente. Era coperto di peli! Gli sentii braccia e gambe, erano pelose! Anche il suo torace aveva una lanugine rossastra. Non si radeva da mesi. Dopo quel primo fine settimana, l’avevo raso una volta alla settimana ed ora era ovvio che lui non si era raso fin da… quel giorno.
Ritornai nel bagno e feci una treccia coi miei capelli. Non era come quella di Marco ma sarebbe andata bene per quello che volevo fare.
&#034Prima le cose principali\u201d, riflettei guardando il suo cazzo e l\u2019inguine coperti di peli. Non avevo mai fatto un pompino ad un ragazzo con peli sull\u2019inguine e Marco cominci\u00f2 a svegliarsi quando gli leccai il cazzo. Mi implor\u00f2 di aspettare fino a dopo che avesse pisciato e minacci\u00f2 di pisciarmi in gola se mettevo di nuovo l\u00ec la mia bocca. Lo feci alzare delicatamente dal letto. Lui era ancora abbastanza intontito mentre lo conducevo in bagno. Quando ebbe finito lo feci sdraiare sul pavimento e cominciai a leccargli lentamente le palle e l\u2019uccello fino a che non divenne duro. Marco ce l\u2019aveva grosso abbastanza da non permettermi di prenderlo tutto in bocca cos\u00ec per la maggior parte del tempo usavo una mano come aiuto per trattarlo &#034nella maniera opportuna\u201d. Questa volta leccai e succhiai su e gi\u00f9 la sua asta mentre lui si contorceva sul tappeto. Quando i suo lamenti divennero un po\u2019 pi\u00f9 forti sentii i muscoli delle sue gambe che cominciavano a tendersi e gli feci scivolare un dito nel culo per finire l’atto. Lui afferr\u00f2 la mia testa per trattenerla mentre sgroppava le anche e mi fotteva la faccia. Ingoiai il suo sperma che emergeva velocemente dal suo uccello. Marco mi fissava mentre pompava la sborra nella mia bocca. Ingoiai. Ingoiai il primo fiotto poi sputai il resto sul suo stomaco e lo pulii con la lingua.
Dopo un rapido bacio cominciai il passo seguente del mio piano architettato per lui quella mattina. Trovai il rasoio, lo massaggiai e lo rasai contemporaneamente. Gemette di piacere e si lasci\u00f2 cadere nella sonnolenza mentre rasavo e massaggiavo i suoi muscoli stanchi. si svegli\u00f2 completamente quando cominciai con l\u2019inguine. Rasai con attenzione lo scroto e la striscia appena visibile di peli rossi dal culo alle palle. Quando finii col cazzo era pronto per qualsiasi cosa e cominci\u00f2 a strofinarsi le cosce in attesa.
Presi la fine della mia treccia e gliela mostrai, lui indovin\u00f2 quello che stava per accadere e gli divent\u00f2 duro quasi immediatamente. Era passato tanto tempo da quando si era rasato che si era dimenticato come sarebbe stato sensibile il suo corpo. Cominciai dal collo e spostai lentamente la treccia sul torace, attraverso i capezzoli e verso le ascelle. Ci volle mezz\u2019ora di tittillamenti per arrivare al suo ombelico e lui gemette e si dimen\u00f2 per tutto il tempo. Ci volle tanto perch\u00e9 mi fermai lungo la strada per aspettare che la sua durezza cessasse. Passai ai suoi piedi e strisciai sul suo corpo. Alla fine lo feci venire quando carezzai con la treccia il percorso dalle palle al culo senza avergli mai toccato il cazzo, era torturato dalle convulsioni ma per gli sforzi della notte non c’era praticamente sperma. Aspettai un po’, poi trascinai l\u2019estremit\u00e0 della della treccia sul suo pene flaccido. Si indur\u00ec di nuovo ed io passai un’altra mezz\u2019ora a toccarlo lentamente con la treccia finch\u00e9 non venne di nuovo, addirittura pi\u00f9 violentemente della prima volta.
Lo condussi al letto e lo inculai il pi\u00f9 lentamente possibile. Tenni lontane le sue mani dalla sua carne. Quando sentii che il mio orgasmo era imminente, avvolsi una mano nella mia treccia e cominciai a carezzarlo. Venimmo contemporaneamente ed i nostri spasmi di brividi divennero sempre pi\u00f9 forti finch\u00e9 non ci lasciammo cadere sul letto esauriti. Lo baciai e carezzai finch\u00e9 non lo sentii indurirsi di nuovo. Lo condussi di nuovo in bagno, lo feci sdraiare sul sul pavimento, raccolsi un rasoio nuovo e lo rasai di nuovo.
Quella sera ci coccolammo sul divano guardando un vecchio film. Quando fin\u00ec lo baciai dolcemente sulle labbra e gli dissi di chiudere gli occhi. Quando lo fece, presi dalla tasca la fede di mia madre e gliela feci scivolare sul mignolo sinistro. I suoi occhi si spalancarono colmi di lacrime. Gli diedi la fede di pap\u00e0. Marco stava tremando visibilmente e le sue mani tremavano tanto che non riusciva a far scivolare l’anello sul mio dito. Lo tenni stretto fino a che le lacrime ed il tremore non cessarono, poi bisbigliai che dopo l\u2019universit\u00e0 gli avrei comprato un diamante, se fossi riuscito a trovarne uno degno di lui. Marco si morse un labbro e le lacrime ripresero. Poi si precipit\u00f2 nella stanza degli ospiti dove aveva dormito durante la mia crisi.
Ritorn\u00f2 un minuto pi\u00f9 tardi con una vecchia s**tola di gioielleria.
&#034Questi erano della mia nonna, la mamma me li diedi quando le dissi di noi.&#034
Nella s**tola c\u2019era degli orecchini di smeraldo antichi, Marco mi tolse il mio orecchino e lo sostitu\u00ec con lo smeraldo. Si tolse un cerchietto d\u2019oro riccamente ornato dal suo orecchio e lo mise al mio altro orecchio. Al posto del cerchietto mise l\u2019orecchino di smeraldo.
&#034Finalmente&#034, sospir\u00f2. &#034Siamo una coppia perfetta.&#034
Mi guard\u00f2 profondamente negli occhi ed attraverso le lacrime disse: &#034Io ti amo!&#034
Lo baciai dolcemente e risposi: &#034Io ti amo. Io sono tuo per sempre.&#034 <\/p>\n

Una mano sul mento mi fece uscire dal mio sogno ad occhi aperti. Guardai la faccia di Marco.
&#034Dove eri? Sembravi lontano un milione di chilometri!&#034 Chiese con un dolore lancinante di gelosia.
&#034Stavo ricordando i nostri anni al liceo e la notte che ci sposammo.&#034 Gli dissi mentre gli carezzavo amorosamente il cazzo tentando di capire quanto fosse vicino all\u2019orgasmo. E\u2019 abbastanza vicino, pensai. Afferrai la lunga treccia che portavo solo per questo scopo e l’avvolsi intorno al suo pene come lui aveva fatto anni prima avvolgendola intorno al mio.
&#034Allora sei perdonato&#034, rispose. &#034Ma torniamo alla questione.&#034
Grugn\u00ec mentre io spingevo con forza.
Continuai a spingere andando pi\u00f9 profondamente e prendendo il ritmo mentre mi sentivo arrivare alla liberazione, anche Marco lo era, il tempismo era tutto ed io lavorai con forza in maniera che i nostri orgasmi fossero simultanei. Il mio spingere si trasform\u00f2 in un pompare mentre sentivo aumentare la pressione nel mio inguine. Resistetti finch\u00e9 potevo e quando la pressione divenne insopportabile, afferrai la treccia e tirai. I lunghi capelli avvolti intorno al suo cazzo scivolarono agevolmente nel cappio che avevo fatto sul suo uccello stringendo mentre aumentavo la tensione. Spinsi un’ultima volta il pi\u00f9 profondamente possibile mentre strappavo la treccia dal cazzo. Ringhiammo tra i denti mentre venivamo. Pensai che il mio uccello sarebbe scoppiato dentro di lui mentre convulsione dopo convulsione di piacere, pompavo il mio sperma nel suo culo. Il suo orgasmo spar\u00f2 in cielo lo sperma per precipitare poi sul suo torace e sulla faccia mentre la schiena si inarcava e lui spingeva le sue anche in aria.
Strofinai la sborra sul suo torace senza peli e giocai con l\u2019estremit\u00e0 sensibile del suo uccello mentre mi diventava molle dentro di lui. Lui si contorse, io mi estrassi, mi sdraiai accanto a lui e ci accoccolammo insieme.
Il giorno seguente le nostre vite sarebbero entrate in una fase nuova, avremmo raggiunto i suoi suoi genitori. Marco mi guard\u00f2 e sorrise.
&#034Era tanto tempo fa. Due anni di liceo, universit\u00e0, internato…&#034
Vedevo gli anni accumularsi sulla sua testa e lo fermai con un bacio.
&#034Io vivo solamente per il futuro&#034, gli dissi.
&#034Stronzo. Tu vivi solamente per il sesso.&#034
Mi baci\u00f2 leggermente e poi si sdrai\u00f2 per dormire. Io aspettai pazientemente finch\u00e8 non fui in grado di sistemare braccia e gambe per avvolgerlo. Quando finalmente il suo respiro mi disse che si era addormentato, baciai la sua fronte e gli dissi, come avevo detto ogni notte per pi\u00f9 di otto anni:
&#034Io ti amo. Io sono tuo. Per sempre.&#034
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