Sdraiata su quel letto, nuda, con i miei piedi ancora vincolati nelle scarpe, e il mio sedere in preda a leggeri spasmi, ripensavo a ci\u00f2 che era successo\u2026 \u201ccazzo l\u2019ho fatto veramente..\u201d…
Tutte quelle sensazioni avevano fatto passare gli effetti dell\u2019alcol in secondo piano, ero dolorante, mi sentivo portata al limite, tremavo\u2026
La porta si riapri e tornarono loro tre, dopo una doccia evidentemente, Andrea aveva una bottiglia in mano, me la porse e disse \u201ctieni vacchetta, bevi pure se ti pu\u00f2 aiutare\u201d era della sambuca e non me lo feci ripetere due volte; presi la bottiglia e ne bevvi parecchia a sorsi, il gusto forte della sambuca sostitu\u00ec l\u2019odore dei loro membri sul mio palato e nella mia gola. Non sapevo che fare, ne che aspettarmi, ma fu Marco a rompere gli indugi, prendendomi le braccia e sbattendomi sul letto, mi baci\u00f2 e io ricambiai, gli altri due li sentivo fare qualcosa ma non capivo cosa\u2026 \u201cadesso noi riapprofittiamo un po\u2019 di te vacchetta, non ci fermeremo se non supplicherai, e se ti va puoi rimanere qui per il fine settimana, sei nostra ospite\u201d io lo guardai \u201cio non ti supplicher\u00f2 mai, e se mi andr\u00e0 di rimanere lo vedremo, e adesso muovetevi che inizio a stufarmi\u201d lui sorrise malignamente e mi sput\u00f2 in piena faccia, io adirata tentai di ricambiare il favore, ma in un attimo mi colpii con uno schiaffo fortissimo, io mi girai su un fianco per la botta, e li gli altri due presero le mie mani e le legarono saldamente assieme dietro la mia schiena. Matteo mi prese per i capelli, e nonostante un mio urlo di dolore, mi trascin\u00f2 sul pavimento per alcuni metri, e una volta fermi inizi\u00f2 ad usare il mio volto come fossi una bambola, scopandomi la bocca. Si mise sopra di me e inizi\u00f2 a pomparmi in gola per bene, gli altri due toccavano il mio corpo, le mie parti intime, vi inserivano le dita ripetutamente, a volte piu di una assieme\u2026 Con le mani legate non riuscivo a difendermi da quella furia che fotteva la mia bocca, la mia gola, avevo difficolt\u00e0 a respirare; uno dei due, non vidi chi coperta dal corpo di matteo, sollev\u00f2 le mie gambe, e lo senti dentro di me, mi riempiva bene, lo sentivo farsi strada tra le mie pareti, arrivare fino in fondo, come un forsennato, godevo da morire, avevo voglia di urlare, di liberare il mio piacere, ma il membro di Matteo me lo impediva\u2026 Venni una volta, e se accorsero i porci, se ne accorsero dal mio corpo vibrante e dai miei mugugni, a quel punto Matteo si sollev\u00f2 e liber\u00f2 la mia bocca, era Andrea quel treno che mi stava fottendo cosi forte. Si fermarono tutti ad un tratto, Marco mi chiese \u201csei protetta troietta\u201d? Io annu\u00ec di si, e cos\u00ec Andrea riprese a battere chiodo, teneva le mie gambe in alto e penetrava veramente a fondo.. potei cos\u00ec urlare la mia seconda venuta, e lui a quel punto esplodette dentro di me, afferrando il mio collo e urlando anche lui. Con la mano raccolse il seme che stava sbrodolando dalla mia patatina e lo spalm\u00f2, sul mio viso, mentre Marco prese il suo posto e inizi\u00f2 a fottermi anche lui\u2026 scaric\u00f2 anche lui dentro di me e subito Matteo, non contento della mia momentanea calma, afferr\u00f2 le mie caviglie e le port\u00f2 vicino al mio viso, entr\u00f2 dentro di me con irruenza e voglia matta di rompermi\u2026. In pochi minuti ero un colabrodo, una \u201cscarica uomini\u201d perfettamente usata. Ma non era finita, perche Sebastian si avvicin\u00f2 e mi disse \u201csenti ma stanno arrivando alcuni amici, beh sono parecchi\u2026 te la senti? Non vogliamo che tu ti possa tirare indietro insomma, ti fai una doccia e poi se ti va\u2026\u201d io lo guardai incerta.. pensai \u201cma si vaffanculo\u201d e gli dissi \u201cmi faccio una doccia, e poi sono pronta, per\u00f2 a qualche condizione; voglio bere ancora e voglio che siate violenti, che mi leghiate, insomma sto facendo la cazzata di una vita, ce la fate?\u201d e lui guardandomi con aria di sfida \u201cti spacchiamo troia\u201d. Mi liberarono e mi alzai, una buona quantit\u00e0 di seme fuoriusc\u00ec da me.. e colava sulle mie cosce mentre andavo verso il bagno, mi feci quella doccia, mi reinfilai le scarpe e non curante tornai in quella sala\u2026 Erano in tanti, non li contai, ma mi resi conto di ci\u00f2 che avevo fatto. Mi guardavano e mi mangiavano con gli occhi. Presi una bottiglia di rum e me la scesi per met\u00e0, poi li guardai e dissi \u201csono pronta\u201d.<\/p>\n