Un occhiata all’orologio, 19 in punto, quella sessione d’esami era stata estenuante, specialmente per la scarsa preparazioni degli studenti.
Nel mio piccolo studio, l’afa dei primi di luglio si faceva sentire, ma ancora un altro ragazzo e poi finalmente avrei potuto concedermi una bella doccia a casa.
Una leggera bussata alla porta.
"Prego"dissi.
"Buongiorno"
I ricci scuri dell’ultima studentessa fecero il loro ingresso nella stanza, insieme al suo profumo fruttato.
Notai subito il suo seno prosperoso, messo ben in mostra da una camicetta molto scollata, era almeno una quarta, sodo, al confronto la seconda di mia moglie era un mare piatto.
Forse not\u00f2 come la fissai e sorrise mettendomi in un leggero imbarazzo.
"Bene signorina, visto l orario le faccio giusto due domande veloci per vedere la sua preparazione"
I suoi profondi occhi neri mi fissavano
"Vede professore, le dico la verit\u00e0, non \u0117 che mi sia proprio preparata benissimo" disse titubante.
"in che senso, mi scusi? Ha almeno studiato il mio libro?"
"beh a dire la verit\u00e0…no" abbass\u00f2 lo sguardo.
"E allora cos’\u0117 venuta a fare mi scusi?" stavo iniziando a perdere la pazienza "vuole farmi perdere tempo?"
"Mi mancano solo due esami e volevo laurearmi entro la fine dell’anno" si avvicin\u00f2 supplicante e nel farlo la camicetta si allarg\u00f2 ancora di pi\u00f9. Potevo vedere il suo seno quasi esplodere all’interno di un intrigante reggiseno nero.
"Guardi a me non interessa, se non sa nulla non pu\u00f2 passare l’esame punto. Torni la prossima volta"
Mi guardo negli occhi e il suo sguardo di supplica divenne pi\u00f9 acceso.
"Per\u00f2 professore ho visto che le interessa qualcos’altro di m\u00e8, oltre la mia preparazione" si guard\u00f2 il seno.
Senti una vampata di calore, probabilmente diventai rosso in viso. A quelle parole rimasi un attimo inebetito ma prima di poter ribattere la ragazza si infil\u00f2 svelta sotto il tavolino.
"Che fai?" feci per spostarmi, ma la sua mano sul mio cazzo mi blocc\u00f2.
Inizi\u00f2 a massaggiarmi lentamente ma con fare deciso e il mio pene non tard\u00f2 ad indurirsi.
La ragazza vi sapeva davvero fare, era venuta con quell’intenzione, nella mia testa passavano mille pensieri ma non riuscivo a muovermi.
Mi slaccio la cintura, la cerniera e mi sfil\u00f2 i pantaloni.
Da quella posizione potevo vedere il suo visino che mi fissava da sotto contornato dallo splendido panorama del suo seno.
"Troia" le dissi, avvicinando la mia mano al suo viso, lei come risposta inizio a succhiarmi vorticosamente un dito.
Mi tir\u00f2 fuori il cazzo duro dalle mutande e partendo dalla cappella scese lentamente con una mano fino alle palle per poi soffermarcisi un p\u00f2.
Le slacciai la camicia e tira letteralmente via il reggiseno, le sue tette uscirono fuori di prepotenza in tutto il loro splendore.
"Ti piacciono professore?" chiese ironica.
le sue mani iniziarono ad andare su e gi\u00f9 in una splendida sega, a tratti rallentava fermandosi sulla cappella per poi scendere lentamente e poi ricominciare pi\u00f9 veloce.
Godevo come un pazzo, stavo quasi per venire, lei si ferm\u00f2.
Fissandomi continuamente coi suoi occhioni avvicin\u00f2 la bocca alla cappella, la baci\u00f2, per poi racchiuderla con le sue labbra carnose.
Inizi\u00f2 un fantastico pompino, sapeva usare la lingua nei punti giusti.
Stavo per esplodere, sentii il mio cazzo gonfiarsi e lo sentii anche lei. Mentre dei brividi mi attraversavano si ferm\u00f2 con la bocca sulla punta del cazzo stringendolo dolcemente con le labbra e sfiorandolo con la lingua.
Due, tre, quattro fiotti di sborra invasero la sua bocca.
Lei continuava a fissarmi soddisfatta, si stacco e sempre coi suoi occhi fissi sui miei deglutii.
Si alz\u00f2 in silenzio, si sistemo la camicia e mi pose il libretto.
Ancora in trance e col cazzo di fuori, presi la mia penna, firmai e aggiunsi il voto.
30 e lode.
Lei mi guardo con aria decisa e pacata e se ne and\u00f2 chiudendo la porta del mio ufficio dietro di s\u00e9 <\/p>\n