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{"id":2592,"date":"2016-09-17T19:08:05","date_gmt":"2016-09-17T19:08:05","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=2592"},"modified":"2016-09-17T19:08:05","modified_gmt":"2016-09-17T19:08:05","slug":"giornalista-di-guerra-7","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/giornalista-di-guerra-7.html","title":{"rendered":"Giornalista di guerra 7"},"content":{"rendered":"

Sedici ore. Due terzi di una giornata completa. Il tempo pi\u00f9 lungo passato in aereo da capo a capo del mondo.
Il tempo, il numero di ore consecutive passate alla base della redazione nel giorno in cui l’ultimo grosso nemico della nazione era stato preso, in attesa di notizie dai colleghi.
Sedici ore….e niente di tutto questo.
L’ultima giornata era state devastante per la psiche ed il fisico di Sara, trattata come una bambola di pezza nelle mani dei suoi aguzzini.
Svuotata..sfibrata..prosciugata di forze fisiche e mentali…
Non che gli altri giorni fossero stati tranquilli, ma l’ultimo giorno aveva rappresentato un punto di rottura per la giovane giornalista in quel maledetto luogo.<\/p>\n

Sara, da quando era svenuta per terra alla fine dell’ultima sessione, aveva dormito per sedici ininterrotte ore.
Una sorta di c***, una sorta di scollegamento dal mondo, una pausa richiesta dal suo corpo dopo i giorni passati a godere e svenire all’improvviso, quando il cervello andava in sovraccarico di emozioni.
Apr\u00ec piano gli occhi, la sua testa non fece pensieri, era vuota, credeva fosse tutto un sogno….di nuovo.
Di nuovo….era tutto vero.<\/p>\n

C’era qualcosa di diverso per\u00f2…non era per terra, non era su un cartone, non sentiva le mani legate….mi avranno liberata? sono salva? pens\u00f2…
Prov\u00f2 ad alzarsi di s**tto, ma il cerchio alla testa e la pressione instabile furono un monito della cattiva scelta.
Cos\u00ec svuotata non sentiva nemmeno dolori, sembrava fosse su una nuvola.
C’era il bianco, mosse gli occhi e not\u00f2 che c’erano delle lenzuola sotto di lei. Lentamente fece pressione con una mano sul suo giacigli\u00f2 e si accorse di essere su un qualcosa di morbido, forse un materassino o qualcosa di soffice. Era spaesata per l’introduzione di questi confort.
La stanza era in penombra, riusc\u00ec a vedere solo le grandi arcate bianche che la sovrastavano. Non ricordava queste forme architettoniche.
Di nuovo il dubbio…sono salva? dove sono?<\/p>\n

Decise di provare ad alzarsi nuovamente, con pi\u00f9 calma, per evitare nuove emicranie , per capire la sua realt\u00e0.<\/p>\n

La realt\u00e0 si manifest\u00f2 nuda e cruda. Mettendosi a sedere sul letto risent\u00ec, tutto d’un botto, nuovamente quel riempimento, quella presenza ingombrante proveniente dal suo di dietro. La sensazione le fece partire un attacco d’ansia, nonostante non fosse una novit\u00e0.
Mise a fuoco la stanza e la zona circostante. Difronte a lei, a meno di un metro dal bordo del letto, c’era uno specchio.
Un nuovo maledetto specchio, come la prima volta che si era svegliata in quel maledetto luogo. Niente era cambiato, era ancora l\u00ec!<\/p>\n

Rimase a fissare la sua immagine allo specchio. Senza trucco, con i suoi capelli chiari sporchi, impastricciati, con gli occhi leggermente scavati, sembrava
un’altra persona.<\/p>\n

Fu felice di notare che, come aveva avvertito, polsi e caviglie erano libere, ma la sua felicit\u00e0 fu smorzata dalla visione di un collare intorno al suo collo.
Per fortuna non era di metallo, sembrava di cuoio ben aderente alla pelle, con una catena che partiva nella parte posteriore.
Non si mosse, prov\u00f2 a respirare, prov\u00f2 a mettere i due pollici sotto il collare per vedere lo spazio libero dal collo.
Si rifiss\u00f2 allo specchio, sembrava veramente una schiava sessuale come aveva visto in passati reportage di guerra, ma non solo.
Purtroppo – anche con le forze alleate – nei vari accampamenti, in piena notte, era capitato di spiare gruppi di militari amici giocare con donne civili e nude in situazioni promiscue, spesso passate tra i giovani uomini tramite collare strattonato…come fossero cagne. <\/p>\n

Sapeva, come anche raccontato dal maggiore Smith in quel palazzo, che i rapporti tra militari erano difficili e complessi, pertanto queste donne, queste schiave,
era un ottimo passatempo senza complicazioni, specie in periodi cos\u00ec lontano lunghi da casa.<\/p>\n

Aveva sempre chiuso la bocca in questi rari eventi, sapeva che capitavano, ma aveva provato piet\u00e0 per queste donne cos\u00ec usate e sfruttate, non potendo fare
niente per loro in un ambiente cos\u00ec chiuso e omertoso.
In quelle rare occasioni per\u00f2 gli occhi erano rimasti aperti un secondo di troppo e le era capitato di vedere come i vari militari palpavano, sculacciavano, usavano, si passavano queste donne, senza freni o cortesie….scappando poi in condizione di disagio nella sua tenda.<\/p>\n

Era quello il suo futuro? Era cos\u00ec che avrebbe passato i prossimi mesi? Le parole del maggiore Smith a lasciarsi andare e godere del momento l’avevano colpita,
erano state dure da sentire e da digerire. &#034Nessuno ci verr\u00e0 a prendere&#034…la frase rimbombava nelle sue orecchie ogni volta.
Non poteva negare che nei giorni precedenti, nonostante le angherie, aveva goduto come mai in vita sua. Ma prov\u00f2 ad essere lucida, non credeva a quello che stava
pensando o farneticando. Doveva restare concentrata, qualcuno sarebbe venuta a salvarla.<\/p>\n

Torn\u00f2 a guardarsi allo specchio, notando un colore pi\u00f9 scuro intorno ai capezzoli, martoriati da quel diavolo di Samantha. Aveva fatto un lavoro infernale su
di lei. Prov\u00f2 a toccarsi i capezzoli, ma il solo contatto li riport\u00f2 su dolorosi ma appuntiti.
Si gir\u00f2 con la testa, constat\u00f2 che la catena era abbastanza lunga da darle una certa libert\u00e0 e prov\u00f2 ad alzarsi, compatibilmente con la pressione dell’oggetto
nel suo sfintere.
Appena alzata, un crampo assurdo colp\u00ec il suo stomaco, provocando un suono fortissimo.
Il suo stomaco era vuoto da giorni e chiedeva nutrimento, emanando brontolii udibilissimi. La sua debolezza la convinse a risedersi pian piano prima di sbattere
per terra, anche perch\u00e8 il suo stomaco si lamentava senza sosta.<\/p>\n

Si rimise a letto, decisa che avrebbe parlato con gli aguzzini per avere un po’ di piet\u00e0. Voleva essere forte e dura, era convinta di riuscire a guardare negli occhi Samantha, da donna a donna, cercando di portare fuori l’ex militare alleato che era stata.
Nella peggiore delle ipotesi avrebbe proposto un pompino, come in occasione della richiesta d’acqua, ma doveva mangiare, aveva fame, era al limite.<\/p>\n

Si ridistese ed anche il suo stomaco sembr\u00f2 rilassarsi. Cadde in uno stato di dormiveglia, abbastanza cosciente, per una nuova oretta, in completa modalit\u00e0 da risparmio energitico, fino a quando la procace figura di Miss Samantha si pose tra lei e lo specchio.<\/p>\n

L’impulso non fu immediato. Sara ci mise alcuni secondi prima di realizzare l’arrivo della donna e s**ttare all’indietro sulla spalliera del letto con gli occhi sbarrati pieni di paura.
&#034Buongiorno principessa..vedo che ci siamo fatti una gran dormita, hai dormito quasi per un giorno intero.&#034 esord\u00ec con un falsissimo sorriso la donna malefica.<\/p>\n

Il suo vestiario era strambo. Sopra un tacco 15 probabilmente, portava solo delle autoreggenti chiarissime e scure senza slip.
Nella parte superiore era presente solo un reggi seno che lasciava totalmente scoperti i seni, sorreggendoli.<\/p>\n

&#034Ho fame. Miss Samantha ho fame, te lo chiedo per piacere. Abbi piet\u00e0 di me.&#034. Sara fu diretta con la donna, come aveva escogitato, col massimo della cortesia, in un misto di disperazione. Fiss\u00f2 la donna nel tentativo di impietosirla e creare un legame con lei.
La donna le sorrise in maniera compassionevole e si mise a sedere sul bordo letto. Si gir\u00f2, alzando una mano e muovendo il dito indice a mo di inchino.
Dall’oscurit\u00e0, dopo qualche secondo, ricomparve DaMarcus in una strana mise.
Stavolta era completamente nudo, mani dietro la schiena che sembravano legate ad una catena che si ricongiungeva sul collo, come attacco di un collare.
Anche lui sembrava uno schiavo con il suo arnese gi\u00e0 in tiro…Sara era veramente senza parole.<\/p>\n

&#034DaMarcus hai sentito la nostra cagnetta? Ha fame..&#034 disse la donna.
&#034Cagna, dov’\u00e8 il cibo che ti abbiamo dato ieri? E’ cos\u00ec che ci ringrazi? Siamo stati buoni e ci chiedi piet\u00e0?&#034<\/p>\n

Sara aveva completamente dimenticato il fatto. Era vero, le avevano lanciato un qualcosa nella stagnola per rifocillarsi, ma non ricordava. Era sicura di non aver mangiato nulla, morta di fame com’era, ma era altrettanto sicura di aver toccato ed avvicinato a se quel pasto prima di svenire.
Che fine aveva fatto? Cosa doveva inventarsi ora per riaverlo?<\/p>\n

&#034M-m-mi sono addormentata, non ho mangiato, scusate. Potrei riaverlo per piacere?&#034 piagnucol\u00f2 la giornalista.<\/p>\n

&#034Negro, la schiava ci sta forse dicendo che le abbiamo rubato il pasto? Che non siamo stati gentili con lei?&#034
&#034Ci vuole fregare, ti avevo detto di non essere misericordioso con lei, io fotto lei, non lei fotte me!&#034 abbai\u00f2 l’uomo.<\/p>\n

&#034Fanculo troietta. Ci stai dicendo che ti abbiamo fregato. Puoi anche morire di fame. Andiamocene cazzone&#034 rispose improvvisamente dura la mistress, alzandosi e prendendo l’uomo incatenato dal suo arnese.<\/p>\n

Sara era disperata, i crampi stavano tornando e non voleva far sentire il rumore del suo stomaco. Ma non poteva rimanere da sola, sarebbe morta.
&#034A-a-aspettate, non lasciatemi sola, vi prego…ho fame.&#034 disse Sara, vergognandosi come non mai.<\/p>\n

Samantha si ferm\u00f2. &#034Perch\u00e8 dovremmo ripensarci schiava? Ci vuoi solo fregare dopo tanta bont\u00e0&#034.<\/p>\n

Sara fece leva sull’istinto di sopravvivenza, affondando la sua dignit\u00e0. Abbass\u00f2 gli occhi e disse &#034faccio un pompino all’omone in cambio del cibo di ieri.&#034
Samantha sghignazz\u00f2, dando le spalle al letto e piegandosi verso l’arnese dell’omone.
Tra i suoi tondi e pieni glutei bianchi spuntava un grosso plug nero, dalla base grande e disegnata.
La donna cominci\u00f2 a sputare sulla cappella dell’uomo succhiando velocemente, dandogli schiaffi sulle palle.
&#034Se penso di vedere un pompino, non star\u00f2 di certo ad aspettare te&#034 rispose aspra la donna ancora salivando, tenendo energicamente il cazzo in mano.
&#034Forza andiamocene da questo cazzo di posto&#034 riprese, rialzandosi e tenendo l’uomo solo per la cappella del suo cazzo. L’uomo sussult\u00f2 un attimo.<\/p>\n

Sara vide i due girarsi e partire ed inizi\u00f2 a piangere. Per lei sarebbe stata la fine da sola in quel luogo. Non sapeva nemmeno dove fosse il maggior Smith, se era ancora l\u00ec e se l’avrebbe mai rivista.<\/p>\n

&#034Vi pregooo&#034 url\u00f2 la giornalista e fece qualcosa d’istintivo, senza pensarci. Si gir\u00f2 sul letto, mettendosi a 90 gradi ed esponendo le sue grazie.
&#034Vi pregooo&#034 continu\u00f2. Samantha si ferm\u00f2 girandosi ed il suo viso si illumin\u00f2 in un istante. Col il suo pollice continu\u00f2 a massaggiare la cappella dell’omone.<\/p>\n

Tornarono indietro e la mistress, con la mano libera, accarezzo le natiche della donna, passando poi con l’esterno della mano verso l’interno coscia.
Con l’indice della mano tast\u00f2 le grandi labbra della donna dandole uno schiaffo affinch\u00e8 aprisse di pi\u00f9 le gambe, abbassando il busto. Sara obbed\u00ec.<\/p>\n

&#034Che cosa mi vuoi dire cagna?&#034 riprese calma la donna.
&#034Vi prego, datemi da mangiare, poi lui mi pu\u00f2 riscopare.&#034 disse Sara.<\/p>\n

&#034Lui Pu\u00f2? Ci stai dando ordini e dicendo quello che dobbiamo fare cagna?&#034 continu\u00f2 la mistress.
&#034Io ti d\u00f2 da mangiare, io ti dico cosa farai. O io me ne vado ed io ti abbandono qui al tuo destino.&#034 abbai\u00f2 decisa la donna.<\/p>\n

Sara ebb\u00e8 un breve tremolio, respirando profondamente. Passarono alcuni secondi e poi, sempre nella posizione a quattro zampe, rispose &#034V-v-va bene&#034.<\/p>\n

Samantha le moll\u00f2 una sculacciata sulla natica destra, le prese le grandi labbra con una mano chiudendole in un pizzico e poi disse &#034girati cagna&#034.<\/p>\n

Quello che avvenne scicc\u00f2 Sara. La donna fece due passi arrivando a pochi centimetri da lei. Poi alz\u00f2 la testa ed allung\u00f2 una mano, tornando con un qualcosa
nella stagnola.
Il suo pasto era ed era rimasto sopra la sua testa per tutto il tempo e Sara non se ne era accorta, arrivando a vendere se stessa!
Imprec\u00f2 in silenzio, maledicendosi, mentre con entrambe le mani prendeva il pasto in mano alla donna. Era una stupida, era una dannata poco di buono!<\/p>\n

Samantha ritrasse all’ultimo la mano, guardando la ragazza dicendo &#034Cagna, abbiamo un patto? O sei morta.&#034.
Sara serr\u00f2 la mascella fissando la donna e, dopo pochi secondi che sembrarono interminabili, fece un lievissimo cenno affermativo con la testa.
La stagnola torn\u00f2 nelle sue mani e, in 5 minuti, Sara divor\u00f2 ferocemente quell’abbondante panino, come se non mangiasse da una vita.<\/p>\n

Samantha la guard\u00f2 e disse &#034ora che la cagna \u00e8 sazia, la cagna deve lavorare. Torniamo tra un’ora. Devi essere a 4 zampe e ti voglio sentire gi\u00e0 abbondamente
bagnata. E’ meglio per te se non disobbedisci!&#034 ed and\u00f2 via con l’omone, tirandolo stavolta per la catena.<\/p>\n

….<\/p>\n

L’ora fu lunga e Sara ebbe modo di pensare. Pass\u00f2 tutta l’ora come ordinanto da Samantha mettendosi gi\u00e0 a quattro zampe e cercando una posizione comoda.
Aveva il terrore di vederla spuntare all’improvviso facendosi trovare impreparata.
La parte difficile era eccitarsi in un momento cos\u00ec difficile. Tremava, tutto il sangue era al cervello, sentiva un leggero freddo di paura, era impossibile lasciarsi andare.
Chiuse gli occhi, adegu\u00f2 il respiro, cerc\u00f2 di scacciare i continui pensieri.
Le venne in mente il Maggiore Smith che le diceva di lasciarsi andare; le venne in mente il maggiore Smith che si faceva inculare da Samir ed ebbe un brivido.
Le venne in mente il maggiore Smith prima di essere rapita, imprigionata in una gogna con quel culone esposto al pubblico uso.
Ed inizi\u00f2 a sentire caldo, col dito che leggermente cominci\u00f2 ad entrare nella sua vagina bagnandosi, per poi navigare verso l’esterno, verso le labbra, finendo per toccare e fermarsi sul clitoride.
Doveva restare calma, dopotutto sarebbe stata solo una scopata come il giorno precedente. Alla fine era andato tutto bene, aveva goduto come mai ed ora era anche meno bloccata, poteva essere pi\u00f9 comoda. Si fece coraggio…&#034Lasciati andare&#034 pens\u00f2, ricordando il Maggiore.<\/p>\n

Sent\u00ec i tacchi, il momento era vicino e si sgrillett\u00f2 pi\u00f9 velocemente per non farsi trovare impreparata.
&#034Ferma!&#034 url\u00f2 Samantha e Sara, come un robot, smise di muoversi.<\/p>\n

La donna torn\u00f2 bendandola all’istante, il buio cal\u00f2 su Sara. La donna le afferr\u00f2 il collo, imponendole di abbassarsi. Due ceffoni sul sedere le ricordarono di rimanere ben esposta.
La donna la tir\u00f2 un p\u00f2 pi\u00f9 indietro, trovandosi con le ginocchia verso fine letto. Sara immagin\u00f2 che cos\u00ec sarebbe stata pi\u00f9 al servizio di DaMarcus.
Samantha si mise a cavalcioni sul collo di Sara, nel verso contrario alla sua testa, bloccandole di fatto la possibilit\u00e0 di alzarsi.
Fortunatamente la catena era lunga e non tirava molto.
Samantha cominci\u00f2 a passare entrambe le mani sulle gambe di Sara, facendo muovere solo i polpastrelli che volavano leggeri sulla pelle.
Con le dita di entrambe le mani si posizion\u00f2 sulle grandi labbra aprendole e chiudendole in un massaggio ritmato. Nel massaggio pian piano fu coinvolto il clitoride e Sara involontariamente cominci\u00f2 a bagnarsi. Quella maledetta donna sapeva farla gemere!
Sculacciate e dita nella vagina si alternarono fino a quando Samantha vide Sara bagnata al punto giusto.
Prov\u00f2 a pizzicare i capezzoli indolenziti di Sara, avendo come risposta un sobbalzo di Sara.
La donna non grad\u00ec mollando un ceffone sulla vagina della ragazza – &#034ti conviene rimanere col culo alto e le gambe aperte se non vuoi un bis&#034 tuon\u00f2 la donna.
E Sara spinse all’indietro col massimo delle sue forze.
Era un bel vedere e Samantha ne gustava la forma delle chiappe tonde e rosse, col quel plug nero di contorno, e della vagina depilata e leggermente aperte dallo
specchio difronte, compiacendosi del lavoro.<\/p>\n

Mosse il dito indice verso l’oscurit\u00e0 come invito a qualcuno ad avvicinarsi. L’indice venne spostato verso la bocca per dire di far silenzio.<\/p>\n

Alla luce venne fuori non solo DaMarcus, l’atteso da Sara, ma tutto il plotone conosciuto, composto dal suddetto pi\u00f9 Samir, Dan e Ion, i militari conosciuti, si fa per dire, nei giorni precedenti. Il patto stipulato da Sara sarebbe stato particolarmente sudato.<\/p>\n

DaMarcus fu il primo ad iniziare e, con la lingua, cominci\u00f2 a stimolare le grazie di Sara. La giornalista riconobbe il tocco perch\u00e8 quell’uomo l’aveva gi\u00e0 messa in difficolt\u00e0 nei giorni scorsi. Fu di nuovo lento e preciso sull’esterno e sul clitoride, giocando con la lingua, succhiando, per poi andare di profonde
lappate. Sara ebbe l’istinto di piegare le gambe, le ginocchia volevano cedere su tanto ardore, stava mugolando, ma un pizzico di Samantha sui capezzoli la fece tornare sull’attenti. I capezzoli erano dei chiodi esplosivi dolenti.<\/p>\n

Samantha apr\u00ec ancora di pi\u00f9 le gambe della giornalista per DaMarcus che, legato con le mani all’indietro, non poteva usare gli arti.
L’omone si avvicin\u00f2 al bersaglio e stavolta entr\u00f2 deciso e profondo. Sara sussult\u00f2 emettendo un ululato ma riusc\u00ec a tenere la posizione senza piegarsi, i capezzoli
le duolevano gi\u00e0 senza ulteriori pizzichi.
L’uomo mantenne un ritmo costante andando in profondit\u00e0; Samantha sosteneva il ritmo spingendo verso i suoi coglioni le chiappe di Sara, schiaffeggiandole di tanto in tanto.
Dopo una decina di minuti l’uomo si ferm\u00f2 e si mise di lato, lasciando il posto a Samir.
Samir aveva un arnese leggermente meno grosso di DaMarcus, ma un po’ pi\u00f9 lungo.
Dopo aver usato la bocca di Samantha per lubrificarsi un po’, si appoggi\u00f2 con le manone alle sue spalle e penetr\u00f2 Sara senza troppa cortesia.
La ragazza ebbe un nuovo sussulto, quel cazzo sembrava volesse sfondargli lo stomaco e non riusc\u00ec a mantenere la posizione, prendendos\u00ec nuove sculacciate e nuovi pizzichi sui capezzoli da Samantha.
Durante l’azione di Samir, Samantha cominci\u00f2 a giocare con un dito con il plug di Sara, passandoci un po di saliva e girandolo e provandolo piano piano a togliere. Sara faceva grossa pressione e Samantha ripass\u00f2 una mano sul capezzolo di Sara.
La ragazza si rimise sull’attenti all’istante, restando in balia della donna.
Nulla pot\u00e8 quando Samantha riusc\u00ec a sfilarle con forza il plug. L’impet\u00f2 di Sara fu tale da spingere all’indietro Samantha ed abbassare le gambe.
La mistress non prese bene la disobbedienza.
La donna prese per i capelli Sara, invitandola a girarsi, mettendosi spalle sulle lenzuola.
Risal\u00ec a cavalcioni, mettendole per esposte figa e culo sul suo viso e cominciando un gioco in avanti ed indietro.
Nel frattempo prese le caviglie della donna, portandosele verso di se, altissime.
Ora toccava a Dan e Ion che si alternarono nella figa della giornalista per un totale di 20 minuti.
Ogni minuto che passava i rumori che sprigionava l’impatto degli uomini sulla figa di Sara aumentavano di volume. Stava godendo senza sosta.
Anche Samantha, con quel trattamento, cominciava a godere e cambi\u00f2 il movimento del suo bacino in movimento circolare.
Nel frattempo DaMarcus sal\u00ec piedi sul letto e si posizion\u00f2 sulla sua bocca, regalandogli un fantastico pompino.<\/p>\n

Dopo circa cinquanta minuti di sesso non stop, Samantha si spost\u00f2 dalla faccia di Sara, che annaspava tra i suoi umori.
Samir fu fatto sedere a gambe spalancate sul letto e Samantha port\u00f2 la faccia di Sara verso l’arnese dell’uomo, per un ultimo pompino.
La ragazza si muoveva spinta per capelli dalla donna, che le imped\u00ec di usare le mani e che la fece rimettere a carponi per avere una buona stabilit\u00e0.
Il cazzo di Samir era enorme perci\u00f2 la ragazza non ebbe fatica a prenderlo in bocca.
Era cos\u00ec sovrastata dagli eventi che quel gesto, un pompino, cos\u00ec schifato nei giorni precedenti, fu per lei un gesto quasi normale, meccanico.
Tanto ormai non era pi\u00f9 il primo pompino a DaMarcus pens\u00f2, bendata com’era.<\/p>\n

Sara continu\u00f2 a succhiare per qualche minuto, mentre Samantha le stuzzicava il buco del culo con le dita e col plug, lasciandolo mezzo inserito per mantenerne
la larghezza massima. Sara non sapeva in che condizioni fosse il suo sfintere, sperava leggermente aperto, ma lo specchio alle sue spalle cominciava a raccontare un’altra realt\u00e0.
Samantha dopo qualche attimo fece cenno ai due uomini di mettersi ai due lati del letto e a DaMarcus di salire sul letto, dietro Sara.<\/p>\n

Le mani di Sara vennero guidate a prendere qualcosa, ad impugnare un oggetto. &#034Guai a te se li molli&#034 ringhi\u00f2 la mistress.
Il cazzo di Dan fin\u00ec nella sua mano sinistra, quello di Ion nella destra.
La mistress rimane con le mani vicino a quelle della ragazza, per assicurarsi che non facesse scherzi.
Sara, con un secondo di ritardo, cap\u00ec tutto.
Non stava gestendo solo un cazzo, aveva in giro tre cazzi. Si blocc\u00f2 un attimo, fissando la schiena, ma il palmo di Samantha intorno ai suoi seni ed il sussurrare alle orecchie di sue minacce, la fecero des****re dal fare cavolate.
Inizi\u00f2 un processo ritmato tra bocca e mani che si alternavano nel dare goduria ai tre uomini. Si sentiva veramente sporca ora, ma aveva preso il ritmo e, in equilibrio precario, stava andando avanti con foga come un automa senza volersi fermare.<\/p>\n

La doccia fredda finale arriv\u00f2 quando sent\u00ec un quarto cazzo spingere nuovamente nella sua fessura e riprendere a pompare con vigore.
Per la sorpresa e la foga dell’uomo rischi\u00f2 di strozzarsi con il cazzo di Samir andato troppo a fondo, non potendo gestirlo con le mani.<\/p>\n

Con due sculacciate sonorosissime Samantha la fece riflettere dal fare scemenze e la ragazza, sbavando a pi\u00f9 non posso, riprese piano piano il ritmo, dovendo gestire anche un cazzo dietro. Sembrava un polpo, era una cagna che veniva usata da quattro uomini.<\/p>\n

Dopo altri quasi 10 minuti di ritmo tribale, Samir prese la testa di Sara e la spinse pi\u00f9 a fondo…era arrivato al limite.
La ragazza perse l’equilibrio, finendo contro il suo arnese.
I due uomini ai lati si misero al fianco di Samir, finendosi di smanettare da soli. DaMarcus, con le mani liberate nel mentre da Samantha, riprese da dietro la donna e riprese a pompare.
&#034Fammele spaccare il culo&#034 ringhi\u00f2 come un ossesso l’omone, ma con estrema calma Samantha risposte &#034Il suo culo \u00e8 gi\u00e0 promesso, stai calmo bestia.&#034<\/p>\n

Sara, ferma in una morsa dalle possenti braccia di Samir, continu\u00f2 a pompare con la bocca fino a quando l’uomo con gli esplose vigorosamente in bocca,
scaricandole in litro di sperma. L’uomo la tenne bloccata fino a quando non fin\u00ec, non permettendo alla donna di scansarsi ma obbligandola ad ingoiare.
La giornalista ingoi\u00f2 il possibile, ma perse molto seme che le sbav\u00f2 addosso.
Non fece in tempo a liberarsi dalla morsa di Samir che, a testa, prima Dan e poi Ion, reclamarono il loro momento di scarico e vennero ciascuno addosso alla ragazza che veniva passata e mantenuta per capelli.
Sara inizi\u00f2 ad avere difficolt\u00e0 a respirare per la quantit\u00e0 di sperma addosso, ma non era ancora finita.
DaMarcus la prese per i capelli da dietro, obbligandola a girarsi a 4 zampe.
Samantha accompagn\u00f2 la scena con sonore sculacciate; gli altri uomini a loro volta sculacciarono o inserirono le dita nelle fessure scandalosamente esposte della ragazza.
Sara sapeva che DaMarcus aveva una pompa di sperma e si prepar\u00f2 al peggio.
L’uomo fece staccare la catena e la fece scendere dal letto facendola mettere in ginocchio davanti al suo membro e tappandole il naso.
Le ultime due smanettate e l’uomo collass\u00f2 in un orgasmo feroce inondando la ragazza che, a bocca aperta, si trov\u00f2 riempita nuovamente di seme.
L’uomo la schiaffeggi\u00f2 affinch\u00e8 ingerisse e leccasse tutto dalle labbra e da terra, come una cagna.<\/p>\n

Sara obbed\u00ec senza tante storie, seguendo le indicazioni e le strattonate dell’uomo essendo ancora bendata.
La ragazza fu fatta rimettere a carponi da Samantha che le inser\u00ec nuovamente con due schiaffoni il plug nel sedere e la tir\u00f2 subito su senza darle la possibilit\u00e0 di abituarsi all’oggetto ingombrante.
Fu finalmente sbendata. Le girava la testa, la visione di quegli uomini nudi la lasci\u00f2 attonita.
Aveva scopato con quattro uomini ed una donna, usata a loro piacimento, e non aveva avuto tempo di avere paura o vergogna. Aveva goduto come una bestia.<\/p>\n

Samantha le accarezz\u00f2 la testa come si fa con un cane ubbidiente e le disse &#034brava cagnetta, inizi ad imparare. Ora abbassati e bacia ogni cazzo ringraziandolo per ogni orgasmo avuto.&#034 e tir\u00f2 Samantha verso DaMarcus.
DaMarcus la fece piegare in ginocchio ed disse &#034Bacia cazzo e palle ad ognuno di noi, senza sporcarci di sborra.&#034.<\/p>\n

Sara obbed\u00ec ed in cinque minut\u00ec ringrazi\u00f2 i membri dei quattro uomini che, di risposta, apprezzarono con una sculacciata a testa.
Alla fine Sara ritorn\u00f2 vicino la sua padroncina che la riaccarezz\u00f2 come una brava cagnetta.<\/p>\n

&#034Hai fatto un lavoro decente, cagnetta. Ora mettiti a quattro zampe ed accompagnaci alla porta.&#034
Furono 200 metri umilianti davanti ai cinque aguzzini, camminando come una cagna per terra, sporca, esposta e con un plug nel sedere.
La vergogna iniziava a mischiarsi sempre pi\u00f9 col piacere, con la leggerezza della testa, col sentirsi sporca ed usata…e non era pi\u00f9 cos\u00ec umiliante dovette
ammettere.<\/p>\n

Samantha le prese i capelli e le disse &#034tra tre ore verrai a quattro zampe fino a quella porta, busserai e ti girarei mostrando il culo bello alto. Hai capito? Sopra il letto c’\u00e8 l’orologio, non accetter\u00f2 ritardi..tornatene a letto cagna e riposa&#034.<\/p>\n

Le moll\u00f2 una sculacciata finale ed indic\u00f2 ai quattro uomini di andar via.
Samantha rimase a guardare soddisfatta la sua cagnetta che ritornava a cuccia, come richiesto. Un sorriso abbozz\u00f2 sul suo volto.<\/p>\n

Continua…
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