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{"id":2359,"date":"2016-09-17T18:31:00","date_gmt":"2016-09-17T18:31:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=2359"},"modified":"2016-09-17T18:31:00","modified_gmt":"2016-09-17T18:31:00","slug":"passione-riscoperta-per-gioco-05","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/passione-riscoperta-per-gioco-05.html","title":{"rendered":"Passione riscoperta per gioco… 05"},"content":{"rendered":"

Arrivammo a Badalucco che cominciava ad imbrunire. Angelo e Pia ci accolsero calorosamente con grande giovialit\u00e0. Non sembrava affatto che lo scopo della nostra visita fosse di fare da spettatori ai nostri amici mentre si esibivano in performances sessuali.
Anche loro, come noi, erano vestiti da vacanza. Angelo con pantaloncini e Lacoste, Pia con un abito di cotone stampato.
Subito ci dissero a quello che avevano pensato per la serata. Cena in un ristorante in riva al mare e puntatina al casin\u00f2. Dovevamo scegliere noi se andare a San Remo o a Montecarlo.
Parlavano in continuazione, senza mai fare il minimo accenno allo spettacolo a cui avremmo dovuto ass****re.
Decidemmo per San Remo. Ci cambiammo e andammo al mare con la nostra auto.
Al ristorante mangiammo divinamente. Un men\u00f9 a base di pesce veramente di livello sopraffino. Io non bevo mai alcolici ma sicuramente i miei compagni di serata non si risparmiarono. Soprattutto le donne. Verso le dieci lasciammo il ristorante per dirigerci alla volta della citt\u00e0 dei fiori.
Laura e Pia erano veramente brille e iniziarono a dire cose veramente esagerate sul sesso e sul come lo facevano i rispettivi mariti. Angelo era seduto accanto me mentre le signore si erano accomodate sul sedile posteriore.
\u201cGuarda Laura quel tipo\u201d disse Pia indicando un ragazzo che camminava sul lungo mare. \u201cGran fisico. Lasciamo questi due in giro per San Remo e ce lo portiamo a casa\u201d
\u201cNo Pia, il ragazzo \u00e8 troppo giovane. Due colpi e scende da cavallo\u201d .
Continuarono con battute del genere per tutto il tragitto. Guidavo lentamente e con i finestrini abbassati in modo che l\u2019aria fresca della sera ligure facesse passare lo stato di ebbrezza delle signore.
Arrivati a San Remo fummo abbastanza fortunati con il parcheggio. Infatti a duecento metri dal Casin\u00f2 mi infilai in uno spazio appena lasciato libero da un\u2019 auto che se ne andava. La brevissima passeggiata elimin\u00f2 del tutto i fumi dell\u2019alcol che ancora sostavano nelle nostre mogli ed all\u2019ingresso sembravano sobrie.
\u201cLaura, per favore non ti sbronzare. Non continuare a bere.\u201d
\u201cGuarda amore che io sono perfettamente lucida. Sto reggendo il gioco a Pia. Vuole lasciarsi andare fingendo di essere ubriaca. Per avere una scusa. Stai tranquillo. Al massimo prendo un Mojito\u201d.
Ritirammo qualche centinaio di euro in fiches ed andammo ad un tavolo con la roulette.
Puntammo sui numeri dei nostri anni di nascita. Poi sulle targhe delle auto. Infine sui numeri civici delle nostre abitazioni. Naturalmente non vincemmo nulla e quindi provai a mettere tutto quello che mi era rimasto sul rosso. La fortuna mi arrise e per tre volte di fila raddoppiai la puntata. La cosa mi aveva coinvolto e non mi ero accorto che mia moglie e i miei amici non erano pi\u00f9 accanto a me.
Raccolsi la vincita e cominciai a cercarli con gli occhi. Ma non li vidi. Girai tra i vari tavoli da gioco, andai al bar. Cambiai le fiches ed uscii per cercarli fuori. Nessuna traccia. Provai a chiamare Laura al cellulare ma il telefono suonava a vuoto. Rientrai e provai a chiedere informazioni ad una hostess che si aggirava tra i tavoli per dare una mano ai giocatori. Mi disse che c\u2019era molta gente e non aveva notato le persone che le avevo descritto.
\u201cSe non li trova qua provi nel priv\u00e9\u201d e mi indic\u00f2 la direzione da prendere per recarmi in quell\u2019area esclusiva.
Il priv\u00e9 del Casin\u00f2 di San Remo \u00e8 una sala destinata ai grandi giocatori di poker. Intorno ai tavoli c\u2019erano dei silenziosi spettatori che godevano nel vedere puntare cifre importanti e non solo. Vidi Laura con Pia ad uno dei tavoli. Mi avvicinai e scoprii che Angelo era seduto a quel tavolo e stava giocando. Non sapevo della passione del mio amico per il gioco ma ero spaventato per lui perch\u00e9 era chiaro che si trovava a giocare con dei professionisti e le cifre in ballo erano importanti.
Salutai Laura e le chiesi cosa stava succedendo. Come mai non erano riuscite a fermare Angelo in quel tentativo di suicidio finanziario.
Fui zittito dagli altri spettatori. Infatti, in quella sala, nonostante il numero di persone presenti, il silenzio era tombale interrotto solo da qualche monosillabo dei giocatori. Angelo aveva un bel mucchietto di fisches davanti a se. Probabilmente stava vincendo. Sperai vivamente che si alzasse per andarsene ma la sua espressione mi fece capire che non ne aveva nessuna intenzione. Appena riuscii ad incrociare lo sguardo di Angelo gli dissi solo con il movimento delle labbra che io me ne andavo. Alz\u00f2 un sopracciglio come per dire adesso arrivo anche io.
Convinsi le signore ad uscire con me e ad aspettare Angelo nell\u2019ingresso. Ero veramente arrabbiato. Non riuscivo a capire come mai il mio amico avesse messo a rischio i suoi risparmi per una stupidaggine del genere.
\u201cMa perch\u00e9 non lo avete fermato. Con tutta la fatica che facciamo per guadagnare quattro soldi uno deve metterli a rischio per una cazzata del genere.\u201d
\u201cIo ho provato a fermarlo\u201d disse Laura \u201dma non c\u2019\u00e8 stato verso. Si \u00e8 diretto verso il tavolo come se noi non esistessimo.\u201d
\u201cMi fa piacere che ti prooccupi ma stai tranquillo. Angelo sa quello che fa. Non ha mai buttato un soldo da quando lo conosco\u201d.
In quel momento Angelo ci venne incontro con un largo sorriso.
\u201cHo vinto 11.000 euro. Che fortuna. C\u2019\u00e8 chi dice fortunato al gioco sfortunato in amore, ma io stasera sono stato fortunato sia al gioco che con la mia meravigliosa moglie.\u201d
Cambi\u00f2 i soldi e ci dirigemmo verso la macchina.
Passeggiammo sul lungo mare l\u2019aria era fresca e nonostante l\u2019ora ormai tarda la strada era frequentata. Le ragazze erano una decina di metri avanti a noi e sembrava che parlassero di argomenti divertenti perch\u00e9 ogni tanto si sentiva una loro risata. Angelo mi stava raccontando di alcune mani al tavolo verde che gli avevano fruttato la grossa vincita. Mi stavo annoiando pesantemente.
Ad un tratto mi prese per un braccio costringendomi a fermarmi.
\u201cGuarda. Si sono fermate a quella bancarella di bigiotteria\u201d disse il mio amico.
\u201cHo visto. E allora?\u201d
\u201cQuei due ragazzi li conosco. Pia ogni volta che passiamo di qua si ferma a civettare e mi ha detto che quando \u00e8 da sola le fanno apprezzamenti molto espliciti. Fermiamoci a guardare cosa succede\u201d
Osservai meglio i due ambulanti. Uno avr\u00e0 avuto una trentina d\u2019anni. Capelli lunghi, fisico d\u2019atleta e sorriso accattivante. L\u2019altro era un ragazzo di colore. Doveva essere giamaicano. Portava in testa un cappello con i colori rosso, verde e giallo. alto circa un metro e ottantacinque. Anch\u2019esso con un sorriso abbagliante. Non riuscivamo a percepire cosa si dicevano ma doveva essere molto divertente perch\u00e9 tutti e quattro sghignazzavano.
Il ragazzo di colore fece provare un paio di collane a Pia mentre l\u2019altro prese la mano di Laura e vi appoggi\u00f2 sopra dei bracciali. Gesticolava e nel farlo ogni tanto sfiorava il viso, le spalle e un paio di volte anche il seno di mia moglie.
Di nuovo quella strana sensazione mista di rabbia, gelosia e sottile piacere che andava subito ai miei genitali dando loro un comando di risveglio.
Laura fece finta di nulla e inizi\u00f2 la trattativa per l\u2019acquisto di un bracciale. Dopo un dialogo stretto vidi che il ragazzo si avvicin\u00f2 al viso di lei e le sussurr\u00f2 qualcosa nell\u2019orecchio.
Laura butt\u00f2 indietro la testa e scoppi\u00f2 in una risata. Il ragazzo continuava a fare si con la testa. Alla fine le diede il bracciale si salutarono e ricominciarono la passeggiata e con loro anche noi.
Decisi di fermarmi anche io al banchetto e chiesi al ragazzo qualche informazione sui prodotti in vendita. Molto professionalmente mi spieg\u00f2 le peculiarit\u00e0 della loro produzione. Poi gli chiesi:
\u201cChe bella quella signora che era prima qui al banchetto. La conosci?\u201d
\u201cNo \u00e8 la prima volta che la vedo. L\u2019altra \u00e8 venuta spesso a comperare qualche oggetto di bigiotteria\u201d
\u201c\u00c8 una bella donna. Mi piacerebbe conoscerla.\u201d Proseguii
\u201cAnche a me piacerebbe. L\u2019ho invitata domani a fare un giro sul gozzo che abbiamo ancorato nel porticciolo. \u00c8 la nostra casa. Non so se accetter\u00e0. Domani lo scopriremo\u201d
Salutai e me ne andai. Angelo mi raggiunse pi\u00f9 avanti.
Ero frastornato. Provare piacere ed eccitazione delle nostre fantasie aveva un senso solo se erano condivise. Altrimenti erano solo menzogne e tradimenti.
Arrivati alla macchina cercai lo sguardo di Laura che per\u00f2 continuava a parlare con Pia di una collega che stava per divorziare. Prendemmo la strada di casa. Angelo era ancora su di giri per il denaro vinto e le ragazze erano decisamente troppo prese dai loro discorsi. I miei pensieri erano concentrati su quanto mi aveva detto il ragazzo del banchetto.
Vedevo solo scenari negativi. Il pensiero di mia moglie toccata, leccata, scopata da un altro uomo ora mi provocavano solo dolore. Niente che ricordasse l\u2019eccitazione di qualche ora prima in autostrada.
Raggiunta la casa dei nostri amici ci salutammo ed andammo ognuno nella propria stanza.
Laura, and\u00f2 in bagno prima di me, mentre si lavava i denti la sentivo farfugliare delle parole incomprensibili ma non la stavo nemmeno a sentire, ero troppo abbacchiato.
Entr\u00f2 in camera con una camicia da notte nera che le arrivava a mezza coscia. Non prestai quasi attenzione alla sua bellezza ed entrai in bagno. Decisi per una rapida doccia , mutande e t-shirt invece del pigiama e tornai in camera.
La luce era spenta. Pensai che Laura stesse gi\u00e0 dormendo invece era fuori sul terrazzino.
La raggiunsi. Mi fece segno di non fare rumore. Mi prese per mano e scendemmo gli scalini che portavano in giardino. Camminammo mano nella mano e ci ritrovammo sull\u2019altro lato della casa. Laura mise di nuovo il dito indice sul naso per dirmi di non fare rumore. Arrivammo al garage. Il portone era semiaperto e si poteva vedere all\u2019interno grazie alla soffusa luce azzurra diffusa un piccolo neon d\u2019emergenza. Guardammo all\u2019interno e fu allora che vidi quello che Laura voleva farmi vedere.
Su un vecchio divano si scorgevano una figura femminile nuda che si contorceva come se stesse scopando l\u2019uomo invisibile. Cavalcava ma non sembrava esserci nessuno. Gli occhi si adattarono ala poca luce e cos\u00ec vidi Pia che stava scopando un uomo di colore. Lui non lo si vedeva per\u00f2 la sua pelle lucida raccoglieva sprazzi di luce che venivano riflessi nel buio.
\u201cNon riesco a vederti in viso Peter\u201d disse Pia. \u201cVoglio vedere la tua faccia mentre mi chiavi in questo modo.\u201d
Pia si sollev\u00f2 dal ragazzo ed and\u00f2 ad accendere la luce principale del garage.
\u201cNon attiriamo troppo l\u2019attenzione?\u201d disse Peter.
\u201cStai tranquillo. \u00c8 tutto sotto controllo\u201d
All\u2019accensione della luce feci un balzo indietro per evitare il rischio di essere visto.
\u201cGuarda, amore, che Pia sa benissimo che siamo qua. Chi credi mi abbia avvertita?\u201d
Ripresi la posizione di prima e guardai La nostra amica ridiscendere sul palo di carne che il ragazzo aveva in mezzo alle gambe. Era veramente molto grosso. Decisamente pi\u00f9 grosso del mio.
L\u2019attrezzo di Peter non era sfuggito neppure a Laura che mi sussur\u00f2 nell\u2019orecchio.
\u201cCome fa a starci tutto?\u201d
\u201cProbabilmente Pia \u00e8 predisposta\u201d dissi. Ma subito mi resi conto di avere detto una stupidaggine ma stare li a guardare quei due mi imbarazzava parecchio.
Lo spettacolo offerto era abbastanza noioso lei sopra e lui sotto. Non erano neppure molto sincronizzati ed ogni tanto il cazzo del ragazzo usciva dalla figa della donna rischiando di piantarsi di botto nel culo al colpo successivo.
Certamente Pia si stava godendo ogni centimetro del ragazzo ma non c\u2019era fantasia in quel rapporto. Sembrava pi\u00f9 un esercizio ginnico che sesso.
Il seno di Pia grosso e un po\u2019 cadente, ballonzolava su e gi\u00f9. La testa era scossa dalla violenza con cui i colpi le venivano inferti.
La mano di Laura si pos\u00f2 sul mio uccello.
\u201cVedo che la cosa ti eccita\u201d
Sollevai un lembo della camicia da notte. Solo allora mi accorsi che non portava nulla sotto. Feci scorrere il dito tra le natiche e chinandomi un poco riuscii ad arrivare fino alle labbra della sua vagina. Erano bagnatissime. Il liquido vaginale provocato dall\u2019eccitazione era uscito fuori e aveva ormai inumidito copiosamente anche l\u2019esterno.
La girai verso di me e la baciai con intensit\u00e0. Le nostre lingue si accarezzavano, inseguendosi nelle nostre bocche. Con le dita mi feci strada tra le sue cosce e iniziai a massaggiarle il clitoride. Infilai il dito pi\u00f9 a fondo possibile agendo sulla parte interna. Poi tornai sul clitoride.
Pia e Peter continuavano a stantuffarsi sul divano. Io continuavo a masturbare mia moglie senza interrompere il bacio.
Improvvisamente venne. Il suo gemito fu soffocato dalla mia bocca e i suoi sussulti attutiti dai piedi nudi sull\u2019erba.
Cadde in ginocchio a causa dell\u2019intensit\u00e0 dell\u2019orgasmo che le aveva tolto le forze.
Sentimmo intanto dei rantoli che venivano dall\u2019interno del garage. Pia era venuta e Peter continuava a pomparla.
Si gett\u00f2 da un lato facendo uscire il cazzo dalla sua figa. Il ragazzo prontamente si mise in piedi sopra di lei infilandoglielo in bocca. Pia lo estrasse subito e cominci\u00f2 a leccarglielo fino a farlo venire. Lo sperma entr\u00f2 quasi interamente nella bocca della donna, solo una piccola parte la colp\u00ec sul viso. La quantit\u00e0 per\u00f2 doveva essere notevole perch\u00e9 ne fuoriusc\u00ec parecchio dai lati colando sul seno.
Si spalm\u00f2 per bene il liquido seminale su tutto il corpo inghiottendo rumorosamente quello che aveva tra le labbra.
Un sospirone si infil\u00f2 l\u2019accappatoio. Il ragazzo si vest\u00ec rapidamente. Diede un bacio sulla guancia a Pia e si diresse verso il portone del garage dietro al quale eravamo nascosti noi.
Ci pass\u00f2 ad un paio di metri senza vederci e corse verso l\u2019uscita.
Usc\u00ec anche Pia e si and\u00f2 alla doccia che era stata messa in un lato del giardino. Apr\u00ec l\u2019acqua e inizi\u00f2 a sciacquarsi.
\u201cVieni\u201d disse Laura prendendomi per mano.
Raggiungemmo Pia. Io non sapevo dove guardare, vederla li nuda sotto l\u2019acqua scrosciante mi imbarazzava moltissimo. Mi girai verso Laura che si era levata la camicia da notte.
\u201cTi spiace se vado anche io sotto la doccia?\u201d e raggiunse l\u2019amica.
L\u2019acqua scrosciava sul bellissimo corpo di mia moglie e su quello di Pia.
Prese il bagno schiuma ed inizi\u00f2 a strofinarselo addosso provocando una schiuma candida che brillava sotto i raggi della luna. Laura aiut\u00f2 l\u2019amica a passarsi il detergente sulla schiena sulle natiche e sulle gambe. Il servizio le fu reso subito dopo. Notai per\u00f2 che La nostra amica indugiava un po\u2019 troppo tra le chiappe di mia moglie e sulle tette. Era decisamente qualcosa di pi\u00f9 di una semplice lavata serotina.
Si inginocchi\u00f2 davanti a Laura, le divaric\u00f2 le gambe e pass\u00f2 il bagno schiuma anche li. Sicuramente mia moglie gradiva. Non riuscivo a capire se era l\u2019inizio di un rapporto lesbico oppure si trattava di una di quelle cose che succedono tra donne senza la malizia del sesso.
Il sapone ormai era stato eliminato del tutto dai corpi. Le due chiusero l\u2019acqua e si asciugarono con l\u2019accappatoio di Pia. Laura si rimise la camicia da notte e corse in camera.
\u201cBuonanotte Sergio e grazie di avere assistito al mio incontro con Peter. \u00c8 stata la prima volta e avevo un po\u2019 di timore a rimanere sola con lui.\u201d
\u201cBuonanotte Pia.\u201d Risposi. Ero frastornato. Volevo dire qualcosa di intelligente ma non mi sal\u00ec nulla alle labbra.
Arrivato in camera trovai mia moglie nuda in mezzo al letto. Braccia e gambe allargate e i capelli sparsi sul cuscino.
\u201cVieni, finiamo quello che abbiamo iniziato.\u201d Mi spogliai e mi avvicinai alla pediera del letto. Mi inginocchiai e cominciai a baciarle le caviglie, salii verso le ginocchia e iniziai a leccarle le cosce e arrivai delicatamente alle labbra della sua figa. Giocai con il suo clitoride, sollev\u00f2 le gambe dischiudendo le labbra della vagina. La lingua entr\u00f2 ed inizio a leccare le pareti interne. Il sapore di mia moglie entr\u00f2 lentamente nella mia bocca. Tornai sul clitoride lo leccai, lo succhiai, lo morsi con dolcezza. Il corpo di Laura cominci\u00f2 a vibrare e un gemito soffocato le usc\u00ec dalla bocca. Il suo corpo adesso era scosso da un tremito con sussulti improvvisi.
Non lasciai che terminasse di godersi l\u2019orgasmo. Le infilai subito il mio cazzo turgido. Lentamente iniziai ad entrare e ad uscire da lei. Aumentai il ritmo, affondai con sempre maggior vigore. La scopavo come non avevo mai fatto con lei e con nessun\u2019altra. Sempre pi\u00f9 intensamente, sempre pi\u00f9 forte. Laura accoglieva ogni colpo rispondendo con altrettanta forza. I nostri corpi erano perfettamente sincronizzati, i nostri ventri si scontravano provocando un rumore di pelle e sudore. Ad un tratto Laura perse il ritmo ed inizi\u00f2 a tremare per poi sobbalzare in modo energico. Url\u00f2 senza freno. Si scost\u00f2 mettendosi nella posizione fetale e lasci\u00f2 che l\u2019orgasmo terminasse nel suo corpo e nella sua mente.
Io rimasi paziente ad attendere che si riprendesse.
Dopo un paio di minuti si gir\u00f2 verso di me con un sorriso splendido.
Non disse niente, si avvicin\u00f2 strisciando al mio cazzo. Lo baci\u00f2 come per ringraziarlo dell\u2019orgasmo, lo coccol\u00f2, se lo strusci\u00f2 sul viso. Allungava la lingua per leccarlo ogni volta che se lo passava nei pressi delle labbra.
Finalmente se lo infil\u00f2 in bocca e perse a succhiarlo, la lingua accarezzava il frenulo. Aspirava e soffiava delicatamente. Mi sentivo un tutt\u2019uno con la sua bocca. Raggiunsi l\u2019orgasmo dopo qualche minuto. La sentii inghiottire tutto e poi inizio quel corroborante esercizio di pulizia del pene che mi manteneva in uno stato di grazia.
Quando si tir\u00f2 su disse con voce roca.
\u201cPensi che Angelo fosse dietro le tende?\u201d<\/p>\n