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{"id":2338,"date":"2016-09-17T18:31:01","date_gmt":"2016-09-17T18:31:01","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=2338"},"modified":"2016-09-17T18:31:01","modified_gmt":"2016-09-17T18:31:01","slug":"cose-che-possono-succdere","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/cose-che-possono-succdere.html","title":{"rendered":"Cose che possono succdere"},"content":{"rendered":"

Cose che possono succedere.<\/p>\n

La costipazione della mamma, ci port\u00f2 alla conoscenza di un nuovo infermiere.
Mi chiamo Luisa, ho compiuto 28 anni da pochi giorni, e vengo con questa mia per
raccontarvi \u00e8 successo voglio solo premettere che non \u00e8 una storia a scopo sessuale.
La mamma Maria 54 anni portati bene 1,60 metro di altezza dopo una dieta Dukan
ha perso qualcosa come 15 chili, nei miei album ci sono due foto di lei sul tavolo del soggiorno.
Ormai \u00e8 passato un po\u2019 di tempo dall\u2019ultimo mio scritto, finiti i vari problemi
miei dopo visite e visite, un virus che mi ha infastidito parecchio. Non avevamo pi\u00f9 avuto bisogno
del nostro amico Piero, l\u2019infermiere di famiglia.
La mamma rientra da un soggiorno in Sicilia, durato una decina di giorni a casa dei nonni
ed arriva, come solito suo costipata, si lamenta che oggi siamo a mercoled\u00ec e che da gioved\u00ec della
settimana scorsa che no riesca ad evacuare.
Mio padre come solito suo assente per lavoro, non viene mai chiamato in causa,
per non sentir lamentare decido con il benestare di telefonare all\u2019amico Piero.
Dall\u2019altra parte della cornetta mi risponde una flebile vocina di una bambina che mi
risponde che non \u00e8 in casa, interviene la Signora Anna la moglie mi dice si trova in ospedale; e non pensa sia pi\u00f9 disponibile mai pi\u00f9 potevo pensare che si trattasse di lui che si era ammalato. Mentre
era al lavoro si era sentito male, per cui avremmo dovuto cercare un altro infermiere\/a.
Con Piero, la mamma \u00e8 sempre stata amica da sempre ancor prima che si sposasse con il
babbo perch\u00e9 facevano parte della stessa compagnia di giovani.
Ed \u00e8 li che venne il grosso problema, a chi rivolgerci?
Bisognava trovare una soluzione senza perdere troppo tempo, un\u2019idea, chiamare una
donna, ma non sapevano a chi rivolgersi, e facendo un giro di telefonate con le amiche, nessuna
sotto aveva una persona disponibile, io anche ben volendo non avevo l\u2019attrezzatura e non sapevo
come praticarlo avevo assistito qualche volta.
Ultima soluzione provare a telefonare alla pubblica assistenza nella speranza
potessero aiutarmi, subito solerti mi chiedono in che via abitiamo mi forniscono un numero di telefono.
Lo contatto, mi chiede di cosa ho bisogno spiego il problema mi rassicura che: e nel giro di trenta minuti sento suonare il citofono del portone \u201cSono l\u2019infermiere a che piano devo salire\u201d. Sale in casa, molto professionale mi spiega che Lui (Gianni un uomo di circa 45 anni altro un metro e sessanta cappelli neri, un bel fisico non proprio magro, sposato con prole), si porta sempre il necessario per evitare spiacevoli inconvenienti.
Mia madre seduta sul divano che guarda la televisione, fa mille domande, e era normale o
se era un fatto occasionale, logicamente la mamma era leggermente infastidita dalle varie domande dicendo che ha solo avuto il problema durante la gravidanza e l\u2019allattamento per il resto era sempre regolare e che mai come ora si sentiva la pancia cos\u00ec dolente e gonfia, volle con il suo permesso palparle l\u2019addome e disse che realmente aveva bisogno di un clistere, rivolgendosi a me disse se potevo mettere sul fornello una pentola con dell\u2019acqua, chiedendomi anche se in casa avevamo del bicarbonato o in alternativa del sale grosso, annui con la testa e dalla dispensa presi la s**tola del bicarbonato, chiese anche dello shampoo e mia madre mi mando uno sguardo che in quel momento mi fulmin\u00f2.
Anche io chiesi, tra me e me cosa potesse servirgli lo shampoo, capisco il bicarbonato
che il buon Piero mescolava nell\u2019acqua per ammorbidire, per introdurre la sonda usava della crema.
Spensi il gas, mi chiese un cucchiaio per dosare il bicarbonato e mischiarlo nell\u2019acqua, nel mentre mia mamma si assent\u00f2 andando in bagno.
Mentre l\u2019acqua si raffreddava offrii un caff\u00e8 a Gianni anche per sdrammatizzare e
mettere a proprio agio mia madre, non era Piero il nostro buon amico di famiglia, che ogni tanto si
portava la mano alla pancia dal dolore che la costipazione le procurava, bevuto il caff\u00e8 si mise sul lavandino estrasse dalla sua borsa un enteroclisma portatile della capacit\u00e0 di due litri, ed una traversa da mettere sotto per evitare versamenti, vers\u00f2 il contenuto ancora abbastanza caldo nella sacca colleg\u00f2 la sonda lunga una ventina di centimetri grossa come una penna, chiese dove si poteva mettere per praticarglielo ed io indicai la mia cameretta e presi dal ripostiglio il supporto per appendere le flebo, lasciai anche lo shampoo sulla mia scrivania, Gianni indosso un paio di guanti in lattice mono uso, uscendo la chiamai, entr\u00f2 lasciando la porta socchiusa, sentivo Gianni, \u201cSu forza si alzi la gonna e si abbassi le mutandine, non \u00e8 mica la prima volta ?\u201d mamma non era molto convinta, \u201cNon voglio essere volgare, il fatto che ho vergogna di farmi vedere da uno sconosciuto anche se un paramedico\u201d di dover in effetti la mamma quando si era assentata era andata in bagno per toglierle lui molto distaccato disse:
\u201cBene cosi, si giri sul fianco sinistro che la sonda entra meglio, prese sulla mia scrivania il flacone e lubrific\u00f2 per bene la sonda e si seduto sulla sponda del letto, ha allargato bene le natiche, fino ad evidenziare il buchetto ne verso anche un po\u2019 sul buco\u201d e delicatamente ha fatto scivolare
la sonda, che essendo costipata ha trovato qualche difficolt\u00e0 nell\u2019entrare, la mamma che si lamentava, io mi avvicinai chiedendo se aveva necessit\u00e0 del mio aiuto e lui guardandomi mi rassicuro con lo sguardo, non dicendo nulla. Mi avvicinai prendendole le mani come si fa con i bambini rassicurandolo, e viti che gir\u00f2 la chiavetta, la mamma ebbe un lieve sussulto che l\u2019acqua bruciava, lo vidi armeggiare sulla chiavetta riducendo il flusso dell\u2019acqua nella pancia,e disse: la facciamo a bassa pressione, la soluzione entrava gradualmente nell\u2019intestino e guardando la borsa
scendeva, con l\u2019altra mano libera mi consigli\u00f2 di massaggiarle la pancia.
Chiese alla mamma se andava tutto bene lei ripose di si, anche perche io le ero vicino.
Lui le massaggiava il sedere per farla rilassare dicendogli di aspirare in modo che l\u2019acqua entrasse meglio, ci sa fare con i pazienti, la stessa cosa ricordo me la diceva il buon Piero quando anche lui
mi faceva le iniezioni.
Certamente non volevo metterla in una situazione imbarazzante, conoscendola si vergognava
non poco essere alla merce di un uomo che seppur infermiere, non conosceva.
Anche perch\u00e9 per facilitare introduzione dell\u2019acqua, le muoveva la sonda nell\u2019ano creandole una certa eccitazione che veniva a crearsi.
Intanto l\u2019acqua del clistere era terminata lascio qualche minuto la sonda dentro, la sfil\u00f2
delicatamente la sonda dal sedere dicendo: abbiamo finito, non si muova ancora, resti ferma cos\u00ec, e lasci che l\u2019acqua di distribuisca bene nell\u2019intestino ed ammorbidisca le feci. Con la mano massaggi\u00f2 bene il ventre di mia mamma dopo qualche minuto diede una pacca sul sedere, stacc\u00f2 la sacca, e si sedette sul divano aspettandola, rientr\u00f2 tranquilla e serena.<\/p>\n

Dicendoci che se avessi avuto dei problemi, avremmo potuto disturbalo in qualunque momento, perch\u00e9 una volta svuotato l\u2019intestino non era detto che sarebbe potuto succedere
di essere costipata, ma di non aspettare sette giorni.

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