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{"id":2182,"date":"2016-09-17T18:21:31","date_gmt":"2016-09-17T18:21:31","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=2182"},"modified":"2016-09-17T18:21:31","modified_gmt":"2016-09-17T18:21:31","slug":"inculata-la-nuova-arrivata","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/inculata-la-nuova-arrivata.html","title":{"rendered":"Inculata la nuova arrivata!"},"content":{"rendered":"

Nell\u2019azienda in cui lavoro \u00e8 arrivata da poco una ragazza in supporto alla contabilit\u00e0.<\/p>\n

Non mi ero mai accorto di lei, persona riservata, timida e probabilmente la stagione invernale non aveva contribuito ad attirare la mia attenzione sulle sue grazie ben nascoste sotto caldi maglioni a collo alto.<\/p>\n

Ci parlai per la prima volta l\u2019altro giorno in ascensore, dopo mesi dal suo arrivo. Salivamo entrambi al secondo piano.
Buongiorno, buongiorno!
Non molto alta, sul metro e sessanta, capello castano scuro corto scalato a caschetto, ma particolare, occhi azzurri incorniciati da un bel paio di occhiali viola in tinta con maglia e scarpe, cuffiette rigorosamente alle orecchie.
Ventisette anni al massimo.
Nel silenzio dell\u2019accesa si sente una voce metallica provenire dalle sue cuffiette: \u201cma dove sei???? ma con chi sei???\u201d
DLIN!<\/p>\n

Arrivati.<\/p>\n

Lei si fionda verso il suo ufficio e sottovoce sussurra \u201cma niente niente tesoro, ero in ascensore con altri\u201d.
Dentro di me pensai che maleducata, almeno salutare\u2026
Nelle seguenti settimane non la rividi pi\u00f9. Forse il suo look la rendeva invisibile rispetto alle sue colleghe che ai primi caldi non esitarono a sfoggiare magliette super aderenti e gonne sempre pi\u00f9 corte.<\/p>\n

Non ero mai l\u2019ultimo ad uscire dall\u2019ufficio, anzi se potevo tagliavo la corda il prima possibile. Era una settimana che oramai vivevo li, la pratica che stavo seguendo aveva consumato ogni mia risorsa..
Venerd\u00ec, ultimo giorno di una settimana, bollente in tutti i sensi\u2026alle 18 il clima centralizzato stacca e io mi devo fermare ancora\u2026caldo da non riuscire a concentrarsi! Un indumento per volta conscio di essere da solo in tutto il piano rimasi molto presto in slip e canotta.<\/p>\n

Pi\u00f9 passava il tempo e pi\u00f9 una vocina dentro me mi sussurrava che diavolo ci stessi a fare venerd\u00ec sera alle nove e mezza in ufficio. Tra me e me pensavo, per fortuna che non ho nessuno ad aspettarmi a casa\u2026<\/p>\n

Un pianto singhiozzato rompe il silenzio tombale dell\u2019ufficio. Un brivido mi corse lungo tutta la spina dorsale.
Cosa faccio adesso?
Decisi di andare a controllare, presi il tagliacarte come eventuale arma di difesa, e mi feci guidare dall\u2019echeggiare della voce lungo il corridoio.<\/p>\n

Mi fermai davanti agli uffici della contabilit\u00e0, spalancai la porta. Di fronte a me la ragazza nuova, quella dell\u2019ascensore.
Tirai un sospiro di sollievo, mentre lei fece un balzo all\u2019indietro dallo spavento.
Vidi il suo viso solcato dalle lacrime cambiare espressione in un sorriso luminoso come il sole dopo la tempesta.
\u201cChe hai da ridere\u201d le dissi, \u201cmi hai fatto prendere un colpo!!!\u201d.
Lei mi indic\u00f2, e guardandomi mi resi conto che ero in mutande e maglietta!
\u201cBeh, non c\u2019\u00e8 nulla di strano le risposi, pensavo di essere solo. Tu piuttosto cosa ci fai qui? Perch\u00e9 stavi piangendo?\u201d
Lei:\u201dNon sono ancora molto brava con la contabilit\u00e0, devo chiudere alcune fatture e sono indietro.\u201d
\u201cEd \u00e8 per questo che piangevi?\u201d
Distolse lo sguardo e arross\u00ec, \u201cno, per cose personali\u201d.
\u201cVa beh\u201d le dissi, \u201cse hai bisogno sai dove trovarmi, vado a mettermi qualcosa addosso\u201d.
Non feci a tempo a percorrere met\u00e0 corridoio che il pianto rincominci\u00f2\u2026tornai indietro, mi sedetti di fianco a lei e accarezzandole le spalle: \u201cpuoi confidarti con me\u201d.
Con rabbia:\u201dIl mio ragazzo mi lascia se non gli do il culo, non \u00e8 che non voglia, ma non ci riesco! Ho paura che mi faccia male\u201d.
Da prima rimasi come uno stoccafisso, incredulo di ci\u00f2 che avevano udito le mie orecchie, istintivamente la abbracciai forte e le sussurrai \u201cvuol dire che non ti merita\u201d.
Restammo abbracciati a lungo e non so se fosse la vicinanza o altro, ma incominciai a sentirmi eccitato. Neanche il tempo di pensarlo che mi accorgo che la tega era spuntata fuori dagli slip, e non ero l\u2019unico ad aver fatto tale scoperta\u2026
Contrariamente ad ogni aspettativa e paura di figuracce sentii la sua mano scivolare dalla punta gi\u00f9 verso la base del mio cazzo oramai duro come il marmo e gi\u00f9 fino alle palle afferrandomele con la sua minuta mano.
Resto immobile non so come reagire.
Poi un suo sguardo mi invita seguito dal rossore.<\/p>\n

Iniziai a baciarla sul collo.
Mentre si muoveva in modo sensuale sotto gli effetti di miei baci iniziai a palparle i seni avvolti in quel top cos\u00ec provocante.<\/p>\n

Mi alza la maglietta e mi bacia sulla pancia scendendo con delicatezza fino a raggiungere la punta.
Con le labbra pi\u00f9 morbide che abbia mai sentito sento il mio cazzo avvolto in una carezza continua, avvolgente.<\/p>\n

La mia mano sinistra non aveva perso tempo e un po\u2019 alla volta si fece strada tra le sue natiche fino alla fika.
Non feci fatica a capire che ero arrivato\u2026i suoi umori avevano gi\u00e0 bagnato le sue mutandine.
Mentre ci stavamo masturbando a vicenda il mio pensiero non poteva ignorare le parole di qualche istante prima e senza che me ne potessi accorgere le mie dita iniziarono movimenti circolari sempre pi\u00f9 ampi dalle grandi labbra al clitoride sempre pi\u00f9 larghi fino a raggiungere il suo ano.
Notando nessuna resistenza continuai, iniziando a fare sempre pi\u00f9 pressione, fino a che la forza non fu tale da vincere la costrizione dei muscoli sfinterici e mi trovai il pollice tutto dentro nel suo culo.
In un sussulto mi prese la mano e tirandola via mi disse \u201cnon li ti prego\u201d.
La afferrai per i fianchi e la misi a gambe aperte sopra di me.
Con un movimento sinuoso del bacino si struscia la mia cappella sulla sua spaccatura fino a che stanco di questi giochetti la aprii afferrandola per le due mezze lune sodissime facendo entrare la punta del mio uccello nella figa.
\u201cPiano\u201d mi sussurr\u00f2 \u201cc\u2019\u00e8 l\u2019hai un po\u2019 grande per la mia farfallina.
Ero tutto un eccitazione e oramai non c\u2019\u00e8 la facevo pi\u00f9 ad aspettare, la presi per i fianchi e la spinsi gi\u00f9 con forza, fino a che non la sentii arrivare alla base dell\u2019uccello.
Con un grido soffocato da un gemito mi disse \u201cti prego fammi godere!\u201d
Non me lo feci ripetere.
Iniziai a stantuffarla con una tale foga\u2026la stringevo per i fianchi facendola andare su e gi\u00f9. Sentivo il suo venire sul mio pene poi un grido di piacere mentre sento stritolarmi il cazzo.
Le strappo di dosso il top facendo rimbalzare fuori la sua seconda abbondante\u2026un invito al palpeggio.
Mi alzai e tenendola in braccio ancora uniti la adagiai delicatamente su di un fianco sopra la scrivania.
La visuale era idilliaca, non mi ero mai accorto del suo fisichetto niente male.
Le mie mani erano ovunque\u2026che scopata.<\/p>\n

Mentre continuavo a darle dentro la mia attenzione viene catturata da un porta sigaro in acciaio, qualche centimetro pi\u00f9 in la.
Lo presi e con l\u2019aiuto di un po\u2019 di saliva, senza che se ne accorgesse glielo appoggia sull\u2019anno.
Ad ogni mia spinta pigiavo anche sul portasigari, fino a farlo entrare tutto.
Stupito, ma anche non troppo del fatto che non si fosse accorta di nulla continuai a penetrarla in entrambi i buchetti.
Mi fermai, lei mi guardo come per dire perch\u00e9?
\u201cVuoi sentire una cosa le dissi?
Con la testa annui.
In un solo movimento estrassi il mio pisello dalla figa e il portasigari dal culo ed infilai il mio pene nell\u2019ano dilatatosi fino ad accoglier met\u00e0 del mio cazzo.<\/p>\n

A bocca aperta, senza parole, con la voce di chi non sa se era pi\u00f9 il piacere o il dolore mi implor\u00f2 di toglierlo.
Con un gesto le feci capire di fare silenzio e rilassarsi.
Con la mano iniziai a massaggiarle il clitoride mentre con grazia le davo da dietro.
Nelle prime quattro cinque penetrazioni sentii resistenza e smorfie di dolore, le successive puro godimento per entrambi.
Un esplosione di piacere mi pervase e nell\u2019ultima penetrazione gli venni nel culo nel profondo delle sue viscere con tutto il mio cazzo nel culo.<\/p>\n

Qualche secondo dopo che l\u2019avevo in ondata di sperma inizi\u00f2 lei a muoversi, auto penetrandosi con il mio pene ancora nel suo culo fino a raggiungere l\u2019orgasmo.<\/p>\n

Era oramai mezzanotte, ci rivestimmo ci salutammo.
\u201cNon era poi cos\u00ec difficile prenderlo in culo allora\u201d mi disse lei.
Le risposi: \u201cBeh vuol dire che ora puoi scegliere se vuoi tornare dal tuo moroso e dargli la soddisfazione di prenderti ci\u00f2 che ti ha chiesto, oppure\u2026\u201d
\n