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{"id":2029,"date":"2016-09-17T18:21:33","date_gmt":"2016-09-17T18:21:33","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=2029"},"modified":"2016-09-17T18:21:33","modified_gmt":"2016-09-17T18:21:33","slug":"punizione-dovuta","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/punizione-dovuta.html","title":{"rendered":"Punizione dovuta!!!"},"content":{"rendered":"

In quell’occasione dovevo assentarmi due notti per un viaggio di lavoro in Toscana, ma fortunate coincidenze mi portano a rientrare un giorno prima.<\/p>\n

Ho la fortuna di avere un team di collaboratori davvero unito e propositivo e non nego che il piacere della mia attivit\u00e0 \u00e8 anche avere a che fare con un ambiente davvero positivo. Credo di aver contribuito a tutto questo in quanto di carattere sono molto aperto e come ho imparato da mio padre, amo rispettare la gente.
Le mie collaboratrici sanno di poter contare su un rapporto schietto e sincero.
A loro chiedo solo di essere professionali ed aiutarmi a mantenere sereno il clima lavorativo.
Questa premessa \u00e8 d\u2019 obbligo per descrivere quanto accadde allora.<\/p>\n

Alle 18 arrivo in zona e decido di fare una scappata in ufficio.
Utilizzo l\u2019entrata per gli uffici che pensavo di trovare deserti in quanto il mio socio quella settimana era in ferie.<\/p>\n

Con sorpresa vedo invece una luce provenire dal laboratorio dove svolgiamo attivit\u00e0 di conto lavoro per la nostra clientela.
Nel laboratorio lavorano 3 ragazze fisse ed una quarta che ha scelto il part-time per motivi familiari.
Ho pensato che si fossero dimenticate di spegnere, ma con sorpresa vi ho trovato Sara. E\u2019 la responsabile del laboratorio, una delle veterane visto che \u00e8 con noi dal 1997, una delle pi\u00f9 fidate. A quel tempo 35 anni, sposata con un bimbo di 7. <\/p>\n

Tipica bellezza mediterranea dovuta all\u2019origine siciliana dei suoi genitori. Capelli neri ricci, occhi marroni , corpo flessuoso ed insieme prosperoso nei fianchi e nella terza di seno, belle gambe, sguardo aperto, un filo malizioso.
Integerrima nella sua fedelt\u00e0 matrimoniale, a detta delle sue colleghe.<\/p>\n

La trovo al computer, le arrivo alle spalle e solo quando vicino mi faccio sentire. La sua reazione \u00e8 stranamente scomposta. La vedo digitare velocemente i tasti e cambiare immagine della videata. Non avendo gli occhiali, purtroppo non riesco a leggere nulla.<\/p>\n

\u201cCiao, scusa, sono rimasta un poco a chattare con mia sorella, tra 10 minuti me ne vado\u201d
\u201cFai con comodo, io sono in ufficio per un\u2019oretta se hai bisogno\u201d<\/p>\n

Dopo 15 minuti bussa alla mia porta per salutarmi e se ne va. <\/p>\n

Rimango perplesso, c’era qualcosa in lei che prima non mi aveva convinto, soprattutto il suo atteggiamento e la sua reazione che erano state eccessive se effettivamente stava solo dialogando con la sorella.<\/p>\n

Decido di approfondire se possibile la cosa. Vado al laboratorio, accendo il PC, logicamente conosco la sua password e clicco l\u2019icona riguardante la posta aziendale.<\/p>\n

Mi appaiono in entrata una serie di mail di clienti conosciuti, mi sembra tutto regolare, vado alla posta inviata, idem come sopra. Sto per des****re pensando ad un mio errore, quando vedo una cartella denominata \u201carchivio\u201d.
Tento di aprirla, ma mi viene richiesta un\u2019ulteriore password. Digito allora il nome del marito, accesso negato. Faccio un ulteriore tentativo con il nome del figlio e la finestra si apre. Nessuna traccia di mail della sorella, piuttosto una lunga fila di mail con il nostro ex responsabile della contabilit\u00e0. <\/p>\n

In 29 anni di attivit\u00e0 non abbiamo mai licenziato nessuno, abbiamo solo costretto ad andarsene due persone per comportamenti veramente scorretti: un magazziniere perennemente assente e questo contabile che non faceva nulla di quanto gli venisse richiesto, tra l’altro ci dava informazioni errate sui pagamenti dei clienti e sul loro stato, facendoci fare spesso cattive figure con loro a cui andavamo a chiedere spiegazioni mentre i loro bonifici erano gi\u00e0 stati correttamente inviati. <\/p>\n

Sapevo che era molto amico di Sara, non sapevo che a distanza di due anni dal suo allontanamento, si sentissero ancora.
Apro l\u2019ultima mail inviata quella sera e capisco. Capisco tutto.
Era il forward di alcune altre scambiate quel giorno, anche in orari di lavoro, dove Sara parlava, oddio meglio insultava pesantemente il mio socio. Una serie di invettive e di giudizi negativi sul suo operato e i suoi modi di fare. Non una parola su di me, ma la cosa mi diede un fastidio tremendo anche perch\u00e9 un paio erano indirizzate, forse per errore anche ad altri indirizzi. <\/p>\n

Capisco che il mio socio non sia il massimo della simpatia, ama far sentire il suo potere ed \u00e8 assurdo con persone che sai essere fidate e professionali al massimo,
Posso capire quindi che generi qualche antipatia, ma il suo comportamento \u00e8 stato sempre assolutamente integerrimo con tutte ed in ogni caso non meritorio di questo atteggiamento.<\/p>\n

Spengo il PC e passo il giorno dopo a chiedere in giro con discrezione se Sara parla di lui in modo cosi negativo anche in altri ambiti. Pi\u00f9 di una mia collaboratrice mi conferma frasi dure e commenti sarcastici.<\/p>\n

Mi sento tradito, anche se tutto questo non riguarda me; non pretendo che le nostre dipendenti ci adorino, ma nemmeno che sparlino in giro.<\/p>\n

Decido, vista anche l’ assenza del mio socio di non parlare subito con lui e di affrontare invece Sara alla fine del giorno dopo.
Verso le 1600 le chiedo se pu\u00f2 fermarsi un attimo dopo l\u2019orario di lavoro.
Non \u00e8 una richiesta sospetta perch\u00e9 capita che a fine giornata si parli del lavoro svolto.
Entra con indosso il camice di lavoro bianco. In luglio pur essendoci l\u2019aria condizionata, le ragazze in laboratorio lavorano solo con il camice, si sentono pi\u00f9 libere nei movimenti.
Si siede compita davanti alla mia scrivania<\/p>\n

\u201cSara, mi confermi che l\u2019altra sera parlavi con tua sorella vero?\u201d
Di colpo la vedo nervosa, si stringe con forza le mani.<\/p>\n

\u201cCerto, scusami se ho usato il Pc aziendale invece di farlo a casa\u201d
\u201cQuello sarebbe nulla lo sai e di cosa dialogavate se non sono indiscreto?\u201d<\/p>\n

Sembra tranquillizzarsi
\u201cOh di un poco di tutto, bimbi, prossime vacanze, i soliti discorsi\u201d
\u201cDiscorsi tipo questi?\u201d<\/p>\n

Apro il cassetto e le porgo le mail incriminate che ho stampato la sera prima.
La vedo sbiancare, le guarda a lungo, farfuglia qualcosa di incomprensibile. <\/p>\n

\u201cDa te non me lo sarei mai aspettato Sara\u201d
\u201cTi prego scusami, \u00e8 stato quello stronzo; mi ha tirata dentro, lo sai che non sopportava il tuo socio\u201d<\/p>\n

\u201cSei una delusione, oltre a scaricare su altri colpe tue continui a mentirmi. Non ti dico chi me lo ha detto, ma so per certo che sono settimane che questi discorsi li fai anche in pubblico, a mensa\u201d<\/p>\n

Non reagisce, non dice nulla, abbassa solo il capo
\u201cPeccato, ne parler\u00f2 con lui luned\u00ec prossimo\u201d<\/p>\n

\u201cNo ti prego, sai come \u00e8 fatto, quello mi sbatte fuori in cinque minuti; non posso perdere il lavoro con il mutuo e le altre spese in ballo\u201d<\/p>\n

\u201cSara, sai bene come concepisco il lavoro qui e un fatto simile non posso soffocarlo nel nulla\u201d
\u201cTi prego, ti giuro che non succeder\u00e0 pi\u00f9\u201d<\/p>\n

La guardo, ha il respiro pesante dalla tensione; il camice si riempie ad evidenziare il suo splendido seno.<\/p>\n

\u201cTi stimo molto Sara, hai fatto tanto per noi, ma non posso passarci sopra quindi nei prossimi giorni dovrai dimostrami che hai capito di avere sbagliato, perch\u00e9 non ammetter\u00f2 un secondo episodio simile\u201d<\/p>\n

\u201cGrazie sei come sempre un tesoro, non te ne pentirai\u201d<\/p>\n

\u201cMe lo auguro, ora libera due bottoni sopra e due in basso del camice\u201d<\/p>\n

Era sul punto di alzarsi pensando fosse finita e di averla scampata; si blocca e mi guarda stranita
\u201cChe\u2026 Che cosa dovrei fare?\u201d<\/p>\n

\u201cHai capito bene&#034 \u201c il mio tono diventa di colpo autoritario e la mia voce bassa amplia l\u2019effetto dell’ordine su di lei.<\/p>\n

Mi guarda allibita, mi conosce, non si aspetta una simile richiesta da colui che mai l’ha tentata n\u00e9 importunata.<\/p>\n

Sostengo il suo sguardo fissandola negli occhi, capisce che non sto scherzando<\/p>\n

Incomincia a slacciare i due bottoni sopra lasciando intravvedere un reggiseno nero che contiene a malapena il suo seno.
Poi passa alla parte sotto mostrando un perizoma ridotto dello stesso colore.<\/p>\n

\u201cIntimo succinto, interessante, visto che hai le mani gi\u00e0 in zona, apri del tutto il camice e divarica le gambe\u201d<\/p>\n

\u201cNo dai, basta cosi, ho capito di aver sbagliato, non puoi chiedermi questo\u201d<\/p>\n

Come reazione mi spingo leggermente indietro con la sedia e comincio a passare la mano sul mio inguine che mostra pantaloni eleganti tesi per quello che sto vedendo.<\/p>\n

Capisce che non \u00e8 finita e che non ammetto discussioni
Si apre tutto il camice sotto, solo un paio di bottoni a met\u00e0 camice evitano una completa visione del suo corpo di giovane puledra.<\/p>\n

\u201cSei proprio una gran figa, l\u2019ho sempre immaginato, ora toccati\u201d
\u201cChe cosa?, non chiedermi questo, non lo far\u00f2 mai\u201d<\/p>\n

Per me \u00e8 come se non avesse parlato, deve pagare per quello che ha fatto; all\u2019inizio avevo pensato di fermarmi a questo punto, ma mi sto eccitando e il suo tono \u00e8 ancora troppo deciso e arrogante.<\/p>\n

In momenti passati della mia attivit\u00e0, due collaboratrici mi avevano fatto capire in modo esplicito di desiderare un rapporto con me, ma per una forma di rispetto dei ruoli, non avevo mai dato speranze ai loro desideri. Sara non era tra di loro, ma questo ora mi eccita ancora di pi\u00f9. <\/p>\n

\u201cPrima sopra il tessuto, poi sotto\u201d <\/p>\n

Mi guarda con durezza, non avevo mai visto quello sguardo prima, ma la mano va in mezzo alle gambe; la muove lentamente sul perizoma.<\/p>\n

Assumo un espressione diversa volutamente laida, mano sul mento e l’altra sul pacco.<\/p>\n

Comincia ad ansimare: eccitazione? tensione?<\/p>\n

Quando la sua mano va sotto il perizoma mi alzo. Rimango in piedi davanti a lei come per osservarla. In realt\u00e0 voglio farle vedere tutta la mia eccitazione.<\/p>\n

Dopo un lungo sguardo tra di noi, il suoi occhi cadono proprio ai miei pantaloni e credo non sia la mia immaginazione che mi porta a vedere una mano che si muove pi\u00f9 veloce sotto il perizoma.<\/p>\n

Mentre si sta toccando comincio a girarle intorno, la sua mano si muove ora decisa. <\/p>\n

Le accarezzo i capelli, le sfioro le spalle, le percorro le braccia.<\/p>\n

Mugola di piacere, le slaccio un ulteriore bottone e faccio un giro intorno a lei.
\u201cmmmmh sei un bastardo, questo \u00e8 un prezzo troppo caro\u201d<\/p>\n

Non le rispondo, mi fermo dietro di lei, le slaccio l’ultimo bottone ed il camice si apre totalmente <\/p>\n

Ho una visuale stordente.
La testa leggermente reclinata, i seni che si alzano e si abbassano veloci, la mano che scompare sotto il perizoma, le sue cosce tornite, la sua pelle liscia
Appoggio il mio bacino alla sua nuca. Le faccio sentire il mio cazzo duro attraverso i pantaloni leggeri. Lo strofino a lungo.<\/p>\n

\u201cdai bas..ta, lasci..ami anda…re\u201d<\/p>\n

Noto per\u00f2 che non rifiuta quel contatto, mi sembra anzi che lo acuisca.<\/p>\n

Le porgo in mano il righello che avevo preso dalla mia scrivania durante il mio muovermi intorno a lei.<\/p>\n

&#034passa la parta piatta sulla figa sotto il perizoma …esegui&#034<\/p>\n

&#034sei uno…str…&#034
&#034muta, esegui!&#034 le faccio capire che nella sua posizione non deve permettersi commenti. Prende il righello….allarga oscenamente le gambe, lo infila dall’alto nel perizoma e comincia a farlo scorrere sulla sua figa. <\/p>\n

Il respiro aumenta….vorrebbe dire qualcosa, ma non ci riesce presa da tensione e da eccitazione.<\/p>\n

&#034Ora piegalo di sbieco e continua&#034<\/p>\n

Il suo viso comincia a denotare il cambiamento per l’eccitazione dovuta allo spigolo del righello quando sfiora il clitoride. <\/p>\n

\u201cOra slacciati il reggiseno!\u201d<\/p>\n

Posa lentamente il righello, smette di toccarsi, rimane a lungo immobile.<\/p>\n

Poi sospirando porta le mani dietro, sotto il camice, e dopo pochi attimi il reggiseno scivola verso il basso liberando due seni duri e sodi che rimangono sostenuti anche senza aiuti. E\u2019 proprio splendida.<\/p>\n

\u201cSi, sei davvero splendida, una puledra da montare\u201d
\u201cMa come ti permet\u2026\u201d La prendo per i capelli. <\/p>\n

&#034Vuoi che io non parli a chi sai e quindi salvarti il culo?&#034<\/p>\n

Dopo un lungo attimo, fa un cenno d’assenso con la testa.<\/p>\n

&#034Bene allora muta….. riprendi il righello e passalo sulle tette e sui capezzoli. Ti rimando cosi dal maritino, con le tette che sanno della tua figa. Ora succhiami il cazzo&#034 <\/p>\n

Mi guarda dura, quasi con odio. Le sue mani vanno incerte ai miei pantaloni. Abbassa la zip ed il mio cazzo duro le si presenta come una molla davanti alla bocca<\/p>\n

\u201cSucchia, tutto dentro\u201d<\/p>\n

Rimane a fissare il mio fallo scuro senza fare nulla.
Prendo allora dalla giacca che ancora indosso il cellulare, lei capisce cosa sto per fare.<\/p>\n

Dischiude la bocca e se lo infila in bocca incominciando a lavorare con labbra e lingua.
Ha una bocca molto carnosa, da pompinara; mi ha sempre dato quest\u2019idea.<\/p>\n

\u201cmmm.. brava, continua, allora la bocca la sai usare anche per altre cose\u2026 non solo per insultare\u201d<\/p>\n

Con le mani le palpo le tette con durezza. Anche se non vuole darmelo a vedere, capisco che le piace ed insisto.
Le pizzico i capezzoli, la palpo a piene mani.<\/p>\n

Aumenta il ritmo della bocca, pensa di finire in fretta e di cavarsela.
Ad un certo punto la fermo ed inizio a scoparle la bocca….<\/p>\n

\u201cmmmh non resp, non respiro\u201d<\/p>\n

Con una delle mani scendo al perizoma, lo scosto e la penetro con due dita. Interrompe un attimo….mugola e poi riprende a pompare come se non vedesse cazzo da mesi.<\/p>\n

&#034Ti stai bagnando puttana, ti piace vero?\u201d<\/p>\n

Fa cenno di no con la testa.
Aumento con forza il ritmo della penetrazione, ansima in continuo e la sua bocca si stringe sempre di pi\u00f9 sul mio cazzo.<\/p>\n

\u201csenti il rumore delle mie dita, sei un lago\u201d
\u201cmmmmh, aaaaah, mmm ferm\u2026 fermati ti t.. prego\u201d<\/p>\n

Come risposta aumento il ritmo, \u00e8 troppo eccitante vedere i suoi seni ballonzolare senza sosta.<\/p>\n

\u201calzati, ora ci mettiamo qualcosa di pi\u00f9 duro nella tua fighetta\u201d
\u201cno, dai, ti fin..isco con la bocc..a por.co \u201d<\/p>\n

La faccio alzare, la faccio sedere sulla mia scrivania, le divarico le gambe, le strappo il perizoma, glielo infilo in bocca e sempre completamente vestito in un colpo secco la penetro<\/p>\n

\u201cnoooo, aaghh mmmm….&#034<\/p>\n

Comincio a spingere prendendola per i fianchi, l’ho ficcata cosi perch\u00e9 voglio vederla in faccia; vedere l’eccitazione che prende posto della durezza nel suo sguardo.
Non devo aspettare molto.<\/p>\n

I colpi che affondano nella sua figa sono secchi, duri<\/p>\n

\u201cnon ti scopa cosi il tuo maritino vero?\u201d
\u201cmmm, n.. no, lui mi, mi vuole .. ben.. bene\u201d<\/p>\n

\u201cma a te pia..ce cosi vero zoccola?\u201d
\u201cs.. sei un.. un porco\u201d
\u201cma a te piace cosi vero?\u201d le urlo<\/p>\n

La faccio stendere sulla scrivania, porto le sue gambe sulle mie spalle, mi appiglio ai suoi seni e continuo a scoparla entrando fino in fondo<\/p>\n

&#034dimmelo….ti piace cos..\u00ec vero troia?&#034
\u201cmmmmh si, \u00e8 vero, mmmm, mi piace c\u2026 cosi\u201d<\/p>\n

Alterno colpi secchi a un ritmo pi\u00f9 dolce. Colpi corti ma ripetuti a ficcate lente e prolungate.<\/p>\n

\u201cmmmmh mio dio, sto, sto per ven.. venire\u201d
\u201cprendilo tutto puttana, tutto\u201d
\u201caaaaaah vengo, aaaaah nooo\u2026.\u201d<\/p>\n

Non resisto pi\u00f9 a lungo nemmeno io, faccio appena tempo ad uscire schizzandola sul viso e sul petto.
L’aria nel mio ufficio \u00e8 davvero pesante.<\/p>\n

\u201cTi serva di lezione Sara, il posto l’hai conservato, ma non ammetter\u00f2 altri episodi simili. Ora rivestiti senza lavarti, andrai a casa sapendo di troia&#034<\/p>\n

Si riveste e senza nemmeno guardarmi ne salutarmi, esce e se ne va. <\/p>\n

La mattina dopo arrivo in ufficio che lei \u00e8 gi\u00e0 presente..
Saluto tutte e mi aspetto di non ricevere risposta da lei
La mia sorpresa \u00e8 totale quando girandosi mi guarda, sorride e dice<\/p>\n

\u201cBuona giornata capo, spero sia gradevole e positiva come ieri\u201d
\n