Sono Mara, una signora che ha superato ormai da un po’ la 50ina e che spesso si ritrova a volgersi indietro per osservare la propria vita.
Da tempo ero tentata di raccontarmi, di raccontare a tutti cosa ho fatto, quali sono state alcune mie scelte ed a quali conseguenze hanno portato.

E’ una storia vera, \u00e8 la mia storia.<\/b><\/p>\n

Ho vissuto una vita normale fino a 38anni, casa, lavoro, famiglia, feste, ferie, etc… poi improvvisamente \u00e8 cambiato tutto, ma proprio tutto.
Sono diventata una prostituta, per mia libera scelta mi sono fatta avviare al mestiere pi\u00f9 antico del mondo ed ho toccato abissi di eccitazione e perversione, ma ho anche conosciuto la profonda umiliazione che si prova ad essere una puttana.<\/p>\n

Si puttana, il mio percorso non \u00e8 stato quello della e****t che partecipa a feste o va in alberghi di lusso.
Io sono scesa molto pi\u00f9 in basso…<\/p>\n

Ma partiamo dall’inizio.
Preciso che Mara non \u00e8 il mio vero nome, \u00e8 il mio nome d’arte, quello con cui mi prostituivo.
Come ho detto vivevo una vita normale ed avevo un uomo che d’ora in poi chiamer\u00f2 semplicemente &#034lui&#034.
Il nostro era un rapporto di coppia come tanti che comunque funzionava.
Lui aveva un difetto di cui ero consapevole e tolleravo: gli piacevano le prostitute di strada ed ogni tanto si intratteneva con loro.
Mi dava fastidio, ovvio, ma alla fine me lo facevo andare bene perch\u00e9 poi tornava sempre da me.<\/p>\n

Per mitigare la cosa e renderlo felice avevo ideato un gioco, ogni 10\/15 giorni mi preparavo come una battona, lui mi pagava e lo lasciavo divertire come piaceva a lui.
Con il tempo nei nostri giochi sono entrati anche vibratori, palline vaginali, manette e macchina fotografica.
Il clich\u00e9 del gioco era sempre lo stesso, mi preparavo, mi pagava e poi dopo avermi ammanettata mi toccava, mi fotografava, mi faceva godere e poi godeva di me.
Sono consapevole che ancora girano in rete mie foto di quel periodo, foto in cui ammanettata reggo un cartello con scritto sopra &#034prostituta&#034, foto in cui sono abbigliata volgarmente ed in cui mi mostro le mie parti intime.<\/p>\n

Poi un giorno accadde il disastro…
Lui mi prese in disparte e mi parl\u00f2 e semplicemente mi disse: &#034ho un’altra, ti lascio&#034.
Restai senza parole e dopo lo sconcerto iniziale litigammo e litigammo ancora, poi seguirono 4 giorni senza parlarci.<\/p>\n

Ma non volevo darmi per vinta e lo chiamai per parlargli.
Ricordo che eravamo in camera da letto, lui vestito e sdraiato ed io seduta sul lato opposto.
Gli chiesi semplicemente: &#034perch\u00e9?&#034
Lui mi rispose qualcosa del tipo: &#034perdonami, ma al mio fianco ho sempre sognato una prostituta ed ora l’ho trovata…&#034
Gli chiesi se batteva in strada, lui rispose di s\u00ec.
Dissi: &#034poverina&#034 e poi fu il silenzio fra noi.
Poi non so cosa mi prese, dissi semplicemente: &#034resta con me, diventer\u00f2 una puttana&#034
Lui mi guard\u00f2 e mi disse: &#034sei certa? non potrai pi\u00f9 tornare indietro…&#034
Risposi di s\u00ec.<\/p>\n

Senza dire nulla mi afferr\u00f2 la testa trascinandomi sul letto, estrasse il membro dai pantaloni e me lo infil\u00f2 in bocca.
Poi disse: &#034per cominciare vedi di ingoiare tutto&#034
Solitamente non ingoiavo, non lo facevo proprio mai.
Quella volta ingoia tutto avidamente nella speranza di soddisfarlo.<\/p>\n

Una volta finito mi ordin\u00f2 di depilarmi la fica, disse che era stufo di vedermi cos\u00ec.
Voleva che conservassi solo in filino sottile di peli al centro, come tutte le puttane disse.<\/p>\n

Mi ritirai in bagno e feci una doccia.
Ero sull’orlo del baratro, me ne stavo rendendo conto.
Potevo ancora tirarmi indietro, mandarlo via e salvarmi.
Decisi invece di depilarmi…<\/p>\n

Mi presentai a lui in accappatoio, lo aprii mostrandomi nuda e chiesi se andava bene.
Rispose di no e mi rimand\u00f2 indietro, avevo lasciato una striscia troppo larga…
Tornai a farmi vedere e mi disse che ora andava bene, poi mi chiese: &#034come prostituta vuoi fare solo pompini o vuoi anche che ti scopino?&#034
Non so cosa mi prese, risposi qualcosa del tipo: &#034se devo fare la puttana far\u00f2 tutto, voglio godere anch’io!&#034
Affermazione che scoprii poi essere semplicemente stupida, una puttana non gode…<\/p>\n

Ero in ferie in quei giorni, ferie prese anche per assimilare la batosta della fine del rapporto.
Lui mi disse di prepararmi la valigia e di metterci dentro i miei abiti pi\u00f9 volgari e che saremmo partiti il mattino seguente per stare fuori un paio di giorni.
Obbedii rendendomi conto che la voragine si era aperta, non stava scherzando.
Non sapevo precisamente cosa mi attendeva, ma di certo stavo per essere iniziata.<\/p>\n