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{"id":1977,"date":"2016-09-17T18:15:19","date_gmt":"2016-09-17T18:15:19","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=1977"},"modified":"2016-09-17T18:15:19","modified_gmt":"2016-09-17T18:15:19","slug":"mia-cugina-il-mio-sogno","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/mia-cugina-il-mio-sogno.html","title":{"rendered":"Mia cugina. Il mio sogno."},"content":{"rendered":"

Da quando a sedici anni mia cugina, pi\u00f9 grande, mi fece apprezzare le sue tettone, non ne posso pi\u00f9 fare a meno…
Siamo cresciuti insieme e mi ha sempre attratto moltissimo, passavamo intere giornate in casa, lei in perizoma e canottiera succinta con capezzoli turgidi ed io col cazzo duro nei pantaloncini. Lei lo sapeva e mi provocava, flirtavamo molto; Lo faceva perch\u00e9 non avevo il coraggio di saltarle addosso, a parte inizalmente qualche palpatina, strusciamento, carezza, io che non perdevo occasione di entrare mentre si faceva la doccia e di mostrarmi nudo pi\u00f9 volte, nulla pi\u00f9.
Sapeva del mio cazzone. Mi facevo vedere spesso nudo o beccare mentre mi masturbavo. Ma non vide mai distintamente il mio cazzone duro.
Decisi di provare… Accadde molte volte, dandole il buongiorno, di sditalinarla e poi scoparla, ma mi fermava sempre; si faceva palpare -fingendo di dormire-, mordere il culo, ma appena posavo la lingua sulla figa, si spostava. Adottai la tecnica delle coccole sul divano, lei diceva che ero arrapato e che sentiva il cazzo duro sulla schiena ed io davo colpa alle sue tettone e lei rideva e mi metteva la mano proprio sulle sue bocce e gliele palpavo, dicendole che adoravo quelle &#034due mammelle&#034 e che gliele volevo succhiare. Lei sorrideva…
Inzi\u00f2 a sedersi sulle mie gambi, anche fuori in compagnia, e mi provocava spesso dicendomi &#034ma non ce l’hai duro adesso?&#034, finch\u00e9 un giorno in camera sua, stavamo scherzando sul letto e la feci sedere a cosce aperte su di me, lei disse &#034ora il cazzo duro ce l’hai&#034 e le dissi di strusciarsi e farmi sborrare se ne era capace, le sfilai la canottiera, le sue tettone erano li di fronte, gliele palpai forte, era felice che mi paicessero cos\u00ec tanto. Gliele ciucciai avidamente, mentre si strusciava con forza sul mio cazzo e sborrai. Le toccai la figa, volevo leccargliela, ma non volle.
Solo negli ultimi tempi, prima del grande evento, mi lasci\u00f2 che gliela leccassi e sditalinassi. E’ sempre stata una gran porca e a me piaceva fare il maiale. Ma quando le chiedevo di farmi almeno una sega, diceva di no… La stronza furbetta! Fino a quando una mattina -erano le 6.45- sul pullman, sedevamo dietro in fondo, la palpai, limonando, mi tocc\u00f2 il cazzo, me lo tir\u00f2 fuori e strabuzz\u00f2 gl’occhi. La sua escalamazione fu &#034Porca troia che palo. E’ un cazzo enorme!&#034. Lo afferr\u00f2 forte ed inizi\u00f2 a masturbarmi, speravo me lo leccasse, ma non voleva; preferiva segarmi con forza e velocemente e farmi sborrare. Quelle seghe duravano anche mezz’ora e il pi\u00f9 delle volte me ne faceva due. Ero arrapatissimo e la voglia di lei mi divorava dentro.
Continuavo, comunque, a chiederle di svegliarmi un giorno con un bel bocchino, poich\u00e9 non se ne sarebbe pentita… Avrebbe amato succhiare il cazzo ed ingoiare tutta la mia sborra.
Forse furono le cose che le sue amiche le confessavano dopo esser state chiavate dal sottoscritto o forse perch\u00e9 lo voleva pi\u00f9 di me, in fin dei conti aveva il mio cazzo in mano tutte le mattine, le mie mani addosso tutto il giorno, la mia lingua sulla sua figa tutti i giorni; fattost\u00e0 che una mattina…<\/p>\n

Una mattina venne per svegliarmi -era l’estate del ’97- ed inizio a sbocchinarmi. Ciucciava forte il glande, stringeva con vigore il mio tronco che si faceva sempre pi\u00f9 duro. Inizi\u00f2 ad andare su e gi\u00f9 con una veemenza straordinaria! Se lo mise tra lette e con lussuria toccava il glande con la punta della lingua. Le spinsi gi\u00f9 la testa e lei inizi\u00f2 a succhiare ancora pi\u00f9 forte. Mordeva pure per dispetto!
Dopo venti minuti esplosi in una sborrata sublime e lei per la prima volta ingoi\u00f2 tutto. Fu un sogno che si avverava!
Rimase colle bocce di fuori e sorridendo mi chiese se il bocchino era stato meglio che scoparmi la sua migliore amica. Le afferrai le tettone e le ciucciai i capezzoloni, le infilai la mano sotto la minigonna -era senza slip- e con due dita la penetrai, era fradicia… Mi chiese cosa volessi farle. Ero pronto per sfondarla e glielo dissi. Arriv\u00f2 mia madre e dovemmo smettere.
La sera stessa la portai nei campi, fuori paese, perch\u00e9 volevo chiavarla! Ma mi fece soltanto un bocchino… Partiti i suoi alle 23 per la Croazia, in corridoio iniziai a palparla, mi spogliai subito, il cazzo era durissimo e molto grosso, lo afferr\u00f2.
Mi chiese se volessi scoparla. Le mie mani strizzavano forte le sue tettone, mi disse che non voleva. Allorch\u00e9 le risposi che per quella notte sarebbe stata la mia troia. Ansim\u00f2 e gemette forte per le due dita che le avevo ficcato nella fica. Lei inser\u00ec parte di dito nel glande e mi fece arrapare ancora di pi\u00f9… Ero fuori controllo, lo confesso.
Mi inginocchiai le alzai la coscia poggiandola sulla mia spalla ed iniziai a leccarle la vagina. Dopo due minuti raggiunse l’orgasmo.
Dopodich\u00e9 limonammo forte, mi masturbava con forza, mi disse d’avere paura del mio cazzone… Era troppo grosso ed io troppo arrapato. Aveva ragione, perch\u00e9 la sbattei sul divano, lei mi spalanc\u00f2 le cosce e la penetrai con forza. Url\u00f2… Conficc\u00f2 le unghie nella mia schiena e la penetrai con ancora pi\u00f9 potenza.
Strillava, era dannatamente stretta quella fica, seppur fosse fradicia. La ficcavo talmente forte che finimmo sul tappeto, in sala, la misi a pecorina e la sbattei come un a****le. Sussurrava &#034mi stai sfondando… Sei una bestia!&#034 Io volevo essere il suo toro, le dissi. Rispose che si sentiva una cagna…
Il mio cazzone era durissimo, avevo preso una pastiglia che mi rese l’uccello enorme e a vedere le labbra carnose della sua fica avvinghiate al mio tronco, mi rendeva ancora pi\u00f9 a****le.
Le tirai i capelli e sbattendola e montandola, ci siamo avvicinati al tavolo. La tirai su ed una volta in piedi, la scopai forte tenendola per le spalle, inchiodata a me.
La feci, poi, scivolare sul tavolo; la figa era decisamente aperta, le appogiai il cazzo sul ventre! Lo prese in mano…
&#034Non ci posso credere quanto cazzo \u00e9 grosso… hai un pisello enorme&#034 e me lo masturbava con forza!
&#034Ti piace?&#034 le chiesi. Se lo ficc\u00f2 dentro, sussurrando &#034Spaccami&#034.
La chiavai violentemente, son sincero. Lei gemeva! Lo voleva sentire tutto dentro… La presi in braccio e la scopai selvaggiamente, le sue tettone ballavano e mi facevano sognare; la appoggiai sul divano sul fianco, le accavallai la coscia sinistra e glielo spinsi violentemente pi\u00f9 in fondo che potevo.
Erano tre ore che stavamo scopando, io avevo voglia, voglia matta di lei; quando un pensiero perverso e sublime mi stava passando in mente.
Le sussurrai nell’orecchio che volevo sfondarle il culo… Da porco che sono avevo della vaselina, datami dal fratello di un mio amico, gran scopatore lui. E mentre la penetravo vaginalmente, le infilai due dita in culo. Ador\u00f2 quella prima doppia penetrazione, ne misi un po’ sul cazzo e a pecorina la inculai.
Il cazzo le entr\u00f2 tutto senza problemi… Mi stupii… Ma oramai era rilassata! Le sussurrai che adoravo quanto fosse una troia in calore. Lei mi sorrise e mi disse &#034Toro, scopami come devi!&#034 La scopai analmente, venne quattro volte.
Quel bel culetto, che tantissime volte avevo palpato, mordicchiato, finalmente lo avevo tra le mani, ed aprendoglielo mi permise di ospitare il mio cazzone.
Alternavo fica e culo. Ma volevo qualcosa di pi\u00f9. Volevo lei, volevo entrarle dentro, non mi bastava il cazzo completamente dentro di lei. Iniziammo a limonare con una foga spaventosa mentre come a****li ci scopavamo a vicenda. Mi venne sopra. Mi cavalc\u00f2 come un’amazzone. Gemeva fortissimo. Le tettone ballavano ed io ero sempre pi\u00f9 in preda alla pazzia per lei.
Le andai sopra, stringendola forte a me, senza farle toccar terra, inizia a sbattermela pi\u00f9 forte che potevo. Inizi\u00f2 nuovamente ad urlare. Vi fu uno sporco e perverso torpiloquio. Finalmente la possedevo, era tra le mie braccia e potevo farne ci\u00f2 che volevo. Le dissi che era di mia propriet\u00e0. Rispose che sarebbe stata la mia puttana per sempre.
Erano gi\u00e0 quattro ore che la stavo fottendo… Mi preg\u00f2 di sborrare! Non ce la faceva pi\u00f9, la figa le faceva male e il culo non lo sentiva pi\u00f9; effettivamente aveva l’ano molto dilatato, non l’avevo chiavata tanto piano.
Ma non riuscivo a sborrare, mi disse di fermarmi un attimo, si infil\u00f2 i tacchi, mi chiese di legarle i polsi, di sculacciarla e di scoparla selvaggiamente contro il muro… La proposta mi fece impazzire e cos\u00ec feci. Dopo circa una mezzoretta le riempii con gaudio la fica di sborra, ululando quasi.
Dormii l\u00ec a casa sua e nella notte scopammo ancora. La svegliai finalmente con 23 cm di cazzo duro nella fica, dopo avergliela leccata, dopo averle baciato tutto il corpo, dopo averla carezzata. Furono le due settimane pi\u00f9 hardcore della mia vita. Scopavamo di continuo ed ovunque.
Negli anni la passione non \u00e9 mai diminuita, il suo addio al nubilato lo abbiamo trascorso alle Canarie. Si tratta di sesso selvaggio, possedersi a vicenda in modo totale e negli anni la qualit\u00e0 \u00e9 anche migliorata.
Ad ogni modo quell’estate del ’97 ce la ricorderemo per sempre.
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