Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667
{"id":1948,"date":"2016-09-17T18:15:20","date_gmt":"2016-09-17T18:15:20","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=1948"},"modified":"2016-09-17T18:15:20","modified_gmt":"2016-09-17T18:15:20","slug":"alessia-e-il-fratello-trans","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/alessia-e-il-fratello-trans.html","title":{"rendered":"Alessia e il fratello trans"},"content":{"rendered":"


Sono Alessia e ho un fratello che si chiama Mattia, siamo gemelli e abbiamo compiuto da poco vent\u2019anni. Io sono una ragazza carina, bionda con gli occhi scuri, sono alta 1,68, e sono in possesso di un bel corpicino con delle belle tettine sode e un culetto tondo e sporgente. Ecco, questa \u00e8, fisicamente parlando, la mia descrizione sommaria. Mio fratello, ecco, lui, da un paio d\u2019anni con alcuni interventi chirurgici \u00e8 diventato un trans. Ha le tette pi\u00f9 grosse delle mie e si \u00e8 fatto fare un culo alla brasiliana.
In casa, i miei genitori, si sono accorti delle tendenze di Mattia quando lui aveva all\u2019incirca dodici, tredici anni. Lui giocava assieme a me e gli piacevano le mie bambole, i trucchi, il rossetto, la mia biancheria intima e in genere tutto l\u2019abbigliamento femminile. La nostra famiglia, dopo aver frequentato una marea di studi medici, di psicologi, di assistenti, persino di comunit\u00e0 gay, si rassegn\u00f2 ad avere un ragazzo omosessuale in casa. Difatti lui crebbe e quando fu divenuto maggiorenne, si rec\u00f2 da un chirurgo, famoso per queste operazioni estetiche e nel giro di circa un anno e mezzo, poco alla volta si trasform\u00f2 in un bellissimo trans. Certamente non si pu\u00f2 parlare di normalit\u00e0, ma anche a queste cose ci si abitua e cos\u00ec i miei e anche io, riuscimmo a farcene una ragione. Lo scorso anno \u00e8 successa una cosa che per\u00f2 mi ha sconvolta in modo irreversibile. Katia, cos\u00ec si fa chiamare Mattia, il dieci di agosto se ne and\u00f2 con il suo ragazzo al mare, nella casa che appartiene ai nostri genitori.
Io dovevo invece partire con Luca, il mio di ragazzo, per un viaggio che ci avrebbe portati in giro per l\u2019intera Europa. All\u2019ultimo momento per\u00f2 questa vacanza and\u00f2 in fumo. La sua macchina mentre viaggiava in autostrada, un paio di giorni prima della partenza prevista, si mise a fumare e la trainarono presso l\u2019officina meccanica pi\u00f9 vicina. Motore fuso, gliela potevano consegnare riparata solo a settembre. Sconsolati e incavolati, decidemmo di raggiungere Katia e il suo ragazzo al mare.
Pigliammo il treno delle venti e arrivammo a destinazione alle ventitre e trenta. Trascinandoci i bagagli arrivammo finalmente davanti alla porta della casa dei miei. Aprii il cancelletto con la chiave e salimmo poi alcuni scalini che ci portarono a superare la porta d\u2019ingresso. Dentro era tutto buio e noi dopo aver acceso la luce del corridoio, ci infilammo stanchi dentro una delle tre camere da letto. Feci il giro della casa e non vi trovai nessuno. Sicuramente mio fratello era uscito con il suo ragazzo. Dico sempre fratello ma non so, forse sarebbe meglio chiamarla sorella. Se considero il suo corpo dalla vita in su devo considerarla una femmina, ma se lo valuto dalla vita in gi\u00f9 devo pensare a lui come se fosse un maschio. Almeno credo, per dire la verit\u00e0 io dalla cintola in gi\u00f9 nudo non l\u2019ho mai visto se non quando eravamo bambini.
Luca ed io ci spogliammo e ci infilammo sotto la doccia. Si sa che la paglia vicino al fuoco prima o poi brucia e cos\u00ec in breve ci trovammo abbracciati, stretti uno all\u2019altra stravolti dalla passione. Lui mi sollev\u00f2 una gamba e il suo pisellone arcuato si infil\u00f2 magicamente nella mia vulva gi\u00e0 abbondantemente lubrificata. Sotto il getto d\u2019acqua tiepida, la sua bocca a suggere il mio seno, il suo membro che mi scorreva dentro e le mani che percorrevano il mio corpo, carezzandomi la pelle desiderosa di quell\u2019eccitante contatto. Gli sollevai il viso e ci baciammo lungamente, mentre i suoi colpi sempre pi\u00f9 veloci e sempre pi\u00f9 profondi mi portarono gradatamente all\u2019orgasmo. Dicono che l\u2019orgasmo simultaneo sia una prerogativa di poche coppie, ma per me e Luca era divenuta una meravigliosa abitudine. Tra di noi esisteva un incredibile affiatamento, io comprendevo dai suoi movimenti che da l\u00ec a poco sarebbe venuto, questa cosa mi eccitava ancora di pi\u00f9 e mi accorgevo che anche per me l\u2019orgasmo era alle porte, iniziavamo cos\u00ec a muoverci in perfetta sincronia e assieme esplodevamo per cogliere il culmine del piacere che ci lasciava per qualche minuto svuotati di energie, esausti e faticosamente ansimanti. Uscimmo dalla doccia e lui mi aiut\u00f2 ad asciugarmi, poi io mi occupai di lui, mi accorsi che dal taglietto del suo pene, ancora mezzo duro, fuoriusciva una goccia di sperma filante, cos\u00ec, amorevolmente mi chinai davanti a lui e gli presi in bocca la cappella succhiandola un po\u2019 e leccando per bene la sua linfa vitale. Luca mi spinse il capo verso il suo bacino facendomi ingoiare tutto il suo bel cazzo poi inizi\u00f2 a scoparmi in bocca. Il suo grosso pistone mi scivolava lungo il palato e si infilava fino in gola, ritornava indietro e poi ancora gi\u00f9 fino in fondo, con una mano gli tiravo le palle e con l\u2019altra provvedevo a sditalinarmi la figa ancora desiderosa di piacere.
Questo fu il momento che tutti avremo poi considerato essere stata la scintilla che aveva fatto s**tenare tutti gli avvenimenti futuri. La porta del bagno si apr\u00ec e i due fidanzati, ovvero mia sorella e il fidanzato comparvero sulla porta. In effetti, a pensarci bene, non era successo nulla di cos\u00ec trascendentale, Luca ed io eravamo entrambi maggiorenni e lo erano pure loro. Noi, ormai fidanzati da tempo, non facevamo niente che non rientrasse nella normale routine di una coppia. Tutte le coppie oltre ai rapporti penetrativi praticavano i rapporti orali e molte mettevano in pratica anche quelli anali. Per noi le cose non andarono proprio cos\u00ec. Katia chiuse immediatamente la porta e dopo pochi secondi Luca, assolutamente non disturbato da quanto era successo, mi sborr\u00f2 in bocca. Io al contrario non riuscii a portare a termine il mio ditalino e in quella occasione rimasi a bocca asciutta. Beh, non \u00e8 vero, proprio a bocca asciutta non direi, anzi, la bocca ce l\u2019avevo allagata e piena di sperma del mio uomo. Non so se sia vero, o se sia solo un modo che gli uomini hanno per far si che le loro partner ingoino la loro sborra, ma dicono che sia ricca di vitamine e cos\u00ec la mandai gi\u00f9 come facevo ormai da molto tempo. Uscimmo e senza guardarci in giro ci infilammo in camera nostra. Ci vestimmo, io indossai sulla pelle un vestitino leggero, con fiorellini azzurri su sfondo bianco, Luca si mise le mutande, una t-shirt bianca e un pantaloncino a mezza coscia color cachi. Le luci dell\u2019alloggio erano accese dappertutto ed io passai in giro per le camere a spegnere tutta la luminaria. Passai di fronte ad una camera, quella attigua alla nostra, e sentii parlare, credetti di far bene ad andare a scusarmi per non aver chiuso la porta del bagno e aprii l\u2019uscio di quella stanza. Rimasi per un attimo allibita ed estremamente sorpresa. In fondo alla camera con la testiera appoggiata alla parete, un letto matrimoniale molto grande e su quel letto il ragazzo di Katia che stava a pecorina e la mia sorellina che se lo stava inculando sbattendolo con una certa qual violenza. Luca era dietro di me, anche lui ebbe modo di ammirare quel selvaggio e innaturale accoppiamento, richiusi appena la porta, quel tanto che bastava per vedere e nello stesso tempo evitare che ci vedessero. Il mio giovane, instancabile e insaziabile stallone mi sollev\u00f2 il vestito e mi infilo le dita a sfiorare il mio piccole e sensibilissimo pertugio anale. Per facilitargli il compito divaricai un po\u2019 le gambe e lui scivol\u00f2 dolcemente verso la mia figa gi\u00e0 inumidita dall\u2019eccitazione. Peccato che la scena, che si stava svolgendo sotto i nostri occhi, non si vedesse troppo bene. Da dietro si notava il bellissimo culo di mia sorella\/fratello, i muscoli del quale guizzavano ad ogni spinta. Il ragazzo che se lo stava prendendo godeva e mugolava sonoramente ad ogni affondo. Vedevo tra le gambe di Katia, il suo pesante sacchetto dei coglioni che penzolanti ballavano seguendo i suoi movimenti. Poi mio fratello si sfil\u00f2 e scese dal letto, io socchiusi ancora un po\u2019 la porta, lasciando solo un piccolissimo spiraglio. Luca mi fece accucciare e poi mise il capo sopra al mio per poter vedere a sua volta ci\u00f2 che stava succedendo. Vidi di profilo il cazzo di Katia. Ce l\u2019aveva dritto davanti a se a novanta gradi rispetto al corpo, veramente una gran bella mazza, lunga almeno ventidue, ventitre centimetri, notai la grossa cappella lucida e paonazza, ma quello che pi\u00f9 mi colp\u00ec fu il diametro di quello splendido pene.
Era molto largo, come posso dire, tipo una lattina della \u201cSprite\u201d, in quel momento pensai che un membro cos\u00ec, spinto con forza nel culo doveva fare un male tremendo. Ora anche il fidanzato era in piedi, notai il pisello molle che gli penzolava davanti, non ce l\u2019aveva molto grande direi anzi di taglia medio piccola. Lui fece posizionare Katia piegata in avanti, con le braccia conserte appoggiate al bordo del letto, quindi gli si piazz\u00f2 dietro e gli fece aprire le gambe, vidi la sua mano scomparire fra le cosce di mia sorella e dopo poco il cazzo di katia comparve da dietro. Pareva che dal culo gli uscisse un altro pene!!! Con la bocca, il giovane glielo succhi\u00f2 per bene, poi lo lasci\u00f2 andare e si alz\u00f2 ancora in piedi, ora ce l\u2019aveva duro, glielo piazz\u00f2 fra le natiche o lo vidi spingere deciso. Mentre tutto questo succedeva
Il mio Luca si era spogliato e mi aveva sollevato il vestito fino alle spalle, sentii il suo cazzo strofinarsi a lungo fra le chiappe, poi la sua cappella puntare dritta contro il mio tenero buchetto e dilatarlo fino a penetrare all\u2019interno delle mie viscere. Le sue mani si impossessarono delle mie tette e me le strizzarono con forza. Che goduria, lo spettacolo offerto da mia sorella e dal suo fidanzato Gigi, le sensazioni molto intense che mi dava Luca, con le sue mani e con il cazzo nel culo, mi stavano facendo completamente impazzire. Inclinata in avanti e appoggiata con le mani allo stipite della porta seguivo Katia che se lo stava facendo ficcare nel sedere e senza alcun ritegno godeva ad alta voce pregando di fotterla fino in fondo. Dal canto mio, non dovevo richiedere a Luca di penetrarmi a fondo perch\u00e9 lui gi\u00e0 lo stava facendo ottimamente. In quel momento di grande estasi, persi il controllo e ad un affondo un po\u2019 pi\u00f9 violento del solito risposi con un acuto urletto di dolore. Katia e Gigi si voltarono verso la porta simultaneamente e ci videro, io libidinosamente con la bocca aperta e lui che mi sbatteva stringendomi le poppe. Accortisi che ci avevano scoperti, rimanemmo immobili, come se questo ci servisse per diventare invisibili ai loro occhi. Gli altri due amanti invece, non si scomposero affatto, vidi Katia sorridere e con una mano ci fece cenno di raggiungerli. Sentii la proboscide del mio uomo sfilarsi dal culo e senza nemmeno comprenderne il motivo, mi mossi all\u2019interno della stanza. Dietro di me con il cazzo che lo precedeva, Luca mi segu\u00ec. Da quel preciso istante si materializz\u00f2 tra noi quattro una specie di complicit\u00e0 che ci condusse a compiere atti e gesti che nulla avevano a che vedere con la seriet\u00e0 e la razionalit\u00e0. Personalmente mi feci guidare dall\u2019istinto, non mi fermai nemmeno un secondo a meditare, a riflettere su ci\u00f2 che stavo facendo. Il mio corpo, era l\u2019unica guida che orientava le mie azioni. Quando Katia mi fece inginocchiare davanti al suo monumentale cazzo e mi poi mi prese per i capelli spingendomelo in bocca io mi accorsi di provare piacere ad essere sottomessa ai suoi voleri. La troia, ero una troia, senza personalit\u00e0 alcuna, o semplicemente rappresentavo una serie di buchi, di umidi anfratti, di sinuosi promontori e morbide curve, a completa disposizione di tutti quelli che desideravano poterne usufruire. Succhiavo mio fratello e Luca intanto se lo faceva spompinare da Gigi.
Poi Katia si ferm\u00f2 mi aiut\u00f2 a salire sul letto, si mise sdraiato supino e mi fece piazzare a cavallo volgendogli la schiena. Scesi con le chiappe e sentii la gigantesca cappella appoggiarsi per un attimo al mio sfintere, tentai di risalire ma lui mi prese per i fianchi e mi spinse gi\u00f9. Mi dilat\u00f2 dolorosamente l\u2019ano fin quando, accompagnato da un mio urlo bestiale, il suo cazzone scivol\u00f2 lentamente dentro il mio intestino. Vidi Luca salire sul letto e piazzarsi fra le mie cosce, mi spinse a sdraiarmi sulle tette di Katia, e me lo sbatt\u00e8 in figa. Era la mia prima doppia penetrazione e sul soffitto mi parve di vedere il firmamento. Come una zoccola navigata godevo, inaspettatamente godevo con quel mostruoso missile piantato in culo. L\u2019altro manganello mi stava trapanando la figa. Le mani di entrambi mi strapazzavano le tette, i capezzoli stretti fra le loro dita mi dolevano e al tempo stesso mi davano spasimi di piacere acuto e intenso Tutto il mio maialissimo corpo mi trasmetteva sensazioni goduriose e arrivai a non capire pi\u00f9 nulla nel momento stesso in cui vidi Gigi piazzarsi dietro al culo di Luca e inchiappettarselo vigorosamente. Urlai forte il mio orgasmo stellare, mi mossi come se fossi disarticolata, danzai sul cazzone di mio fratello fino a sbattere con le natiche contro il suo pube mentre sentivo gli zampilli bollenti di Luca riempirmi profondamente la figa. Un a****lesco e lungo grugnito mi fece capire che Katia mi aveva allagato l\u2019intestino e in quel momento sentii le sue mani stringere ancora pi\u00f9 forte le mie povere tette martoriate. Gigi pomp\u00f2 ancora per qualche istante Luca e poi soffiando come un mantice gli sborr\u00f2 nel culo. Ci liberammo da quel groviglio di mani e corpi sudati e seduti uno a fianco dell\u2019altro sul bordo del letto ci guardammo per qualche secondo negli occhi, poi vidi comparire sul viso del mio fratello trans, un lieve sorriso che ben presto si trasform\u00f2 in risata, una risata contagiosa che rapidamente si estese anche agli altri. Ridemmo parecchio, non riuscivamo pi\u00f9 a fermarci, poi poco alla volta riuscimmo a recuperare una piccola parvenza di seriet\u00e0 e cos\u00ec ci salutammo e andammo ognuno nella propria camera a dormire.
Nei giorni seguenti ci fu per\u00f2 una tendenza ad usarmi come se fossi una schiava, mi fecero delle cose ignobili ed io\u2026\u2026\u2026\u2026\u2026\u2026\u2026<\/p>\n

Luca ed io dormimmo profondamente, recuperando le nostre forze, verso mezzogiorno, pensammo che era giunta l\u2019ora di alzarci e faticosamente sollevammo le nostre stanche membra dal letto e ci rimettemmo in forze. In casa non c\u2019era nessun altro e pensammo che fossero al mare. Cos\u00ec ci preparammo e dopo una piccola colazione ci dirigemmo verso la spiaggia. Trovammo gi\u00e0 belli arrossati e unti di creme Katia e il suo Gigi, lei in bikini che mal celava il robusto pacco e lui con uno slip azzurro che a sua volta poco lasciava all\u2019immaginazione. Entrambi sdraiati su di un lettino a prendere il sole. Luca ed io ci spogliammo e ci sistemammo sotto il vicino ombrellone. Luca indossava un boxer a quadroni multicolori e io un bikini con il reggiseno molto scollato che evidenziava le mie tettine. Parlammo per qualche minuto e poi, come se il giorno prima nulla fosse successo, ci dedicammo a prendere il sole. Verso le diciassette, notai Katia parlottare a lungo con Gigi, poi entrambi dissero che si facevano una passeggiata sulla battigia e si allontanarono. Li seguii con lo sguardo e vidi che dopo una cinquantina di metri deviarono verso il chiosco che fungeva da bar.
Si sedettero con delle lattine in mano e iniziarono a sorbirle con le cannucce. Ad un certo punto vidi Katia alzare un braccio e far cenno a un uomo di colore, probabilmente un \u201cvu cumpr\u00e0\u201d, di avvicinarsi, quest\u2019ultimo raggiunse la coppia e si sedette sull\u2019unica sedia disponibile, ebbi l\u2019impressione che mentre si parlavano l\u2019uomo ogni tanto guardasse verso la nostra direzione. Dopo qualche minuto di questo fitto conciliabolo il nero si alz\u00f2 e se ne and\u00f2. I nostri due piccioncini rimasero ancora l\u00ec seduti a sorbirsi le loro bibite. Guardai Luca che pacificamente dormiva al sole, mi sedetti sul lettino e mi misi ad osservare con attenzione Katia e Gigi, c\u2019era sotto qualcosa di sospetto non capivo quale sotterfugio stessero architettando. Dopo una ventina di minuti il \u201cvu cumpr\u00e0\u201d fece ritorno. Sfil\u00f2 dalla grande borsa un pacchetto e lo pos\u00f2 sul tavolino quindi ne estrasse una collana o forse un braccialetto e lo mostr\u00f2 a Katia. Lei lo esamin\u00f2 e vidi che approvava. Mi ero preoccupata per niente, aveva solamente ordinato un gioiello di bigiotteria e lui glielo aveva portato. Mi rilassai e poi subito appresso mi addormentai anche io.
Verso le diciannove ci incamminammo tutti verso casa, tra docce varie e cambi d\u2019abito vennero le ventuno e cos\u00ec ci mettemmo a tavola verso le ventidue. Mangiammo e bevemmo anche troppo e l\u2019allegria si impossess\u00f2 di tutti noi. Tra battute, risate e bicchieri di vino giunsero le ventiquattro, urmai un po\u2019 brilla pensai di andare a dormire, invece sentii suonare alla porta e vidi Katia e Gigi che non sembravano essere affatto sorpresi dalla cosa. Lei and\u00f2 ad aprire e fece entrare tre ragazzi tra i quali c\u2019era pure il marocchino con il quale avevano a lungo parlato in spiaggia. Ce li presentarono, il primo di nome faceva Mario era biondo non molto alto, carino di viso, vestito con jeans bianchi e maglietta azzurro carta da zucchero, l\u2019altro che si chiamava Loris, era bruno sul metro e novanta, muscoloso con indosso una maglietta a maniche corte bianca attillatissima e dei pantaloncini corti verde militare. Il marocchino il cui nome era Bandele fisico muscoloso alto sul metro e ottanta, capelli scuri e naturalmente viso e tutto ci\u00f2 che si vedeva del corpo nero come la pece, lui era vestito con un camiciotto a quadretti neri e rossi, pantaloncini sfrangiati sul fondo e un po\u2019 strappati qua e l\u00e0, ricavati sicuramente da un paio di jeans azzurri consumati. Gli chiesi da dove provenisse e mi disse che il suo Paese d\u2019origine era l\u2019Angola. I tre si accomodarono con noi e Bandele tir\u00f2 fuori da un borsello di tela color cachi una bustina che consegn\u00f2 a Katia. Lei ridendo, la apr\u00ec e all\u2019interno un pugno di polvere bianca. Non ne avevo mai fatto uso di sostanze stupefacenti ma riconobbi la \u201cCocaina\u201d . Katia parecchio euforica ne prese un pizzico e la inal\u00f2 in due o tre riprese. Prese il pacchetto e lo porse a me, io mi rifiutai, ma poi vidi il mio Luca che a sua volta si serv\u00ec prendendone un pizzico, se lo port\u00f2 al naso e aspir\u00f2 facendo scomparire la polverina. Anche Gigi se ne serv\u00ec e alla fine l\u2019involucro con il suo contenuto ritorn\u00f2 a me. Lo presi e insultandoli tutti, con fare sprezzante lo buttai in aria. La \u201cCoca\u201d si sollev\u00f2 e ricadde per terra in una nuvola, spargendosi sul pavimento. Loris mi guard\u00f2 duramente e altrettanto fecero gli altri. Avevo dilapidato un capitale di \u201c Neve\u201din una frazione di secondo. Katia si incazz\u00f2 moltissimo e mi copr\u00ec di epiteti durissimi, quindi mi disse che sarei stata punita per quello che avevo fatto. Cos\u00ec verso l\u2019una di notte, attorno a me, non c\u2019era pi\u00f9 nessuno che fosse in normali condizioni. Luca mi toccava davanti a tutti e dappertutto, sghignazzava ad alta voce, diceva parolacce e gli altri lo seguivano a ruota. Alla mia destra vi era Mario, che approfittava anche lui per palparmi le cosce, vidi Bandele toccarsi l\u2019inguine e poi sempre guardandomi estremamente allupato abbass\u00f2 la cerniera e se lo tir\u00f2 fuori.
Compresi il motivo per cui dicono che i maschi di colore sono superdotati, non sembrava duro completamente, ma era una mazza gigante, curvata verso il basso, circoncisa, con la cappella rosa che faceva contrasto con la pelle nerissima e lucida del fusto. Rimasi allibita e imbambolata anche quando si ficc\u00f2 le mani dentro alle mutande ed estrasse anche le mostruose palle. Maria, che attrezzatura il giovane Bandele!!!! In pochi secondi, vidi che tutti si era piazzati attorno alla mia sedia e mille mani mi tastavano dappertutto. Il nero si era intanto spogliato nudo e il suo fisico era una armonia di forme e di muscoli guizzanti e tonici. Si mise fra me e il tavolo e vi si sedette sopra, si teneva con una mano il cazzo e nonostante che ne coprisse una decina di centimetri almeno altri venti ne rimanevano scoperti.
La sua cappella a pochi centimetri dalla mia bocca, non sapevo cosa fare, guardai Luca e lui portandosi la mano destra chiusa a pugno a pochi centimetri dalla bocca la mosse come a indicare di spompinarglielo. Glielo presi in mano, era pesante, non era proprio duro duro, avvicinai le labbra e lo baciai timidamente, lui mi mise una mano dietro il capo e mi attir\u00f2 a se. Lo accolsi nella bocca e il mio palato mi trasmise un sapore diverso dal solito, non so se era solo una mia impressione, ma in quell\u2019enorme cazzo, c\u2019era un ch\u00e9 di forte e terribilmente selvaggio che mi invase la bocca. Respirando a fatica dal naso, provai ad ingoiarne il pi\u00f9 possibile, ma al massimo riuscii a raggiungere la met\u00e0 di quel cilindro scuro. Poi il cazzo si sfil\u00f2 e lui volle spogliarmi, anche gli altri contribuivano e fui praticamente nuda. Katia mi prese e mi butt\u00f2 in malo modo su una poltrona, poi fece tacere tutti e parl\u00f2.
Mi disse che visto che ero una gran puttana che avevo sprecato duemila euro di roba avevano deciso di \u201cusarmi\u201d per tutta la settimana di vacanze come si usa una serva. Avrei dovuto fare tutto ci\u00f2 che mi ordinavano e che loro avrebbero provveduto a farmi divenire la loro lurida schiava. Protestai vigorosamente, feci per alzarmi, ma le mani di Bandele mi bloccarono inesorabilmente alla poltrona. Sperai che tutto fosse dovuto all\u2019effetto della \u201cCoca\u201d e che il mattino seguente le cose si sarebbero normalizzate, ma la situazione peggior\u00f2 immediatamente.
Gigi, and\u00f2 in camera loro, prese il pc portatile e dopo aver smanettato un paio di minuti, mi fece vedere l\u2019immagine di una schiava. Una ragazza pi\u00f9 o meno della mia et\u00e0, nuda, con i capelli rasati a zero, le mollette sui capezzoli, inginocchiata sul pavimento con le mani e le caviglie legate da una spessa corda bianca. Attorno a lei una miriade di attrezzi metallici e di vari materiali. Vidi delle pinze, dei cavi elettrici, imbuti strani, delle enormi provette e dildo giganteschi. Sempre Bandele mi fece inginocchiare a terra e mi leg\u00f2 i polsi dietro la schiena, poi fece altrettanto con le caviglie. Mi pass\u00f2 poi una corda attorno al collo e la fece passare fra le mie cosce tirandola fino a farla penetrare fra le labbra della mia vagina. Gridai per il dolore e ricevetti in cambio un sonoro ceffone sul viso. Li pregai di smettere dissi loro che il gioco era bello se durava poco, ma non ci fu nulla da fare. Luca era nudo anch\u2019esso e se ne stava seduto di fronte a me in poltrona e mi guardava divertito. Vidi avvicinarsi Katia, teneva in mano un paio di forbici, mi prese i capelli e inizi\u00f2 a sforbiciarli, le ciocche cadevano a terra fin quando lei smise, subito sostituita da Mario, il biondino, che azion\u00f2 un rasoio da uomo, di quelli a pile e cominci\u00f2 a passarmelo sul capo, fin\u00ec da l\u00ec a poco e poi prese il piccolo specchio che stava appeso al muro nell\u2019ingresso, me lo piazz\u00f2 davanti e mi chiese se ero soddisfatta dal lavoro che avevano fatto. Mi prese un colpo, io che curavo ed amavo terribilmente i miei capelli, ero totalmente pelata. Mi dissero che avrei passato la notte sul pavimento legata e che al mattino seguente mi avrebbero liberata per iniziare a farsi servire. Dissi che dovevo andare in bagno e Gigi prese un foglio di nylon e lo mise a terra poi mi presero in due, lui e il mio Luca e mi depositarono sopra. Risero dicendomi che la potevo fare sul posto, protestai che non potevo mica dormire sul mio piscio e loro per risposta risero ancora a crepapelle. Mi accorsi che ero l\u2019unica vera femmina della casa e difatti prima di andare a letto si misero tutti e sei in piedi attorno a me, Katia si incaric\u00f2 di prendere un grosso imbuto in cucina e me lo ficc\u00f2 in bocca, quindi il mio fratello bastardo mi tenne il capo rovesciato all\u2019indietro e gli altri uno per volta si avvicinarono quasi appoggiando il cazzo sul bordo dell\u2019imbuto ci sborrarono dentro. Mentre venivano mi insultavano incitandomi a bere la loro sborra, mi dissero che ero il loro gabinetto e che mi avrebbero usata come una loro personale latrina. Ingoiai naturalmente tutto il succo dei loro coglioni fin quando anche Katia appoggiando l\u2019enorme pene sul capo rasato ci sborr\u00f2 sopra.
Dormii quasi niente quella notte, nuda, distesa sulla mia pip\u00ec, con i polsi e le caviglie insensibili, pregai che il giorno seguente si fossero tutti rinsaviti e che mi liberassero da questa ignominiosa situazione.
Al mattino, verso le otto, un po\u2019 per volta uscirono dalle camere da letto e si radunarono in fondo al corridoio. Dopo pochi minuti Katia venne e liberarmi, appena ebbi le corde tagliate cercai di alzarmi ma le gambe erano insensibili e parevano completamente atrofizzate. Mi lasciarono libera di andare in bagno e di darmi una lavata, poi uscii e velocemente mi infilai in camera mia chiudendomi dentro.
Katia mi ordin\u00f2 di uscire immediatamente e che per questo mio comportamento sarei stata punita.
Non lo feci, mi buttai sul letto e mi massaggiai a lungo i polsi e le caviglie, poi mi guardai allo specchio e vidi il mio capo liscio come una palla da biliardo. Bastardi! Figli di puttana!!!! Schifosi vermi di merda!!!! Mentre recitavo le litanie bussarono fortemente alla porta, era Bandele che mi intimava di uscire, se non lo avessi fatto mi avrebbero lasciata senza mangiare ne bere per tutta la settimana. Lo mandai a cagare e lui aggiunse che allora lui sfondava la porta e poi mi avrebbe inculata con il suo gigantesco cazzo. Gli risposi che non me ne fregava niente, che me l\u2019ero preso da mio fratello che aveva una mazza come la sua. Mi disse che mi dava un minuto poi avrebbe aperto l\u2019uscio e che mi sarei presa in culo assieme al suo anche quello di Katia. Gli gridai che erano dei bastardi fottuti e poi, per evitare dolorosi guai aprii la porta. Mi portarono in cucina e mi ordinarono di lavare a mano tutte le loro mutande, ma mi dissero che prima di metterle sotto l\u2019acqua avrei dovuto leccarle per bene con la lingua.
Non sapevo pi\u00f9 cosa fare, poi per non provocarli troppo combattendo contro il vomito leccai le loro mutande. Chiesi se potevo almeno vestirmi e in coro mi dissero che non era possibile, sarei dovuta rimanere nuda. Mi fecero pulire la casa togliendo la polvere dappertutto e poi pasasrono a controllare il mio lavoro. Trovarono sopra ai mobili della polvere che mi ero dimenticata di togliere e fui punita duramente. Mi presero e mi buttarono in terra, poi mi fecero alzare in ginocchio e mi legarono le caviglie alle gambe del tavolo, Loris e Mario presero della crema idratante dal mobiletto del bagno e me la spalmarono sul buco del culo, poi iniziarono e per me fu il buio pi\u00f9 totale. Mi risvegliarono e ricominciarono, Mario infil\u00f2 due dita nel culo poi tre poi quattro e quindi l\u2019intera mano, svenni ancora per il dolore fortissimo che il mio culo squarciato mi trasmetteva. Sentii altre dita infilarsi e compresi che anche Loris stava ficcando le dita nel mio culo. Altre tre volte svenni per il male terrificante che si irradiava in me e che mi annientava fisicamente e psicologicamente. Mi scopavano in culo con due mani dentro, non provai mai piacere, nemmeno quando per svuotarsi i coglioni i due maschi me lo infilarono in figa sborrandomi dentro. Mi fecero alzare e mi portarono in bagno, chiamandomi sgualdrina mi dissero di lavarmi per essere pronta ad esaudire i desideri di tutta la compagnia. Quando mi sedetti dolorante sul bidet e aprii l\u2019acqua fresca mi accorsi che il mio culo sanguinava copiosamente. Mi toccai, il mio ano era una voragine dalla quale avrei ipoteticamente partorire un bambino di cinque chili. Cercai un pannolino e lo trovai, lo indossai e tenendomelo fra le gambe con le mani cercai di entrare in camera, nessuno mi ostacol\u00f2, quando fui dentro feci per chiudere ma la chiave non c\u2019era pi\u00f9. Presi un paio di mutandine e le indossai, piazzai bene il pannolino e ormai, rassegnata e sottomessa, uscii dalla camera. Quel giorno preparai il pranzo e lucidai inginocchiata in terra il pavimento, mi fecero leccare con la lingua gli angoli e poi la sera dovetti leccare loro i piedi e fare a tutti il bidet con la lingua sotto lo scroto, sotto il glande e anche il loro buco del culo puzzolente.
Mi tocc\u00f2 naturalmente preparare la cena e dopo cena mi parlarono di una festa in maschera. Subito non compresi di cosa si trattasse, ma poi capii fin troppo bene. Gi\u00e0, maschera, si trattava di una abbondante maschera di sborra. Mi scoparono pi\u00f9 di una volta, tutti e per tutta la sera e sempre mi riempirono il viso con il loro sperma. Mi misero sotto il mento un contenitore che serviva a raccogliere il loro seme e quando tutti ebbero esaurito le scorte me lo fecero bere.
Il giorno dopo, ormai insperatamente, mi comunicarono che la punizione era terminata e che potevo rientrare nel gruppo. Decisi che me ne sarei andata, ma poi Luca mi convinse a restare e cos\u00ec i ragazzi mi dedicarono i rimanenti giorni scopandomi finalmente con dolcezza e passione, ficcandomelo tutti nel culo e riempiendomi ancora di tanta buona sborra. Durante quei giorni riuscii ad ammirare uno scontro fra titani, ovvero Katia che si inculava Bandele e poi anche viceversa. Anche Luca se lo prese dal nero e comprese il forte dolore che avevo provato io. Katia poi mi dedic\u00f2 una serata completa scopando solo me in tutti i miei buchi. Fu meraviglioso essere scopata poi da Bandele che a sua volta veniva inculato da Katia. Fu infine fantastico il trenino dei sei maschi che si inchiappettarono a vicenda. Fui onorata di metterli tutti in fila contro il muro, completamente nudi e di spompinarli ad uno ad uno facendomi riempire il viso di sborra\u2026\u2026\u2026\u2026 Le vacanze, devo dire purtroppo, terminarono e ritornammo a casa. Katia e io comunque ogni tanto ci divertimmo ancora assieme a Gigi e al mio Luca.
\n