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{"id":1905,"date":"2016-09-17T18:21:34","date_gmt":"2016-09-17T18:21:34","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=1905"},"modified":"2016-09-17T18:21:34","modified_gmt":"2016-09-17T18:21:34","slug":"storie-di-vita-vissuta-2-la-festa-del-paese","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/storie-di-vita-vissuta-2-la-festa-del-paese.html","title":{"rendered":"Storie di vita vissuta 2 – La festa del paese"},"content":{"rendered":"

Sono un ragazzo di 27 anni e questa \u00e8 la mia seconda storia. Voglio condividere storie vere che mi sono capitate nel corso degli anni, le pi\u00f9 strane e le pi\u00f9 coinvolgenti. Non troverete i****ti, storie dubbie di zie, madri o cugine scopate nei modi pi\u00f9 disparati, ma solo storie che mi sono capitate. Non sono un fisicato, non ho un corpo perfetto, non sono superdotato: sono un ragazzo normale. Ho per\u00f2 alcune particolarit\u00e0. Il mio pene \u00e8 comunque sopra la media e soprattutto \u201csoffro\u201d di eiaculazione ritardata: durante il sesso vengo molto raramente, ci riesco solo tramite masturbazione. Se questo problema pu\u00f2 essere ostico in una storia seria, ai tempi in cui frequentavo il liceo questa particolarit\u00e0 mi dava una certa buona nomea tra le ragazze della mia scuola e quelle che conoscevo in altri momenti. Mi \u00e8 capitato pi\u00f9 volte di fare sesso con mie compagne di classe e la storia parte da qui.<\/i><\/p>\n

Abito in una citt\u00e0 di provincia e verso fine luglio si tiene la festa cittadina, che consiste in due giorni di fiera. Cambia poco o niente da un anno con l\u2019altro, ma ci andiamo sempre. \u00c8 l\u2019occasione per bere qualcosa con gli amici e ritrovare persone che non vedevi da molto tempo. Le scuole sono finite, le universit\u00e0 chiudono dopo la sessione estiva e tutti i ragazzi sono quindi a casa. Quelli che non vanno in ferie in quel periodo, almeno. Era il caso di Francesca, una mia ex compagna di classe, con cui una sera di quelle trascorsi una delle notti pi\u00f9 incredibili della mia vita. Trasferitasi in un\u2019altra citt\u00e0 per studiare, era giusto tornata a casa. La incontrai con la sua compagnia storica di amiche, che a loro volta non vedevo da un pezzo. Io e i miei amici ci fermiamo e continuiamo a camminare insieme a loro.<\/p>\n

Francesca non era mai stata bella. Per niente. I primi anni del liceo non la calcolava praticamente nessuno, mentre negli ultimi anni era cambiata: era diventata pi\u00f9 formosa, le erano spuntate due belle tette\u2026 insomma, non era uno splendore ma nemmeno brutta come prima. Quella sera invece tutti noi ci restammo di stucco: era ulteriormente migliorata, era vestita abbastanza provocante, aveva cambiato qualcosa nel modo di porsi ed era visibilmente pi\u00f9 carina. Aveva una minigonna bianca, un top scollato con sopra una giacca di jeans chiara e due stivali da urlo con gamba nuda. Ha sempre fatto sport, ma il fisico muscoloso e per niente femminile che aveva prima era diventato pi\u00f9 aggraziato. Giravano anche delle voci sul suo conto, di come essere una studentessa fuori sede l\u2019avesse cambiata. Si sentivano in giro molte cose \u201c\u00e8 una troia, la d\u00e0 a tutti, ho sentito dire che \u00e8 una porca colossale\u201d. Buon per lei, pensavo. <\/p>\n

Cominciamo a camminare per i banchetti e il mio occhio cade ripetutamente nella sua scollatura, per poi squadrarla da dietro. Era veramente eccitante, mai l\u2019avrei immaginato. A un certo punto mi becca clamorosamente con gli occhi sulle sue tette. Io tolgo lo sguardo. Ora \u00e8 lei che comincia a fissarmi. Inizia a parlare con me del pi\u00f9 e del meno. Notavo una certa complicit\u00e0 tra noi due, come se entrambi covassimo un desiderio. A un certo punto, forse col coraggio datomi dalle birre che avevo bevuto, approfittai di un po\u2019 di ressa tra le bancarelle, le andai contro, mi appoggiai a lei e glielo feci sentire per un attimo. Lei non si sbilanci\u00f2: si discost\u00f2, ma mi mise una mano sul pacco per allontanarlo\u2026 tenendola un po\u2019 troppo sopra. Lo sguardo da maiala con cui mi fulmin\u00f2 era il segnale di via libera. <\/p>\n

La mia compagnia poi prese un\u2019altra strada e quindi dovetti allontanarmi da lei. Le scrissi subito un messaggio \u201cTi vuoi divertire stasera o \u00e8 una mia impressione?\u201d. Lei rispose \u201cTrova una scusa e troviamoci davanti al municipio\u201d. Salutai i miei amici e mi incamminai per la piazza. La aspettai per qualche minuto e lei arriv\u00f2. Due convenevoli e tagli\u00f2 subito corto \u201cI miei sono via, ho casa libera\u2026 sempre se hai voglia\u201d \u201cNon ti rispondo nemmeno\u201d dissi ridendo. Montammo in macchina e mi guid\u00f2 verso casa sua, situata fuori dal centro. Una bella villetta in cui non ero mai stato prima. Eccitatissimo percorsi il vialetto prima di entrare in casa. Che sensazione magnifica quando hai l\u2019adrenalina a mille perch\u00e9 sei certo di quello che accadr\u00e0 una volta chiusa quella porta.<\/p>\n

Non mi diede nemmeno il tempo di guardarmi in giro: mi prese la mano e mi port\u00f2 dritta in camera. Letto matrimoniale\u2026 perfetto. Subito scoprii che le voci erano tutte vere. Non avevo mai visto una tipa cos\u00ec spudorata e cos\u00ec pronta a tutto: ragazze che scopavano bene, brave nel sesso orale, ma questa no\u2026 questa era un concentrato di follia sessuale. Appena provai a prendere il controllo, a spogliarla per poi leccargliela (amavo cominciare per primo), lei mi prese e mi tolse camicia e pantaloni, mi prese il cazzo in mano e inizi\u00f2 a farmi un pompino mai provato prima. Violenta, assatanata, prese tutti i miei centimetri in gola e pi\u00f9 tossiva, pi\u00f9 le colava il trucco, pi\u00f9 mi diceva di spingere. Io in un primo momento avevo paura di farle male, di soffocarla\u2026 ma alla fine capii che era un\u2019occasione pi\u00f9 unica che rara\u2026 e dove la trovavo un\u2019altra cos\u00ec? Potevo disporre della sua bocca come volevo, lei era aggrappata a me con le mani, ma non opponeva resistenza. Quando non ce la faceva pi\u00f9, smetteva per un attimo, quel che bastava per riprendere fiato e poi lo prendeva ancora tutto.<\/p>\n

Completamente sfatta le imposi di finire e la buttai sul letto, avevo il cazzo di marmo ma non volevo ancora scoparla, volevo finire il lavoro. Mai avevo leccato una vagina cos\u00ec violentemente: tutto sul clitoride, in continuazione, una continua pressione tra le sue urla. Gridava, tirava schiaffi ma mai mi diceva di fermarmi. Con dei preliminari del genere, non vi dico la scopata. Tutto dentro, ritmi elevati, lei godeva tantissimo e io ero impegnato a non darle un attimo di respiro. Dopo un po\u2019 ero un bagno di sudore e allora mi sdraiai per lasciar fare a lei. Si mi se a cavalcioni sul mio cazzo e ricominci\u00f2 a farsi scopare. Ancora un po\u2019 e me lo staccava. Anche lei dopo diversi minuti era stravolta, allora senza dire nulla, la presi, la girai e iniziai a leccarle il culo. Se finora aveva fatto tutto questo, non si sarebbe certo tirata indietro davanti al sesso anale, no? Sempre con violenza la penetravo con le dita e con la lingua, sputandoci sopra e riempiendola di insulti, cosa che lei contraccambiava. Eravamo due a****li bagnati fradici di sudore e piacere. Quando glielo misi nel culo, lei ricominci\u00f2 a impazzire e a prenderlo tutto. Continuammo per non so quanto tempo, in ogni posizione, in ogni buco, totalmente in balia di noi stessi.<\/p>\n

Alla fine eravamo stravolti. Lei non era venuta, ma aveva tutta l\u2019espressione di una che aveva goduto tanto. Io volevo sborrare in qualsiasi parte del suo corpo e con le ultime forze mi alzai in piedi, masturbandomi forte. Lei si avvicin\u00f2 al mio cazzo e mi url\u00f2 \u201cVuoi sborrare? Dai sborrami addosso! Ti faccio sborrare io porco schifoso\u201d e mi mise un dito nel culo. Tra il fastidio e la sorpresa, le presi la testa e le misi ancora il cazzo in gola. Per qualche secondo non rispondevo di me stesso, ma lei rispose soltanto infilando il dito pi\u00f9 a fondo. Continuai a masturbarmi, mentre lei con uno sguardo da maiala che mai dimenticher\u00f2 continuava a penetrarmi e la cosa mi piaceva tantissimo. Alla fine le riversai addosso tre schizzi copiosi, godendo come non mai. Crollai a terra. Pass\u00f2 un buon quarto d\u2019ora prima che tutti e due fossimo in grado di dire qualcosa. A un certo punto ci alzammo e ci lavammo. La camera era inutilizzabile, le lenzuola intrise di sudore e tutto odorava di sesso. Dormimmo entrambi in salotto. Al mattino, con la pi\u00f9 tranquilla noncuranza, mi offr\u00ec il caff\u00e8 e mi salut\u00f2 col pi\u00f9 classico \u201cdai, vediamoci tutti insieme in questi giorni, si organizza!\u201d. Una sensazione straniante dopo una notte del genere. <\/p>\n