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{"id":1901,"date":"2016-09-17T18:21:34","date_gmt":"2016-09-17T18:21:34","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=1901"},"modified":"2016-09-17T18:21:34","modified_gmt":"2016-09-17T18:21:34","slug":"il-matrimonio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/il-matrimonio.html","title":{"rendered":"Il matrimonio"},"content":{"rendered":"

Era mattino presto, e mi chiamano alla finestra
Mi dicono &#034Francesco ti vogliono ammazzare&#034.
Io domando &#034Chi?&#034, loro fanno &#034Cosa?&#034.
Insomma prendo tutto, e come San Giuseppe
Mi trovo a rotolare per le scale, cercando un altro Egitto.
Alla radio De Gregori canta questa canzone. Effettivamente \u00e8 mattino presto, molto presto, ma devo organizzare un matrimonio. Domani un\u2019altra coppia di ragazzi ha deciso di convolare a nozze, speriamo, non si stanchino subito di loro stessi. Ormai le coppie come si uniscono si dividono. Non lo sopporto, non esiste amor proprio per difendere la scelta fatta. Sar\u00e0 che con i social possiamo raggiungere chi vogliamo, come vogliamo, raccontare e farci raccontare da persone che se le incrociassimo in giro per strada, in un negozio, in una piazza o via di una qualunque citt\u00e0, non ci degneremmo di uno sguardo se non per lustrarci gli occhi o per la stravaganza di come uno si veste oppure per come qualcuno si comporta urlando in mezzo alla gente. Ci crediamo di far parte del mondo, ma quando dobbiamo fare i conti con noi stessi e con chi abbiamo giurato fedelt\u00e0 e condivisione, l\u00ec non siamo pi\u00f9 social, preferiamo dividerci , o forse lo siamo, perch\u00e9 viene pi\u00f9 facile bannarsi, si dice cos\u00ec vero? (niente di personale verso chi legge, anzi in questo sono molto fortunato, so gi\u00e0 che ti stai preparando)
Comunque bando alle ciance, la radio passa De Andre, si vede che il messaggio subliminale dice che non devo fare il Deficiente, ma devo prendere delle decisioni importanti per l\u2019evento di domani. Organizzo catering, la stagione dei matrimoni \u00e8 iniziata da tempo siamo a maggio inoltrato. Direzione Trentino, non so ancora se una vecchia villa o un simil castello dell\u2019azienda che fornisce il vino nella zona, ormai usa cos\u00ec e a me va bene, molto bene. Mi hanno chiamato per andare fin l\u00e0. Il carrozzone l\u2019ho messo in moto, vediamo se oggi arriva tutto e se non manca, come al solito, qualcosa. Per queste &#034missioni&#034, quando sono lontane, mi muovo in camper. E\u2019 comodo, resto in zona evento ho tutto a portata di mano. Sono ormai sul lago di Garda, tra poco arriviamo a destinazione. La radio adesso mi racconta della crisi greca, dell\u2019Isis e di come i gobbi (la Juventus), si avvicinano alla finale di Champions. Ma chi sene frega, del Milan non parlano quindi, importanza relativa. Intanto la destinazione si presenta davanti a me, incontro il proprietario della villa, E\u2019 una villa dell\u2019 800, ha subito molte ristrutturazioni, la leggenda racconta che nelle cantine dove adesso tengono anche del buon vino, nella seconda guerra mondiale salvarono degli ebrei grazie al signorotto proprietario della villa. \u201cVorr\u00e0 dire che andr\u00f2 a vederle \u2018ste cantine\u201d. Ma \u00e8 ora di lavorare anche perch\u00e9 la cucina va allestita, preparare la zona aperitivi, del pranzo, dove mettere la musica, insomma lasciatemi lavorare. Ed \u00e8 subito sera ormai, fortuna che il tempo tiene e gli invitati potranno stare tranquillamente all\u2019aperto.
Arriva una macchina, dalla quale scende, la sposa insieme ad una sua amica. Una sventola di ragazza, ti dir\u00f2 anche la sua amica, mi viene incontro la saluto e le dico, visto che i miei riferimenti erano lei e la mamma dello sposo che era quasi tutto a posto, mancava praticamente la torta, che sarebbe arrivata fresca il giorno dopo e i formaggi, ma a quelli ci avrei pensato io, visto che sono la mia passione. Avevo fatto arrivare formaggi di tutti i tipi e da tutti i posti Francia, Inghilterra, Spagna e immancabilmente l\u2019Italia. Naturalmente bagnati dal Recioto. La sua amica pendeva dalle mie labbra, non mi toglieva lo sguardo di dosso, ero quasi imbarazzato, la sposa non si accorgeva della situazione da tanto era concentrata nelle ultime verifiche. Per\u00f2 ero anche gratificato e un po\u2019 mi pavoneggiavo, anche perch\u00e9 pi\u00f9 la guardavo e pi\u00f9 mi acchiappava, gran bella fisicata e sorrideva, sorrideva, era felice. Non ti immagini cosa le avrei fatto l\u00ec su due piedi dietro ad un albero, anche perch\u00e9 ho qualche arretrato, sono sempre in giro con il camper. Saluto la futura sposa e la sua amica.
\u201dNon \u00e8 amica mia, \u00e8 mia sorella. Non sta pi\u00f9 nella pelle che io mi sposi, cos\u00ec si impossessa della mia camera\u201d
\u201cNon \u00e8 vero, sono felice perch\u00e9 \u00e8 il primo matrimonio che c\u2019\u00e8 in famiglia e domani mi voglio divertire, malgrado Alessio.\u201d.
Mi riprendo e non posso fare a meno di notare il suo accompagnatore. \u201cAlessio, mi sa che quel pirla \u00e8 Alessio. Un bel ragazzo non c\u2019\u00e8 che dire 185 cm circa, capelli corti sui lati e leggera cresta di un colore tra il biondo e il giallo, palestrato almeno 6 ore a settimana.
Avr\u00e0 una tartaruga, che sar\u00e0 una testuggine. La tartaruga ce l\u2019ho anch\u2019io, poi se le donne la vogliono subito l\u00ec e non hanno voglia di cercarla io che ci posso fare. La mia \u00e8 timida si nasconde. &#034Queste cose al signore non interessano, andiamo, ci aspettano a casa\u201d
\u201cMarco, sono Marco, datemi del tu, ho gi\u00e0 la mia et\u00e0, non fatemi sentire pi\u00f9 vecchio\u201d \u201cNo, no per carit\u00e0, io sono Roberta, allora ci vediamo domani cos\u00ec mi fa assaggiare i formaggi con il Recioto\u201d
\u201cSo io cosa ti farei assaggiare in mezzo alle gambe\u201d. Cos\u00ec le signore se ne vanno e mi rimane la presenza di Roberta in testa, comincio a darti del tu anche nei miei pensieri.
Jeans attillato, tacco dodici e una camicia con sotto una canotta o qualcosa del genere, ma gambe, culo fianchi, tette erano tutto un programma.
\u201c Chiss\u00e0 domani come si presenta, me la voglio gustare da capo a piedi, come si mette in tiro. Domani vieni che ti do il formaggio, bella topolina, giochiamo al gatto e al topo\u201d.
Ormai \u00e8 sera, domani ci alza ancora molto presto.
Mangio e chiudo la cena con del formaggio inglese, anzi gallese, del miele e un cicchetto di Wisky. Questo s\u00ec che \u00e8 un matrimonio, a tre, ma \u00e8 un gran matrimonio. Vado a dormire e per quanto intontito non mi tolgo dalla testa la tua presenza e mi tocca fare come Lucio Dalla in una canzone.
\u201cPrima di salir le scale mi son fermato a guardare una stella,
sono molto preoccupato,
il silenzio m’ingrossava la cappella.
Ho fatto le mie scale tre alla volta,
mi son steso sul divano,
ho chiuso un poco gli occhi,
e con dolcezza \u00e8 partita la mia mano \u201c
Suona la sveglia \u00e8 ora di prepararsi. Esco dal camper e comincio ad impartire ordini a destra e a manca. Sembro Gerard Depardieu che interpreta Vatel il maestro di cerimonie del Conte di Cond\u00e8, quando prepara i tre giorni di feste per il Re Sole. Ma io non mi suicido se non arriva il pesce, come ha fatto lui. Per\u00f2 se incontro Anne de Montausier e la sottraggo al Marchese di Lauzun. Solo per una notte, come Vatel, mi va benissimo. Basta smettila di fare lo smargiasso e torna alla realt\u00e0. La parte sana prende il sopravvento e mi metto a lavorare.
Tutto \u00e8 pronto. Ormai \u00e8 ora, cominciano ad arrivare i primi invitati, si avvicinano agli aperitivi. Cominciano a mangiare….
cominciano a stappare il prosecco e bevono, parlano di come era bella la sposa, elegantissima, una pettinatura bellissima. Ci fosse mai una volta che parlano di come era vestito lo sposo, di come era pettinato. Mai, ripeto, mai.
Comunque tutto procede, la gente sembra gradire. Io invece gradisco la tua presenza appena appari alla mia vista.
Ti avevo quasi messo da parte, mi ero quasi dimenticato di te, mi ero tuffato nel lavoro, adesso riemergevo ed ero l\u00ec a godermi la visione. Vestito nero, sbracciato, a tubo lungo fino al ginocchio, fascia bianca con fiocco ad altezza della vita e che vita. Ai piedi scarpe nere con tacco lungo, molto lungo, aperti dietro al tallone. Mi viene voglia di baciarti le scarpe, di vederti vestita solo con quei tacchi vertiginosi. Sto per morire, mi va di traverso la saliva, mi Siete una bella coppia, stai proprio bene insieme a Big Jim. Arrivano anche gli sposi, finalmente, adesso non si scherza pi\u00f9, tutto deve funzionare a meraviglia. Ma non posso fare a meno di guardare la sposa \u00e8 veramente bella sembra una principessa. Allora penso ancora te e ti immagino vestita da sposa, solo del velo, lingerie bianca autoreggenti bianchi ai piedi tacchi bianchi. Aridaje, concentriamoci.
La festa ha inizio siamo agli antipasti e gli invitati in piedi si dirigono dove meglio aggradano, c\u2019\u00e8 l\u2019angolo degli affettati della rosticceria, rigorosamente mignon, delle carni e delle verdure alla brace, tutti divorano gli arrosticini di agnello che arrivano dall\u2019Abruzzo. Del pesce, sia crudo che cotto, dei frutti di mare. Il re \u00e8 l\u2019astice alla catalana. Poi ci sono i formaggi e con loro ci sono io e ci sei anche tu, con Alessio per\u00f2, se non ne possiamo fare a meno, ce lo teniamo, fa parte dell\u2019arredo.
\u201dAllora Roberta, come va tutto procede bene, ti stai divertendo?\u201d
\u201cCerto! sembra tutto perfetto, la giornata, la location, il cibo, il vino e una giornata che sembra essere meravigliosa. Ora i formaggi \u00e8 da ieri che ci penso. Cosa mi fai assaggiare Marco?\u201d
E Alessio interviene.
\u201cMa davvero vuoi assaggiare \u2018sta roba? Lo sai le calorie che ci sono? Quanto impieghi a smaltire i latticini nel corpo? No, no io passo. Vado da Francesco e Fede che almeno parliamo della prossima marathon\u201d
\u201cMa dai amore, oggi siamo ad un matrimonio, oggi si festeggia, da domani, poi ci si rimette in carreggiata. Poi manco fossi un professionista\u201d
Al che Alessio ti fulmina con lo sguardo e mentre se ne va
\u201cMa cosa ne vuoi capire tu, divertiti con i formaggini, divertiti\u201d
\u201cLo scusi ma non so pi\u00f9 prenderlo, ultimamente \u00e8 una delusione continua. Vede solo il triathlon e le marathon in bici. Lo devo anche seguire quando va a gareggiare, mi di ce che siamo una coppia, solo quando lo decide lui, col cazzo che siamo una coppia, oggi non sta al mio divertimento e mi sta a fianco. No, sta con quei due rincoglioniti a parlare della prossima corsa che faranno. Poi facessero qualche risultato. L\u2019ultima volta gliene passati davanti pi\u00f9 di 750 davanti su 2000 partecipanti \u201c
\u201cSu Roberta non fare cos\u00ec, pensa a divertirti insieme a tua sorella e alla tua famiglia. Non sa cosa si perde il tuo ragazzo e adesso ti faccio ribaltare le papille gustative\u201d.
Comincio cos\u00ec a farti assaggiare tutta la mia scorta partendo dai formaggi pi\u00f9 teneri per arrivare agli erborinati. Ti ha impressionato un formaggio francese a pasta morbida che si produce in Normandia, ma mezz\u2019ora prima di mangiarlo bisogna forarlo con degli stecchini e poi versarci sopra del buon cognac, poi un formaggio gallese, da bere con del wisky biologico come il formaggio e infine il formaggio di Fossa con il miele e finalmente ti fai il tuo bicchiere di Recioto. Sei inebriata, sembra che tu stia godendo, continui a muovere la lingua la passi sulle labbra e mi sorridi, mentre mi si gonfiano i pantaloni, forse te ne sei anche accorta. Mi saluti, cerchi Alessio, lo trovi. Tempo tre minuti di orologio sei tu che lo mandi a cagare. E io ci godo, come ci godo. Tutti quei muscoli per cosa? Per non capire che una donna ha bisogno di attenzione di condividere i momenti insieme, perch\u00e9 devi farla sentire inferiore? Solo perch\u00e9 sei capace di stare su una cazzo di bicicletta, nuotare e correre per ore? Bello ci sono le automobili e sono pi\u00f9 veloci. Sai cosa sei? Un manico di scopa, ecco cosa sei, sei un manico di scopa con la tartaruga.
Non ti vedo pi\u00f9, chiss\u00e0 dove sei andata? Gli antipasti sono finiti si comincia a preparare il pranzo ai tavoli, ma c\u2019\u00e8 la pausa gli sposi vanno a fare le foto. Io ne approfitto per andare un attimo al camper. E\u2019 li che ti vedo, sei di spalle tra un gelsomino in fiore e una voliera \u201cRoberta! Roberta!\u201d ti giri e mi sorridi con le mani sui fianchi. Sembra una sfida \u201dDove stai andando Roberta? Da quella parte si va alle cantine\u201d Mentre mi avvicino mi dici \u201cVado a prendere un po\u2019 d\u2019aria e poi lo so che ci sono le cantine ci venivo da piccola, quando mio pap\u00e0 ci lavorava\u201d Un merlo indiano, dentro la voliera, si mette a fischiare al tuo passaggio.
\u201cAgli uccelli, piaccio agli uccelli, vorrei essere una passerottina, almeno un uccello lo trovo\u201d
Non ti rendi conto in che modo stai parlando, secondo me sei brilla, ma di quelle che vuole divertirsi.
\u201cE\u2019 si lui ha capito a chi fischiare \u00e8 tutta la mattina che passo e con me non ci ha mai pensato di fare un fischio, credevo fosse muto\u201d Intanto un altro uccello si mette a fischiare.
\u201cLo senti, questo \u00e8 un cuculo, guardalo \u00e8 lass\u00f9 in alto sulla punta di quel pino. Sai qual \u00e8 la sua prerogativa?\u201d \u201c
No!\u201d
\u201cQuando arriva dai flussi migratori e viene dalle nostre parti, si mette a fischiare per ore e ore e va alla ricerca dei nidi degli altri uccelli dove deposita le sue uova e le fa covare ad uccelli di altre razze che non se ne accorgono. Da qui il termine cuccare che in origine voleva dire uomo che insidia le donne degli altri\u201d
\u201cPer\u00f2 te ne intendi di uccelli?\u201d
\u201cSi diciamo di s\u00ec\u201d
\u201cVieni le hai mai viste le cantine?\u201d
\u201cNo, non posso, lo vorrei tanto, ma devo farmi trovare pronto quando tornano gli sposi\u201d
\u201cSai quanto ci metteranno? Poi sono in debito, anch\u2019io ho da raccontarti qualcosa non solo tu\u201d
Mi convinci, ci vuole poco, anche perch\u00e9 mi fa paura il pensiero che sei da sola e brilla. Scendiamo nella cantine, sono veramente, belle, ristrutturate mi racconti che cosa ci portavano i contadini dell\u2019epoca dove tenevano le provviste, mi fai vedere dove tengono il vino, Ne valeva la pena. Arriviamo nell\u2019ultima delle cantine e mi racconti di come avevano nascosto e salvato gli ebrei durante la seconda guerra mondiale, mi porti vicino alla piastra di marmo che racconta ci\u00f2 che \u00e8 era successo. Ci avviciniamo tutte e due, inciampi ed io non so come, ti afferro, evito di farti cadere, Sei salva, il tuo vestito \u00e8 salvo, ma la mia mano \u00e8 sulle tue tette, ci guardiamo, io mi scanso, un po\u2019 ti allontano.
\u201cNon ti piaccio, non piaccio neanche a te?\u201d
\u201cNo! Cio\u00e8 s\u00ec! Mi piaci \u00e8 che insomma non \u00e8 il momento, io sto lavorando\u201d
Mentre ti avvicini mi sussurri
\u201cQuando sarebbe il momento? Quando Alessio va a correre? Domani che non ci sei pi\u00f9?Il momento, \u00e8 quando \u00e8 il momento.\u201d
Sei davanti a me, mi baci sul collo, mentre una mano abbassa la cerniera dei mie pantaloni. Adesso ci stiamo baciando, mi slacci i pantaloni metti le mani sul mio cazzo, cominci a segarlo con tutte e due le mani, anche se ne basterebbe tranquillamente una. Ti tocco le tette, passo le mie mani sul culo, \u00e8 tutto sodo. Solo che non so cosa farti bel vestito ma non adatto perch\u00e9 un uomo te lo tolga. Ti abbassi, lo prendi in bocca, giochi con la lingua, mi mordi le palle tele metti in bocca, continui a segarmi il cazzo. Ma le mie mani non sanno dove andare. Prendo un telo di juta, lo metto per terra, mi sdraio. Sei sopra di me all\u2019altezza del mio petto. Faccio per tirarmi su, ma tu mi punti il piede sul petto.
\u201cGi\u00f9! Stai gi\u00f9!\u201d
Passi la mano dietro la schiena fai scendere la cerniera del tu vestito. In un attimo fai scendere l\u2019abito su di me, sposti una gamba, poi l\u2019altra. Sei rimasta solo con mutandine e reggiseno a sbalzo. Da sdraiato e tu sopra sei, giunonica, vedo tuoi capezzoli, ti abbassi a spostare l\u2019abito. Ora siamo solo io e te. Ti infili le mani nelle mutandine e cominci a toccarti e a godere. Ti prendo una caviglia e comincio a baciarti e leccarti il piede. Stai per cascare,ama stavolta resti in piedi ti sposto lo slip allargando le gambe mi fai vedere la tua figa bella, rasata e bagnata.
\u201cMe la sono depioata, ieri sera e poi in bagno mi sono toccata pensando a te\u201d
Rimanendo in quella posizione ti sfili la mutandina e me la butti sulla faccia, \u00e8 umida sa di te. Ti abbassi sulle tue gambe e telo infili dentro. Il mio cazzo entra dentro come se fosse a casa sua. Cominci ad andare su gi\u00f9, lo stantuffi senza fermarti, non hai un cedimento. Anche tu fai palestra, ma ne metti a frutto i risultati. Ti stringo i capezzoli, sono dei chiodi. Adesso ti sei girata, mi dai le spalle, \u00e8 pi\u00f9 forte di me ti devo sculacciare, mi impressiona l\u2019eco che fa la cantina a ogni colpo che ti do. Prendo io l\u2019iniziativa ti prendo da dietro, ma ti monto quasi dalla schiena, sei tutta piegata con il volto sul pavimento. Ti giro, voglio vedere il tuo volto che gode e mi guarda negli occhi. Tiri indietro le gambe e mi metti la suola delle scarpe sopra il mio petto. Sembra quasi che tu faccia resistenza con le gambe invece, si crea come una molla, quando affondo mandi indietro le gambe quando indietreggio, mi spingi con le gambe. In questo modo il mio cazzo spinge all’interno della figa. E\u2019 l\u00ec tranquillo che lavora sul tuo punto G, come sapesse dov\u2019\u00e8 sin dalla notte dei tempi. Cominci a godere, mi chiedi di non smettere, Stringi i telo di juta e cominci a venire, ma io non smetto di scoparti, troppo bello, quello che vedo e provo. Ti faccio venire due volte nel giro di pochissimo a quel punto vengo anch\u2019io, vorrei venirti dentro per farti sentire la mia sborra calda dentro di te. Ma non se hai preso le giuste contromisure, lo tiro fuori, ti sborro sulle tette e anche un po\u2019 sul viso. Passi la tua mano a cercare la sborra, la lecchi e la ingoi.
\u201cCon questo latte chi sa che formaggio viene?\u201d Ti metti subito a ridere. Ti bacio sulla bocca, ti succhio la lingua, sei fresca, come la tua et\u00e0.
\u201cMio Dio il pranzo!\u201d Sono io che impreco. Ci rivestiamo.
\u201cLe mie mutandine dove sono?\u201d
\u201cScordatele, quelle sono mie, tranquilla che tele pago. In un modo o nell\u2019altro tele pago\u201d.
Usciamo dalle cantine, mentre torna la macchina degli sposi. Mi saluti
\u201cCiao Cuccatore\u201d
Io mi fermo per non farmi vedere, tu fermi la macchina e ti rivolgi a tua sorella \u201cMi fai salire per favore? \u201c \u201cVa bene Sali, cosa \u00e8 successo?\u201d \u201cE\u2019 successo che Alessio \u00e8 il solito stronzo, me ne sono stata da sola nelle cantine perch\u00e9 non ne potevo pi\u00f9, adesso se mi vede comincia a farmi il terzo grado, per\u00f2 se gli dite che io sono venuta con voi, non mi rompe le palle\u201d
\u201cVa bene, non preoccuparti, ma cosa aspetti a mollarlo quel manico da scopa con la tartaruga?\u201d (O, l\u2019ha detto anche tua sorella, cosa aspetti?).
Intanto io mi avvicino alla sala da pranzo, sto fischiettando, sono un cuccatore, come il cuculo che continua imperterrito a fischiare. Anche il merlo indiano quando passo mi fischietta. Sembra che senta l\u2019odore del tuo sesso su di me. Del resto ho le tue mutandine in tasca. Il resto del pranzo e della festa scorre via veloce, tra il divertimento generale, tu ti metti a ballare con tutti, tranne Alessio. Secondo me era tanto che aspettavi una giornata cos\u00ec dove andare a briglia sciolta. E\u2019 arrivato il momento del conto, ci sono io con tutto il parentato degli sposi, intendo, quelli che devono pagare. Contiamo i coperti che c\u2019erano, scrivo la cifra, ma al momento di mettere nero su bianco sulla fattura.
\u201cVi faccio il 5% in meno, va bene?\u201d
\u201cCome mai, vuol fare un regalo agli sposi?\u201d dice tua sorella.
\u201cDiciamo di s\u00ec pi\u00f9 o meno, come se avessi saldato un debito, con il posto e questa villa che \u00e8 stata generosa con me\u201d
\u201c Contento lei\u201d.
Mi staccano l\u2019assegno li saluto, mi dirigo nelle retrovie si comincia a sbaraccare, fortuna che parto domani.
Tua sorella si avvicina a te e ti dice
\u201d Ma lo sai che Marco ci ha fatto il 5% di sconto perch\u00e9 secondo lui doveva saldare un debito con la villa, con il posto secondo ha bisogno di riposo o beve di nascosto.\u201d
Sorridi, quasi ti metti a ridere
\u201cPerch\u00e9 ridi? Ho detto qualcosa che ti ha fatto ridere?\u201d
\u201cNo, no, pensavo a quanto \u00e8 idiota Alessio, solo che adesso questa cosa mi fa ridere\u201d.
Ve ne siete andati ormai da qualche ora, la servit\u00f9 l\u2019ho licenziata e pagata. Mi ritiro nel camper, faccio la doccia. Sotto il getto dell\u2019acqua penso che oggi \u00e8 andata come a Vatel e tu sei la mia Anne de Montausier , mentre Alessio \u00e8 il Marchese di Lauzun, tutto preciso. Del resto la mia pancia, non \u00e8 come quella di Depardieu, per\u00f2.
Accendo la radio. Mentre mi asciugo alla radio il Liga canta….. &#034Certe Notti la macchina \u00e8 calda e dove ti porta lo decide lei.
Certe notti la strada non conta e quello che conta \u00e8 sentire che vai.
Certe notti la radio che passa Neil Young sembra avere capito chi sei.
Certe notti somigliano a un vizio che tu non vuoi smettere, smettere mai.&#034
Bussano alla porta.
\u201c Chi cazzo \u00e8 a quest\u2019ora?\u201d
Apro la porta, sei tu con un blister di birre, ghiacciate.
\u201cSecondo me quelle mutandine le hai pagate un po\u2019 troppo se vuoi, stanotte andiamo pari?\u201d.
Ti faccio entrare, chiudo la porta mentre il Liga canta…. &#034Certe notti c’hai qualche ferita che qualche tua amica disinfetter\u00e0.
Certe notti coi bar che son chiusi al primo autogrill c’\u00e8 chi festegger\u00e0 \u2026.. \u2026e v Era mattino presto, e mi chiamano alla finestra
Mi dicono &#034Francesco ti vogliono ammazzare&#034.
Io domando &#034Chi?&#034, loro fanno &#034Cosa?&#034.
Insomma prendo tutto, e come San Giuseppe
Mi trovo a rotolare per le scale, cercando un altro Egitto.
Alla radio De Gregori canta questa canzone. Effettivamente \u00e8 mattino presto, molto presto, ma devo organizzare un matrimonio. Domani un\u2019altra coppia di ragazzi ha deciso di convolare a nozze, speriamo, non si stanchino subito di loro stessi. Ormai le coppie come si uniscono si dividono. Non lo sopporto, non esiste amor proprio per difendere la scelta fatta. Sar\u00e0 che con i social possiamo raggiungere chi vogliamo, come vogliamo, raccontare e farci raccontare da persone che se le incrociassimo in giro per strada, in un negozio, in una piazza o via di una qualunque citt\u00e0, non ci degneremmo di uno sguardo se non per lustrarci gli occhi o per la stravaganza di come uno si veste oppure per come qualcuno si comporta urlando in mezzo alla gente. Ci crediamo di far parte del mondo, ma quando dobbiamo fare i conti con noi stessi e con chi abbiamo giurato fedelt\u00e0 e condivisione, l\u00ec non siamo pi\u00f9 social, preferiamo dividerci , o forse lo siamo, perch\u00e9 viene pi\u00f9 facile bannarsi, si dice cos\u00ec vero? (niente di personale verso chi legge, anzi in questo sono molto fortunato, so gi\u00e0 che ti stai preparando)
Comunque bando alle ciance, la radio passa De Andre, si vede che il messaggio subliminale dice che non devo fare il Deficiente, ma devo prendere delle decisioni importanti per l\u2019evento di domani. Organizzo catering, la stagione dei matrimoni \u00e8 iniziata da tempo siamo a maggio inoltrato. Direzione Trentino, non so ancora se una vecchia villa o un simil castello dell\u2019azienda che fornisce il vino nella zona, ormai usa cos\u00ec e a me va bene, molto bene. Mi hanno chiamato per andare fin l\u00e0. Il carrozzone l\u2019ho messo in moto, vediamo se oggi arriva tutto e se non manca, come al solito, qualcosa. Per queste missioni mi muovo in camper. E\u2019 comodo, resto in zona evento ho tutto a portata di mano. Sono ormai sul lago di Garda, tra poco arriviamo a destinazione. La radio adesso mi racconta della crisi greca, dell\u2019Isis e di come i gobbi (la Juventus), si avvicinano alla finale di Champions. Ma chi sene frega, del Milan non parlano quindi, importanza relativa. Intanto la destinazione si presenta davanti a me, incontro il proprietario della villa, E\u2019 una villa dell\u2019 800, ha subito molte ristrutturazioni, la leggenda racconta che nelle cantine dove adesso tengono anche del buon vino, nella seconda guerra mondiale salvarono degli ebrei grazie al signorotto proprietario della villa. \u201cVorr\u00e0 dire che andr\u00f2 a vederle \u2018ste cantine\u201d. Ma \u00e8 ora di lavorare anche perch\u00e9 la cucina va allestita, preparare la zona aperitivi, del pranzo, dove mettere la musica, insomma lasciatemi lavorare. Ed \u00e8 subito sera ormai, fortuna che il tempo tiene e gli invitati potranno stare tranquillamente all\u2019aperto. Arriva una macchina, dalla quale scende, la sposa insieme ad una sua amica. Una sventola di ragazza, ti dir\u00f2 anche la sua amica, mi viene incontro la saluto e le dico, visto che i miei riferimenti erano lei e la mamma dello sposo che era quasi tutto a posto, mancava praticamente la torta, che sarebbe arrivata fresca il giorno dopo e i formaggi, ma a quelli ci avrei pensato io, visto che sono la mia passione. Avevo fatto arrivare formaggi di tutti i tipi e da tutti i posti Francia, Inghilterra, Spagna e immancabilmente l\u2019Italia. Naturalmente bagnati dal Recioto. La sua amica pendeva dalle mie labbra, non mi toglieva lo sguardo di dosso, ero quasi imbarazzato, la sposa non si accorgeva della situazione da tanto era concentrata nelle ultime verifiche. Per\u00f2 ero anche gratificato e un po\u2019 mi pavoneggiavo, anche perch\u00e9 pi\u00f9 la guardavo e pi\u00f9 mi acchiappava, gran bella fisicata e sorrideva, sorrideva, era felice. Non ti immagini cosa le avrei fatto l\u00ec su due piedi dietro ad un albero, anche perch\u00e9 ho qualche arretrato, sono sempre in giro con il camper. Saluto la futura sposa e la sua amica. \u201dNon \u00e8 amica mia, \u00e8 mia sorella. Non sta pi\u00f9 nella pelle che io mi sposi, cos\u00ec si impossessa della mia camera\u201d \u201cNon \u00e8 vero, sono felice perch\u00e9 \u00e8 il primo matrimonio che c\u2019\u00e8 in famiglia e domani mi voglio divertire, malgrado Alessio.\u201d, mi riprendo e non posso fare a meno di notare il tuo accompagnatore. \u201cAlessio, mi sa che quel pirla \u00e8 Alessio. Un bel ragazzo non c\u2019\u00e8 che dire 185 cm circa, capelli corti sui lati e leggera cresta di un colore tra il biondo e il giallo, palestrato almeno 6 ore a settimana. \u201cAvr\u00e0 una tartaruga, che sar\u00e0 una testuggine. La tartaruga ce l\u2019ho anch\u2019io, poi se le donne la vogliono subito l\u00ec e non hanno voglia di cercarla io che ci posso fare. La mia \u00e8 timida si nasconde. Queste cose al signore non interessano, andiamo, ci aspettano a casa\u201d \u201cMarco, sono Marco, datemi del tu, ho gi\u00e0 la mia et\u00e0, non fatemi sentire pi\u00f9 vecchio\u201d \u201cNo, no per carit\u00e0, io sono Roberta, allora ci vediamo domani cos\u00ec mi fa assaggiare i formaggi con il Recioto\u201d \u201cSo io cosa ti farei assaggiare in mezzo alle gambe\u201d. Cos\u00ec ve ne andate e mi lasci la tua presenza nella mia testa. Jeans attillato, tacco dodici e una camicia anzi una canotta o qualcosa del genere, ma gambe, culo fianchi, tette erano tutto un programma. \u201c Chiss\u00e0 domani come si presenta, me la voglio gustare da capo a piedi, come si mette in tiro. Domani vieni che ti do il formaggio, bella topolina, giochiamo al gatto e al topo\u201d. Ormai \u00e8 sera, domani ci alza ancora molto presto. Mangio e chiudo la cena con del formaggio inglese, anzi gallese, del miele e un cicchetto di Wisky. \u201cQuesto s\u00ec che \u00e8 un matrimonio, a tre ma \u00e8 un gran matrimonio\u201d. Vado a dormire e per quanto intontito non mi tolgo dalla testa la tua presenza e mi tocca fare come Lucio Dalla in una canzone \u201cPrima di salir le scale mi son fermato a guardare una stella
sono molto preoccupato, il silenzio m’ingrossava la cappella.
Ho fatto le mie scale tre alla volta, mi son steso sul divano,
ho chiuso un poco gli occhi, e con dolcezza \u00e8 partita la mia mano \u201c Suona la sveglia \u00e8 ora di prepararsi. Esco dal camper e comincio ad impartire ordini a destra e a manca. Sembro Gerard Depardieu che interpreta Vatel il maestro di cerimonie del Conte di Cond\u00e8, quando prepara i tre giorni di feste per il Re Sole. \u201cMa io non mi suicido se non arriva il pesce, come ha fatto lui. Per\u00f2 se incontro Anne de Montausier e la sottraggo al Marchese di Lauzun. Solo per una notte, come Vatel, mi va benissimo.\u201d \u201c Basta smettila di fare lo smargiasso e torna alla realt\u00e0\u201d La parte sana prende il sopravvento e mi metto a lavorare. Tutto \u00e8 pronto. Ormai \u00e8 ora, cominciano ad arrivare i primi invitati, si avvicinano agli aperitivi. Cominciano a mangiare. Tartine, salatini, pizzette, voulevant \u2026 cominciano a stappare il prosecco e bevono, parlano di come era bella la sposa, elegantissima, una pettinatura bellissima. Ci fosse mai una volta che parlano di come era vestito lo sposo, di come era pettinato. Mai, ripeto, mai. Comunque tutto procede, la gente sembra gradire. Io invece gradisco la tua presenza appena appari alla mia vista. Ti avevo quasi messo da parte, mi ero quasi dimenticato di te, mi ero tuffato nel lavoro, adesso riemergevo ed ero l\u00ec a godermi la visione.. Vestito nero, sbracciato, a tubo lungo fino al ginocchio, fascia bianca con fiocco ad altezza della vita e che vita. Ai piedi scarpe nere con tacco lungo, molto lungo, aperti dietro al tallone. Mi viene voglia di baciarti le scarpe, di vederti vestita solo con quei tacchi vertiginosi. Sto per morire, mi va di traverso la saliva, mi Siete una bella coppia, stai proprio bene insieme a Big Jim. Arrivano anche gli sposi, finalmente, adesso non si scherza pi\u00f9, tutto deve funzionare a meraviglia. Ma non posso fare a meno di guardare la sposa \u00e8 veramente bella sembra una principessa. Allora penso ancora te e ti immagino vestita da sposa, solo del velo, lingerie bianca autoreggenti bianchi ai piedi tacchi bianchi. Aridaje, concentriamoci. La festa ha inizio siamo agli antipasti e gli invitati in piedi si dirigono dove meglio aggradano, c\u2019\u00e8 l\u2019angolo degli affettati della rosticceria, rigorosamente mignon, delle carni e delle verdure alla brace, tutti divorano gli arrosticini di agnello che arrivano dall\u2019Abruzzo. Del pesce, sia crudo che cotto, dei frutti di mare. Il re \u00e8 l\u2019astice alla catalana. Poi ci sono i formaggi e con loro ci sono io e ci sei anche tu, con Alessio per\u00f2, se non ne possiamo fare a meno, ce lo teniamo, fa parte dell\u2019arredo. \u201dAllora Roberta, come va tutto procede bene, ti stai divertendo?\u201d \u201cCerto! sembra tutto perfetto, la giornata, la location, il cibo, il vino e una giornata che sembra essere meravigliosa. Ora i formaggi \u00e8 da ieri che ci penso. Cosa mi fai assaggiare Marco?\u201d \u201cMa davvero vuoi assaggiare \u2018sta roba? Lo sai le calorie che ci sono? Quanto impieghi a smaltire i latticini nel corpo? No, no io passo. Vado da Francesco e Fede che almeno parliamo della prossima marathon\u201d \u201cMa dai amore, oggi siamo ad un matrimonio, oggi si festeggia, da domani, poi ci si rimette in carreggiata. Poi manco fossi un professionista\u201d Al che Alessio ti fulmina con lo sguardo e mentre se ne va \u201cMa cosa ne vuoi capire tu, divertiti con i formaggini, divertiti\u201d \u201cLo scusi ma non so pi\u00f9 prenderlo, ultimamente \u00e8 una delusione continua. Vede solo il triathlon e le marathon in bici. Lo devo anche seguire quando va a gareggiare, mi di ce che siamo una coppia, solo quando lo decide lui, col cazzo che siamo una coppia, oggi non sta al mio divertimento e mi sta a fianco. No, sta con quei due rincoglioniti a parlare della prossima corsa che faranno. Poi facessero qualche risultato. L\u2019ultima volta gliene passati davanti pi\u00f9 di 750 davanti su 2000 partecipanti \u201c \u201cSu Roberta non fare cos\u00ec, pensa a divertirti insieme a tua sorella e alla tua famiglia. Non sa cosa si perde il tuo ragazzo e adesso ti faccio ri baltare le papille gustative\u201d. Comincio cos\u00ec a farti assaggiare tutta la mia scorta partendo dai formaggi pi\u00f9 teneri per arrivare agli erborinati. Ti ha impressionato un formaggio francese a pasta morbida che si produce in Normandia, ma mezz\u2019ora prima di mangiarlo bisogna forarlo con degli stecchini e poi versarci sopra del buon cognac, poi un formaggio gallese, da bere con del wisky biologico come il formaggio e infine il formaggio di Fossa con il miele e finalmente ti fai il tuo bicchiere di Recioto. Sei inebriata, sembra che tu stia godendo, continui a muovere la lingua la passi sulle labbra e mi sorridi, mentre mi si gonfiano i pantaloni, forse te ne sei anche accorta. Mi saluti, cerchi Alessio, lo trovi. Tempo tre minuti di orologio sei tu che lo mandi a cagare. E io ci godo, come ci godo. \u201cTutti quei muscoli per cosa? Per non capire che una donna ha bisogno di attenzione di condividere i momenti insieme, perch\u00e9 devi farla sentire inferiore? Solo perch\u00e9 sei capace di stare su una cazzo di bicicletta, nuotare e correre per ore? Bello ci sono le automobili e sono pi\u00f9 veloci. Sai cosa sei? Un manico di scopa, ecco cosa sei, sei un manico di scopa con la tartaruga\u201d. Non ti vedo pi\u00f9, chiss\u00e0 dove sei andata? Gli antipasti sono finiti si comincia a preparare il pranzo ai tavoli, ma c\u2019\u00e8 la pausa gli sposi vanno a fare le foto. Io ne approfitto per andare un attimo al camper. E\u2019 li che ti vedo, sei di spalle tra un gelsomino in fiore e una voliera \u201cRoberta! Roberta!\u201d ti giri e mi sorridi con le mani sui fianchi. Sembra una sfida \u201dDove stai andando Roberta? Da quella parte si va alle cantine\u201d Mentre mi avvicino mi dici \u201cVado a prendere un po\u2019 d\u2019aria epoi lo so che ci sono le cantine ci venivo da piccola, quando mio pap\u00e0 ci lavorava\u201d Un merlo indiano, dentro la voliera, si mette a fischiare al tuo passaggio. \u201cAgli uccelli, piaccio agli uccelli, vorrei essere una passerottina, almeno un uccello lo trovo\u201d Non ti rendi conto in che modo stai parlando, secondo me sei brilla, ma di quelle che vuole divertirsi. \u201cE\u2019 si lui ha capito a chi fischiare \u00e8 tutta la mattina che passo e con me non ci ha mai pensato di fare un fischio, credevo fosse muto\u201d Intanto un altro uccello si mette a fischiare, E\u2019 un cuculo. \u201cLo senti, questo \u00e8 un cuculo, guardalo \u00e8 lass\u00f9 in alto sulla punta di quel pino. Sai qual \u00e8 la sua prerogativa?\u201d \u201cNo!\u201d \u201cQuando arriva dai flussi migratori e viene dalle nostre parti, si mette a fischiare per ore e ore e va alla ricerca dei nidi degli altri uccelli dove deposita le sue uova e le fa covare ad uccelli di altre razze che non se ne accorgono. Da qui il termine cuccare che in origine voleva dire uomo che insidia le donne degli altri\u201d \u201cPer\u00f2 te ne intendi di uccelli?\u201d \u201cSi diciamo di s\u00ec\u201d \u201cVieni le hai mai viste le cantine?\u201d \u201cNo, non posso, lo vorrei tanto, ma devo farmi trovare pronto quando tornano gli sposi\u201d \u201cSai quanto ci metteranno? Poi sono in debito, anch\u2019io ho da raccontarti qualcosa non solo tu\u201d Mi convinci, ci vuole poco, anche perch\u00e9 mi fa paura il pensiero che sei da sola e brilla. Scendiamo nella cantine, sono veramente, belle, ristrutturate mi racconti che cosa ci portavano i contadini dell\u2019epoca dove tenevano le provviste, mi fai vedere dove tengono il vino, Ne valeva la pena. Arriviamo nell\u2019ultima delle cantine e mi racconti di come avevano nascosto e salvato gli ebrei durante la seconda guerra mondiale, mi porti vicino alla piastra di marmo che racconta ci\u00f2 che \u00e8 era successo. Ci avviciniamo tutte e due, inciampi ed io non so come, ti afferro, evito di farti cadere, Sei salva, il tuo vestito \u00e8 salvo, ma la mia mano \u00e8 sulle tue tette, ci guardiamo, io mi scanso, un po\u2019 ti allontano. \u201cNon ti piaccio, non piaccio neanche a te?\u201d \u201cNo! Cio\u00e8 s\u00ec! Mi piaci \u00e8 che insomma non \u00e8 il momento, io sto lavorando\u201d Mentre ti avvicini mi sussurri \u201cQuando sarebbe il momento? Quando Alessio va a correre? Domani che non ci sei pi\u00f9?Il momento, \u00e8 quando \u00e8 il momento.\u201d Sei davanti a me, mi baci sul collo, mentre una mano abbassa la cerniera dei mie pantaloni. Adesso ci stiamo baciando, mi slacci i pantaloni metti le mani sul mio cazzo, cominci a segarlo con tutte e due le mani, anche se ne basterebbe tranquillamente una. Ti tocco le tette, passo le mie mani sul culo, \u00e8 tutto sodo. Solo che non so cosa farti bel vestito ma non adatto perch\u00e9 un uomo te lo tolga. Ti abbassi, lo prendi in bocca, giochi con la lingua, mi mordi le palle tele metti in bocca, continui a segarmi il cazzo. Ma le mie mani non sanno dove andare. Prendo un telo di juta, lo metto per terra, mi sdraio. Sei sopra di me all\u2019altezza del mio petto. Faccio per tirarmi su, ma tu mi punti il piede sul petto. \u201cGi\u00f9! Stai gi\u00f9!\u201d Passi la mano dietro la schiena fai scendere la cerniera del tu vestito. In un attimo fai scendere l\u2019abito su di me, sposti una gamba, poi l\u2019atra. Sei rimasta solo con mutandine e reggiseno a sbalzo. Da sdraiato e tu sopra sei, giunonica, vedo tuoi capezzoli, ti abbassi a spostare l\u2019abito. Ora siamo solo io e te. Ti infili le mani nelle mutandine e cominci a toccarti e a godere. Ti prendo una caviglia e comincio a baciarti e leccarti il piede. Stai per cascare, ama stavolta resti in piedi ti sposto lo slip allargando le gambe mi fai vedere la tua figa bella, rasata e bagnata. \u201cMe la sono rasata, ieri sera e poi in bagno mi sono toccata pensando a te\u201d Rimanendo in quella posizione ti sfili la mutandina e me la butti sulla faccia, \u00e8 umida sa di te. Ti abbassi sulle tue gambe e telo infili dentro. Il mio cazzo entra dentro come se fosse a casa sua. Cominci ad andare su gi\u00f9, lo stantuffi senza fermarti, non hai un cedimento. Anche tu fai palestra, ma ne metti a frutto i risultati. Ti stringo i capezzoli, sono dei chiodi. Adesso ti sei girata, mi dai le spalle, \u00e8 pi\u00f9 forte di me ti devo sculacciare, mi impressiona l\u2019eco che fa la cantina a ogni colpo che ti do. Prendo io l\u2019iniziativa ti prendo da dietro, ma ti monto quasi dalla schiena, sei tutta piegata con il volto sul pavimento. Ti giro, voglio vedere il tuo volto che gode e mi guarda negli occhi. Tiri indietro le gambe e mi metti la suola delle scarpe sopra il mio petto. Sembra quasi che tu faccia resistenza con le gambe invece, si crea come una molla, quando affondo mandi indietro le gambe quando indietreggio, mi spingi con le gambe. In questo modo il mio cazzo spinge all\u2019interno della figa. E\u2019 l\u00ec tranquillo che lavora sul tuo punto G, come sapesse dov\u2019\u00e8 sin dalla notte dei tempi. Cominci a godere, mi chiedi di non smettere, Stringi i telo di juta e cominci a venire, ma io non smetto di scoparti, troppo bello, quello che vedo e provo. Ti faccio venire due volte nel giro di pochissimo a quel punto vengo anch\u2019io, vorrei venirti dentro per farti sentire la mia sborra calda dentro di te. Ma non se hai preso le giuste contromisure, lo tiro fuori, ti sborro sulle tette e anche un po\u2019 sul viso. Passi la tua mano a cercare la sborra, la lecchi e la ingoi. \u201cCon questo latte chi sa che formaggio viene?\u201d Ti metti subito a ridere. Ti bacio sulla bocca, ti succhio la lingua, sei fresca, come la tua et\u00e0. \u201cMio Dio il pranzo!\u201d Sono io che impreco. Ci rivestiamo. \u201cLe mie mutandine dove sono?\u201d \u201cScordatele, quelle sono mie, tranquilla che tele pago. In un modo o nell\u2019altro tele pago\u201d. Usciamo dalle cantine, mentre torna la macchina degli sposi. Mi saluti \u201cCiao Cuccatore\u201d Io mi fermo per non farmi vedere, tu fermi la macchina e ti rivolgi a tua sorella \u201cMi fai salire per favore? \u201c \u201cVa bene Sali, cosa \u00e8 successo?\u201d \u201cE\u2019 successo che Alessio \u00e8 il solito stronzo, me ne sono stata da sola nelle cantine perch\u00e9 non ne potevo pi\u00f9, adesso se mi vede comincia a farmi il terzo grado, per\u00f2 se gli dite che io sono venuta con voi, non mi rompe le palle\u201d \u201cVa bene, non preoccuparti, ma cosa aspetti a mollarlo quel manico da scopa con la tartaruga?\u201d (O, l\u2019ha detto anche tua sorella, cosa aspetti?). Intanto io mi avvicino alla sala da pranzo, sto fischiettando, sono un cuccatore, come il cuculo che continua imperterrito a fischiare. Anche il merlo indiano quando passo mi fischietta. Sembra che senta l\u2019odore del tuo sesso su di me. Del resto ho le tue mutandine in tasca. Il resto del pranzo e della festa scorre via veloce, tra il divertimento generale, tu ti metti a ballare con tutti, tranne Alessio. Secondo me era tanto che aspettavi una giornata cos\u00ec dove andare a briglia sciolta. E\u2019 arrivato il momento del conto, ci sono io con tutto il parentato degli sposi, intendo, quelli che devono pagare. Contiamo i coperti che c\u2019erano, scrivo la cifra, ma al momento di mettere nero su bianco sulla fattura \u201cVi faccio il 5% in meno, va bene?\u201d \u201cCome mai, vuol fare un regalo agli sposi?\u201d dice tua sorella. \u201cDiciamo di s\u00ec pi\u00f9 o meno, come se avessi saldato un debito, con il posto e questa villa che \u00e8 stata generosa con me\u201d \u201c Contento lei\u201d. Mi staccano l\u2019assegno li saluto, mi dirigo nelle retrovie si comincia a sbaraccare, fortuna che parto domani. Tua sorella si avvicina a te e ti dice\u201d Ma lo sai che Marco ci ha fatto il 5% di sconto perch\u00e9 secondo lui doveva saldare un debito con la villa, con il posto secondo ha bisogno di riposo o beve di nascosto.\u201d Sorridi, qua si ti metti a ridere \u201cPerch\u00e9 ridi? Ho detto qualcosa che ti ha fatto ridere?\u201d \u201cNo, no, pensavo a quanto \u00e8 idiota Alessio, solo che adesso questa cosa mi fa ridere\u201d. Ve ne siete andati ormai da qualche ora, la servit\u00f9 l\u2019ho licenziata e pagata. Mi ritiro nel camper, faccio la doccia. Sotto il getto dell\u2019acqua penso che oggi \u00e8 andata come a Vatel e tu sei la mia Anne de Montausier , mentre Alessio \u00e8 il Marchese di Lauzun . Tutto preciso del resto la mia pancia, non \u00e8 come quella di Depardieu, per\u00f2. Accendo la radio. Mentre mi asciugo alla radio il Liga canta Certe Notti la macchina \u00e8 calda e dove ti porta lo decide lei.
Certe notti la strada non conta e quello che conta \u00e8 sentire che vai.
Certe notti la radio che passa Neil Young sembra avere capito chi sei.
Certe notti somigliano a un vizio che tu non vuoi smettere, smettere mai.
Bussano alla porta. \u201c Chi cazzo \u00e8 a quest\u2019ora?\u201d Apro la porta, sei tu con un blister di birre, ghiacciate. \u201cSecondo me quelle mutandine le hai pagate un po\u2019 troppo se vuoi, stanotte andiamo pari?\u201d. Ti faccio entrare, chiudo la porta mentre il Liga canta Certe notti c’hai qualche ferita che qualche tua amica disinfetter\u00e0.
Certe notti coi bar che son chiusi al primo autogrill c’\u00e8 chi festegger\u00e0 \u2026.. \u2026e vissero una notte felici e contenti…..
CONTINUA …..<\/p>\n

By ULULIULULA <\/p>\n

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