Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667

Warning: Cannot modify header information - headers already sent by (output started at /home/bestsexstory/public_html/wp-content/wp-cache-config.php:110) in /home/bestsexstory/public_html/wp-includes/rest-api/class-wp-rest-server.php on line 1667
{"id":1888,"date":"2016-09-17T18:21:35","date_gmt":"2016-09-17T18:21:35","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=1888"},"modified":"2016-09-17T18:21:35","modified_gmt":"2016-09-17T18:21:35","slug":"la-donna-schiava","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/la-donna-schiava.html","title":{"rendered":"la donna schiava"},"content":{"rendered":"

Non mi sfugge l\u2019assurdit\u00e0 della mia situazione. Ma ora che il gioco \u00e8 cominciato, mi sembra impossibile tornare indietro. E\u2019 il mio corpo che si \u00e8 svegliato dal torpore e non vuole tornare a dormire. Sento la trama del legno imprimersi nella schiena nuda. E\u2019 un lungo tavolo da dodici posti, di legno massiccio, forse noce o quercia. E\u2019 fresco e profuma di cose antiche. Le braccia sono stese sopra la testa, i polsi legati da un nastro di seta come l\u2019altra volta, e nello spazio lasciato libero tra i gomiti \u00e8 stato sistemato un candelabro di ottone a tre bracci, con lunghe candele rosse accese. Non posso cambiare la posizione, perch\u00e9 se sollevassi le braccia, mi brucerei sulle fiammelle. Sul mio corpo nudo sono stati disposti alcuni cibi: valve di ostrica con il loro sapido contenuto, fragole, sul pube un grappolo d\u2019uva nera, fiori di salmone che coprono pudici e maliziosi i capezzoli gi\u00e0 turgidi. A rendere il tutto pi\u00f9 difficile, un calice di vino bianco in precario equilibrio all\u2019altezza dell\u2019ombelico. Nessuno mi ha detto niente, ma indovino che devo mantenere la posizione e restare immobile. So che quel bicchiere, lucido e gelido, \u00e8 la mia spada di Damocle, la prova da non fallire se non voglio deluderlo. Mi guardo attorno cercando di non rovinare l\u2019ardita composizione di cibo che costella il mio corpo, i seni, la pancia, le gambe e che m\u2019impedisce qualunque movimento. La sala da pranzo, se cos\u00ec si pu\u00f2 definire, \u00e8 molto ampia. Alle pareti posso intravedere dei ritratti e dei quadri a tema bucolico, forse ottocenteschi, nelle loro elaborate cornici. Sopra di me un lampadario di cristallo pende trasparente e luminoso, un pezzo di antiquariato pregiato. Dall\u2019altra parte intuisco la forma della mensola di un camino e alcune porte chiuse.
Sono al centro del tavolo, quasi a rappresentare la portata principale, o un\u2019offerta sacrificale. Le pareti sono di un colore scuro, forse una carta da parati damas**ta o una vernice molto pastosa. L\u2019atmosfera \u00e8 fumosa, ovattata, una sorta di ventre caldo e sospeso nel mondo. Non percepisco rumori esterni o presenze di alcun tipo. In fondo ai miei piedi, rigorosamente accostati per non far cadere le fragole che adornano le cosce, percepisco la presenza di un candelabro gemello a quello che mi blocca le braccia. Un secondo nastro di seta mi chiude le caviglie e si annoda attorno alla lumiera. Sono inerme, legata e immobilizzata a quel tavolo e attendo.
Il cuore mi batte pi\u00f9 forte, immagino quale bizzarro spettacolo devo apparire dall\u2019esterno, quale mente morbosa potrebbe studiare un piano cos\u00ec accurato per trattenermi? La condensa sul bicchiere si raccoglie in grosse gocce d\u2019acqua gelide, che scivolano lungo lo stelo e cadono sulla mia pelle, gi\u00e0 molto sensibile per l\u2019attesa e la tensione. Sento freddo e allo stesso tempo mi pare di bollire. La goccia prosegue il suo percorso lungo il fianco, la pelle s\u2019increspa per il freddo e devo attingere a tutta la mia forza per non farmi sopraffare da un brivido. Come l\u2019altra volta, mi sembra una tortura deliberata, creata ad arte per accendere ogni mio recettore. Avverto la ruvidezza del guscio delle ostriche, che gratta la superficie. Avverto la rotondit\u00e0 degli acini d\u2019uva che coprono il mio sesso e allo stesso tempo lo adornano. Avverto la serica consistenza delle fragole, il loro profumo dolce, la freschezza delle roselline di salmone, che solleticano le mie areole. E il calice di vino, che si erge come un trofeo sul morbido incavo dell\u2019ombelico. Combatto contro l\u2019istinto di alzarmi e cerco di adattarmi alla situazione, di estraniarmi dal mio corpo. Lentamente i brividi si acquietano. Ho trascorso questa settimana in una sorta di limbo, attendendo con ansia questo giorno, ansiosa di sapere cosa mi sarebbe toccato e non avrei mai immaginato questo.
Non \u00e8 stato facile affidarmi all\u2019ignoto e sottostare a una richiesta tanto insolita e specifica, eppure sono tornata, eppure sono qui su questo tavolo, vestita solo di piccoli aperitivi, inerme nelle mani di un uomo che non conosco. Sono immersa in questi pensieri, quando percepisco un cambio nell\u2019aria, quella sensazione impalpabile e seducente che colpisce proprio allo stomaco. Una porta si \u00e8 aperta e impercettibilmente il mio naso si tende per sentire il suo odore. Sapone, sale, qualcosa di selvatico e ombroso come il muschio. E\u2019 lui. Mi stupisco di me stessa, dell\u2019immediata reazione del mio corpo. Le mie terminazioni nervose sono in tilt, un calore diffuso apporta sangue a ogni centimetro, sento il viso caldo e arrossato, cos\u00ec concentro la mia attenzione sul bicchiere di vino che ondeggia pericolosamente. Trattengo il respiro, mentre si avvicina al tavolo.
Mi si affianca, indossa sempre pantaloni scuri ed \u00e8 a torso e piedi nudi. Non indossa la maschera stavolta. Ci guardiamo negli occhi. Comincia a girare lentamente attorno al tavolo, forse a giudicare l\u2019operato. Avverto un tintinnio di ghiaccio, da qualche parte c\u2019\u00e8 un cestello forse per la bottiglia di vino. Sento che \u00e8 dietro di me, dalla parte delle braccia.
Fa scivolare un cubetto di ghiaccio nel palmo della mia mano, poi all\u2019interno del polso e poi molto lentamente sul braccio. Lascia una scia ghiacciata sulla pelle e mi fa rabbrividire. Mantenere il controllo precario sul mio corpo diventa sempre pi\u00f9 difficile. Il cubetto prosegue il suo viaggio, nell\u2019incavo dell\u2019ascella, sul fianco del seno destro. Si sofferma. Vedo la sua bella bocca piegarsi in un sorriso, si avvicina alla rosellina di salmone che nasconde il capezzolo, l\u2019afferra delicatamente con le labbra e la mangia, senza mai toccare la mia pelle. Dolorosamente, trattengo un gemito di desiderio, mentre il cubetto fa un cerchio completo sull\u2019areola, rendendomi ancora pi\u00f9 sensibile e umida.
Fa scorrere il cubetto alla base del collo, la mia pelle si tende e vibra. Passa tra i seni, si piega di nuovo e raccoglie una fragola tra i denti e me la porge.
Socchiudo le labbra e do un piccolo morso, sento la consistenza polposa del frutto che scivola in fondo alla gola e inghiotto senza nemmeno masticare, tanta \u00e8 l\u2019agitazione. Prende un\u2019ostrica con due dita e la sorbisce. La sua bocca imprime un bacio salato al centro della pancia. Il ghiaccio si \u00e8 ormai sciolto e sento l\u2019acqua gelida scorrere ai lati del collo.
Si allontana per prenderne un altro e proseguire la tracciatura del mio corpo. Stavolta \u00e8 dall\u2019altra parte, sul lato sinistro. Senza fretta prosegue la sua ispezione, percepisco il suo sorriso divertito nel vedere come il mio corpo reagisce naturalmente al suo gioco. La testa si piega sull\u2019altro capezzolo e stavolta oltre a raccogliere il salmone, la sua lingua si sofferma sulla punta rosea e aguzza.
Non riesco a trattenere un gemito di doloroso piacere, subito acuito dal ghiaccio che solletica le mie terminazioni nervose. Il bicchiere ha un altro ondeggiamento. \u201cNon farlo cadere\u201d sussurra, imprimendomi altri baci sul corpo mano a mano che raccoglie il cibo e lo raffredda subito dopo con il cubetto. Sto impazzendo in un\u2019estasi sensoriale e non riesco nemmeno a godermi quelle sensazioni. Le braccia e le gambe mi formicolano e la tensione di tenere in equilibrio il bicchiere \u00e8 fortissima. Non ha fretta, vuole che ogni centimetro sia sollecitato e rapito dalla sua perversa fantasia. Il ghiaccio segue la linea sinuosa del fianco, lo sento percorrere l\u2019interno della vita, proseguire lungo il bacino e poi soffermarsi sulla coscia, mentre con la stessa delicatezza raccoglie altre ostriche e altre fragole. Alcune me le offre, dividiamo i frutti a met\u00e0 e questo mi sembra incredibilmente erotico, molto pi\u00f9 di essere nuda e immobilizzata.
Percepisco le contrazioni dell\u2019utero, sento il clitoride turgido e umido. Non so come riesca a portarmi a un tale livello di eccitazione senza praticamente toccarmi. Finalmente arriva al grappolo d\u2019uva. Sento la sua guancia ispida graffiarmi la carne delle cosce, avverto il suo naso che respira i miei umori, mentre stacca un chicco e me lo porge. Posso quasi sentire il mio odore sul frutto, la dolcezza dell\u2019acino mescolata all\u2019asprezza della mia eccitazione. Ha il sapore di cose proibite. Affonda le labbra nella mia intimit\u00e0 e stacca un altro chicco, lo mangia. \u201cDelizioso\u201d mormora. Sono sulla corda e non so cosa aspettarmi. Molto delicatamente inserisce il cubetto di ghiaccio tra le grandi labbra, ed \u00e8 impossibile trattenere un sussulto di sorpresa a quel contatto gelido con il calore del mio sesso. Lo sento che si fonde impregnandomi di acqua e lascia una sensazione elettrica di dolore misto a piacere. Sono molto sensibile e sovraeccitata e quasi \u00e8 sufficiente questo a farmi venire. Finalmente afferra il calice, il sollievo mi pervade e posso rilasciare i muscoli. Ne sorbisce un sorso, poi risale lungo il mio corpo e riversa il vino su di esso, leccandolo con maestria. Sospiro di desiderio. Riempie l\u2019ombelico e beve da esso, poi la sua lingua risale lungo la pancia e lascia impronte alcoliche sulla mia pelle, si sofferma sul capezzolo sinistro e i miei sospiri salgono di intensit\u00e0 fino a diventare veri gemiti. \u201cNon ti fermare\u201d supplico. Ma ovviamente si ferma e prosegue, sulle spalle, le braccia, i gomiti e i polsi legati. Tutto il mio corpo \u00e8 cosparso di vino e della sua saliva. Perdo la cognizione del tempo e dello spazio, mentre continua scendendo dall\u2019altra parte fino ad arrivare alle caviglie. Sono libera dal cibo, ma non dai nastri n\u00e9 dalle candele che continuano ad apparire minacciose e sensuali carceriere.
Sento la sua mano che scivola dal ginocchio e risale la coscia per poi infilarsi tra le gambe chiuse. Rilasso i muscoli per permettergli di trovare la strada pi\u00f9 agevole. Accarezza il monte di venere e con un dito titilla il clitoride. E\u2019 sufficiente questo breve contatto per farmi esplodere in un orgasmo intenso e travolgente. Sono troppo eccitata per trattenermi e posso avvertire la vulva pregna di questa intesa eccitazione. Il dito prosegue ed entra, accarezzando le pareti interne. Non riesco a controllarmi e alcune gocce di cera cadono sulle caviglie, ma il dolore \u00e8 molto lontano e acuisce le mie percezioni e stimolazioni. Estrae il dito e me lo porge, lo lecco e lo guardo. Lo desidero e lui lo sa. Il mio sapore \u00e8 aspro e dolce allo stesso tempo. Mi slega le caviglie e le accarezza togliendo la cera che si sta rapprendendo, tiro le ginocchia verso il bacino. Risale e mi slega anche i polsi. Mi siedo sul tavolo e ci guardiamo. Non resisto oltre, devo averlo. Cos\u00ec senza distogliere gli occhi gli sfilo i pantaloni e libero la sua incredibile erezione. Si \u00e8 eccitato guardandomi e ora vuole essere dentro di me. Circondo i suoi fianchi con le gambe e lo avvicino al mio sesso, lo afferro per il pene e comincio a massaggiarlo con la mano, sfregandolo contro le grandi labbra umide, per lubrificarlo. Si piega leggermente verso di me appoggiando le mani al bordo del tavolo. La sua testa \u00e8 nella curva tra la spalla e il collo e geme. Forse anche lui ha tirato troppo la corda e sta per venire. E infatti non ci mette molto a inondarmi del suo sperma bianco sul basso ventre e le cosce. Con un movimento fluido, sfruttando ancora la sua erezione, lo inserisco dentro e ci schiacciamo l\u2019uno contro l\u2019altra. Con le gambe seguo il ritmo del suo bacino e mi sdraio con la schiena sul tavolo. Le sue mani vanno al mio seno e lo afferrano, mentre lo sento ormai completamente dentro di me, fino ai testicoli. Si libera dalla mia presa e porta le gambe sulle spalle. La penetrazione \u00e8 molto profonda e intensissima, tanto che comincio a urlare. Mi afferro al bordo del tavolo per potermi puntellare, il suo ritmo \u00e8 quasi rabbioso. Affonda dentro di me come un coltello, preciso e doloroso, eppure piacevole. Vedo la sua espressione concentrata e desiderosa, le sue mani stuzzicano i miei capezzoli rigidi, amplificando le sensazioni. Mi afferra una mano e me la porta sul monte di venere. \u201cToccati per me, voglio guardarti\u201d la sua voce \u00e8 roca e sensuale, e quelle parole mi sciolgono di desiderio. Abbasso le gambe in modo da offrirgli lo spettacolo di noi due fusi uno dentro l\u2019altra e del mio clitoride esposto. Continua a penetrarmi. Porto due dita prima attorno alle grandi labbra, avverto il suo sesso turgido dentro di me che mi possiede fino in fondo, lo accarezzo alla base e inumidisco le dita. Lui aumenta il ritmo e mi guarda rapito.
Risalgo sul clitoride e comincio a stimolarlo con le dita, inarcando la schiena, mentre con l\u2019altra mano mi torturo un capezzolo. \u201cSei bellissima, \u201d sussurra lui. Allungo le dita umide verso la sua bocca e lui le succhia, i colpi sono sempre pi\u00f9 continui e forti. Sto arrivando all\u2019apice e riprendo la mia stimolazione, mentre la punta del suo pene raggiunge l\u2019utero e occupa ogni centimetro di me. Il movimento delle mie dita \u00e8 ormai frenetico finch\u00e9 l\u2019orgasmo non sopraggiunge quasi togliendomi il fiato. Con un colpo di reni deciso anche lui si svuota dentro di me, sostenendosi sulle braccia per non cadermi addosso. Sento il suo sesso pulsare e contrarsi dentro e poi ritirarsi lentamente. Si solleva e mi afferra da sotto i glutei, sollevandomi dal tavolo. Siamo ancora incastrati, mi sostengo a lui con le gambe, mentre scende a terra.
Il pavimento \u00e8 in parquet, fresco e liscio. Sono a cavalcioni sopra di lui, mentre lui ha la schiena a terra. \u00c8 la prima volta che sono in una posizione dominante. Lo guardo mentre muovo il bacino lentamente per rinvigorire la sua erezione, lo sento gonfiarsi dentro di me e darmi un brivido, poi mi fermo. Le mie mani accarezzano il suo petto, mi chino e faccio scorrere la lingua sul suo collo, \u00e8 accaldato e ha un sapore aspro ma gradevole. Ha delle belle spalle, le mie mani scorrono su di lui, questa volta sono io che voglio esplorarlo. Saggio le braccia, la pancia, il petto, \u00e8 un contatto intimo e privato, qualcosa che non credo abbia mai concesso alle donne prima di me. Passo le dita sulla mascella, accarezzo le labbra sottili, il naso e l\u2019arcata sopraccigliare. La mia lingua scivola dentro la sua bocca, ma solo per un istante, poi scende sui capezzoli gi\u00e0 rigidi. Geme mentre le mie labbra si schiudono su di loro e succhiano, mi piace la loro consistenza dura, mi piace eccitarlo con la mia bocca. Il suo sesso \u00e8 gonfio e rigido e m\u2019impala su di lui, mentre il mio corpo comincia a muoversi, avanti e indietro, su e gi\u00f9. Accompagna il movimento con il bacino, dando dei brevi colpi verso l\u2019alto che mi entrano dentro con un sussulto.
E\u2019 un amplesso pi\u00f9 lento, pi\u00f9 profondo di quello di prima. Ho il mio ritmo e lui mi segue con dolcezza, tenendomi per i fianchi. Le sue mani risalgono sul seno, lo stringono ma senza l\u2019irruenza di prima, ne saggiano la morbidezza e la consistenza con il palmo aperto, poi si portano sul sedere e lo stringono con pi\u00f9 forza, accentuando il movimento ed entrando ancora pi\u00f9 in profondit\u00e0 nel mio sesso.
Arriva in punti che prima d\u2019ora non sapevo di possedere, mi fa sentire completamente piena, il piacere si espande a onde dal basso ventre per poi risalire nello stomaco. I nostri umori mescolati aumentano la lubrificazione, lui s\u2019inumidisce le dita e risale tra i glutei, cominciando a solleticare l\u2019ano. Sento il polpastrello che bagna il contorno del buchino e lo forza leggermente solo con la punta. E\u2019 ancora molto rigido e avverto fastidio. Nel frattempo il mio bacino si schiaccia sul suo, mentre tutto il mio busto si porta avanti e indietro sulla sua asta. Aiutato dalla mia eccitazione, l\u2019indice riesce a entrare un po\u2019 per volta nell\u2019ano, e comincia muoverlo dentro, stimolando lo sfintere. Gemo molto forte, mi sento incredibilmente eccitata e piena. Mi afferro a lui, piegata dal piacere, mentre i colpi sono serrati e il suo pene sbatte nelle pareti interne, e il dito aumenta la sensazione di pienezza e piacere. \u201cContinua\u201d sussurro. Mi schiaccio col seno sul suo petto, mentre contraggo i muscoli dell\u2019utero per amplificare la frizione. Il dito spinge la punta del pene e crea uno sfregamento intenso. Urlo e lui aumenta i colpi, mentre il movimento dei miei fianchi diventa ormai frenetico. Il clitoride \u00e8 compresso nella presa e molto sensibile. L\u2019ennesimo orgasmo mi travolge, la vulva si contrae attorno al suo membro, quasi a imprigionarlo, mentre il suo dito esce lentamente dal mio sfintere. Sento che \u00e8 ancora rigido dentro di me e non credo sia venuto, ma sono esausta e ormai troppo lubrificata per sentire altro. Esce e il suo pene svetta lucido di umori e ancora energico. Scivolo pi\u00f9 in basso e lo prendo in bocca, leccandolo dalla base fino alla cappella scoperta e bagnata. Sa dei nostri umori mescolati. Lo vedo portarsi le mani sotto il collo e sollevare la testa per guardarmi. Mi concentro, sento le vene che lo solcano sul palato, mentre la mia testa si spinge sempre pi\u00f9 in gi\u00f9, per avvolgerlo completamente, per poi risalire e affondare nuovamente, con movimenti precisi. Mi piace dargli piacere, ricompensarlo per le sensazioni che mi regala. La mia lingua lo accarezza, sormonta la punta e la succhia con dolcezza, poi scende fino ai testicoli e succhia anche quelli. Lo vedo contorcersi, mi prende la testa e la schiaccia sul suo membro fino a farlo sparire interamente nella mia bocca, mentre aspiro con forza. Mi aiuto con la mano e comincio a percorrere su e gi\u00f9 la sua asta, tenendo solo la cappella sulla lingua.
Afferra anche lui il pene, sulla mia mano e comincia a masturbarsi dentro la mia bocca. La mia lingua sa come eccitarlo e ben presto sento il caldo liquido uscire dalla punta e scivolare dentro di me. Afferro i testicoli e li stringo delicatamente. Con un gemito mi schiaccio sul suo pene e inghiotto il suo orgasmo denso. Sono esausta e mi sdraio per terra, asciugandomi col dorso della mano. Restiamo in silenzio per un istante, in cui comincio a scivolare nel sonno. In qualche angolo della mente percepisco che si riveste, che mi aiuta ad alzarmi e mi accompagna da qualche parte, forse una camera da letto. \u201cAlla prossima settimana.\u201d \u201cS\u00ec \u201d dico semplicemente, prima di addormentarmi.<\/p>\n