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{"id":1847,"date":"2016-09-17T18:02:41","date_gmt":"2016-09-17T18:02:41","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=1847"},"modified":"2016-09-17T18:02:41","modified_gmt":"2016-09-17T18:02:41","slug":"una-giornata-afosa-parte-2","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/una-giornata-afosa-parte-2.html","title":{"rendered":"Una giornata afosa parte 2"},"content":{"rendered":"

Andrea mi ferm\u00f2 dal braccio prima che potessi entrare.<\/p>\n

&#034Io sto andando su, nell’altro bagno, credo di avere qualcosa allo stomaco.&#034<\/p>\n

Lasciato Andrea, entrai nel bagno. Il cuore mi pulsava per l’eccitazione. Allo stesso tempo corsi al water, a chi non capita di farsela scappare alla vista di un cesso?
Il water era disposto accanto alla doccia. Non feci caso in quel momento, chiusi gli occhi e pisciai come non facessi da secoli.
Ad un tratto mi accorsi che il padre di Andrea, Peppe, mi stesse fissando.<\/p>\n

&#034Hai proprio una bella minchia, figliolo.&#034<\/p>\n

Non riuscii proprio a non arrossire. Non mi accorsi che il box doccia aveva una met\u00e0 del vetro non oscurata, probabilmente era stata cambiata successivamente a causa di una rottura o perdita. Lui mi fissava proprio da l\u00ec. Anche io feci lo stesso: stava massaggiandosi le palle col sapone, quasi non si vedevano dalla tanta schiuma. Poi si gir\u00f2 quasi a mostrarmi il culo e si infil\u00f2 un dito, come a volerselo pulire.
Il mio cazzo stava diventando di marmo, lui intanto stava lavandosi il suo, menandoselo con forza.
Le mani tozze quasi non riuscivano ad afferrarlo tutto tanto che le us\u00f2 entrambe.
Io ero come immobile alla sua vista, lui intanto si sciacqu\u00f2 e usc\u00ec.
Il bagno, appunto, era stretto ed io ero ancora davanti al water che provavo a farmelo inutilmente ammosciare. <\/p>\n

&#034Scusa, figliolo, qui \u00e8 stretto, devo per forza passare.&#034<\/p>\n

Mi pass\u00f2 da dietro, tutto nudo e ancora bagnato. Sentii spingermi con forza verso il muro dalla sua pancia. Mentre il suo cazzone strisciava sulle mie natiche bianche. A quel punto l\u00ec non se ne parlava pi\u00f9 di riuscire a nascondere il mio cazzo. <\/p>\n

&#034Ahahah, non preoccuparti ragazzo, anche a me capita ogni tanto quando vedo mio figlio nudo. Ce l’abbiamo nel sangue. Sticchi (fighe) e minchie non fanno differenza quando sei di natura un porco voglioso.&#034 <\/p>\n

Il mio cazzo voleva scoppiare sentendo quelle parole.
Intanto inizi\u00f2 ad asciugarsi la testa e, tutto bagnato, torn\u00f2 di nuovo da me.
Si posizion\u00f2 di nuovo dietro e port\u00f2 la bocca al mio orecchio.<\/p>\n

&#034Sai, \u00e8 da un sacco che non scopo con qualcuno, quel tuo culo sodo mi piace un sacco&#034<\/p>\n

Stava schiacciandomi il suo grosso cazzo contro il mio culo, poi mi afferr\u00f2 il cazzo con una mano e si spost\u00f2 di lato.
Inizi\u00f2 a menarmelo a forza, aprendomi il cazzo come se stesse mungendo una vacca.
Con l’altra mano anch’essa ancora bagnata, mi strofinava il buco del culo.<\/p>\n

&#034Ti piace, vero? Non sai quanti culi ho aperto in campagna.&#034<\/p>\n

Poi si mise a leccarmi l’orecchio e a mordermelo.<\/p>\n

Mi sbatt\u00e9 con forza al muro e si sput\u00f2 sulla mano, lubrifucandosi il cazzo.
Sentivo la sua cappella spingere dentro, ero estasiato. Intanto continuava a menarmelo con forza, a momenti sentivo quasi bruciare la pelle.
Inizi\u00f2 un lento movimento di bacino andando sempre via via pi\u00f9 veloce. Ad un certo punto sentivo le sue palle sbattere sulle mie. <\/p>\n

Poi lo tir\u00f2 fuori, mi prese per un braccio e mi stese a terra. Si abbass\u00f2 sul mio viso e inizi\u00f2 a strusciarli le cadenti palle pelose culla mia bocca. Ero su un altro mondo.
Intanto lui se lo menava sempre pi\u00f9 velocemente. <\/p>\n

&#034Apri la bocca figliolo, ti ho comprato il latte.<\/p>\n

Aprii la bocca e mi infil\u00f2 il suo cazzo. Quasi non entrava da quanto era grosso. Riuscivo a malapena a leccargli il prepuzio dal poco spazio che rimaneva.<\/p>\n

Ad un certo punto venne, sentii la sua sborra invadermi la gola, non finiva mai.<\/p>\n

&#034Bravo, complimenti ancora per la bella minchia che tieni.<\/p>\n

Io rimasi due minuti a terra, quasi distrutto.<\/p>\n

Lui, invece torn\u00f2 sotto la doccia. Continuavo a fissarlo mentre si lavava. Se lo menava ogni due per tre.
Ad un tratto mi ricordai del mio amico Andrea, mi alzai di botto, mi lavai la faccia e uscii dal bagno.<\/p>\n

Feci in tempo a mettermi davanti al tavolo facendo finta di aspettarlo.<\/p>\n

Intanto il padre usci fuori dal bagno in mutande. <\/p>\n

&#034Scusate ragazzi, ho dimenticato di prendere i vestiti prima.<\/p>\n

Il suo cazzo ancora duro contro le mutande, sbatteva a destra e sinistra quasi a voler uscire fuori. Mentre una palla stava per ballonzolare fuori.<\/p>\n

Questa \u00e8 stata la mia prima volta con un uomo maturo. Da l\u00ec in poi, ogni qual volta potevo, andavo in campagna in bici a cercare qualche bell’uomo da poter compiacere.<\/p>\n

\u00c8 anche cos\u00ec che \u00e8 iniziata la mia voglia di esibizionismo. Stavo nudo nei campi a masturbarmi ogni qual volta vedessi un uomo maturo.<\/p>\n

Mentre con Peppe, il padre di Andrea, non ci furono pi\u00f9 occasioni.
\n