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{"id":1837,"date":"2016-09-17T18:02:41","date_gmt":"2016-09-17T18:02:41","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bestsexstory.com\/?p=1837"},"modified":"2016-09-17T18:02:41","modified_gmt":"2016-09-17T18:02:41","slug":"la-mia-esperienza-con-una-coppia-cuckold-parte-13","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.bestsexstory.com\/la-mia-esperienza-con-una-coppia-cuckold-parte-13.html","title":{"rendered":"La mia esperienza con una coppia cuckold parte 13"},"content":{"rendered":"

-Tredicesima parte-<\/p>\n

Cenammo nella solita saletta a noi riservata, io e P. eravamo entrambi visibilmente preoccupati per l\u2019atteggiamento di S., si fece raccontare nuovamente tutto quello che era successo con R. e mi sembr\u00f2 particolarmente felice per l\u2019epilogo della nostra storia, poi fece una considerazione:
–\t\u201cIn tutti i rapporti ci sono degli alti e bassi, ci sono dei momenti in cui vorresti mandare tutto all\u2019aria e cominciare una nuova vita, la capisco benissimo, secondo me hai fatto bene a troncare il rapporto, vorrei avere anch\u2019io il tuo coraggio\u2026\u201d – P. rimase molto sorpreso e replic\u00f2:
–\t\u201cCosa vuoi dire scusa, in che senso vorresti avere il suo coraggio?\u201d;
–\t\u201cNel senso che a volte si deve avere il coraggio di prendere decisioni che possono cambiare tutto nella vita, senza pensare troppo alle conseguenze, non intendevo nulla in particolare, era un modo di dire\u2026\u201d – P. prefer\u00ec non replicare oltre e non approfond\u00ec il discorso, per\u00f2 era evidente che quella considerazione non gli era piaciuta, tanto meno la risposta di S. che era stata molto evasiva, inoltre era parsa visibilmente in difficolt\u00e0 nel dare una spiegazione adeguata dopo la sua uscita, cambi\u00f2 discorso proponendo di continuare la serata in una discoteca vicina.
Dopo la cena ci recammo quindi alla discoteca, nel tragitto ci baciammo appassionatamente, mi tir\u00f2 fuori il cazzo e cominci\u00f2 a segarmi, arrivati nei pressi del locale c\u2019era una coda di auto e P. ci disse:
–\t\u201cRagazzi cercate di ricomporvi perch\u00e9 vi possono vedere dalle altre auto ed ai lati della strada.\u201d – S. gli rispose seccata:
–\t\u201cNon rompere i coglioni e pensa a guidare!\u201d – detto questo cominci\u00f2 a farmi un pompino, io ero parecchio imbarazzato perch\u00e9 le auto erano davvero molto vicine ed il rischio che qualcuno ci vedesse era altissimo, quindi la avvisai anch\u2019io:
–\t\u201cS. ci possono vedere, dai fermati.\u201d;
–\t\u201cHo voglia del tuo cazzo G. lasciami fare e lascia che guardino, saranno solo invidiosi.\u201d.
Costringerla a fermarsi era impossibile perch\u00e9 mi lasciava senza fiato quando me lo succhiava, quindi me ne fregai e le accompagnai la testa facendoglielo prendere in gola tutto e tenendola gi\u00f9, mi piaceva tantissimo quando la sentivo ansimare e respirare affannosamente sul mio cazzo, preso dall\u2019enfasi la afferrai per la coda e cominciai praticamente a scoparla in bocca, lei rantolava con il mio cazzo piantato in gola. Ad un certo punto girai lo sguardo di lato e notai quattro ragazzi in un auto a fianco a noi che guardavano divertiti la scena, mi fecero segno con il pollice, risposi alzando pure io il pollice dicendo a S.:
–\t\u201cS. ci sono dei tuoi ammiratori che vogliono complimentarsi con te\u2026\u201d – lei si stacc\u00f2 dal cazzo e sollev\u00f2 la testa, abbass\u00f2 il finestrino sorridendo, quando la videro le dissero:
–\t\u201dMamma mia quanto sei figa e che brava che sei, complimenti amico!\u201d – lei senza nessuna vergogna gli rispose sorridendo:
–\t\u201cGrazie ragazzi!\u201d – poi senza alzare il finestrino ricominci\u00f2 a succhiarmelo, P. era terrorizzato e le disse:
–\t\u201cS. cos\u00ec stai esagerando cazzo, ma se ci fosse qualcuno che ci conosce? Ti prego fermati!\u201d – si stacc\u00f2 rimettendosi a sedere, sbuff\u00f2 nervosamente e poi gli disse:
–\t\u201cChe palle con sta storia, ne ho i coglioni pieni sai!\u201d – poi si gir\u00f2 verso di me, mi baci\u00f2 e mi sussurr\u00f2: \u201cTranquillo riprenderemo pi\u00f9 tardi noi due\u2026\u201d.
Entrammo nella discoteca, tantissima gente faceva la coda alla cassa ma loro, come al solito, avevano una corsia preferenziale, P. parl\u00f2 con un enorme buttafuori e poco dopo entrammo passando da una porta di servizio, era molto grossa ed affollatissima, S. mi prese per mano e dopo aver fatto un giro nelle varie sale a tema (musica attuale, anni 80 e liscio) entrammo in una saletta privata con una enorme vetrata che dava su una delle piste dove si suonava musica attuale, si vedeva la gente ballare, c\u2019era un tavolino proprio di fronte ed un divanetto da tre posti poco pi\u00f9 indietro. La persona che ci aveva fatto entrare se ne and\u00f2 e poco dopo S. mi invit\u00f2 a ballare, P. rimase invece nella saletta. Arrivati alla pista guardai verso la nostra saletta e notai che non si vedeva all\u2019interno, S, ballava in maniera molto sensuale strusciandosi a me, mi abbracciava e mi baciava in continuazione, la musica era altissima e le gridai all\u2019orecchio:
–\t\u201cMa dove \u00e8 finita la tua riservatezza scusa? Non hai paura che qualcuno che conoscete ci possa vedere, siete sempre cos\u00ec attenti a queste cose..\u201d;
–\t\u201cNon me ne frega un cazzo se ci vedono, poi la gente che conosciamo non frequenta questi locali, sono tutti noiosi e sfigati come P., ho voglia del tuo cazzo G., lo voglio adesso\u2026\u201d – mi mise la mano sul cazzo che si indur\u00ec immediatamente, mi prese per mano invitandomi a seguirla.
Entrammo nella saletta e chiuse la porta a chiave, poi mi fece sedere sul divanetto e si mise in piedi davanti a me, P. era seduto al tavolino che ci guardava, cominci\u00f2 a ballare al ritmo della musica che proveniva dalla sala da ballo, si gir\u00f2 di schiena per farsi slacciare il vestito, io le chiesi:
–\t\u201cScusa ma vuoi farlo qui? Non sarebbe meglio andare in albergo?\u201d;
–\t\u201cNon ci arrivo in albergo, te l\u2019ho detto che lo voglio adesso, tranquillo qui non entrer\u00e0 mai nessuno se non chiamiamo noi il servizio, slacciami la zip dai\u2026\u201d.
Si fece scivolare il vestito a terra e lo calci\u00f2 distante, rest\u00f2 con un intimo da mascella slogata; indossava un reggiseno di pizzo bianco molto lavorato ed un micro perizoma in coordinato, la luce all\u2019interno della saletta era abbastanza forte, dalla figa si intravvedeva come uscisse il filo dell\u2019assorbente interno, ricominci\u00f2 a ballare ondeggiando il suo straordinario culo, glielo schiaffeggiai divertito, lei si pieg\u00f2 mettendomelo in faccia, con la lingua le leccavo le chiappe, si spost\u00f2 di lato il filo lasciando in bella vista il buco, glielo leccai insalivandoglielo per bene, lei apprezzava e sottolineava ogni passaggio della lingua con gemiti sempre pi\u00f9 forti, le infilai prima un dito, poi due cominciando a masturbarglielo sempre pi\u00f9 forte, era dilatato al punto giusto, il mio cazzo pulsava pregustando dove si sarebbe infilato da li a breve.
Si gir\u00f2 e si inginocchi\u00f2 davanti a me, mi lecc\u00f2 la parte superiore delle scarpe, non erano pulitissime e cercai di toglierle, lei mi disse di lasciar fare a lei, me le sfil\u00f2 annusandole all\u2019interno, sembrava piacerle – \u201cma non le fa schifo?\u201d – pensai, poi mi tolse i calzini ed i pantaloni, cominci\u00f2 a leccarmi i piedi, li sentivo sudati a causa del caldo e dei balli che avevamo fatto, continuavo a chiedermi che razza di gusto ci provasse, non credo che fossero molto profumati dopo tutta la serata con le scarpe addosso. Lei invece dimostrava di essere molto eccitata nel farlo, appoggi\u00f2 sul palmo della mano prima un piede, poi l\u2019altro leccandoli, nel frattempo si masturb\u00f2 il buco del culo molto decisa, la cosa continuava a non eccitarmi particolarmente, ma visto quanto piacesse a lei la lasciavo fare volentieri, mi fece praticamente un lavaggio dei piedi molto accurato, sempre masturbandosi ed ansimando, era talmente eccitata che chiudeva gli occhi per poi riaprirli molto lentamente, mi guardava e sorrideva, uno spettacolo osservarla, mi sentivo il suo giocattolo. Cominci\u00f2 poi a leccarmi le gambe, sal\u00ec fino al cazzo leccandolo sopra gli slip e mordicchiandolo, poi me li sfil\u00f2 e mi lecc\u00f2 le palle a lungo, si appoggi\u00f2 il cazzo sul viso facendoselo scivolare, i suoi occhi mi guardavano quasi intimiditi, mi disse:
–\t\u201cSono tua G., sono tutta tua, fai di me ci\u00f2 che vuoi, dimmi che sei il mio padrone ed io sono la tua schiava, ti prego dimmelo\u2026\u201d;
–\t\u201cSei la mia schiavetta S., farai tutto quello che ti chiedo senza obiettare vero?\u201d;
–\t\u201cSi tutto quello che vuoi, hai solo da ordinarmelo\u2026\u201d – la presi per una mano e la feci alzare, le slacciai il reggiseno e le sfilai il perizoma, poi la invitai a sedersi sulle mie gambe, si sedette e cominciai a leccarle le tette, aveva i capezzoli inturgiditi, si strusciava sul cazzo, le presi il viso tra le mani e le dissi:
–\t\u201cInculati da sola, tanto \u00e8 quello che volevi vero?\u201d.
Sorrise, si alz\u00f2 leggermente, prese il cazzo e se lo infil\u00f2 delicatamente nel culo, scese piano piano fino a farlo entrare fino in fondo, volevo lasciar fare tutto a lei, si appese alle mie spalle ed aument\u00f2 il ritmo, arriv\u00f2 letteralmente a saltare sul cazzo con una veemenza notevole, mi faceva quasi male talmente se lo piantava dentro con forza, lei invece godeva moltissimo senza lamentarsi minimamente. Decisi di cambiare posizione, la feci alzare e la feci mettere a carponi per terra, la tirai per la coda accompagnandola vicino alla vetrata che dava sulla pista da ballo, poi la inculai mettendomi sopra di lei, P. si era spostato sul divano e lo vedevo che si masturbava, incroci\u00f2 i piedi e strinse le chiappe, sentivo che mi abbracciava il cazzo, era bellissimo, la invitai a rifarlo pi\u00f9 volte, presi fiato e mi inginocchiai dietro di lei, aprivo con le mani le sue chiappe ed ammiravo il suo buco del culo completamente devastato dal mio cazzo, era arrossato e dilatatissimo, mi piaceva vedere che spingeva con la pancia per farlo aprire, mi ha sempre eccitato vederglielo fare, era un invito a farselo scopare e la cosa mi faceva ribollire il sangue nelle vene, glielo leccai a lungo, lei godeva moltissimo e mi incitava a non fermarmi, infilavo la lingua in profondit\u00e0, lei si sgrillettava fortissimo, dopo aver preso il necessario fiato per non venire la feci inginocchiare nuovamente, le feci appoggiare la schiena alla vetrata e le scopai nuovamente la bocca, lo facevo con forza tenendole la testa per non fargliela sbattere, lei apprezzava parecchio quando la prendevo con forza e mi guardava compiaciuta anche se il cazzo le andava spesso di traverso. Avevo nuovamente voglia di incularla, la feci alzare in piedi con la faccia davanti alla vetrata, la abbracciai da dietro baciandola, lei con il braccio mi prese la testa baciandomi con passione, le sussurrai:
–\t\u201cSei meravigliosa S., sei la donna dei miei sogni.\u201d;
–\t\u201cE tu sei l\u2019unico uomo che mi fa godere come una troia, posso farti una confidenza?\u201d;
–\t\u201cDimmi.\u201d;
–\t\u201cSono felice che ti sei lasciato con R., ti voglio tutto per me\u2026\u201d;
–\t\u201cL\u2019avevo capito sai? Sei proprio egoista, fammi vedere quanto mi vuoi\u2026\u201d.
Mi prese il cazzo con la mano e se lo piant\u00f2 in culo, nonostante fosse in piedi entr\u00f2 senza nessun problema, le presi i fianchi con le mani e la cominciai a scopare con forza, lei appoggi\u00f2 le mani alla vetrata sporgendo indietro con il culo, tenne le gambe unite e strinse le chiappe fortissimo per rendere meno largo il buco, la cosa mi fece impazzire, mi incit\u00f2 a scoparla pi\u00f9 forte e di non fermarmi, continuai ancora per parecchio, intanto guardavo in pista la gente ballare e pensavo – \u201cBallate ballate che io sto scopando il culo a questa gran figa\u201d – mi sentivo orgoglioso di provare tutte queste esperienze con lei, non avrei mai pensato di essere al centro di un gioco sessuale di questo livello, con lei era sempre diverso e tutte le volte pi\u00f9 bello, le sussurrai:
–\t\u201cGuarda come ballano li sotto, pensa se ti vedessero.\u201d;
–\t\u201cMi invidierebbero perch\u00e9 mi stai inculando troppo bene\u2026\u201d – cominci\u00f2 poi a leccare la vetrata.<\/p>\n

Stavo per venire, la feci inginocchiare davanti a me e la invitai a finire il lavoro con la bocca, lei non se lo fece ripetere e cominci\u00f2 un pompino che aveva il sapore del gran finale, nonostante avevo sborrato poco tempo prima in albergo partirono una serie di schizzi abbondanti, le inondai il viso ed i capelli, lei a bocca aperta ingoi\u00f2 tutto e ripul\u00ec accuratamente ogni piccola traccia di sperma, notai che avevo sporcato la vetrata, quindi le girai la testa facendoglielo vedere, lei la lecc\u00f2 guardandomi e sorridendo.
Ero esausto e sodisfatto, mi coricai a terra, lei si mise con la testa in mezzo alle mie gambe leccandomi palle e cazzo ancora per un bel po\u2019 di tempo, mi rest\u00f2 il cazzo durissimo tutto il tempo, mi guard\u00f2 e mi disse:
–\t\u201cNon ne hai ancora abbastanza? Vuoi che ricominciamo?\u201d;
–\t\u201cTi prego basta S., cos\u00ec mi fai morire.\u201d;
–\t\u201cPer carit\u00e0, morirei anch\u2019io\u2026\u201d.
Ci rivestimmo ed ordinammo da bere qualcosa, ne avevamo entrambi bisogno, P. era molto soddisfatto:
–\t\u201cSiete stati favolosi, assolutamente favolosi.\u201d – gli rispose S.:
–\t\u201cSpero che ti sei sfogato per bene perch\u00e9 stasera per te non sono disponibile, G. mi ha sfiancata.\u201d;
–\t\u201cVa bene cos\u00ec sono soddisfattissimo.\u201d – poi S. si rivolse a me:
–\t\u201cE\u2019 tardi per te G. vuoi che torniamo in albergo?\u201d;
–\t\u201cNon ho fretta, domani non lavoro, sono libero fino a luned\u00ec.\u201d;
–\t\u201cDavvero? Non me lo avevi detto, passiamo il fine settimana insieme allora, ti prego, ti prego dimmi di si\u2026\u201d;
–\t\u201cPer me va bene, non ho altri impegni.\u201d – mi salt\u00f2 in braccio e mi baci\u00f2, era felicissima:
–\t\u201cChe bello, saremo insieme fino a domenica sera, dobbiamo pensare cosa fare, oltre a scopare come ricci naturalmente\u2026\u201d – intervenne P.:
–\t\u201cScusate ragazzi, io domani dovrei essere al lavoro per\u00f2 ed alla sera abbiamo la cena con il Dott. T. e sua moglie tesoro, te ne sei scordata.\u201d – S. gli rispose:
–\t\u201cSe devi andare al lavoro vai pure, per la cena inventati una scusa e rimanda, poi mi stanno sul culo entrambi e venivo solo per farti piacere.\u201d;
–\t\u201cMa non posso rimandare, \u00e8 una cena di lavoro.\u201d;
–\t\u201cAllora vacci da solo, io da qui non mi muovo.\u201d – intervenni io:
–\t\u201cSe avete impegni facciamo per un\u2019altra volta, a pensarci bene non mi sono preso dietro nulla per cambiarmi.\u201d – S. sorrise e rispose:
–\t\u201cNeanch\u2019io mi sono presa dietro niente, meglio ancora, domani andremo a fare shopping pazzo, voglio comprarti tante belle cose!\u201d – era entusiasta, P. si arrese:
–\t\u201cOk ok, allora domani quando vado in ufficio lo chiamo e ti faccio sapere.\u201d – S. mi abbracci\u00f2 e mi baci\u00f2 a lungo, poi con aria di totale disprezzo gli rispose:
–\t\u201cFai quello che vuoi, se riesci a tornare bene, altrimenti faremo a meno della tua presenza, vero G..\u201d;
–\t\u201cDai povero, spero che riesci a liberarti P., al massimo ci raggiungerai quando hai finito.\u201d;
–\t\u201cGrazie G., per\u00f2 dobbiamo andare in albergo, la vostra stanza l\u2019ho riservata solo per stanotte, devo prolungare per il weekend e fissare quella per me, voi divertitevi, mi raccomando.\u201d.
Tornammo in albergo, mentre P. era alla reception a risolvere la questione delle camere noi ci sedemmo sul terrazzino a chiacchierare.<\/p>\n

Continua\u2026<\/p>\n